CAMBIAR VITA

CAPITOLO 19

 

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Nel mondo degli esseri umani, Alen, Ciop e Terry, si erano avviati per andare dal disegnatore.

In macchina Ciop pensava, che era stata una gran fortuna che Henry fosse stato così coraggioso a dare a Jerry una così dura lezione, perché se lui non avesse reagito in quel modo, magari Cip non se la sarebbe cavata.  Era così contento che non poteva stare fermo. Ripensava al fatto accaduto dal giornalaio e si stupì anche lui, di aver dato un colpo così forte al malcapitato, e guardandosi il pugno, pensò: “Da ora in poi non sarò tanto fifone!!”

In macchina Terry, disse che ancora non riusciva a capacitarsi di quello che stava accadendo sotto i suoi occhi, tanto che ritornata a casa aveva la testa piena di confusione e non riuscì neanche a studiare. (Bisogna sapere che Terry, si doveva laureare in biologia.)

Appena giunti davanti al grande palazzo in cui si trovava il disegnatore, Terry disse che quello di vedere i disegnatori all’opera, era un suo grande sogno di quando era bambina. Le sembrava impossibile che ci fosse gente capace di tracciare quattro linee e di poter disegnare così bene.

 

Quando furono dentro il palazzo, Alen si ricordò di avere ancora nel portafoglio, i due pass, uno per lui e l’altro per Ciop, che gli servivano per andare al piano superiore, come se fossero dei visitatori. Ma Terry, che non ci era mai andata, non l’aveva, e quindi fu costretta a farselo fare dall’impiegata.  Dopo aver messo i tre pass, Alen, Ciop e Terry si avviarono sulle scale, perché Alen si ricordò del piccolo problema di Ciop con gli ascensori. Terry, era molto eccitata al pensiero di vedere un disegnatore e il suo studio, e non poteva stare un attimo senza dire :”Mamma mia!” E altre cosette del genere. Alen bussò alla porta e il disegnatore aprì con un: “Siete qui! Vi stavo aspettando!” E i tre entrarono chiudendo la porta.

Terry nell’entrare in quello studio, non poté non pensare che in quel posto c’era un tale disordine, da non potersi nemmeno immaginare, però la sua buona educazione e la sua euforia la fecero stare zitta. Il disegnatore disse se avevano letto il giornale, che lui supplicando il direttore aveva fatto uscire in edicola con anticipo. Alen e Ciop annuirono, e visto che ormai erano diventati amici, si misero a parlare. Ciop si scusò con William di essersi comportato male con lui l’ultima volta che si erano visti, ma lui gli disse che non si doveva scusare in quanto lui avrebbe fatto lo stesso. Alen, poi disse al disegnatore,  se avesse avuto qualche novità da comunicargli  su suo fratello, ma lui rispose che sapeva quello che sapevano loro e nient’altro.

 

Intanto nella città, fra i ragazzi si era sparsa la voce che nel loro giornale preferito, erano accadute cose molto strane, perché nel racconto si parlava della loro città.

I più affezionati, andavano a vedere nei vecchi albi, se si parlava di questo Henry che nessuno conosceva, e certi ragazzi, i più creduloni, erano arrivati perfino a domandare se in città ci fosse qualche ragazzo sconosciuto che si faceva chiamare come il loro eroe preferito.

Di tutto questo Alen, Ciop e Terry non ne sapevano nulla. Tuttavia dopo che il disegnatore aveva detto che di notizie non ne aveva, pensarono di  fare una passeggiata in città, per riordinare le idee, che erano molto confuse.

Appena usciti dal palazzo, si incamminarono per strada, e si diressero in direzione di un vicino parco. Un ragazzo grassottello, con gli occhiali sul naso, avendoli visti uscire dal palazzo della Walt Disney, si incamminò anche lui per vedere dove andavano. Alen non si accorse di nulla e continuò a camminare con i suoi amici tranquillamente. Il ragazzetto  che si chiamava Roger, si accorse che insieme ai fidanzati abituali, non c’era Henry, ma un altro ragazzo che si guardava in giro e pareva molto spaesato come se si trattasse di uno straniero in visita nella città. Il suo cervellino cominciò subito a fare mille supposizioni.

Tra i ragazzi, lettori abituali del giornale ‘ Cip & Ciop ’, si era creata, proprio per l’occasione dell’uscita di questi due ultimi albi, un’associazione di ‘ investigazione ‘, che aveva come nome proprio “Agenti Speciali”, come il cartone animato che vedeva per protagonisti proprio Cip e Ciop. Roger era proprio il capo della banda, e le supposizioni erano le seguenti: “Alen, ha un fratello che si chiama Henry che è un patito di Cip e Ciop. Ora Alen è insieme alla sua fidanzata e con lui c’è un ragazzo che io non ho mai visto. Dov’è Henry? Chi è quel ragazzo che è con Alen? Vuoi vedere che quel ragazzo sconosciuto è Ciop?” Tutto questo ragionamento portò Roger a seguire i nostri tre amici, che seguitavano a passeggiare per il parco. Dopo un paio di giri, Alen, Ciop e Terry, si fermarono, e si sedettero su una panchina. Roger si nascose dietro un albero, ed estratta una radio ricetrasmittente, alzò l’antenna, e parlandoci dentro disse: “Attenzione base, attenzione base, qui è Leprotto 1 che parla. Avvistati Alen, Terry e un ragazzo sconosciuto nelle coordinate parco. Il ragazzo sconosciuto si comporta in modo molto strano. Ripeto, in modo molto strano. Prossimo collegamento a notizie avute. Da Leprotto 1, passo e chiudo.”

Intanto Alen si accorse che Roger era dietro l’albero e disse a Terry e a Ciop, di non muoversi, perché aveva l’impressione che qualcuno li stesse spiando. Allora Terry disse: “Cosa vuoi fare?” E Alen: “Andrò a vedere cosa vogliono. Voi restate fermi dove siete!” E si alzò dalla panchina, ed andò dietro l’albero dove c’era Roger.

Quello nel vederlo, tentò di scappare, ma Alen che era più veloce di lui, lo agguantò e gli disse: “Cosa stai facendo?” Ci stavi spiando? Perché eri nascosto dietro l’albero?” Roger, vedendosi scoperto si mise a balbettare: “Io… io veramente stavo li… ma non volevo spiarvi!” “Allora cosa facevi?” Disse Alen facendo la faccia da burbero, “Niente… io volevo…” “Volevi spiarci..” disse Alen con aria di canzonatura, “Almeno dimmi cosa vuoi sapere!” “Io..”, rispose Roger che vedendosi nei guai decise di raccontargli tutto. “Io volevo sapere chi è quel ragazzo che è con voi, dato che io non l’ho mai visto in giro, perché, Alen, si dice… anzi si legge che un fumetto, Ciop sia arrivato nella nostra città! Nel fumetto si dice anche che un certo Henry, che prima era un ragazzo, vedendo una stella cadente, sia stato teletrasportato nel mondo dei cartoni animati, e… dato che tu hai un fratello che si chiama appunto Henry, che ora non c’è, ho pensato che… forse…” Alen fece un passo indietro sorpreso e spaventato, e disse subito: “AH! NO! Ti stai sbagliando! Quello che vedi, non è Ciop! AHAHAHA, come ti è venuta un’idea simile? Non lo vedi? Non assomiglia proprio a chi dici tu AHAHAHA!” Disse Alen ridendo in modo sforzato, per non far vedere la sua meraviglia. “Niente, è solo curiosità. Scusami tanto Alen!” Disse Roger e fece per andar via, ma Ciop si era alzato dalla panchina, nonostante tutti i richiami di Terry, e si avvicinò ad Alen ed a Roger, e disse: “Alen, chi è questo ragazzo?? Perché ci stava spiando??” Alen non seppe dare una risposta valida, perché non sapeva cosa dire per non compromettere di più la situazione. Allora Roger rispose, mentre Alen sudava freddo: “Io, veramente, diciamo così, sono in missione segreta, come Cip e Ciop negli Agenti Speciali, il cartone animato che trasmettevano poco tempo fa in televisione. Tu li conosci quei due adorabili scoiattolini?” Ciop rispose ridendo e senza pensarci: “Ma certo!! Io sono Cio…”, ma Alen non gli fece finire la frase, perché disse subito: “Il mio amico ha sempre voglia di scherzare AHAHAHAHA! Non è vero TOMMY?” Disse Alen guardando sia Ciop che Roger, che aveva capito qualcosa. A questo punto Roger disse: “Ma Alen, il tuo amico non è di questa città, è vero?” Alen sentendosi un po’ minacciato da quel ragazzino che ne sapeva troppo, rispose: “No, infatti lui vive a New York, ed è venuto qui in vacanza! Ha trovato questa città molto interessante dal punto di vista turistico, e si può dire che ritornerà nella sua città molto contento della visita!” E si mise a ridere, in modo tanto sforzato che quasi quasi gli si vedevano le vene del collo, come se fossero dei tubi. Roger non era convinto della storia raccontata da Alen, e si rivolse a Ciop, dicendo: “Senti Tommy, o come ti chiami tu! Dici di abitare a New York, allora conoscerai sicuramente dove si trova la Statua della Libertà?” Ciop che sicuramente non era mai stato a New York, non sapeva cosa rispondere, e disse: “Cos’è la Statua della Libertà??” A Questo punto il ragazzino stupito ma non del tutto, disse: “Com’è possibile! Non conosci la Statua della Libertà? Tutti nel mondo la conoscono! E’ evidente che tu non appartieni a questo mondo, ma al mondo della fantasia! Tu mio caro non ti chiami Tommy, ma bensì Ciop!” E lo disse tenendo il dito puntato su di lui. Alen a questo punto diventò più bianco di un muro appena dipinto da un imbianchino, e lascio immaginare come restò il povero Ciop, che vedendosi ormai smascherato, restò immobile, proprio come la Statua della Libertà che non aveva mai visto. Alen riprendendosi un poco dallo shock, si rese conto che ormai ogni cosa era stata scoperta, e voltandosi verso Roger, tentò di salvare il possibile e gli disse piano, con una voce che sembrava uscire dall’oltretomba: “Non è come pensi tu! Questo non è Ciop! Ciop  è uno scoiattolo!” Ma si impappinò in malo modo, tanto che Roger vedendo questo, scappò via, con il suo bel segreto da spifferare ai suoi ‘ colleghi ’ della società segreta.

Vedendo che Roger ormai era scappato, i nostri amici andarono da Terry a raccontare quello che era successo.

 

Roger intanto, si avviò lungo il viale fino a quando si sentì sicuro che Alen, Ciop e Terry non potessero vederlo, e prese in mano la sua fida ricetrasmittente, e cominciò a chiamare la base: “Attenzione base, attenzione base. Qui Leprotto 1 che vi parla. Scoperte molte cose riguardanti l’indagine 001 barra ALFA. Missione compiuta, ritorno alla base fra circa dieci minuti. Farò rapporto appena tornato. Grosse novità! Ripeto, grosse novità! Passo e chiudo.”

Naturalmente al caro ragazzetto Roger, non parve vero di andare alla base a fare il suo bravo rapporto, che tutti i suoi amici accolsero con un grande “OOOOOH!” di meraviglia, e subito dopo , fu decorato con una medaglia al valore, per la grande impresa svolta.

 

Intanto Alen, Ciop e Terry, ritornarono a casa loro, ignari che ormai tutti i ragazzi o quasi della città, erano a conoscenza del loro segreto. Ma Alen non era affatto tranquillo e guardava male Ciop come se avesse voluto mangiarselo.

 

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