RAFFAELE FAMELI
Attenzione !! Le storie sono protette da copyright dell'autore SIAE (C)
Risposta
Cos’è la liberta?
Cos’è l’amore?
Non posso definirlo!
Non si può spiegare essendo così piccoli!
Solo i ricordi mi fanno respirare e vivere!
Sono coraggioso, ma non basta!
L’amore per chi in realtà sono,
l’amore per chi mi è diverso,
mi ha spinto fino a nuovi confini!
Confini che ho varcato,
ma che poi,
un ritorno mi ha fatto varcare all’inverso,
ritornando da dove son venuto!
Ora so cos’è la libertà e l’amore!
Ho trovato la risposta!
E’ tutto dentro e fuori di me!
Il mio nome è Black! Sono un lupo! Mio padre scelse per me quel nome perché, al contrario degli altri lupacchiotti nati in quel periodo, io avevo il pelo nero sopra la schiena, mentre le zampe erano grigie! La mia storia comincia solo con un ricordo! Voglio condividere con voi, la mia vita! Chiudendo gli occhi, ora che sono vecchio e stanco, rivedo una grande prateria ricca d’odori. Io la vedevo attraverso l’entrata della mia tana. La caccia in quel periodo, costringeva tutti i lupi del mio branco a spostarsi dalla zona dove abitualmente risiedevano. Purtroppo, malgrado tutti gli sforzi, le prede scarseggiavano, e così, anche i genitori con i loro cuccioli al seguito, erano costretti a marciare verso terre lontane. Andò così anche per me! Ero ancora piccolo! Non avevo ben capito! Mi accontentavo di stare con la mamma a bere il tanto sospirato latte, ma anche quello, come le prede, cominciò a diminuire. La mamma non mangiava ormai da tanti giorni.
Una mattina, dopo un’adunanza del branco, vidi arrivare mio padre che guardò la mamma in modo triste. Cercai di andargli vicino, ma mi sentii prendere dalla sacca di pelle posta sul mio collo. Non avrei più rivisto quella tana, ma io di questo non ne sapevo nulla. Mio padre si avvicinò con me all’uscita. Vidi per la prima volta il mondo esterno interamente. Era così immenso che mi misi a piangere. Avevo paura! Ancora, non ero mai uscito da quel rifugio, e quella decisione, presa così all’improvviso, di certo, provocò in mia madre una grandissima preoccupazione; però la legge del branco andava rispettata. Se il capo branco aveva deciso così, era certamente per una buona causa, anche se costringeva un cucciolotto che ancora doveva essere allattato ad unirsi al gruppo ed a marciare.
Quella terra era immensa! Strade piene d’erba ma anche di sassi appuntiti! Sono stato costretto a camminare! Mio padre, dopo un po’ di tragitto così tortuoso, fu costretto a mollarmi a terra, spingendomi dalla parte della mia piccola coda per farmi camminare. Non era facile, ma alla fine, dopo un po’ di ruzzoloni e di guaiti, riuscì a camminare, ed alla fine anche a correre per raggiungere i miei genitori che continuavano la loro marcia terribile e spietata. Non ero abituato a marciare dietro il branco ed a fare così tanta strada! Già, i cuscinetti delle zampe, ancora così teneri, cominciarono a farmi male. Piangevo e guaivo, però continuai.
Mi resi conto da subito di non essere l’unico cucciolo del gruppo. Li vidi per la prima volta lì, su quella strada! Erano nelle mie stesse condizioni! Guaivano e camminavano! Anche per loro era stata una decisione molto dura! Ancora non sapevo che sarebbero diventati i miei compagni, ma non di gioco! Purtroppo erano destinati a diventare miei rivali.
Non si vedeva ancora ombra di prede! Troppi sforzi non ripagati! Mia madre s’ammalò gravemente. Il non nutrirsi l’aveva debilitata a tal punto che non poté più darmi da mangiare. Non potendo fare altro, cercai il latte da altre femmine di lupo. Mi accettarono per istinto materno! Se non lo avessero fatto, sicuramente sarei morto. Contrariamente a quello che un cucciolo di norma alla mia età doveva fare, io non giocai. Non ne ebbi il tempo! Dovevo solo combattere con gli altri cuccioli per accaparrarmi il posto per poter succhiare il tanto prezioso e raro latte. Eravamo talmente disperati che cominciammo anche ad aggredirci a vicenda.
Mia madre, purtroppo, mi lasciò. Morì per malattia! Ero davvero solo ora… solo con mio padre! Purtroppo, la legge della natura è spietata quanto la fame! I papà lupo non si prendono cura dei cuccioli, compito che spetta alle madri! Non è cattiveria! E’ solo istinto! La mia fortuna è stata, che ero già cresciuto! Cominciai a mangiare da solo, quando qualche preda si decideva a farsi vedere! E’ stata dura! Dovetti imparare da subito le leggi che regolano in nostro universo! Per i lupi è una continua sfida! Era il capo branco a doversi nutrire per primo, e solo quando sazio si allontanava, allora toccava ai lupi di rango superiore come lo era mio padre. Poi, venivamo noi… i cuccioli con i vecchi, ed altri lupi declassati all’ultimo gradino della gerarchia. Non esistono favoritismi! Anche mio padre, una volta che m’avvicinai per mangiare insieme a lui, mi ringhiò contro! Dovevo restare al mio posto ed aspettare, anche se capitava che di carne ne rimaneva poca. Tante volte nemmeno ne rimaneva, quindi, lotte cruente tra di noi cuccioli! La vita per noi lupi non è facile! Molti, infatti morirono.
Proprio in quel periodo, mi successe di ferire un cucciolo della mia stessa età! Avevamo preso un coniglio, ed io con quel cucciolo, ci avventammo sulla preda. Avevamo fame! La fame vera! Non ero intenzionato a dividere, e così nemmeno quel cucciolo… mostrai i denti e lo morsi sul collo! Si mise a guaire e poi ci azzuffammo violentemente! Naturalmente, la nostra lotta non passò inosservata! La madre di quel cucciolo se la prese con me! Era una furia! Avevo fatto male al suo bene e questo non me lo perdonò! Mi diede un morso che me lo ricorderò per sempre! Mi stava quasi spezzando una zampa! Ho ancora la cicatrice! Comunque, inseguito, riuscì a scappare via! Riuscì ad arrivare da mio padre, e mi misi dietro le sue zampe tremando e guaendo, sia per il dolore lancinante e sia perché ero spaventato.
Il tempo passava, ma i miei problemi di sopravvivenza non cessarono. Infatti, tra le varie vicissitudini a cui ero costretto per sopravvivere, si aggiunse pure l’aggressività di quel cucciolo che avevo ferito. Non si scordò del male che gli avevo fatto. Continuò senza sosta ad attaccare brighe. Quando ero solo, me lo trovavo sempre intorno pronto ad azzannarmi, se ero con altri, mi ringhiava contro! Insomma per me, era diventato un vero tormento! Provavo a nascondermi, a confondermi con gli altri lupacchiotti, ma era tutto inutile! Ero diventato il suo gioco preferito! Un gioco fatto di paura. Ma questo non doveva durare per molto, infatti, mentre mi stavo dissetando ad un corso d’acqua, mi venne incontro ringhiando ed io mi feci più audace. Gli saltai addosso per farla finita quando mi accorsi che non si trattava d’un maschio.
La scoperta che avevo fatto fu per me una vera e propria sorpresa. Si chiamava Lucy! Era una lupacchiotta molto carina. Non riuscivo a muovermi adesso. Ero come paralizzato da un qualcosa che non riuscivo ancora a capire. Lei mi ringhiava contro ed io non feci altro che leccarle il muso. Era la mia resa! Lei, vedendo il mio gesto, non fece più nulla. Forse si aspettava da me quell’atto, perché sembrò gradirlo molto! Diventammo subito inseparabili! Non ci furono più i tanto temuti morsi, ma solo giochi! Finalmente, stavo facendo quello che un cucciolo della mia età avrebbe dovuto fare. Ora, eravamo amici… anzi, molto di più. Stava per nascere in me l’amore, ma di questo ancora non ero consapevole! Il branco ora, aveva trovato un suo equilibrio! La carestia era finita, e così ci stabilimmo su una nuova pianura. Le prede non ci mancavano più! Eravamo felici della vita, e così lo ero anch’io con la mia Lucy.
Cacciavamo sempre insieme io e lei! Eravamo una coppia meravigliosa e perfetta! Lei, spingeva verso di me le prede, ed io le finivo con un morso ben calibrato al collo! Insomma, era una situazione di paradiso! Ci siamo fatti anche notare dagli altri lupi, e perfino il capo branco sembrò essere contento di noi! Ci eravamo fatti strada anche nel nostro clan! Eravamo parte integrante del branco ora, e non solo cuccioli.
Però, la vita per me aveva deciso altro… Non poteva durare quella meravigliosa situazione, e non potevo pensare di lasciare così presto la mia Lucy! Però successe…
A noi lupi, il destino riserva sempre tante sorprese! Sorprese anche molto tristi.
Avevo circa un anno e mezzo di vita quando un bracconiere entrò con l’inganno nel nostro amato territorio! Era notte… una notte… una notte stellata e chiara. Tutto era calmo… troppo calmo! Io e Lucy, ci eravamo appartati lontano dal branco! Forse avremmo dovuto restare con il gruppo come per istinto dovevamo fare, ma i nostri giovani cuori innamorati volevano rimanere soli! Ci ricorrevamo e giocavamo speranzosi nella vita! Ci leccavamo amorevolmente a vicenda emettendo lunghi ululati di gioia. Da lontano, l’uomo ci vide. Io non avevo mai visto un essere umano. Forse un lupo con più esperienza di me sarebbe corso via, invece, non vidi minaccia. Quello, con un fucile in spalla, si avvicinò a noi con passo calmo. Feci quello che non avrei mai dovuto. Gli andai incontro con enorme curiosità! Ero attratto da quell’essere ritto su due gambe! Non mi sembrava cattivo! Lucy, invece emetteva dei guaiti di avvertimento! Mi voleva avvertire del pericolo, ma il mio cuore di lupo era distratto. L’uomo allungò su di me la sua mano e mi sollevò da terra! Lucy, fu presa dal panico e cominciò ad ululare per paura, poi presa da un presentimento corse via lasciandomi con l’uomo. Quello, vide Lucy allontanarsi ma non la andò a prendere! Prese solo me! Si allontanò con il suo bottino! All’uomo non interessava una femmina ma un maschio.
Quello che successe dopo è un’altra storia! La mia vita stava per cambiare! Quell’uomo, mi caricò su un’automobile. Ricordo solo la paura ed il terrore di quegli attimi. Cominciai a guaire e m’arrampicai dal finestrino. Vidi la mia terra allontanarsi. Un groppo in gola mi costrinse a piangere più forte. Avevo capito che non avrei più rivisto quei luoghi che per me furono la casa ed il rifugio.
Dietro la macchina, intanto, Lucy ci correva dietro, fino a quando, svoltando il nostro mezzo non scomparve, lasciandola ansimante e piena di paura. Io udì solo un pianto disperato! Era lei che mi chiamava, ed io risposi con un lungo ululato, mentre l’uomo nel sentirmi piangere ridendo diceva: “Hai proprio una bellissima voce lupo! Il mio amico mi pagherà moltissimo per te! AHAHAHAHA!” Piangevo. Cosa mi sarebbe accaduto? Non lo sapevo! Sapevo solo che non avrei mai più visto il branco… il mio branco, e soprattutto la mia compagna Lucy!
Il viaggio in quella macchina fu per me un vero e proprio incubo. Quell’uomo mi stava conducendo molto lontano! Avvertivo chiaramente che quella persona non era buona, infatti, il suo odore era acre: sapeva ti tabacco e di whisky. Io che non avevo mai sentito tali odori, li associai da subito alla crudeltà. Stetti male. Il movimento del veicolo e tutti quegli odori mi fecero vomitare. L’uomo, invece di preoccuparsi per me, fermò l’autovettura e mi diede uno schiaffo violento sulla testa, e poi mi mise il muso la, dove avevo rigettato. Mi fece piangere e guaire! Perché era tanto cattivo e crudele con me? Cosa gli avevo fatto? Stavo talmente male da non riuscire neppure a reagire! Non lo morsi!
Il viaggio proseguì. L’uomo indignato, urlava parole che io non capivo. Avevo compreso che egli era capace di fare molto male! D’istinto, associai l’uomo al pericolo di vita.
Arrivammo dopo tantissimo tempo. Per me era come un’eternità. La mia fortuna fu che era notte inoltrata e, per cui, l’uomo avendo sonno, mi portò fuori dalla macchina e mi mise una catena al collo, legandomi ad un gancio conficcato in un muro. Se ne andò a dormire, così io potei finalmente rilassarmi. Ancora stavo male e rigettai di nuovo. Quando mi calmai, realizzai di trovarmi in catene e prigioniero. Sapevo che guaire e gridare avrebbe fatto svegliare il mio carceriere, quindi incominciai a piangere in silenzio. Pensavo a Lucy ed al branco ormai lontani. Come avrei fatto a raggiungerli? Era un’impresa disperata! La catena mi mozzava il respiro! L’uomo aveva imprigionato non solo me, ma anche la libertà di cui ogni lupo avrebbe dovuto godere nel corso naturale della sua vita!
Arrivò così il mattino! Non ero riuscito a dormire. Troppo dolore e troppi ricordi. Ero steso su quella terra che non conoscevo. Era una città! Le case coprivano per intero la visuale. Osservavo tutto con grande timore! Non avevo mai visto nulla di simile! Le case sembravano fantasmi pronti ad aggredirmi. Avevo paura!
L’uomo non tardò ad uscire dalla sua casa. Ora, con la luce del sole, lo vidi meglio. Nel suo sguardo glaciale non c’era traccia di bontà e rispetto! Era terribile! Indossava gli occhiali ed un berretto tipo fez. Si avvicinò a me e mi slegò! Questa volta tentai di morderlo per paura, ma lui mi bloccò il muso e, prese dalla sua tasca una museruola e me la infilò. “Lupo! Non mi puoi fare nulla! Hai bei denti, ma non abbastanza per dilaniarmi! Sei ancora piccolo ma… crescerai… guadagnerò parecchi quattrini con te! Adesso vieni!” Non capivo nulla, però i gesti e le parole di quell’uomo mi irritarono! Non riuscivo a respirare bene con quella museruola! Era una costrizione terribile! Il lupo che ero, era imprigionato dall’uomo! Quello non capiva, ma mi stava facendo morire! L’uomo senza alcuna delicatezza mi sollevò da terra per i fianchi. Si mise a toccarmi dappertutto e non trascurò nemmeno le mie parti intime. Sembrava interessato molto a queste. Rideva! Mi faceva malissimo! Diceva: “Sarai un grande riproduttore! Molto bene! Ma ancora è presto!” Mi fece talmente tanto male che cominciai a guaire. “Riderai…” Disse ridendo: “Riderai quando incontrerai una femmina! Per ora vieni con me!” Mi portò di nuovo in macchina e partimmo.
Il viaggio durò pochissimo. Ero terrorizzato. La macchina si fermò. Sempre per i fianchi, senza usare nessuna delicatezza mi fece scendere. Ricordo solo un grande edificio con una porta bianca. “John! Ma cosa mi hai portato oggi?” Disse subito un altro uomo. Notai la differenza tra i due. L’uomo nuovo sembrava essere di lineamenti più gentili, però io stavo comunque in guardia! Non mi fidavo! Avevo subito dagli uomini troppo dolore! “Già! Come ti dicevo l’altro ieri amico! I lupi sono giunti nella nostra valle! Sarà un problema ora andare a cacciare! Per arrivare fin qui devono essere proprio disperate… povere bestie! Mi trovavo ieri sera a caccia di cervi, quando ho visto lui ed una lupacchiotta che doveva essere anche della sua età! Ti ho pensato subito Chris! Tu volevi un lupacchiotto… ed eccolo qui! Ho già controllato! E’ in salute e fra poco tempo potrà anche accoppiarsi con la tua cagna Lady! Speriamo solo che abbia dimenticato la sua amica selvaggia… AHAHAHA!” Quanto odiavo quella risata! Non capivo le parole ma sentivo nel tono qualcosa di infido! L’altro uomo volle vedermi meglio. “Ma perché questa museruola John? Non sembra aggressivo! Comunque… già! E’ proprio un bel esemplare!” E mi accarezzò lievemente la testa. Restai basito! Quell’uomo non mi aveva picchiato ma mi aveva dato una carezza! Cosa aveva in mente? Perché tanta bontà? Con quel gesto, le mie difese si abbassarono! John rispose: “Eeh! Il furbacchione voleva mordermi! Si è proprio vero! E’ un bel lupacchiotto! Se lo prendi ti costerà trenta dollari… altrimenti…” “Lo prendo! Il prezzo mi sembra ottimo! E poi, qui da me starà bene! Lo sai… ho altri cani lupo! Questo non sarà diverso dagli altri!” Stavano contrattando sulla mia vita ma io non lo sapevo. Io, forse non ero diverso dagli altri lupi, però sapevo di essere parte integrante di un mondo che mi era stato tolto per sempre. Cercai con tutte le mie forze di far capire che volevo andare via! Avevo fame! Ululai con tutta la mia forza la mia disperazione! Gli uomini non vollero capire! Si misero a ridere e poi, Chris, con un sorriso pagò a John il prezzo della mia schiavitù. Mi avevano condannato! Questa verità la avevo capita fin troppo bene! L’avevo subito compreso fin da quando avevo lasciato Lucy ed il mio branco.
Non rividi mai più John, l’uomo che mi aveva tolto dalla mia terra! Dopo aver ricevuto il danaro, se ne andò e non tornò. Avevo trovato ora un altro carceriere.
Restai con Chris. Mi sembrò più buono. Non mi derideva e non mi faceva del male, tuttavia avevo ancora molta paura e stavo in guardia. “Togliamo questa brutta museruola! John è davvero un bruto! Chissà quanto avrai pianto… povero lupacchiotto!” Erano parole dette con un tono di voce gentile e calmo! Mi tranquillizzavano! Poi, mi tolse dal muso quella tortura. Respirai. Compresi di colpo che non tutti gli uomini erano cattivi! Dovevo imparare a distinguerli! Volli premiare chi mi aveva rispettato! Leccai la mano di Chris. Quello mi guardò stupito e poi mi rispose con una lunga carezza alla base delle orecchie. Avevo trovato un essere umano che non sembrava usare le mani per ferire ma, al contrario, per dare premi! Anche se, per la prima volta fui contento, ripensavo comunque alla mia vita libera da lupo. Non resistetti e mi misi a guaire disperatamente. L’uomo sembrò capirmi: “Povero piccolino! Cos’hai? Ti mancano i tuoi amici lupi? Qui troverai altri come te! Solo che dovrai imparare a rispettarmi! Da ora… sono io il tuo capo branco!” Stavo abbandonando lentamente la mia natura da lupo! Non capivo… stavo diventando un’altra creatura… un cane, però ancora non lo sapevo! Sapevo solo d’essere vivo ed accompagnato dalla malinconia… una malinconia straziante per quello che ancora ricordavo… ma quella era la mia vecchia vita! La mia vecchia vita da lupo.
Quello che mi accadde dopo non lo capii immediatamente. Chris, mi visitò. Era un allevatore ed anche un veterinario. Mi aprì la bocca, guardò attentamente le mie zanne, poi, con voce rassicurante mi disse: “Piccolo! Sei in perfetta salute! Sei un lupacchiotto giovane e forte! Adesso… ti dovrò fare dei vaccini! Non aver paura! Sentirai solo una piccola punturina!” No! Io non avevo più paura! Quella voce, anche non capendo le parole, mi dava sicurezza. Cominciò ad accarezzarmi, e poi, con una siringa mi diede il vaccino! Non sentii nulla! Quelle dolci carezze coprirono anche il piccolo dolore causato dall’iniezione. Avevo imparato ad amare un essere diverso da quello che ero io.
Dopo, in braccio, mi portò fuori da quella casa. C’era un bel giardino circondato da delle siepi di rose. Sentii dei versi. Dovetti adattare la mia vista alla nuova luce esterna. Quei versi, per me erano nuovi ma famigliari. Chris mi appoggiò delicatamente e mi trovai su un morbido prato. Avevo addosso gli sguardi incuriositi di due creature. Mi assomigliavano! Provai ad avvicinarmi, ma quelli si allontanarono impauriti. Ero un lupo e loro cani! Mi vedevano come una potenziale minaccia! Uno di quelli, cominciò a ringhiare forte, ma Chris, da vero capo branco, ammonì quella creatura dicendo: “Ti dovrai abituare Luke! Ora, il lupacchiotto fa parte della famiglia!” Quello, ancora guardandomi con sospetto ed odio, un odio millenario di creature che erano abituate da secoli a vivere con l’uomo, si allontanò. Vedeva in me la creatura selvatica! Una creatura che, anche essendo quasi simile a lui, era diversa.
Chris, vedendo che la situazione si era calmata, rientrò in casa lasciandomi da solo con quelle creature. Forse, l’uomo non aveva intuito l’odio e la paura che provavano per me! Erano due cani – lupo, però avevano perso ogni istinto che caratterizza la mia specie. Loro dovevano servire l’uomo come se fosse un capo branco, mentre io lo rispettavo ma nulla più. Infondo… l’unica cosa che avevo capito degli uomini era che ce ne erano di due tipi.
Io ero, per i cani il diverso, l’assalitore. Troppe generazioni di cattività li aveva resi a me nemici. Eravamo di corporatura simile, ma l’istinto era diverso.
Notai che erano un maschio ed una femmina. Non potendo fare altro, mi misi in disparte. Quegli animali mi ringhiavano contro. Ebbi paura! Anche se in compagnia, ero da solo! Mi aspettavo che da un momento all’altro ci fosse il tanto temuto combattimento. Non avevo voglia di affrontarli! Notai che, nonostante i ringhi non m’attaccavano! Forse, per le ragioni che ho già detto, avevano anche loro timore di me, ma io, nei loro confronti non volevo incutere paura. Ero io, e solo io ad averne! Avevo voglia di piangere e guaire. Mi avvicinai a quella siepe che mi separava, almeno così pensavo ingenuamente, dalla tanto sospirata libertà, pensando a Lucy ed al mio branco. Cercai disperatamente di scavare il terreno con le zampe per poter passare oltre, ma non ce la feci. La terra, quella terra era troppo dura. Quei cani mi guardavano cercando di capire le mie intenzioni. Mi sentivo osservato. Avevo come l’impressione d’avere, come la sera precedente, una catena al collo che mi legava ad un destino misero di prigionia. Sentivo lo stomaco stringersi. Dovetti fare molti sforzi per non stare male di nuovo come in macchina! Forse, era l’effetto del vaccino oppure la voglia di libertà! Comunque, quando vidi che non si poteva fuggire, mi misi ad ululare e poi a guaire in modo lamentoso. Chiamavo il branco! Quella era una vera e propria richiesta d’aiuto, ma non arrivò il branco, invece, arrivarono i due cani che incominciarono ad attaccarmi. Per loro, l’ululato era fonte di paura istintiva! Capii che non lo dovevo più fare in loro presenza! Forse, in quel suono, istintivamente vedevano nella loro mente arrivare, come io speravo, un branco di lupi, invece… invece m’attaccarono ferocemente e senza alcuna pietà. Avevano costretto il lupo che era in me a non emettere più l’ululato! Una costrizione terribile! Stavo soccombendo! Loro, erano molto più grandi d’età, e perciò molto più forti. Combattei anch’io, facendo vedere i denti.
Chris arrivò sentendo il mio pianto ed i loro ringhi. Lo vidi per la prima volta arrabbiato e furioso. “Cosa fate! Sciò! Andate via! Lasciate stare il lupacchiotto!” Quelli, nel vedere l’uomo, si staccarono subito da me e cominciarono a fare una cosa che io non avevo mai fatto e visto prima! Andarono da Chris, e cominciarono a muovere la coda a destra ed a sinistra in modo giocoso, saltandogli addosso leccandolo! Addirittura uno di loro si girò con la pancia in su. Non capivo! Era per me un comportamento innaturale. La completa sottomissione all’uomo! Provai un senso di disgusto per i cani, ma nello stesso tempo d’ammirazione per l’uomo, il quale sembrava avere su quelle creature, pieni poteri di vita e di morte. Un essere quasi soprannaturale ed onnipotente. Capii che l’uomo, non solo poteva far male oppure essere dolce, ma poteva anche dispensare potere e giustizia!
Scansando i due cani, venne da me. Io abbassai le orecchie per far capire il mio rispetto. Sembrò gradire. M’accarezzò di nuovo, e con voce tenera disse: “Hanno paura di te lupacchiotto! Però non lo faranno più! Non ti toccheranno! Vuoi andartene? Non si può! Adesso, ti porterò da mangiare! Avrai fame!” E se ne andò. I cani non mi attaccarono ma si mostrarono aggressivi.
Con una ciotola in mano, Chris uscì di nuovo e mi venne incontro. Mi invitò a mangiare quello che c’era dentro. Avevo fame, però non toccai cibo! Ancora non mi fidavo! Quello, vedendo ciò m’accarezzò di nuovo e prese dalla ciotola un pezzo di carne e me la mise davanti dicendo: “Dai! Avrai fame! Tieni piccolo! Mangia pure! Non aver paura… è buona sai…” Io guardavo quel pezzo di carne e Chris. Ho guaito leggermente! Avevo paura, ma l’uomo paziente, lasciò cadere sul prato il cibo e si mise coricato a pancia in giù sul prato davanti a me. Si stava mettendo di proposito al mio livello! Io, che fino ad allora, l’avevo visto sempre in piedi, alto e ritto, provai un’altra volta un senso di gratitudine e di smarrimento. Come mai, l’essere che decretava la vita e la morte ora, si mostrava a me così indifeso? Avrei potuto morderlo, invece non lo feci. Con la mano, piano piano, avvicinò la carne a me! Questa volta decisi d’accettare il cibo! La fame era forte e l’uomo era inerme davanti a me, offrendomi proprio come un capo branco il cibo! Potevo mangiare! Divorai il pezzo di carne in un sol boccone e poi, mangiai anche il resto nella ciotola.
Era una bella giornata, ma cominciata con mille sorprese! Ora, avevo il cuore diviso in due! Da una parte ripensavo a quello che avevo perso, mentre dall’altra, cominciavo a nutrire per quell’uomo gratitudine ed affetto! Non riuscivo proprio a comprendere cosa mi stava gradualmente cambiando… L’uomo m’avrebbe, come aveva già fatto, protetto e difeso. Ma cosa voleva? Cosa s’aspettava da me? Perché, soprannaturale com’era si era abbassato al mio stato? Mi aveva nutrito ed accarezzato! Cosa che mi aveva dato molta sicurezza. Decisi che per difendermi dai cani dovevo stargli vicino. Avevo ancora molta paura! Sapevo, infatti, che se mi avesse lasciato ancora da solo, sarei stato di nuovo aggredito. Non volevo che scendesse la notte! Con il buio sarei stato facile preda per quelle creature che vedevano in me un nemico naturale! I lupi, secondo il loro istinto, andavano scacciati ed uccisi! Forse pensavano che vivendo lì , avrei fatto sicuramente del male sia a loro che all’essere umano che dovevano servire e proteggere. Non potevano permettere che lo facessi! Mai! A nessun costo!
La giornata proseguì relativamente in modo tranquillo. Chris stette tutto il giorno in quel giardino. Non si stancava mai d’ammirarmi ed accarezzarmi. I due cani, presi dalla gelosia, emettevano dei suoni che io non conoscevo, guardandomi con gli occhi pieni d’odio. Abbaiavano. Volevano anche loro avere da Chris quelle attenzioni e quelle carezze d’affetto! Infatti, l’uomo fu costretto ad accarezzare anche loro. Ma io… ero ancora legato ai ricordi.
Non poteva durare! Io lo sapevo! Quella semitranquillità era troppo bella per poter continuare! Scese la notte! Quello ch’io non volevo che accadesse! Il sole cominciò a scendere verso l’orizzonte. Chris, fu costretto a rientrare in casa. Forse era tranquillo… pensava che non accadesse più nulla, invece, dopo che la porta fu chiusa, cominciò la furiosa battaglia. Anche se ero un lupo, abituato alle lotte per la sopravvivenza, quella era una battaglia impari! Io ero ancora un cucciolo mentre loro erano già adulti! Ringhiando cercavano di mordermi sul collo per distruggermi, ma io sono riuscito a non farmi uccidere. Mostrai tutta la mia rabbia, facendo vedere la mia temibile dentatura, mostrando le zanne fino alla radice, ringhiando come un diavolo! Sono partito all’attacco! Non potevo permettergli di farmi perdere la vita! Io volevo vivere! Se il costo di questo era uccidere, decisi di farlo. Azzannai la zampa del maschio che cominciò a guaire, mentre la femmina mi lacerò un orecchio. Piansi! Però, girandomi, la colpì con un colpo di zampa al ventre provocandole con le unghie una ferita profonda. Quella cadde in terra guaendo! Il maschio non mi perdonò! S’attaccò al mio collo stringendo molto forte. Sentivo che le forze mi stavano per abbandonare, ma all’improvviso, la femmina, allora non avevo capito il motivo, attaccò il maschio il quale mi lasciò andare. Ero ferito! Andai d’istinto vicino alla porta della casa ed emisi un lungo guaito di richiamo. Stavo per la prima volta chiamando l’uomo. Avevo bisogno del suo aiuto!
Chris, sentendo tutto quel trambusto uscì fuori. Mi vide pieno di sangue e capì. Andò a separare i due cani e dispensò a loro giustizia a colpi d’un bastone. Stavo assistendo alla punizione terribile dell’uomo! Capivo che ero io la causa di tutto quel dolore e rabbia! Osservavo Chris con il bastone in mano. Era terribile ma giusto! L’uomo aveva affermato la sua indiscussa supremazia su di noi! Legò, poi i due cani che guaivano doloranti con una catena fissata ad un muro. Notai che quella catena era un’altra terribile punizione, ma anche questa giusta! Con John, l’avevo provata anch’io, ma, nel mio caso in modo ingiusto! John, mi aveva legato per odio, mentre Chris lo aveva fatto ai due cani solo perché non avevano rispettato la sua legge! Avevano commesso una cosa che non dovevano fare, violando una regola dettata dall’uomo. Solo lui, infatti, poteva far del male! Questo a noi non era concesso. Lo capii ed accettai!
Dopo aver dispensato giustizia, Chris venne da me ancora con il bastone in mano. Abbassai la testa e le orecchie! M’aspettavo anch’io di ricevere la giusta punizione, ma non arrivò! Con sorpresa, lo vidi gettare via il bastone! Mi prese in braccio e mi portò in casa con lui, accarezzandomi. Aveva capito! Non ero stato io la causa del combattimento! Io ero la vittima!
Passai una notte di dolore e di pianto! Chris, comunque, non mi lasciò un attimo, curando e disinfettando le mie ferite! Lo leccai di nuovo! Meritava tutto il mio rispetto! Lui era contento di questo. Notai che dagli occhi gli spuntarono le lacrime! Piangeva! L’uomo pianse per me! Lui, così forte ed onnipotente, si stava facendo carico delle mie sofferenze! Questo, mi fece rispettarlo ancora di più!
L’uomo, la mattina dopo, decise che non potevo stare a contatto con i due cani quando non era presente, perciò, da quel giorno, quando doveva uscire mi portava sempre con se, mentre quando stava in giardino, controllava che tutto andasse bene. Proprio in una di quelle occasioni, successe che la femmina di cane, Lady, si mostrò interessata a me.
Una notte di un mese dopo, un branco di coyote arrivò in città facendo strage di animali domestici come galline, conigli ed anche cani. Tutti erano molto preoccupati per quello che stava succedendo. Lo stesso Chris venne accusato ingiustamente di tenere me! Un lupo! Infatti, gli altri uomini pensavano che fossi io la causa di tutti quei massacri. Chris, però, mi difese a spada tratta!
Stavo bene con Chris! Non avevo ancora però dimenticato Lucy ed il mio branco, ma l’uomo era diventato il mio punto di riferimento e di protezione.
Una notte di temporale, da dentro la casa io e Chris udimmo dei rumori. Non capivamo cosa stava accadendo, però l’uomo aprì la porta.
Nel giardino trovammo il cancello aperto. Chris, quella mattina si era dimenticato di chiuderlo! Da quello era entrato un coyote. Lady era terrorizzata e guaiva disperatamente. Il coyote era attaccato al collo di Luke che piangeva! Con uno strattone, l’animale selvatico, staccando la vena del collo del cane, lo uccise, e senza curarsi di noi, cominciò a dilaniare il corpo del poveretto. Lo sbranò sotto i nostri occhi. Non so cosa mi sia preso… Io, siccome lupo, anche se quel cane m’aveva fatto male, lo consideravo parte del mio branco! Mi lanciai infuriato sul coyote.
Cominciò una dura e lunga battaglia! Dovevo farlo! Chris con Lady erano in pericolo di vita! I lupi per istinto difendono il proprio branco, e così feci! Anche se, da tanto tempo, il mio istinto assopito si svegliò improvvisamente! Ero una furia! Dilaniai il coyote! Lui riuscì a farmi molto male, però, io lo ho ferito mortalmente colpendolo al petto per raggiungere la sua gola! Chris non mi fermò! Io capii che ora, ero in pieno diritto di difendermi e… difendere! Quello che stavo facendo era giusto! Non offendeva nessuna legge dell’essere umano! Raggiunsi la grossa vena del coyote, quella del collo, ed affondai le zanne! L’animale sputando sangue morì. Non ho infierito su quel corpo già martoriato!
Girandomi, vidi il corpo di Luke! Provai un grande dolore! Lo leccai! Una vita se ne era andata per sempre! Noi animali dimentichiamo il male che abbiamo ricevuto! Lo feci anch’io! Infondo, il cane mi aveva attaccato solo per difesa e paura! Lo avevo capito! Ululai verso la luna che era appena comparsa da dietro una nuvola. Era il mio saluto, pieno di dolore per una vita persa! Chris, vedendo il mio gesto, piangendo s’avvicinò a me! Mi accarezzò dicendo: “Bravo lupacchiotto! Hai fatto il tuo dovere! Sei cresciuto!” Lady, ancora tremando, vedendo che non c’era più pericolo s’avvicinò a noi. Anche lei era addolorata. Guaì, e poi voltandosi verso di me, mi leccò sul muso! Quel gesto era una resa, ma anche un muto ringraziamento. Ricordai… ricordai quando fui io a farlo a Lucy! Mi misi a guaire! Ancora mi mancava! Comunque ora, avevo trovato un’altra amica.
Le nuvole si erano ormai dissolte. Avevo ormai compreso che il tempo della solitudine e delle lotte era terminato. Lady, aveva capito che non ero un nemico! Non volevo altro che vivere e stare bene! Gli animali, infondo, vogliono solo questo!
Chris, aveva tolto i due corpi. Ora, il prato era tornato tranquillo. L’uomo avendo visto il gesto di resa fatto da Lady era ormai tranquillo! Non ci sarebbero più state battaglie sanguinose. Mi lasciò, quella notte, solo con lei. Chris, sperava in una nostra conoscenza più approfondita, ma io questo non lo sapevo.
Ora ero solo con la femmina! Seguendo un istinto primordiale, lei s’avvicinava a me odorandomi. Lo feci anch’io. Era un odore molto potente che mi stava facendo perdere la lucidità. Avevo, già in passato, provato quella strana sensazione di benessere! Mi ricordava… mi ricordava la mia Lucy! Fui sul punto di montarla, ma all’improvviso mi misi a guaire! Non avevo dimenticato la mia amica lupacchiotta! Lady questo non lo sapeva e quindi ci volle riprovare! Voleva farmi suo a tutti i costi! Mi leccò sulla pancia, ma io le ringhiai per farla allontanare. Non volevo accoppiarmi con lei! Il mio cuore era già di un’altra: un’altra come me!
Lady le provò tutte, ma alla fine desistette. Forse comprese oppure voleva darmi tempo, io questo non lo so! Comunque, quella notte dormimmo su quel prato umido di pioggia.
La mattina dopo, mi svegliai colpito da un raggio di sole! Era una mattinata radiosa! Non c’era più nessuna nuvola. Lady, svegliandosi anche lei, mi diede il buongiorno leccandomi. Lo feci anch’io e lei gradì molto. Chris ci portò da mangiare e volle provare a farci nutrire dalla stessa ciotola. Era, secondo lui, una cosa rischiosa, infatti stava in guardia. Pensava ci attaccassimo, invece, il mio istinto mi diceva che doveva mangiare prima la femmina! E’ un istinto giusto! La femmina era più importante di me, perché era lei a dover partorire e nutrire gli eventuali cuccioli! Non erano pensieri razionali i miei, ma solo dettati dalla natura! La natura a cui, sia io che Lady, anche se in modo diverso appartenevamo.
Dopo che lei si fu sfamata, mangiai anch’io. Chris ci guardava intenerito. Accarezzò Lady e controllò se si fosse accoppiata con me. Restò molto deluso! Pensava che io, già avessi fatto il mio dovere, ma si dovette ricredere. Si avvicinò e m’accarezzò come al solito alla base delle orecchie dicendo: “Aveva ragione John! Ancora pensi alla tua amichetta lupacchiotta! Già, ma dovrai, prima o poi rassegnarti! Lei non c’è! Non è qui! Capito lupacchiotto? Adesso è Lady la tua compagna! Voglio avere dei cuccioli da voi due! Cosa aspetti?” Erano, come al solito parole rassicuranti che non riuscivo a comprendere, però Chris per spiegarmelo meglio, mi toccò le parti intime e m’avvicinò a Lady! Voleva che mi accoppiassi subito!
Non so cosa mi sia preso! Io amavo Chris! Lo giuro! Ma quel gesto di forzatura della mia natura mi fece arrabbiare parecchio! Lo morsi ad una mano ringhiando, mentre Lady mi ringhiò contro per difendere l’uomo. Avevo compiuto una violazione alla legge dell’essere umano! Infatti, sapevo per istinto che mordere la mano di Chris e fargli del male era una cosa gravissima! Solo l’uomo, infatti, aveva potere di vita o di morte su di noi! M’aspettavo la giusta punizione! Aspettavo, guaendo con le orecchie e la testa basse che la giustizia dell’uomo mi colpisse! Chris non mi fece nulla! Lo guardai stupito! La sua mano era insanguinata però non prese né il bastone e né la catena! Sempre calmo, con la sua voce che trasmetteva sicurezza mi accarezzò la testa e le orecchie dicendo: “Ho capito lupacchiotto! Sono stato frettoloso! Ti darò più tempo! Scusami se puoi! Non lo farò più!” Ero spiazzato! Non capivo! Perché l’uomo non mi aveva punito, anzi mi aveva accarezzato? Lady gli leccò la mano, e Chris accarezzò anche lei! Pensai che Lady volesse farmela pagare, invece, quando l’uomo gli si allontanò, mi leccò.
Passarono così altri giorni. Lady tentava d’avere da me quello che voleva, ma io, pensavo alla mia Lucy. La notte era un vero tormento! Non mi dava tregua! Più cercavo di stare in disparte, e più lei arrivava e mi leccava! Non volevo attaccarla! Non volevo farle del male! Pensavo che Chris le voleva bene e questo mi impediva di morderla.
Era arrivato l’inverno. Faceva molto freddo! Chris, volle accoglierci in casa. Passammo giorni di paradiso! Ormai, avevo capito che dovevo comportarmi come Lady, però non mi abbassai, a scodinzolare od a girarmi sulla pancia! Il lupo che era in me, se pur addormentato ed assopito, non mi permise di farlo! Si ribellava a questo!
Imparai da Lady tutto quello che all’uomo faceva piacere. Chris di questo era contento, anche se ancora sperava in quello che io avrei dovuto fare.
L’occasione giunse anche troppo presto! Un giorno Chris dimenticò la finestra aperta! Faceva molto freddo quella mattina! Lui era uscito per fare delle commissioni in città. Ci lasciò dentro casa! Lady era infreddolita, anch’io lo ero! Cercammo entrambi un contatto fisico! Avevamo bisogno di calore! Così, ci avvicinammo e cominciammo a leccarci a vicenda ed a strusciarci uno contro l’altra. La natura, proprio quella natura che ci spingeva alla vita, fece in modo che sentissimo bene i nostri odori. Mi inebriai e così anche Lady! In quel momento pensai a Lucy, ma stavolta non piansi. Saltai addosso a Lady e ci accoppiammo proprio mentre Chris rientrò a casa.
Fu bellissimo! Un calore mai provato prima! Chris era contento e si vedeva! Aveva ottenuto da noi quello che desiderava! Però ora guaivo! Mi rendevo conto che non era quello che in realtà volevo! Mentre ero nell’atto, avevo chiuso gli occhi! Ripensavo ai giochi che facevo con la mia amica lupacchiotta in quella natura incontaminata che, come una madre ci accoglieva! Il richiamo del branco ancora lo potevo udire con la mente! Risposi! Ululai con tutta la forza che avevo in corpo! Ho guaito! Ero disperato! L’uomo se ne accorse e venne ad accarezzarmi, ma questa volta volle anche abbracciarmi.
Per due giorni non mi nutrii. Non avevo voglia di mangiare! Mi rendevo conto che piano piano, stavo lasciandomi morire! Anche Chris era preoccupato ma non poteva fare nulla. Ormai ero apatico! Mi fece diverse iniezioni , ma non servirono a nulla! Il mio mal di vivere era talmente accentuato che non riuscivo neppure a muovermi! Aspettavo solo di morire! L’unica cosa che facevo era ricordare! Tentai di leccare la mano di Chris per fargli passare la preoccupazione, ma questo mi pesava parecchio! Volevo bene all’uomo! Non volevo che stesse male per me, ma ero arrivato al limite! Anche Lady cercava di leccarmi, ma la scacciavo ringhiando lievemente.
Chris decise di farmi ritornare in giardino. Forse pensava che con l’aria aperta sarei migliorato… ma era tutta illusione! Mi sistemò nella cuccia lasciata da Luke!
Lady era in stato interessante! Presto avrebbe dovuto avere i cuccioli, ma Chris temeva che io non li avrei visti! Era visibilmente triste! Mi accarezzava alla base delle orecchie e stava sempre con me, coricandosi come la prima volta sull’erba! Lo leccai! Meritava il mio affetto! Ma… pensavo non avesse capito che doveva lasciarmi ritornare dal mio branco e dalla mia Lucy. Invece aveva capito! Stava per prendere una decisione! All’indomani, m’avrebbe lasciato andare dove John m’aveva trovato. Naturalmente io non lo sapevo! Non potevo capire le intenzioni dell’uomo: essere onnipotente!
Quella notte credetti che fosse arrivata la fine. I ricordi si fecero fortissimi! Avevo gli occhi chiusi! Rigettai anche quel poco che Chris, con amore, aveva cercato di farmi mangiare! Avvertivo il dolore! Passavo dalla veglia al sonno agitato in continuazione. Chris era in casa con Lady! Non c’era nessuno con me! Addirittura, il cancello, per la grande preoccupazione di Chris, non era stato chiuso! Io nemmeno mi accorsi di questo, ma anche se me ne fossi accorto non sarei riuscito a fuggire! Stavo morendo!
Nei momenti in cui dormivo, sognavo… Mi vedevo con il branco, quando con i miei genitori avevo abbandonato la tana! Sentivo le zampette affondare nel terreno mentre i cuscinetti mi facevano guaire per il dolore! Poi… rivedevo Lucy! Ripensavo ai giochi che facevamo insieme! Con dei lampi, poi, rivedevo il coyote! Rivedevo la morte di Luke e riprovavo il dolore dei combattimenti ed alla fine un ululato…
Un ululato ci fu davvero! Dal cancello aperto, era comparso un lupo!
Entrò nel giardino! Io proprio allora mi svegliai. Lo vidi. M’alzai con fatica e gli andai vicino!
Chris, udendo l’ululato credette che fossi stato io! Uscì di corsa con Lady dietro… vedendo la scena, l’uomo fece ritornare indietro la cagna ed accostò la porta. Restò a guardare con tanto d’occhi fuori dalle orbite!
Non avevo ancora capito! Capii solo che mi trovavo davanti ad un altro lupo! Quello, avvicinandosi a me, mi leccò il muso! Mi misi a guaire! Ma questa volta per la gioia! Sapevo chi era! Era la mia Lucy! Mi tornarono le energie di colpo! Non ci potevo credere! Aveva le zampe sporche di fango! Era evidente che aveva camminato a lungo! Seguendo il mio odore, l’istinto l’aveva portata fino a me, affrontando chissà quali pericoli! Ero contento! Per istinto la leccai su tutto il corpo! Avevo ritrovato non solo lei ma la mia vera natura che credevo perduta! Chris si avvicinò a noi e Lucy gli mostrò le zanne fino alla radice! Lei non conosceva l’uomo e la sua onnipotenza e giustizia! Io, per farle capire che si trattava d’un amico, m’avvicinai a lui e gli leccai la mano! Lucy mi guardò stupita! Avevo leccato un nostro nemico naturale! Proprio il nemico che m’aveva portato via da lei! Non aveva capito, ma, all’improvviso, una paura mi fece indietreggiare da Chris! Avevo capito, che ora, anche la mia Lucy era prigioniera! Pensai che, non conoscendola, Lady, l’avrebbe attaccata per distruggerla! Non potevo permetterlo! Ululai a Lucy, dirigendomi verso il cancello da cui era entrata! Lei mi seguì.
Chris, da prima restò immobile, ma poi ci corse dietro. Aveva paura che ci succedesse qualcosa, infondo, la città per noi era pericolosa! Gli uomini con i fucili, vedendo due lupi avrebbero senza dubbio aperto il fuoco su di noi! Non solo per i cani eravamo nemici, ma anche per gli uomini! Di questo, ne io e ne la mia amica non ne sapevamo nulla! Chris voleva salvarci, ma noi credevamo volesse di nuovo, come John aveva fatto con me, renderci schiavi! Quando abbiamo avuto la percezione d’essere inseguiti, aumentammo l’andatura correndo più forte che potevamo! E’ vero! Chris mi aveva rispettato ed io nutrivo per lui adesso, non solo rispetto ma anche amore, però il pensiero di vedere Lucy in catene mi terrorizzava! Il mio istinto da lupo adesso era completamente votato alla difesa della femmina! Per lei, ero diventato di nuovo un lupo, ed adesso anche capo branco! Ero come l’araba fenice, rinato a nuova vita! L’istinto da cane che l’uomo voleva che avessi, su di me non aveva attecchito! Ripeto… io volevo bene a quell’essere umano che mi aveva nutrito ed accarezzato, però, lentamente, anche se non voleva, tenendomi con se mi stava facendo morire! Stava uccidendo una creatura che era nata libera e non in catene! Ero un lupo! Lo era anche Lucy! Non volevo che anche lei morisse!
Intanto la nostra corsa s’era fatta affannosa! Eravamo stanchi! Ci trovavamo ora, in una strada senza uscita! Solo un muro davanti a noi! Un muro grigio!
Chris, anche lui sudato e stanco, era arrivato nella stessa strada. Provai a scavare, ma quel terreno non era fatto di terra ma di bitume! Mi feci molto male! Ho guaito lamentosamente e Lucy mi leccò la zampa ferita! Era un gesto d’amore!
Sentendo la presenza dell’uomo ci girammo! Chris ci venne vicino richiamandomi amorevolmente, ma, anche se volevo rispettare il suo ordine, il lupo che ero si ribellò all’uomo! Cominciai a ringhiare e così fece anche Lucy!
Lady, intanto, era riuscita ad aprire la porta lasciata socchiusa da Chris, ed uscì da casa e poi via dal cancello aperto. Cominciò a seguire le tracce dell’uomo. Era disperata! Doveva seguire l’essere umano! Il suo istinto gli diceva che doveva servire l’uomo fino alla morte! Abbaiando, cominciò a correre seguendo il suo odore!
In quella strada deserta, intanto, si stava consumando una tragedia! Una tragedia che non pensavo potesse mai accadere! Stavo ringhiando all’essere umano che era stato molto buono con me! Non mi aveva mai fatto del male! Non era come John! Io lo sapevo, ma Lucy, la mia femmina, doveva essere protetta dalla schiavitù! Io volevo solo farlo scansare! Non pensavo d’attaccarlo, lo giuro! Ma Lucy, non aveva affetto per l’uomo! Ne aveva solo terrore!
Chris, senza apparente paura, si stava avvicinando a noi, chinato, con le mani in avanti basse. Voleva dimostrare di essere indifeso ed amico! Io lo capii e smisi di ringhiare e m’avvicinai, ma Lucy, forse credendo che l’uomo mi stesse per attaccare, partì per mordere Chris, ringhiando molto forte! Lo voleva distruggere!
Lucy, lo aveva attaccato ad un braccio e tirava forte, mentre Chris gridava per il gran dolore. Io restai fermo! Il mio cuore era confuso! Non sapevo cosa fare! Chris, intanto per difendersi, diede un colpo molto forte con l’altra mano al naso di Lucy, la quale si staccò guaendo per il dolore! Stava piangendo! Nel sentire quel lamento, mi risvegliai improvvisamente da quel torpore! Non avevo mai visto Chris fare del male ingiustamente! Anche se, a dire la verità lo aveva fatto solo per difesa, ma io in quel frangente non lo capii! Però ora lo aveva fatto… proprio alla mia Lucy che, ancora gridava dolorante! Mi dimenticai di colpo tutto il bene che avevo provato per quell’uomo! Scordai la sua onnipotenza e mi misi a ringhiare, mostrando le mie zanne fino alla radice e sono partito all’attacco mordendo Chris al collo! Doveva essere distrutto! Doveva morire! Adesso aveva mancato lui di rispetto! Era molto grave quello che aveva fatto! Non pensai che l’aveva fatto solo per difendersi come ho già detto! Aveva fatto male a chi dovevo proteggere e che volevo bene sopra ogni altra cosa al mondo! Ero una furia! Un vero lupo!
Chris, perdette molto sangue! Avevo dimenticato il gusto del liquido che è vita! Mi piacque! Sentivo il sangue scendere nella mia gola e ne provavo piacere! Sentivo l’uomo che non respirando bene stava per soffocare! Non provai alcuna pietà! Ora, l’essere umano era diventato una preda! Sentivo ancora la mia Lucy piangere e ho stretto ancor di più la morsa!
Chris, allungò la mano! Pensai che volesse colpirmi per punirmi del delitto che stavo compiendo, un delitto atroce! Uccidere l’essere che può tutto…ma… non lo fece! M’accarezzò alla base delle orecchie come aveva sempre fatto! Non capivo! Io lo stavo uccidendo, mentre lui m’accarezzava? Cosa significava quel gesto? M’amava ancora, nonostante l’avessi attaccato… Io… io avevo attaccato l’essere soprannaturale! Ero io a dover essere punito! Ma quella punizione non arrivava! Al suo posto tante carezze tenere e dolci parole dette con un fil di voce: “Lupacchiotto! Lo so! Sei arrabbiato per la tua compagna! Lo so! Le ho fatto male… ma io… io non volevo farla piangere! Non volevo farle del male! Io… io, volevo solo portarvi nella riserva naturale… dove avreste vissuto felici! Ho capito lupacchiotto! Ho capito che la vostra natura va rispettata! Non ho mai voluto farvi del male! Lo giuro! Qui in città… siete in grave pericolo di vita! Vi uccideranno! Lasciami aiutarvi! Forse… è troppo tardi… o forse non lo è ancora! Lasciami andare tenero lupacchiotto! Lo sai… io… io ti voglio bene!”
Quelle parole che non comprendevo, mi avevano toccato il cuore! Lo lasciai andare! Ho guaito come non avevo, fino ad allora mai fatto! L’uomo che avrebbe dovuto punirmi, invece, mi aveva graziato ed accarezzato! Mi voleva bene! Il mio cuore era di nuovo diviso in due! Non avevo dimenticato come pensavo, tutto il bene ricevuto da Chris, ma non potevo neppure scordare la mia Lucy! Leccai la ferita dell’uomo che continuava ad accarezzarmi, mentre Lucy, ancora ringhiando, mostrava le zanne! Lei non aveva capito!
Lady, arrivando proprio in quel momento, vide me che leccavo la gola di Chris e credette che lo stessi mordendo, e poi, voltandosi, vide anche Lucy nell’atto di ringhiare! Il suo istinto le imponeva d’agire! Abbaiando e ringhiando, venne ad attaccarmi! Non diede il tempo all’uomo di fermarla! Ormai era intenzionata ad uccidermi! Voleva uccidere il lupo che stava, secondo lei, attaccando l’uomo a morte! Mi colpì al collo! Mi staccò quasi quella vena del collo che faceva restare vivi! Svenni per il dolore!
Quello che successe dopo non lo so! Probabilmente, Lucy reagì mentre Chris cercò di calmare la femmina di cane… quello che so, e che mi risvegliai in casa dell’uomo. Erano passati tre giorni! Ero in fin di vita! L’uomo mi stette accanto giorno e notte! Mi curò, proprio come aveva fatto tanto tempo prima! Mi trattò come un cucciolo! Io aprii faticosamente gli occhi, sentendo una carezza correre lungo tutto il mio corpo. Avevo capito! Volli alzare la testa per leccare la mano di chi sapevo aveva salvato la mia vita! Lo feci! Sentii anche che vicino a me, c’erano altre due creature ad osservare la scena! Lady e Lucy! Erano vive e stavano bene! Sbattei la coda per la prima volta in vita mia! Era il mio modo di mostrare tutta la mia contentezza! Dopo quella volta non lo feci più! Lucy, in quei tre giorni aveva imparato a rispettare l’uomo, proprio come avevo fatto io! Però ancora non si fidava!
Passarono così altri quattro giorni! Ormai ero guarito del tutto! Avevo tutto ora… ma ancora rimpiangevo un qualcosa che non riuscivo a ricordare… la libertà da lupo! Chris, volle mantenere la promessa che m’aveva fatto!
Preparò l’automobile. Noi lo guardavamo incuriositi! Cosa stava facendo? Poi, legò Lady con una lunga catena fissata al muro di quel giardino che fu casa mia per tanto tempo e le diede una tenera carezza. Lei restò calma e non ringhiò! Era evidente che non era una punizione! Dopo… aprì lo sportello posteriore e ci fece salire! Non vidi mai più Lady, ma non la dimenticai! Sapevo per istinto che i miei cuccioli partoriti da lei sarebbero vissuti bene!
Partimmo. In lontananza, dal finestrino, rividi per l’ultima volta quella casa e quella città che era per noi tanto pericolosa! Ho guaito! Anche se non capivo, sentivo d’aver perso un pezzo della mia vita, ma fu solo un attimo! Lucy mi leccò ed io dimenticai, ma non del tutto, la mia vecchia vita!
Il viaggio, che con John era stato disastroso, invece, con Chris che era molto più bravo a guidare, non provocò ne a me e ne alla mia Lucy alcun malessere!
Dopo un po’ di tempo, i miei occhi rividero, insieme a quelli di Lucy, qualcosa di famigliare! Abbiamo rivisto il bosco! Annusammo l’aria proveniente dal finestrino aperto! Sentivamo di essere ritornati a casa, ma non la casa fatta da muri che avevamo lasciato in città, ma una casa più grande, fatta da cielo, terra, erba, alberi ed un corso d’acqua limpida! Intravidi, da lontano, anche dei lupi come me! Ululai e così fece anche Lucy! Ci sembrò che rispondessero al saluto!
Una frenata! Eravamo arrivati! Chris, con le lacrime agli occhi ci fece scendere dicendo: “Siete liberi! Ecco casa vostra! Non vi dimenticherò mai… soprattutto te… lupacchiotto! Ora va, e buona vita! Anche a te lupacchiotta! Forse ci rivedremo un giorno…” Dicendo così, accarezzò le nostre orecchie e la testa e saltò velocemente in macchina! Non voleva farci vedere che stava piangendo! L’uomo stava piangendo per noi! L’essere onnipotente! Con dolore ci aveva donato la libertà! La libertà che cercavo da tanto e tanto tempo! Ora ricordavo! Mi mancava proprio quella! Per contentezza e gioia nella vita, ululai forte… da lontano altri risposero all’ululato! Era il grido della libertà!
Da allora vissi la mia nuova vita! Ero diventato capo branco e la mia Lucy femmina Alpha! Abbiamo anche avuto dei piccoli! Non dimenticai mai, però l’altra vita che avevo vissuto! Sono stato un capo branco responsabile e soprattutto leale! Portai i miei lupi a non soffrire! Non volevo che avessero una vita come quella, che con i miei genitori avevamo avuto! Loro… loro dovevano essere felici! Per quanto riguarda me, Lucy ancora mi sta vicino! Ora che, così vecchio, non sono più capo branco! Infatti, un annetto dopo essere stato eletto capo branco, arrivò un lupacchiotto dalla città con il pelo della schiena nero e le zampe grigie! Lasciai il posto a lui senza combattere!
Non dimenticai mai Chris! Non dimenticai mai d’essere stato, anche se per poco tempo suo amico! L’ho rispettato e voluto bene, anche se sono un lupo. Un lupo che ha imparato a vivere due vite diverse, ma con rispetto ed amore.
Giovedì 10 Maggio 2012