CAPITOLO 29
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Nel mondo degli esseri umani, Ciop, ignaro che nel suo mondo, Cip aveva incontrato Ciap, si destava dal suo solito sonnellino pomeridiano, scese piano le scale ed andò in salotto dove Cindy e Terry, stavano chiacchierando tra di loro.
“Dov’è Alen??” Disse Ciop a Terry, la quale si era appena accesa una sigaretta; “E’ andato a fare la spesa. Cindy mi ha raccontato di come vi siete conosciuti, e io lo trovo molto romantico.” “Beh!! In effetti è così!!!” Disse Ciop arrossendo come un peperone. “Ciop!! Lo sai, Terry prima mi ha offerto una delle sue sigarettine!! Dai !!! Fuma anche tu con noi!!” Disse Cindy porgendo una sigaretta a Ciop, il quale appena la vide disse: “No!! Io l’ho già provata e mi sono sentito male!! E mi stupisco come a te non sia successo niente!!” “Sciocchino!!!” Rispose Cindy, “Terry, a me ha insegnato che bisogna tirare il fumo piano piano, non come hai fatto tu, tutto ad un colpo!! Dai provala di nuovo!! Sono sicurissima che non ti farà male!!” “Ah!! E’ così Terry, tu.. tu hai raccontato a Cindy della mia disavventura?? Va bene!! Lo farò per te Cindy…” e prese una sigaretta. Dopo averla accesa, si rese conto che non era per niente male. “Sentite…” disse Terry: “Vorrei sapere da voi una cosa. Ma quando vi siete resi conto che non eravate più scoiattoli, che cosa avete provato?” Ciop dette una tirata alla sigaretta, come se fosse stato un vero fumatore, e poi togliendosela dalla bocca rispose: “Per me, non è stato molto facile!! Appena mi svegliai, quella mattina, mi sentivo un po’ strano, forse più del solito, ma non immaginavo mai, di essere diventato uno di voi!! Innanzi tutto, caddi dal letto come un sasso, perché il mio lettino è molto più alto dei vostri lettoni, tanto è vero che quando siamo andati a letto, io e Cindy, ieri notte, appena arrivata, l’ho avvertita subito che il letto da voi è basso!! Poi aprendo gli occhi mi sono reso conto di non essere più sul mio albero, quindi cercai di chiamare il mio fratellino, ma la mia voce era cambiata, e mi spaventai moltissimo!! Non parliamo di quando mi è venuta voglia di fare pipì, con i vostri vestiti è un’impresa!!!” A questa ultima affermazione di Ciop, Cindy e Terry, si misero a ridere come delle matte, tanto che Ciop, capì di aver detto una cosa un pochino sconcia, e cercando di buttare l’acqua sul fuoco, per non causare un incendio, rosso in viso com’era disse: “Comunque nel vostro mondo, mi trovo bene!!! Vorrei far conoscere a Cindy la città, se possiamo uscire Terry te ne sarei molto grato!!!” Ma Terry disse che non era il caso, in quanto Alen sarebbe tornato di li a poco. Infatti dopo circa cinque minuti, aprì la porta. Appena Ciop, vide Alen entrare, spense subito la sigaretta (che ormai era solo un filtro, perché non si accorse che era terminata), e disse con zelo: “Alen!! Ben tornato!! Porteresti me e Cindy a fare una passeggiata in città??” “Che dite? Ma siete matti? Roger e la sua banda non aspettano altro che questo! Ho sentito dire che stanno cercando in tutti i modi, di arrivare qui, in casa nostra! Io non mi assumo questa responsabilità, perché se lo facessi, rischierei di non rivedere più Henry.” Rispose Alen che dopo aver detto queste parole, si avvicinò al televisore, e lo accese sul primo canale che gli venne a tiro. In quel momento stavano trasmettendo un telefilm, ma dopo alcuni minuti, interruppero le trasmissioni per mandare in onda una edizione straordinaria del telegiornale. Il commentatore disse subito: “Gentilissimi telespettatori! Abbiamo interrotto la nostra programmazione, perché la ormai temutissima ‘ CIP & CIOP MANIA ’ sta dilagando in modo vertiginoso. Tutti gli appassionati dei due personaggi di tutto il mondo, stanno in ogni modo cercando di avere la copia del giornale a fumetti di questa settimana, anche se pare che la Walt Disney Corporation, stia sfornando questo giornale, che prima era mensile, ogni giorno, non si spiega il perché! Comunque nell’albo messo in commercio oggi, si parla addirittura di un fratello nascosto dei due beniamini, si tratterebbe di un certo Ciap, che nonostante le ricerche compiute dalla nostra redazione, non risulta essere mai apparso nelle storie precedenti. Per altri aggiornamenti su questa incredibile storia, vi rimandiamo alla prossima edizione del telegiornale.”
Ciop per un momento rimase senza parole per quanto ascoltato, e poi sbottò dicendo: “IO NON SAPEVO NULLA DI QUESTO CIAP!! NON CI POSSO CREDERE, MIO FRATELLO NON MI HA MAI DETTO CHE AVESSIMO UN ALTRO FRATELLINO!!!”. Alen che rimase sconvolto, forse più di Ciop, spense subito la televisione ed uscì di fretta dicendo: “Devo andare in edicola per comprare il giornale! Voi rimanete qui, e aspettate il mio ritorno!” Cindy a quel punto, vedendo che Ciop era diventato di tutti i colori, decise di raccontargli la verità. “Ciop!! Perdonami se non ti ho mai parlato di questa storia, ma Cip, una volta mi ha parlato di Ciap, ma mi ha supplicato di non dirti niente, avrebbe voluto lui dirtelo, ma non ha avuto il coraggio necessario!! Lui ti vuole bene, e non ti ha detto nulla, per non farti soffrire. Mi raccontò che quando morì tua madre, tuo padre, non avendo la possibilità di allevarvi tutti e tre da solo, anche per il dolore causato dalla scomparsa di tua madre, decise di lasciare te con Cip, e partì portandosi dietro Ciap!! Lui sperava che un giorno, voi tre, vi sareste incontrati. Ciap è il fratello più grande!! Tua madre è morta dopo aver partorito te!! SCUSAMI SE NON HO MAI AVUTO IL CORAGGIO DI DIRTI TUTTE QUESTE COSE!!” E si mise a piangere. Ciop non credeva alle sue orecchie, ma poi voltandosi verso Cindy, senza guardarla in faccia disse: “AH E’ COSI’?? TU MI HAI TENUTO ALL’OSCURO DELLA MIA VERA STORIA!!! PER QUALE MOTIVO???!!!” “No!! E’ stato Cip a decidere!! Lui e solo lui!!! Perdonalo!!” Disse Cindy discolpandosi. “HAI SENTITO!!! MIO FRATELLO HA DECISO TUTTO!!! LO HA SEMPRE FATTO!!! E SICURAMENTE LO CONTINUERA’ A FARE!!! IO IL FRATELLO MINORE!!! QUELLO CHE NON DEVE MAI SAPERE NIENTE!!! IO!!! HA DECISO PER ME!!! LUI MI CONSIDERA COME UNO STUPIDO!! UNA PERSONA CHE NON PUO’ NEANCHE DECIDERE DELLA PROPRIA VITA!!!” Proruppe Ciop verso Terry, scoppiando in un pianto disperato, tanto che la ragazza, non osava nemmeno aprir bocca. “Ciop!! Non dire così!!! Non è giusto!!! Tuo fratello non ti ha mai considerato uno stupido!! E solo che ti ha visto nascere e crescere!! Non pensava di certo a farti soffrire!!!” E qui, Ciop disse una cosa bruttissima, che eviterei volentieri di narrare: “CIP PENSA CHE SIA STATO IO A FAR MORIRE MAMMA CON LA MIA NASCITA!!!” “NOOOOOOOOO!!!!!!!!!” Gridò Cindy, con quanta voce aveva in corpo: “COSA DICI CIOP!!!! PENSA A QUELLO CHE HAI DETTO AMORE MIO!!!!! TUA MADRE ERA GIA’ GRAVEMENTE AMMALATA QUANDO SEI NATO!!! NON E’ STATA ASSOLUTISSIMAMENTE COLPA TUA!!!!!!!” E detto così dette uno scoppio di pianto, tanto forte, che la sentì anche Alen, mentre stava aprendo la porta. “Cosa è successo?” Chiese, entrando. A quel punto Cindy si voltò verso di lui, e gli raccontò, tra i singhiozzi, quello che era accaduto. Alen, allora, andò vicino a Ciop, si sedette con lui, e sfogliando il giornale che aveva appena comprato, gli fece leggere quello che c’era scritto. Ciop con un sussulto, dopo aver letto, disse pentendosi: “COSA HO DETTO!!! MI VERGOGNO DI TUTTE LE STUPIDAGGINI CHE HO DETTO!!! PUOI PERDONARMI CINDY??” Cindy a sentirlo dire così, si avvicinò e gli disse molto dolcemente: “Ciop ti ho già perdonato mentre dicevi quelle brutte cose!!! Non devi vergognarti!!! In un momento di rabbia, tutti possono dire delle cose che non hanno mai pensato!!!” E gli diede un bacio, talmente tenero che lo fece arrossire.
In un luogo, poco distante dalla casa di Alen, Roger, stava per dare ordini, con la sua fida ricetrasmittente, alla banda, che si trovava proprio nei paraggi della casa di Alen. “Qui Leprotto 1 a squadra Scoiattoli volanti. Mi sto avvicinando alla postazione X1! Attendere istruzioni! Ripeto! Attendere istruzioni. Passo e chiudo!” Appena che i suoi ‘ colleghi ‘ ricevettero l’ordine, si misero ad attendere, quello che sarebbe stato il momento, di fare irruzione nella casa di Alen. Roger tentò di avvicinarsi di più alla casa, e attendeva che qualcuno uscisse, ma poi vedendo che nessuno oltrepassava la soglia, decise di entrare dalla porta posteriore.
Proprio in quell’istante, Ciop insieme a Cindy, erano entrati in cucina, per fare merenda. Roger, si accorse subito che in cucina c’era qualcuno, e guardò dalla finestra socchiusa, per vedere chi ci fosse. Guardando da quella posizione, poté accorgersi che Ciop era da solo con Cindy, e quindi, accendendo la ricetrasmittente, comunicò: “Qui Leprotto 1 a Scoiattoli volanti! Mi trovo dietro la casa, sto per entrare! Ci sono i sospetti! URGE RINFORZO!”. Ciop non si accorse di nulla e si mise a parlare tranquillamente con Cindy del più e del meno. “Cindy… Io prometto sul mio fratellino Cip, che ti riporterò a casa!! Non permetterò a nessuno di farti del male!! Tante cose sono cambiate da quella sera!! La sera in cui ho visto quella stella, che mi ha portato qui!!! Adesso conosco la verità sul mondo da cui veniamo!!” Disse, tenendo la mano alla sua fidanzatina, mentre Roger dalla finestra, fremeva nel sapere altro: “Forse non lo sai, amore mio!! Ma noi siamo conosciuti anche in questo mondo!! Henry, il fratellino di Alen, ci conosceva già da tempo!! Tu non sai quanto mi piacerebbe ritornare nel mio bosco, con te e ora con i miei due fratelli!!!” “Lo so Ciop!! Non c’è bisogno che dici altro!!! Anche a me, manca il mio albero e il mio aspetto di una volta!!! Credimi!!! Non avrei mai voluto che tu te ne andassi!!! E dopo quello che è successo in ospedale, credimi, mi sei mancato ancor di più!!! Steven era cattivo, voleva a tutti i costi un bacio da me!!! Gli esseri umani sono malvagi!!!” Disse Cindy, ma Ciop con dolcezza disse: “Non tutti!!! Loro non sanno che noi esistiamo realmente!! Anzi ci chiamano ‘ CARTONI ANIMATI ’, che non ho capito bene cosa significa!!!”
Roger ascoltava tutto, come incantato, e ad un tratto fece irruzione senza avvertire i suoi ‘ colleghi ‘ (che erano attaccati alla radio), in cucina, dove erano riuniti Ciop e Cindy. Entrando di prepotenza dalla finestra disse: “Allora è tutto vero! Tu sei veramente Ciop, e tu sei veramente Cindy!” Ciop nel vedere Roger, disse subito a Cindy di stare calma, e rivolgendosi a Roger disse: “SEI ANCORA TU!!! TU.. TU.. HAI ASCOLTATO TUTTO????!!!!!!” “Certo Ciop! Ora so quanto basta!”. In quel preciso momento, entrò nella stanza Terry, la quale vedendo Roger con aria minacciosa, avvicinarsi a Ciop, gridò: “Alen! Alen! Vieni subito qua!” Alen che era in soggiorno a guardare la televisione, sentendosi chiamare, accorse in cucina, e vide Roger. “VAI VIAAAAAAAA!” Gridò: “COSA CI FAI IN CASA MIA! NON TI E’ BASTATO QUELLO CHE HAI FATTO TU, INSIEME AI TUOI SCELLERATI AMICI?” Roger vedendo Alen così infuriato, decise di fuggire via, e avvicinatosi alla porta, si voltò per l’ultima volta verso Ciop, Cindy, Terry ed Alen, e disse: “Per ora hai vinto tu Alen! Ma ricordati che gli AGENTI SPECIALI ora sanno tutto! Ci rincontreremo!” E uscì correndo verso la strada, lasciando i nostri amici impietriti. “Ora basta! Ne ho davvero abbastanza!” Proruppe Alen: “Adesso sicuramente, Roger andrà a dire a tutta la città, quello che ha visto e sentito; e mia madre non ritornerà che tra sei giorni… Siamo rovinati! Terry, vieni con me un attimo in salotto, ti devo parlare in privato!” Terry lo seguì: “Terry, non ce la faccio più a sopportare tutto questo! Tra circa sei giorni oppure di meno, tornerà mia madre! Cosa le racconterò? Non posso di certo dirle la verità! Cosa penserà di me? Ci mancavano pure i problemi famigliari di Ciop a farmi impazzire!” E dette quasi uno scoppio di pianto. Terry che lo vide così avvilito, gli si avvicinò e lo consolò dicendo: “Su! Non fare così! Troveremo una soluzione! Pensa a Ciop, poverino e alla sua fidanzata, arrivata qui, per puro caso e per mano di un teppista!” Alen a questo punto si girò di scatto verso Terry e disse: “Cara Terry! Forse hai trovato senza saperlo la soluzione al nostro problema! Come ho fatto a non pensarci prima! I tre archi! Se Henry attraverserà i tre archi, si troverebbe di nuovo qui! Finalmente lo rivedrò, però poi resterà un altro problema! Come faremo a far tornare Ciop e Cindy nel loro mondo?” Terry, rimase senza parlare, ma poi facendosi triste disse: “Purtroppo non lo so!”
Nella stanza da pranzo, Ciop e Cindy stavano parlando tra di loro, quando sentirono bussare con insistenza alla porta della cucina. Era Jasmine che era molto preoccupata, poiché Roger, quella notte, non era tornato a casa. “Ciop, non è venuto per caso Roger prima?” Disse in fretta ed in furia, come se fosse stata morsa da una tarantola. Ciop, non voleva che Jasmine sapesse del fatto che era accaduto qualche minuto prima e disse risolutamente: “No!! Perché??” Jasmine, solo allora si rese conto, di aver chiamato quello sconosciuto con il nome di Ciop, e un po’ si vergognò di avere, anche senza volerlo, creduto alla storia raccontata da Terry, (perché ancora, pur avendone viste e sentite di cotte e di crude su questa storia, non riusciva a credere di aver davanti Ciop in persona), allora chiese scusa, e chiese dove si trovava Terry, e Ciop e Cindy, indicarono col dito la porta del soggiorno.
Intanto in Europa, e precisamente a Parigi, la mamma di Alen e di Henry, stava completando gli ultimi modelli per la sfilata che era stata anticipata proprio per l’indomani. Mentre disegnava i vestiti, pensava alla strana risposta che Alen le aveva dato riguardo ad Henry, e non riusciva a trovare una spiegazione e tra se e se, diceva: “E’ molto strano che Alen non sapeva da quale amico Henry ha dormito. Lo sapevo! Alen dopo essersi fidanzato con Terry, non riesce più a controllare suo fratello. Speriamo che almeno Henry vada a scuola, altrimenti con suo padre chi si mette, mi darà sicuramente colpa, come ha sempre fatto! Stasera, quando chiamerò a casa, mi farò dare spiegazioni da Alen.” (La mamma di Alen, era stata sempre contraria al fidanzamento di Alen con Terry, perché credeva che Alen, fidanzandosi, perdesse la sua ‘ dose di responsabilità ‘ come diceva lei, e non avrebbe più vegliato su Henry che secondo lei aveva una ‘ sensibilità più unica che rara ’).
Mentre pensava così, il figlio di una sua collega francese, andava in giro per lo studio con l’albo (naturalmente in francese), del giornale che tanto piaceva ad Henry, e si sedette vicino a lei. Naturalmente le venne l’istinto di girarsi e guardare. Sulla copertina, oltre al titolo in francese ‘ Tic & Tac ’ e alle immagini di Cip con Cindy, c’era un altro scoiattolo con una nuvoletta, che diceva pressappoco così: “Je suis Hènry”. A questo punto, la mamma di Henry ebbe uno strano presentimento, subito smentito dalla razionalità. Si fece spiegare alla meglio dal ragazzo la storia che stava leggendo, e siccome lei masticava un po’ di francese, capì che in quella storia, c’erano molti punti in comune, sia con Henry, e sia con quello che Alen, pur nascondendole, le aveva fatto capire.
Katerine, questo era il nome della mamma di Alen, non potendone più, chiese al ragazzo di andare a comprare per lei quel giornale. Il ragazzo andò subito, anche perché Katerine gli aveva dato molti più soldi di quanto costava il giornale, e già pregustava un bel gelato al cioccolato, che si sarebbe potuto comprare con quel denaro. Katerine, non ne poté più di lavorare, e tra se e se, pensava: “Forse ho capito male! Si! E’ tutta una coincidenza! Come può mio figlio essere menzionato in un fumetto? E’ assurdo!” Dopo circa dieci minuti, il ragazzino ritornò allo studio, mangiando un bel gelato, e porgendo l’albo appena comprato a Katerine con un bel sorriso. Come potete immaginare, lo prese subito, e si mise a leggere. Proprio allora, passò il capo del reparto in cui lavorava, il quale vedendola, la ammonì dicendo con accento mezzo francese e mezzo inglese: “Cara! Come mai non sei a lavoro? Non sai che domani abbiamo la sfilata?” “Si! Si!” Disse subito la poveretta e si mise a lavorare, sotto lo sguardo divertito del ragazzino francese.
Molto distante da li, il padre di Alen e di Henry, era in treno, e pensate un po’, stava andando proprio a casa di Alen, per trovare sia lui che Henry. Naturalmente Alen non sapeva niente del suo arrivo, e se ne stava ‘ tranquillo ’ in salotto, con Terry, Ciop e Cindy, dato che Jasmine se ne era andata via da un pezzo. Sul treno Alex (il padre di Alen), pensava a cosa dire una volta in casa, ai suoi cucciolotti, (era così che Alex, chiamava i suoi due figli). Siccome lui era programmatore di computer, aveva con se, il suo fido computer portatile, e durante il viaggio, lo accese e si mise a navigare su Internet. Navigando, si imbatté su una pagina che parlava proprio dell’ormai famosissima ‘ Cip e Ciop mania ’, ed essendosi incuriosito, si mise a leggere: “Ormai, in tutto il mondo, non si fa altro che parlare di Cip e Ciop. I due personaggi Disney sono stati protagonisti per tanto tempo, solo di storie per bambini, ma ultimamente anche gli adulti si sono scoperti amanti dei due scoiattoli. Il motivo che ha spinto tutti a comprare le riviste e addirittura a creare siti Web sui suddetti personaggi è il seguente: un disegnatore della Disney, delegato a scrivere le storie sui giornali, ha praticamente sconvolto le precedenti storie, sfornando, una dopo l’altra, storie che vedono come protagonisti Cip e un altro scoiattolo chiamato Henry, che si legge nella storia, è un essere umano, teletrasportato nel mondo dei cartoon. Il fatto ha suscitato non pochi episodi di fanatismo, e c’è chi giura di aver incontrato Ciop mentre passeggiava con Cindy per le vie della città, poiché il disegnatore non ha tralasciato di mettere il nome della cittadina americana in cui sarebbero arrivati i suddetti personaggi, e c’è anche chi dice di aver conosciuto anche Henry, il ragazzo che sarebbe entrato a far parte del mondo Disney.” Alex, a questo punto, fu colto dallo stesso presentimento di Katerine, ma anche lui dopo averci pensato su, pensò che non era possibile un fatto del genere, spense il computer e appoggiando la testa sullo schienale della poltrona dove era seduto, si appisolò, mentre il treno viaggiava.
In casa, intanto, Ciop e i nostri amici, erano riuniti in cucina per cenare anche se era presto. Alen ad un certo punto, con voce maestosa disse: “A questo punto, amici miei, non so proprio cosa pensare! Ormai Roger e sua sorella sanno tutto! Non possiamo nascondere oltre questa storia! Vi confesso che neanche io riesco a crederci, ma ora comprendo che forse stiamo perdendo ogni speranza.” Così dicendo, abbassò gli occhi verso il piatto e continuò a mangiare. Cindy che fino a quel momento credeva che Alen sapesse cosa fare, cadde in una terribile malinconia, e lasciando ogni cosa nel piatto, si alzò da tavola e si diresse verso il piano superiore. Ciop nel vedere questo, si alzò anche lui, chiedendo scusa e si avviò. Arrivato nella stanza di Henry, vide Cindy appoggiata sul letto che piangeva, le si avvicinò, e con voce molto dolce le disse: ”Perché sei scappata da tavola?? Cosa hai?? Stai male??” Cindy rispose alzando la testa dal cuscino: “Ciop!! Amore mio!! Tu sei l’unica cosa che al momento mi rende felice!! Non posso pensare che il fratellino di Henry non sa cosa fare!! Ciop!! Mi devi aiutare!! Come si vive in questo mondo?? C’è tanta gente cattiva!! E’ possibile che non riescano più a volersi bene?? Noi scoiattoli abbiamo una legge!! Volersi bene, e tutti quanti tranne qualche piccolo caso, la rispettano!! Non riesco a capire gli esseri umani!!” Ciop allora si avvicinò a lei ancora di più, e sedendosi sul letto disse: “No!! Gli esseri umani non sono cattivi!! Ho dovuto farci l’abitudine alle loro usanze che, secondo me, sono un pochino strane e anch’io lo ammetto ho trovato difficoltà a capire, ma tutto sommato non sono cattivi!! E solo questione di incomprensioni reciproche!! Ma ora vieni giù, perché altrimenti Alen e Terry penseranno che sia successo qualcosa!!” E dicendo così, Ciop sollevò dal letto Cindy, dandole la mano, e piano piano, scesero al pian terreno.
Ad aspettarli sul pianerottolo della scala, c’era Terry, la quale vedendo Cindy con gli occhi arrossati, capì subito che aveva pianto, e capì anche la ragione per la quale era scappata da tavola. Intanto sentirono bussare alla porta, e Terry andò ad aprire. Dietro la porta c’era un poliziotto. Naturalmente Terry, fece accomodare l’agente ed andò a chiamare Alen, che era ancora in cucina. Appena la ragazza gli disse di andare in salotto, non trascurando di dire chi lo voleva, quello, si alzò da tavola e corse subito ingoiando tutto così velocemente che quasi restò affogato. Il poliziotto appena vide Alen disse subito: “Dovete seguirmi in commissariato, perché ci è giunta notizia su una vostra mancata denuncia a dei minori che vi hanno aggrediti. Abbiamo preso da poco un ragazzo, il quale era nelle vicinanze della vostra casa, e ci ha detto che voi nascondete nel vostro domicilio, un uomo e una donna ricercati.” Alen nel sentire questo, guardò Terry negli occhi, e con un gesto d’intesa, capirono che chi aveva riferito al poliziotto la notizia, era stato Roger. Il poliziotto, intanto, disse: “Allora venite o no?” Alen rispose velocemente: “Ssi… Andiamo…” e invitò Terry a seguirlo, ma l’agente, vedendo che Ciop e Cindy sembravano non voler seguire l’ordine, li chiamò, e i poveretti, furono costretti a uscire dalla casa insieme a Terry e ad Alen con il poliziotto alle calcagna.
Fu un viaggio disastroso, quello dei nostri quattro amici, i quali essendo su un cellulare della polizia, dietro, chiusi come dei ricercati e stretti come sardine non riuscivano nemmeno a respirare, e Cindy piangendo diceva: “No!! Ora non ne posso più!! Cosa faremo?? Ci arresteranno??!!” Alen non era nelle condizioni psicologiche di rispondere e borbottava frasi senza alcun senso comune. Intanto i poliziotti (erano in due), parlavano tra di loro, e naturalmente i nostri amici sentivano tutto quello che dicevano. Uno diceva all’altro: “Sai caro collega… quel ragazzino che abbiamo pescato davanti alla casa del signor Alen Wilson, ha detto che il signor Alen, tiene in casa due cartoni animati, arrivati qui dal loro mondo, e trasformati in esseri umani! Secondo me faremo una grossissima figuraccia.”
Il viaggio dei nostri amici continuò ‘ tranquillamente ’, dentro il cellulare, ma a soffrire di più di questa incredibile situazione, sicuramente era Alen, il quale era spesso in preda a delle convulsioni che gli mozzavano il respiro. Terry nel vederlo così conciato, non poteva fare altro che tenere la sua mano, dicendogli frasi del tipo: “Non aver paura! Ce la faremo!” Invece Ciop, stava calmo, vicino a Cindy senza dire una parola.
Finalmente, arrivati alla centrale, i poliziotti fermarono il cellulare con una frenata che fece sbattere uno contro l’altro i nostri eroi. Il portellone si aprì e Ciop, Cindy, Terry e Alen, furono costretti a scendere. I poveretti scortati dagli agenti, arrivarono davanti all’edificio della polizia. L’atmosfera che si respirava li dentro, era davvero insopportabile; Ciop che non aveva mai visto un commissariato, appena dentro deglutì rumorosamente, e voltandosi verso Alen disse: “Alen!! Ma che razza di posto è??” Alen disse a mezza voce per non essere sentito dai poliziotti: “Ecco! Ci siamo! Ora ci porteranno in manicomio!” Ciop, sentendo dir queste parole, non disse nulla, ma strinse la mano di Cindy, la quale avendo anche lei udito, le venne da piangere. I poliziotti fecero accomodare i quattro sventurati su una fredda panchina, dicendo che presto qualcuno gli avrebbe chiamati per parlare con il commissario. Ciop immaginava il commissario come una persona terribile, con gli occhi assetati di sangue, con gli unghioni affilati come rasoi e denti da far paura persino al Conte Dracula e batteva i denti terrorizzato, mentre Alen, appariva essere calmo, ma si mangiava le unghie (cosa che non aveva mai fatto in vita sua), e si vedeva ad un chilometro che la preoccupazione se lo stava mangiando vivo, e pensava: “Speriamo che il commissario non mi incolpi di aver fatto rapire o peggio di aver ammazzato Henry, altrimenti l’ergastolo non me lo leva nessuno!” E intanto ringraziava il cielo che in quello stato, non era più in vigore la pena di morte.
Intanto Alex, il padre di Alen era arrivato in città, ma non andò subito a casa di Alen, si fermò prima da un suo amico per salutarlo.
Il commissario non tardò a farli chiamare nel suo ufficio, e scortati da un poliziotto, che più che un poliziotto, sembrava un tipo poco raccomandabile, insomma un delinquente in divisa, fecero il loro ingresso nell’ufficio. Ciop appena mise piede nella stanza, non vide quel mostro che si aspettava ma una bella donna dietro ad una enorme scrivania, poi voltandosi, vide un bambino che giocava in un angolo della stanza con dei cubi con le lettere dell’alfabeto incise sui lati. “Questa commissario donna, non mi sembra una cattiva persona!!” Pensò Ciop, “Se solo questo poliziotto con quella faccia da iena andasse via, sarei più tranquillo!!”. Infatti, dopo neanche cinque secondi, il commissario disse al poliziotto che la sua presenza non era più necessaria, e quindi l’agente di polizia, dopo aver fatto una risatina sguaiata rivolta a Ciop, andò via, ed il nostro amico dette un gran sospiro di sollievo. Il commissario allora, prendendo dei fogli di carta da un cassetto, disse: “Chi di voi è il signor Alen Wilson?” Naturalmente Alen, scattò subito sull’attenti e disse: “Sono io.” E lei riprese a fare domande sulla mancata denuncia. Nel frattempo, il bambino che prima giocava all’angolo della stanza, si alzò ed andò vicino a Ciop ed a Cindy dicendo: “Tu sei Ciop, e tu Cindy!”. Naturalmente sia Ciop che Cindy, cercarono di far tacere il bambino, ma quello continuava a parlare: “Vi voglio bene! Sono contento che siete venuti a trovarmi!” Al che, Alen, cercò di interrompere il bambino, ma il commissario disse: “Non era mai successo che il mio bambino, desse confidenza a dei perfetti sconosciuti. Sicuramente vi avrà visto da qualche parte.” “Non credo!” Disse Alen, cercando di diminuire lo stupore; ma il bambino sembrava impazzito dalla gioia e gridando diceva: “Venite a casa mia! Sapete, ho tutti i vostri cartoni in videocassetta!” E voltandosi verso sua madre, le chiese se poteva invitarli a cena da loro. Alen guardò il commissario, come per suggerirle di no, infatti la donna disse a suo figlio: “Ma cosa dici? Non vedi che non sono chi dici tu! Smettila subito di dare fastidio ai signori con queste stupidaggini! I CARTONI ANIMATI NON ESISTONO, E CERTAMENTE NON POSSONO VENIRE A CENA DA NOI!” Il bambino, sentendo questo, si strinse al petto di Cindy e non voleva più mollarla, e piangendo gridava: “NO MAMMINA! VOGLIO CINDY E CIOP, LORO MI PORTERANNO CON LORO…” Ciop che aveva sentito le parole del commissario, si arrabbiò a morte, e rizzandosi in piedi disse: “ANCHE TU NON CI CREDI???!!!”. A questa improvvisa esplosione di rabbia, Alen abbassando lo sguardo e tenendo per mano Terry che stava per svenire, disse a bassa voce: “Ecco! Ora non ci resta che attendere che Ciop finisca di parlare! Siamo spacciati! E’ la fine…” “Molto spiritoso il vostro amico!” Disse il commissario: “Sembra che lavori in un asilo nido, già perché nella pedagogia moderna, si dice che fino ai tre anni d’età, bisogna assecondare i bambini.. ha ha ha!” E si mise a ridere, ma non sapeva, poveretta, che quello che aveva detto il suo bambino, era la pura verità: “Ora spiegatemi il motivo della vostra mancata denuncia.” Alen riprendendo fiato, come se si fosse liberato da un peso, disse: “Io e i miei amici, abbiamo pensato che non era il caso di sporgere denuncia, vista l’età dei ragazzini.” “Bene.” Rispose il commissario: “Potete andare, ma mi servono i vostri documenti; sapete è la formalità..” A questa richiesta Alen diventò ancora più nero di quando Ciop ebbe lo scoppio di rabbia. Ci vollero più di venti secondi perché Alen prendesse il portafoglio, e nel frattempo, pensava a qualche scusa da dare nel caso in cui il commissario avrebbe voluto vedere anche i documenti di Ciop e di Cindy, che naturalmente non avevano in quanto scoiattoli provenienti dal mondo dei cartoon. Il commissario vide il documento di Alen e quello di Terry, ma quando stava per chiedere anche a Ciop il suo documento, squillò il telefono e il commissario fu costretta a rispondere; si trattava di una chiamata importantissima, e non potendo fare a meno di rispondere, disse ai nostri eroi: “Va bene! Va bene! Potete andare!” I nostri amici, fecero per andare via, ma il bambino si mise a piangere, e nel pianto diceva: “No! Non andate via, vi prego! Portatemi con voi faccio il bravo…” Ma Ciop si avvicinò e molto teneramente abbassandosi verso di lui e stringendogli la mano disse: “Non temere bambino!! Io e Cindy non ci dimenticheremo di te!! Stai tranquillo!! Verremo a trovarti un giorno o l’altro!! Comunque cerca di restare puro come sei ora!! Ciao!! A presto!!” Ed aprendo la porta dell’ufficio, andarono via.
Alen, durante il tragitto dal commissariato fino a casa, rivolse a Ciop questa domanda: “Come mai quel bambino, sapeva la verità?” E Ciop sorridendo, tenendo stretta la mano di Cindy disse: “Forse anche lui come tuo fratello sapeva della nostra esistenza!! E’ un bravo bambino!! Il suo cuore è limpido, e gli ha fatto sapere una verità che a molti esseri umani, non è più consentito di credere!! LUI NON E’ DIVENTATO GRANDE E SOGNA ANCORA!!”