CAMBIAR VITA

CAPITOLO 11

 

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Nel mondo degli esseri umani, Alen e Ciop erano a casa, e non sapevano che pesci prendere e si guardavano in faccia senza dire una parola.

Dopo pochi minuti, si udì il campanello suonare. Alen andò ad aprire. Dietro alla porta c’era la sua fidanzata, la quale lo vide strano e gli domandò: “Alen, cosa ti è successo? Non stai bene? Hai la faccia di chi non sta più nel mondo della realtà! Per caso hai visto un fantasma?” Alen nel vederla le disse bruscamente con fare agitatissimo: “Terry, vieni dentro e chiudi la porta! Mi raccomando non dire nulla… ma… E’ successo… Oh! Niente! Comunque vieni dentro!” E la spinse in casa. Terry, trascinata in quel modo entrò, e appena messo il piede in casa sbottò a dire gridando come un’ossessa: “Ma che modi sono questi di trattare una ragazza? Per poco non cascavo a terra e mi rompevo il cranio per la spinta che mi hai dato! E poi perché non mi hai voluto dire che cosa hai? Perché tanti misteri? Mi vuoi spiegare Alen?” Ciop nel vedere la scena non ne poteva più dal ridere, e Alen lo guardò male, ma poi girandosi verso la ragazza disse: “Terry… ti giuro che non volevo trattarti male, ma   ho un problema, un grosso problema, veramente molto grosso, anzi no, giagantesco! Vedi, mio fratello è partito, cioè non partito, insomma non c’è… insomma, non so più cosa dire…” A questo punto, sotto lo sguardo di Terry, Ciop esplose in una gran risata che la fece arrabbiare ancor di più. “Ah, no! Tu mi stai prendendo in giro! Tu e quello li! Ma chi cavolo è?”  disse molto arrabbiata Terry che poi continuò a parlare gridando come una pazza: “Io vengo qui a sapere come stai e tu mi balbetti cose senza alcun senso logico, ma mi vuoi dire cosa è successo? E poi, mi vedo anche presa in giro da uno che non conosco nemmeno! ALEN, MA CHI CAVOLO E’ QUELLO LI!” “Ecco amore… proprio di questo ti volevo parlare... Come ti ho detto mio fratello non c’è, e questo ragazzo è un suo amico, anzi no, è un suo compagno, no è…” “Senti Alen! Se sei in vena di scherzi, allora sappi che io non lo sono! Ciao ti saluto!”  Disse la poveretta facendo per andare via, ma Alen cercò di fermarla tirandola dalla mano e gli raccontò con molte pause e molti balbettii cosa era successo. Terry non credeva alle sue orecchie e disse ad Alen: “Forse non ho capito bene! Hai detto che questo  ragazzo che sta qui è Ciop?” Alen annuì. “Alen! Io ti ho sempre considerato un ragazzo normale, ammesso che io lo sia, ma quello che mi stai dicendo ora è assurdo! Come può uno scoiattolo, e per giunta un cartone animato, stare qui con te? Altrettanto inspiegabile che tuo fratello sia andato nel mondo dei cartoni animati… No! Non ci posso proprio credere!” Alen per dare la conferma a Terry di quello che era successo, disse a Ciop di venire avanti e di fare la conoscenza con la sua ragazza. Quello le si avvicinò  e disse un timido “Ciao…” Terry lo salutò guardandolo con sospetto e poi tirandoselo in disparte gli disse: “Tu sei un amico di Alen suppongo?” E Ciop facendole un sorriso le disse : “Si!! Io sono proprio un suo amico!!” Allora Terry volle chiedere di più: “Già! Come sospettavo, ma dimmi… come ti chiami?” E Ciop rispose “Ciop!! Io mi chiamo Ciop!!” A questo punto Terry, che non immaginava sicuramente che nella sua vita, un giorno, avrebbe parlato con Ciop, non credeva più alle sue orecchie, e voltandosi verso Alen disse in modo molto agitato: “No! Io non ci posso credere… voi… voi… vi siete messi d’accordo. Come è possibile tutto questo?” E Alen spiegò a Terry un'altra volta quello che era successo, ma lei in preda ad una confusione incredibile, non resistette più, quindi voltandosi verso Ciop, con degli occhi talmente lucidi da fare paura, gli chiese se per caso non fosse uno scherzo, ma Ciop, facendole segno di aspettare andò subito a prendere quel giornaletto comprato il giorno prima, senza pensare che bastava poco per far cascare a terra la poveretta, e credetemi, in quel modo Terry non rischiava solamente di cadere a terra svenuta, ma bensì di morire di INFARTO, perché aveva i nervi a fior di pelle. “Mio Dio!” Gridò la poveretta, dopo che Ciop gli piantò il giornaletto di fronte la faccia. “Allora è tutto vero!” Alen annuì per la seconda volta, ma stavolta Terry,  vedendo che i due erano sinceri credette, e quindi, con il cuore in gola, domandò a Ciop se Cindy stava bene. Ciop rispose: “Benissimo !! Io l’ho lasciata a casa sua tre giorni fa prima di arrivare nel vostro mondo!! Se sapessi… indossava un bellissimo fiocchetto!!” Alen colto dallo stupore disse a Terry: “E tu come diavolo fai a conoscere Cindy?” E Terry rispose: “Vedi Alen, quando ero un po’ più piccola, io compravo un giornale per bambine che forse ora non esce più, si chiamava Cindy ed io lo compravo anche perché regalavano dei gadget molto carini come trucchi, rossetti e via dicendo. Ecco come faccio a conoscere Cindy ed a sapere che Ciop è fidanzato con lei.” Alen si lamentò con Terry sul perché non gli aveva mai detto di questa sua passione che tanto la accomunava con suo fratello, ma Terry rispose: “Alen io non ti ho mai detto niente per paura che tu, sapendo di questa cosa mi avresti lasciata, perché ti ricordi quando mi hai parlato di Henry, avevi detto che chi comprava quei giornaletti era da considerarsi pazzo, quindi io sono stata zitta, per non rompere il nostro rapporto, ma ora ti ho detto proprio tutto di me.” “Ok!” Disse  Alen, “Non importa quello che hai fatto o quello che farai, e mi dispiace proprio tanto di avere detto quella frase sui giornali, ma ora mi devi aiutare a riportare mio fratello qui! Se mi vuoi bene, devi aiutarmi!” “Come facciamo, spiegami! Come faremo a far ritornare Henry, mi sembra tutto così strano ed assurdo.. Cosa avete fatto fino ad ora?” Disse al volo Terry. Alen spiegò che il giorno prima erano andati dal disegnatore che scriveva e disegnava le storie di Cip & Ciop e che avevano dato un messaggio a Red, il quale lo doveva recapitare a Cip ed a Henry. Terry rimase immobile e non capiva più niente. Tutte le emozioni avute erano talmente forti che stava quasi per svenire. Ciop se ne accorse subito e disse con aria preoccupata ad Alen: “Alen!! Forse la tua fidanzatina si sta sentendo male!!” Alen guardò attentamente Terry, e vide che era sbiancata in viso, e sembrava aver visto uno spettro o roba del genere. Si avvicinò subito e fece appena in tempo a tenerla, perché svenne subito dopo.  “Ciop! Prendi un po’ d’acqua e un po’ di zucchero, presto!” Ciop non sapeva dove andare e chiese ad Alen : “Dove li posso trovare Alen??” e quello rispose gridando a più non posso: “E SECONDO TE DOVE LO PUOI TROVARE? IN UNA PIANTAGIONE DI CANNA DA ZUCCHERO? SI TROVA IN CUCINA! CORRI!” Ciop non sapeva dove era la cucina  perché il giorno prima lui ed Alen mangiarono direttamente un panino al parco nazionale, e quindi, timidamente chiese: “Si Alen!! Ma dove si trova la cucina??” E quello, adagiando Terry sul divano come un sacco di patate, gli indicò la direzione con gli occhi di fuori. Il poveretto, per paura, arrivò in cucina ansimando e aprì tutti gli scaffali fino a quando riuscì a trovare un barattolino con su scritto ‘ CLORURO DI SODIO ’ e, dato che aveva sentito parlare di un certo nome scientifico dello zucchero, credette che quello fosse il barattolo giusto. Di corsa aprì anche la fontana e riempì un bicchiere colmo d’acqua e ci lasciò cadere dentro metà del contenuto, pensando: “Anche al mio fratellino è capitato di sentirsi male!! Ah!! Se lo avessi saputo prima, gli avrei somministrato… Oh!! Come parlo bene, sembro un farmacista nato… un po’ d’acqua e zucchero!!” E si mise a ridere. Intanto Terry si era ripresa, proprio quando Ciop arrivò con il bicchiere. Alen lo prese e accostandolo alla bocca della povera Terry disse: “Bevi! E’ acqua e zucchero sai.. ti rimetterà in sesto! Si è trattato solo di un piccolo svenimento e nulla più!” Terry, prese il bicchiere e giù! Bevve tutto ad un sorso la soluzione, e subito dopo cominciò a tossire, come se avesse avuto la pertosse. “MISERICORDIA! E ADESSO COSA TI E’ PRESO! COS’HAI!” Gridò Alen molto preoccupato con la faccia tesa. Quella, rispose disgustata: “Cosa vuoi che abbia ALEN! In questo bicchiere non c’è acqua e zucchero, ma ACQUA E SALE! Mi volevate avvelenare? Eh?” Alen si voltò verso Ciop con una faccia che faceva paura, gridando: “CIOP! IO TI AVEVO DETTO ACQUA E ZUCCHERO E NON ACQUA E SALE! COSA TI E’ SALTATO IN TESTA, VOLEVI FAR MORIRE LA POVERA TERRY?” Ciop, con il capo basso, si scusò con Alen dicendo che aveva sbagliato barattolo, e pensò che la sua carriera di farmacista si era conclusa prima di cominciare. Comunque Alen, calmandosi disse ai suoi ospiti, che aveva bisogno di uscire un po’ per la città, perché non voleva più restare in casa senza poter fare niente. “E dove andiamo??” Disse Ciop che era molto curioso di vedere la città, “Non lo so! A fare compere!” Disse Alen andando ad aprire la porta: “Terry, tu vieni con noi?” “Si! Ma dove speri di andare, forse da Zio Paperone?” Disse Terry mettendosi a ridere come una matta. “Forse si!” Disse Alen, che ormai credeva più alla fantasia che nella realtà, e spingendo il portone disse: “Ormai ho visto tutto!”, e i tre nostri amici uscirono di casa.

 

 

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