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RICCARDO MORO    PADOVA

Una storia che continua
era una sera di inverno nelle Alpi del veneto , una figura del buio stava ferma vicino a un corpo
senza vita , la figura stava piangendo non si muoveva era accovacciata vicino al corpo senza vita di
quella bestia , era buio dove era un bosco di conifere il vento gelido faceva muovere i rami si
sentivano gli animali che si muovevano nel buio come spettatori silenziosi di quel dramma che si
stava consumando in quella notte gelida di dicembre la figura piccina piangeva sempre più piano le
sue urla diventavano sempre più fievoli , il pianto fini piano piano lasciando il posto a un silenzio
freddo e a un rumore di passi che si avvicinava poi silenzio è buio .
Capitolo 1
sono morto ?
Sentivo qualcosa di caldo che mi scaldava apri gli occhi era tutto buio vedevo una forma che
dormiva vicino a me era lei che mi teneva caldo doveva essere la morte richiusi gli occhi e li tenei
chiusi finché non ripresi a dormire .
La figura si mise a muoversi , mi sveglio – sei sveglio ? - non risposi avevo paura la persona con
qui avevo vissuto i primi anni della mia vita era morta – allora vedo che sei veglio sai – apri gli
occhi mi guardai in giro -dove siamo ? - la figura rispose – nella mia tana , ti ho trovato vicino a un
morto che piangevi era tua madre ? - lo guardai con le lacrime hai occhi - non lo so era la persona
che mi e stata vicino questi anni – l'ombra si rivelo era un lupo bianco lo guardavo non era la morte
era ancora disteso vicino a me , mi teneva caldo - grazie – dissi a quel lupo e il lupo rispose – di
niente ora dormi dai riposa hai faticato sta serra – mi fece dormire vicino a lui .
Mi sentivo sicuro vicino a lui il suo calore mi dava una sensazione di benessere ero calmo vicino a
lui e sapevo che non sarei uscito dalla sua vita molto facilmente li ero gratto per l'aiuto che mi dava
gli anni passavano in fretta quel lupo divento presto una figura paterna per me un fattelo ma molto
vicino a un padre lo seguivo come un figlio le nostra avventure non erano neppure iniziate neppure
gli dei potevano capire ...

 

A presto con la continuazione....


 

Sogno (C. Ionadi)

 

Un cavallo danzava sulle acque del mare

per festeggiare il ritorno della luna nuova.

Pregò la luna

Affinché lo facesse volare.

 

 


 

Una fiaba naturale (Anonimo)

 

In un giorno speciale

l'invisibile artista

mentre piangeva

prese un pennello

e lo intinse di giallo

di rosso ed arancio

di indaco e verde

d'azzurro e violetto

e quindi ricurvo

lo stese su un telo

quasi per fare

una porta nel cielo.

Ma che meraviglia !

quando le sette macchie

ordinate spuntaron

e allora l'artista

contento sorrise

al mondo bagnato !


 
Ho sognato (Mary da Palmi)

Da bambino ho sognato,
un mondo incantato,
pieno di animaletti di ogni specie!
Volavo,
cantavo,
giocavo e sognavo con loro!
Non c'era malignità in quel mondo,
solo sincerità e amore,
tenerezza infinita!

Io ero uno di loro!
ero un volpacchiotto, in quel mondo
e mi piaceva giocare con tutte quelle creature!

Ma poi, mi sono svegliato di soprassalto!
Non ero più li!

Quel mondo che ho sognato,
in quella lunga notte,
non era più mio!
Non esisteva!
Era solo fantasia!

Ho cercato di riprendere da adulto,
quello che fu il mio sogno di bambino!

Solo con la poesia,
che rende tutto possibile,
quel mondo è reale!
Quel mondo è mio!

 

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