CAPITOLO 14
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Nel mondo dei cartoni animati, intanto Cip ed Henry, erano arrivati a casa, ed Henry, con molta cura, medicò le ferite di Cip, che si era fatto durante la lite.
Henry era molto preoccupato per il suo amico, e chiedeva continuamente come stava, ma Cip rispondeva sempre con queste parole: “Mi sento bene grazie al tuo coraggio e al tuo buon cuore!! Ciop non avrebbe mai osato affrontare quei delinquenti, e sicuramente sarebbe scappato via!!” “NO! Non devi dire così! Non puoi trattare così tuo fratello!” Replicò Henry, “Anche Ciop avrebbe fatto quello che ho fatto io,perché… perché lui ti vuole bene, e non avrebbe mai abbandonato suo fratello nel momento del pericolo! Mai! Hai capito?” “Già, Ciop mi è stato sempre di grande aiuto nel momento del bisogno, però lui è così pauroso, non ha neanche il coraggio di uscire solo la sera!! Pensa, che una volta gli ho detto di uscire per andare a raccogliere un po’ di legna, e lui disse che aveva paura di uscire, perché secondo lui, di notte, avrebbe incontrato gli scoiattoli extraterrestri!! Sono uscito io al suo posto!! Però forse hai ragione. Ciop non si sarebbe tirato indietro, e adesso mi duole aver detto che sarebbe scappato invece di aiutarmi!! Forse non lo rivedrò mai più!! Cosa starà facendo a quest’ora?? Con chi sarà?? Non gli staranno facendo del male??” Henry, prese la mano di Cip, che aveva le lacrime agli occhi, e, con dolcezza gli disse: “Ciop adesso è al sicuro! E’ con mio fratello. Sicuramente si starà divertendo molto, non ti devi preoccupare, avrà sicuramente nostalgia di te! Stai tranquillo, presto ritornerà e ci racconterà le sue avventure come ha sempre fatto!” Detto questo Henry abbracciò Cip, che ora piangeva come un bambino. Era pentito, di aver detto una volta di non voler più vedere Ciop, solo perché lo considerava un pasticcione di prima categoria. Gli mancava a tal punto da non poter più sorridere senza pensare a lui, il quale era si, un grande pasticcione, ma senza di lui non era capace di vivere, però la vicinanza di Henry gli faceva dimenticare, anche per poco, il dispiacere che la lontananza di suo fratello gli causava.
Henry poi, si mise a raccontare di quando con suo fratello, leggevano i loro fumetti e si immedesimavano a tal punto da scrivere vere e proprie storie e addirittura rappresentarle anche in pubblico nel salotto, con tanto di scenografie e pubblico, per non parlare poi delle musiche composte da Alen in persona. Il pubblico era composto da loro madre e da loro padre, che si divertivano come matti, quando Alen, seguendo il copione, prendeva per un orecchio Henry, e lo trascinava dietro le quinte. “Erano proprio delle bellissime commedie! Mio fratello faceva la tua parte, un ruolo che, ti confesso, gli riusciva molto bene, e io facevo la parte di Ciop. Tutto questo durò fino al divorzio dei miei genitori. Dopo della loro separazione, mio padre, ci veniva a trovare molto di rado e mia madre restò con noi. Da quel giorno Alen non fu più lo stesso. Incominciò a comportarsi da vero fratello maggiore, vietandomi anche di leggere le vostre storie. Sembrava aver dimenticato tutto quello che noi avevamo fatto fino ad allora. Non sognava più.” Cip sentendo tutte queste cose, restò immobile e pensava che la storia che aveva raccontato Henry, un po’ coincideva con la sua storia e quella di Ciop. Anche lui proibiva delle volte a Ciop delle cose, però in quel istante si accorse della inutilità di quei divieti posti al suo caro fratellino. “Io…” riprese Henry: “Io ho cercato in tutti i modi di far ritornare Alen quello di una volta, ma fino a questo momento non ci sono mai riuscito. Però ora forse lui ha capito di aver sbagliato. Lo dimostra il fatto che ci ha fatto recapitare, attraverso Red, quel messaggio. Non mi ha dimenticato! Lui ha attraversato più di me il confine della realtà accogliendo Ciop e fremendo per me. CAMBIAR VITA non è facile, ma lui ci è riuscito, grazie a questo miracolo che mi è successo e che è successo anche a Ciop. Ora so con certezza che quando rientrerò a casa, non sarà più lo stesso ragazzo di prima, ma un ragazzo nuovo: un ragazzo che crede nel mondo della fantasia… proprio come me.” Cip sentendo queste parole, restò senza fiato. Quello che aveva detto Henry, si stava verificando non solo su di Alen, ma anche su di lui, e giurò a se stesso di cambiare atteggiamento su Ciop una volta che fosse ritornato. Henry per conto suo, non era sicuro che sarebbe tornato a casa, ma sperava che in qualche modo, Alen avrebbe trovato il modo di farlo ritornare nel suo mondo, e Ciop da suo fratello. Il mondo in cui si trovava era veramente bello. Tutto era come in un sogno, ma, per quanti sforzi facesse, non riusciva a dimenticare Alen.