CAPITOLO 31
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Nel mondo degli esseri umani, Alen, Ciop, Cindy e Terry, erano da poco tornati a casa, e non sapevano, che nel mondo dei cartoni animati, era successo un affare serio, e in salotto si misero a parlare tra di loro. Intanto suonò il campanello, e Alen andò ad aprire, e chi vide alla porta? Proprio suo padre. Se non gli venne un infarto in quel momento era stato sicuramente il miracolo di qualche santo in paradiso. “Ccciao ppapà!” Disse Alen balbettando in un modo pauroso, tanto che Ciop si mise a ridere. “Ciao Alen! Cos’hai? Non sembri contento di vedermi! E’ successo qualcosa?” Alen cercando di trattenersi rispose in modo poco naturale, e tenendo suo padre sulla porta: “No! E’ solo che sono stupito di vederti qui! Come va il tuo lavoro in Visual Basic?” “Ma cosa dici! Mi parli del mio lavoro sull’uscio di casa? Mi fai entrare SI o NO?” Alen fu costretto a far entrare suo padre, mentre Cindy teneva la mano sulla bocca di Ciop per soffocare la sua ilarità. Alex allora con la sua ventiquattrore si fermò all’entrata e guardando in modo torvo Alen, prese a chiamare Henry avvicinandosi alle scale che portavano al piano superiore con un bel sorriso: “Henry! Cucciolotto mio! Scendi sono tornato per salutarvi!” Ciop sentendo l’amorevole invito del padre di Alen, non poté più trattenersi e scoppiò in una risata incredibile, mentre Terry era in una condizione a dir poco pietosa poiché pensava che fosse giunta la fine e come sempre stava per svenire. Alen disse, avvicinandosi a suo padre, così: “Papà! Henry ora non è in casa! E’ fuori!” “Va bene! Era solo questo? Me lo potevi dire!” Disse Alex che si era accorto che Ciop si era messo a ridere, e poi voltandosi verso il divano dove erano seduti proprio Ciop, Terry e Cindy disse: “Bene! Hai invitato Terry per cena! Ma chi sono gli altri?” Terry prese la parola e disse: “Sono miei cugini! Sono venuti in vacanza dall’Italia!” “Perbacco! Italiani! Si mangia molto bene dalle vostre parti, ma ditemi, in quale città abitate?” Disse molto curioso Alex, e Ciop rispose pensandoci su, mentre Terry era sul chi va la, per bloccare eventualmente Ciop, in caso di una risposta imprevista: “New York!!” “New York? Ma New York è qui, negli Stati Uniti!” Disse Alex divertito visibilmente; Terry per far cessare la commedia disse velocemente: “Milano! Sono di Milano!” “Ah Milano! La città della Madonnina e del Duomo!” (E qui Alex si mise a cantare la canzone ‘ Oh mia bella Madonnina ’) Ciop nel sentire Alex cantare, non ce la fece più, e per la terza volta si mise a ridere a squarciagola. Alen, intanto stava quasi per avere un attacco di panico e disse subito: “Papà, sarai stanco.. perché non vai di sopra a sciacquarti il viso!” “No grazie Alen!” Disse Alex, “Adesso devo proprio andare via! Salutami Henry quando torna! E digli che quando tornerò gli porterò un bellissimo videogame!” Ma intanto guardava Ciop con aria risentita, e detto questo baciando Alen e salutando tutti uscì di casa. Appena fuori Alex fu preso dallo stesso presentimento che aveva sentito sul treno, ma pensandoci su, andò via salutando a mano aperta Alen che era ancora sulla porta.
Naturalmente Alen, quando suo padre se ne fu andato, rimproverò Ciop per quello che aveva fatto, ma lui si scusò col dire: “Era troppo buffo!!”.
Improvvisamente squillò il telefono, e Alen rispose, ma nel rispondere si fece bianco, forse un pochino in più di quando Ciop si mise a ridere per suo padre. Parlando con il suo interlocutore, Alen diceva: “Mio Dio! Non è possibile! Quando è successo? Come è stato?” Terry capì che era successa una cosa molto grave, ed andò vicino ad Alen. “Un rapimento? Ma siete sicuro? Chi li ha rapiti? Ho capito! Grazie!” Alen dopo aver detto queste parole abbassò la cornetta del telefono e rivolgendosi a Terry, le disse di seguirlo in cucina. Cindy aveva capito qualcosa, e quando Terry e Alen furono in cucina disse a Ciop: “Amore mio!! E’ molto strano che Alen e Terry siano andati in cucina a parlare di nascosto!! Ho come il brutto presentimento che sia accaduto qualcosa a Cip ed a Henry.” Ciop sentendo queste parole, corse vicino alla porta chiusa della cucina e si mise ad origliare. “Terry! Henry è stato rapito! E quel che è peggio, non si sa da chi! L’altro disegnatore, quello di New York l’avrà combinata grossa, perché è stato licenziato dalla Disney! Cosa avrà combinato? Anche Cip, mi ha detto il disegnatore, era con Henry. Mi devi fare una promessa! Per ora non diciamo nulla di questo fatto a Ciop e a Cindy, perché gli provocheremmo un grande dolore. Ora andiamo in salotto!” Disse Alen a Terry che era rimasta paralizzata dalla notizia. “COSAAAAAAAA!!!!! IL MIO FRATELLINO E HENRY SONO STATI RAPITI???? CHI E’ STATO ???” Gridò Ciop piangendo e aprendo la porta di scatto. Terry, gli andò incontro e abbracciandolo gli disse: “Hai sentito tutto, non è vero?” Ciop era in uno stato da pietà e annuì con il capo. Cindy che nel frattempo era rimasta sul divano si alzò anche lei e corse in cucina. “ORA NON SAPPIAMO NEPPURE DOVE SONO!!! LI UCCIDERANNO!!! ED IO NON SONO LI!!! ALEN VOGLIO RITORNARE NEL MIO MONDO!!! COSTI QUEL CHE COSTI!!!” Alen preso da molto turbamento dopo aver sentito la determinazione di Ciop disse piangendo: “Neanche io so cosa fare! Se potessi andare nel vostro mondo potrei risolvere questa faccenda, ma io sono solo un essere umano!”. Ciop slacciandosi dall’abbraccio di Terry, si slanciò verso la porta di casa gridando: “ANDRO’ IO A SALVARE CIP!!!! MA PRIMA DEVO PARLARE CON UNA PERSONA!!!” e uscì dal portone sbattendolo forte. Alen, tentò di raggiungerlo ma ormai era troppo tardi. Ciop era in città, da solo, e fuori già cominciava a piovere.
Cindy si mise a piangere e gridava: “Ciop!!! Amore!!! Dove sei andato!!! Alen!!!! Cercalo per l’amor di Dio!!!! Noi scoiattoli siamo molto delicati!!!! Ho paura!!! Ho paura di perdere l’unico scoiattolo che mi ha dato l’amore!!! Non posso perdere anche lui, come ho perso mio padre!!!!” Terry abbracciando Cindy disse ad Alen: “Va a cercarlo! Intanto io e Cindy resteremo qui ad aspettarti, e se ci sono novità ti chiameremo sul cellulare.” Alen asciugandosi le lacrime partì alla ricerca di Ciop.
Ciop nel frattempo era in città, non sapeva dove andare, ma voleva a tutti i costi cercare il palazzo della Disney, dove aveva in mente di fare una cosa terribile. Ciop pensava: “Andrò dal disegnatore e gliela farò pagare per tutto il male che ci ha causato, ma prima devo trovare la strada!! Com’è grande questa città!! Come farò??” Ciop nel suo girovagare, faceva mille castelli in aria nel suo cervello. Secondo lui, il disegnatore si divertiva a dare quelle notizie, era lui la causa di tutto. “No, e poi No!! Come si fa a disegnare queste cose, facendo del male!! Gli esseri umani sono cattivi!!”
Cammina e cammina, si avviò per una strada, dove c’era molta gente, indaffarata a fare compere. Ad un certo punto, pensò: “Queste persone, forse mi potranno dire dove si trova il palazzo che sto cercando!!” E infatti, fermò un ragazzo e gli chiese: “Scusa!! Mi sai dire dov’è il palazzo della Disney??” Il ragazzo, molto educatamente indicò una strada, e Ciop lo ringraziò, ma quel ragazzo, non aveva la più pallida idea di dove si trovasse l’edificio, e indicò una strada a caso al nostro amico, e dopo che Ciop si fu avviato, si mise a ridere con un suo amico in un modo sguaiato.
Ciop proseguì, ma in quella strada non c’era quello che cercava. Dopo un quarto d’ora , si accorse di non poter ritornare più indietro. Si era perso in una città a lui sconosciuta. Aveva paura. Adesso era veramente solo. Decise di entrare in un negozio per chiedere la strada per ritornare a casa da Alen. Entrò dunque , e la commessa gli chiese subito cosa desiderava. Ciop disse queste parole: “Mi sono perso!! Cerco la strada per andare da Alen, lui mi ha accolto ed io sono scappato!!” Quella lo guardò in modo strano e gli disse: “Alen chi? Mi deve dire anche il cognome! Ci sono molti Alen in questa città.” Ciop non si ricordava il cognome di Alen e quindi uscì di nuovo dal negozio piangendo. La donna cercò di fermarlo ma era troppo tardi.
Alen, come un pazzo girava in macchina per la città, guardando a destra e a sinistra, ma non riuscì a trovare Ciop. E intanto andava pensando in modo frenetico a tutta la vicenda: “Adesso basta! Devo svegliarmi da questo incubo. Non posso più andare avanti in questo modo. Se non trovo Ciop, dovrò andare dalla polizia per denunciare la sua scomparsa. Ma come faccio? Mi daranno del matto! Non posso di certo dire la verità!” In quel momento squillò il cellulare e Alen rispose. Era Terry che aveva visto il telegiornale, e tentò di riferirgli le ultime novità: “Alen per l’amor di Dio stai calmo! Ho appena visto il notiziario e..” Alen fu preso da mille pensieri, ed un terrore incredibile lo invase; pensò che Ciop fosse andato a finire sotto un camion o altre cose del genere e disse a Terry: “Cosa è successo a Ciop!” Terry, interrotta in quel modo capì che Alen aveva paura e gli disse subito tranquillizzandolo: “Niente Alen… non ti preoccupare, solo che il telegiornale a dato la notizia che niente di meno, l’altro disegnatore è stato licenziato per aver messo nella storia personaggi che non sono Disney, hanno fatto vedere i disegni! Si tratta di Bugs Bunny e altri due scoiattoli di nome Mac e Tosh, della Warner Bros. La Disney vedendo questo ha pensato di cacciare il disegnatore, perché tra la Disney e la Warner Bros, c’è rivalità! Sono stati questi due scoiattoli a rapire Cip ed Henry. Ma tu hai trovato Ciop?” Alen un po’ rincuorato da questa notizia disse: “Purtroppo no! Sta piovendo! E se continua così ci sarà presto un temporale, e poi devo anche andare a comprare il giornale, per vedere cosa è successo!” Terry allora gli disse di stare tranquillo e di continuare la sua ricerca: “Alen! Stai attento! Ciop se la caverà! Ma tu cerca di non fare troppo tardi!” “Va bene Terry!” Disse Alen chiudendo lo sportellino del cellulare.
Ciop intanto, era a girovagare senza una meta, e gli era venuta fame, ma non avendo soldi in tasca non poteva fare niente. “Cip!! Fratellino mio!! Sono stanco!! Ho fame!! Mi sono perso, e ti hanno rapito!! Non so più cosa fare!!!!!! Morirò nelle strade come i barboni!! Devo trovare qualcuno di cuore che mi sappia indicare la strada!!! VOGLIO RITORNARE AD ESSERE UNO SCOIATTOLO !!!!” Il poveretto disse questa esclamazione finale ad alta voce, tanto che un tipo gli si avvicinò e gli disse: “Uno scoiattolo! HAHAHA! Tu sei un uomo! Sei scappato da un manicomio? Ora basta! Dammi tutti i soldi! Questa è una rapina!” Ciop non sapeva che fare e tentò di scappare, ma il tizio prese un coltello e glielo puntò contro. Quello vedendo il coltello si mise ad urlare, e arrivarono molte persone che disarmarono il tizio, e uno di essi andò da Ciop e gli disse: “Cosa ti ha fatto? Stai bene CIOP?” Ciop si strinse al petto del suo salvatore e iniziò a piangere dicendo: “Aiutami!! Voglio ritornare a casa!! Abito da Alen!! Lo conosci??” Quello non disse niente, ma gli propose di andare a casa sua: Ciop lo seguì e si rimangiò tutte le cose brutte che aveva pensato sugli esseri umani. In macchina Ciop iniziò a raccontare senza paura tutta la sua storia. (Aveva così tanta voglia di raccontarla, che si dimenticò tutte le raccomandazioni fatte da Alen). Quello dal canto suo a sentire raccontare questa storia, non si dimostrò stupito, e con un colpo di scena, se ne uscì con queste parole: “Ciop! Non ti ricordi di me?” Ciop non sapeva cosa rispondere e disse di no. “Io sono William, il disegnatore.” E si mise gli occhiali rotondi sul naso. (William passò per caso da quella strada, dovendo ritornare a casa sua dopo il lavoro.) Ciop ebbe un leggero capogiro, ma poi si riprese subito e con rabbia disse: “SEI STATO TU LA CAUSA DI TUTTO QUESTO!!! NON TI PERDONERO’ MAI!!!” E per poco non lo strozzava. Il disegnatore, vedendo Ciop, reagire in quel modo, cercò di farlo calmare dicendo: “Ti giuro Ciop! Io non centro nulla! E’ stato l’altro disegnatore a inventarsi tutta questa storia! Mi devi credere!” Ma Ciop non persuaso da questa risposta, disse più incavolato che mai: “VOI!!! VOI ESSERI UMANI!!!! COSA AVETE CONTRO DI NOI??? COSA VI ABBIAMO FATTO DI MALE??? SIETE GLI ESSERI PIU’ STUPIDI CHE IL BUON DIO HA CREATO!!!” E qui, Ciop diede un pugno nello sterno al povero William, tanto forte che il poveretto perdette il controllo dell’automobile, rischiando di uscire di strada. Fortunatamente William era non solo un bravissimo disegnatore ma anche un abilissimo pilota di macchine sportive, che guidava nel tempo libero, andando in una pista a pagamento. “COSA FAI!” Gridò il disegnatore imbestialito, e li per li avrebbe voluto dargli uno schiaffo, ma si bloccò pensando che chi aveva compiuto quella azione era Ciop, e che tutto sommato aveva ragione, restò con il braccio sospeso in aria nell’atto di colpirlo. Ciop nel vedere quel gesto si mise a piangere in un modo pauroso, e disse: “Scusami!! Io non volevo!! Perdonami!!” E giù a piangere come un vitello. Il disegnatore, preso da molta tenerezza, se lo strinse al petto e disse queste stupende parole: “Sono io a chiederti scusa creatura mia! Se non fosse stato per te e per Cip, io non avrei mai potuto trovare un lavoro. Io ti disegno, tu vivi perché vivo io, e invece io di stavo schiaffeggiando. PERDONAMI CIOP…” E si mise a piangere anche lui. (Il disegnatore era di una famiglia non molto ricca. Anche i suoi genitori erano separati, e lui viveva con suo padre in una casetta di periferia. Nella sua adolescenza aveva fatto i più disparati lavori, addirittura era arrivato a fare il Pony Express, ma era stato licenziato da tutti, perché era di costituzione un po’ scarsa. Tentò, di iscriversi ad una scuola di disegno artistico, ma non aveva raggiunto il punteggio minimo, anche perché quel tipo di disegno non gli piaceva, e così andò a fare un corso di disegno fumettistico proprio alla Disney. I primi personaggi che disegnò, pensate, erano stati proprio Cip e Ciop, ed erano stati proprio loro a farlo assumere, facendogli trovare un lavoro sicuro.)
Alen, nel frattempo, girovagava in macchina cercando Ciop, ma non riuscendolo a trovare, si fermò in una stazione di servizio per fare benzina. Pensava a quello che doveva fare se non avesse trovato Ciop, e pensava tra se e se: “Cosa succederà adesso? Chi mi darà una mano d’aiuto? Ciop, non conosce la città! Si sarà perso! Che faccio ora?” Nel pensare così, Alen assunse una espressione così desolata, che il benzinaio che stava a guardarlo dal finestrino, gli disse: “Cos’ha? Si sente male?” “Nulla!” Disse Alen riprendendosi, e pagando, ringraziò il benzinaio e prese la strada. Durante il tragitto, Alen vedeva piovere sulla sua automobile il diluvio. Pioveva, anzi, grandinava. Il pensiero di Alen, allora fu quello di ritornare a casa, e così fece.
Appena rientrato, Cindy e Terry gli vennero incontro domandandogli se avesse incontrato Ciop, ma alla risposta negativa di Alen, Cindy si mise a piangere di un pianto tanto forte, che nemmeno Terry riuscì a farla smettere. “Non possiamo fare niente! Fuori grandina! Lo cercheremo domani!” Cindy allora disse: “Lo vado a cercare io!!!” “No! Tu resta qui!” Disse Terry fermandola: “Forse Alen ha ragione. Ciop, sicuramente, si sarà fermato da qualche parte! Non temere!”
Intanto Ciop, in compagnia del disegnatore, dopo aver discusso del più e del meno, e dopo che sia lui che Ciop si erano calmati per quello che era successo in macchina, erano arrivati in una bella villetta in periferia. William disse a Ciop di scendere dall’automobile, mentre lui parcheggiava in garage. Entrarono in casa, e Ciop si stupì non poco nel vedere che la casa del disegnatore era tappezzata di immagini sue e di Cip. “Ciop! Avrai fame! Dai. Mangiamo qualcosa, e poi chiameremo Alen! Ma prima spiegami perché sei scappato da casa.” Ciop, spiegò tutto per filo e per segno, senza tralasciare alcun particolare, e William gli disse: “Ora capisco perché mi hai colpito! Volevi farmela pagare.. eh! Volevi farla pagare a me, per il male che vi ha fatto l’altro disegnatore! Ma vedi, io ti ripeto, non ho colpa di quanto è successo. L’altro disegnatore è stato addirittura licenziato per aver messo nelle strisce da mandare in stampa per il giornale, due personaggi che non sono Disney, capisci! Si chiamano Mac & Tosh! Li conosci?” Ciop nel sentire quei due nomi si rizzò in piedi e disse: “CHI??!! MAC E TOSH!! SE LI CONOSCO?? SONO I DUE SCOIATTOLI, ALMENO CREDO… PIU’ PERICOLOSI CHE ESISTANO SULLA FACCIA DELLA TERRA!! PENSA CHE ABITANO OLTRE IL CONFINE!! E LI SE CI VAI NON TORNI PIU’ INDIETRO!!” William nel sentire queste parole, fece sedere Ciop a tavola, e siccome suo padre non c’era, aveva dall’ufficio chiamato una pizzeria per farsi preparare una pizza che aveva ritirato prima di incontrare Ciop. Mangiando, William, volle sapere che cosa era il confine, e Ciop degustando di gusto la pizza disse: “E’ un posto terribile!! Dove nessuno ci mette piede!! E se per caso lo fai, incontri gente molto cattiva!!” E qui Ciop ebbe un brivido di paura. Il disegnatore stette a sentire questo e disse: “Ah! E’ così? Porca miseria! Il mondo Warner Bros, è confinante con il vostro! Non me lo sarei mai immaginato!” Ciop nel sentire queste parole disse: “Warner chi???” E William con molta pazienza spiegò tutto a Ciop, sull’affare Disney – Warner Bros. Ciop non ci capì niente, ma da quello che il disegnatore andava dicendo, capì che non era di sua competenza intervenire, ed esternò la sua preoccupazione così: “Neanche tu puoi farci niente allora?? Cosa facciamo ora??” Il disegnatore nemmeno alzando la faccia dal piatto disse: “Caro Ciop! Dobbiamo aspettare, per vedere come va a finire. Speriamo che qualcuno del tuo mondo intervenga.”
Dopo questa lunga chiacchierata, William, chiamò Alen per telefono, e gli disse di andare a casa sua, per prendere Ciop, e per spiegargli cosa era successo. Naturalmente alla notizia che Ciop non era in pericolo, Cindy incominciò a gridare dalla contentezza. Alen da parte sua era contento, ma purtroppo la notizia di quel rapimento, gli balzava in mente senza dargli tregua, e caricate in macchina sia Terry che Cindy, partì per andare a casa del disegnatore.
Quando furono arrivati, aveva smesso da poco di piovere, e così i nostri amici poterono lasciare la macchina senza il rischio di bagnarsi. Alen suonò il campanello, e William aprì con una faccia nera nera, tanto che Alen nel vederlo in quelle condizioni pensò ad un'altra brutta notizia. Il disegnatore, fece accomodare Alen e le ragazze in casa, mentre Cindy appena vide Ciop gli andò subito incontro abbracciandolo in un modo talmente appassionato che Alen, Terry e William stettero a guardarli inteneriti. Alen prese la parola e disse: “Come vede siamo qui! Ci sono novità? Ciop come ha fatto a venire in casa sua?” William disse: “E’ una storia molto lunga…” e si mise a raccontare di come aveva trovato Ciop, e della corsa in automobile, ma non disse del piccolo inconveniente che era accaduto in macchina, per non far preoccupare ancora di più Alen, che era già preoccupatissimo per i fatti suoi. “Comunque andiamo al punto!” Riprese William: “Non sono stati due personaggi Disney a rapire Cip ed Henry, ma due scoiattoli della Warner Bros. E per quanto mi riguarda, come si dice in questi casi, non sono nella mia giurisdizione, tanto per dirla alla poliziesca. Signor Alen, io non posso fare niente! Anche perché se qualcuno scoprisse quello che ho fatto, sarei licenziato, come è successo a quell’altro disegnatore di New York.” (La Warner Bros, nacque quando dei disegnatori furono licenziati dalla Disney per aver fatto sciopero, e si indispettirono così tanto da creare una loro società e, crearono personaggi che avrebbero dovuto essere rivali di quelli Disney.) Alen tentennava il capo e diceva parole sconnesse del tipo “Uhhh! Maah!”, Ma poi disse disperandosi: “MIO FRATELLO E’ IN UN ALTRO MONDO! E LEI MI VIENE A DIRE CHE NON CI PUO’ FARE NIENTE? IO COME FARO’ A GIUSTIFICARE A MIA MADRE L’ASSENZA DI MIO FRATELLO! HENRY ERA LA MIA PIU’ GRANDE RESPONSABILITA’ E ORA RISCHIO DI NON VEDERLO PIU’!” Il disegnatore andò allora a prendere sia il giornale, e sia le strisce inviatogli dall’altro disegnatore. “Ecco! Nel giornale c’è solo la parte Disney, mentre nelle strisce c’è tutt’altro e terminano con queste parole ‘ Il resto lo scoprirai più tardi! ’. Ho paura che l’altro disegnatore, stia tentando di allearsi con la Warner Bros. E questa è veramente una situazione assurda, che non era mai successa nella storia della nostra società. Se quel pazzo, trova una testata non controllata, può fare di tutto! Lui non sa, che quello che sta facendo, succede veramente!” Disse William con grande fervore. Alen, allora, disse: “Mi dia il numero di telefono di quello sciagurato! Così potrò parlare con lui, e risolvere la questione!” “Io non sono in possesso del numero! Credetemi! Nel suo caso la matita è un’arma, e bisogna che qualcuno intervenga!” William disse tutte queste cose con un’aria talmente desolata che Alen, ringraziando William e dicendo a Terry, a Ciop e a Cindy che dovevano andare via, aprì la porta e se ne andò.
Durante il tragitto, Alen disse a Ciop e a Cindy queste parole: “Dovete dimenticare il vostro mondo! E chiaro che ormai non si può più fare niente! VOI NON TORNERETE MAI PIU’ A CASA VOSTRA, E IO NON RIVEDRO’ MAI PIU’ HENRY. La verità, purtroppo è questa e non la possiamo cambiare.” Ciop e Cindy cominciarono a piangere ed a urlare, tanto che Terry, cercò di calmare gli animi dicendo: “Non dobbiamo comunque arrenderci! Non lo possiamo fare Alen! Cosa direbbe Henry se ti sentisse parlare in questo modo…” “LUI NON MI SENTE ! E NON PUO’ NEMMENO PARLARMI! COSA CREDI? CHE IL MONDO DEI CARTONI ANIMATI SI POSSA RAGGIUNGERE TRAMITE TELEFONO? SIAMO ROVINATI E QUESTO E’ TUTTO!”
Intanto in Europa, e precisamente in un albergo di Parigi, Katerine, la mamma di Alen, aveva da poco terminati i modelli per la sfilata. Naturalmente non sapeva niente del fatto che era accaduto, ma ancora, ripensava al giornaletto. Squillò il telefono, e rispose. Era Alex, il papà di Alen, tanto per intenderci, che le disse di volerla incontrare per riferirgli le stranezze riscontrate in Alen. (Questo era solo un pretesto, perché in realtà Alex, soffriva di malinconia e voleva, parlarle per rimettersi insieme a lei, ma non aveva il coraggio di confidarglielo.) Katerine gli disse che si potevano incontrare dopo la sfilata nel suo albergo, perché anche a lei, Alen, era apparso molto strano, quindi si salutarono e Katerine abbassò il ricevitore.
I poveretti, arrivarono a casa. Ormai Alen, non era nelle condizioni per fare qualcosa. Terry anche per quella notte, decise di dormire a casa di Alen, anche per consolarlo. Ciop comunque, non aveva intenzione di arrendersi ad un simile destino, e parlando con Cindy diceva: “Cindy!! Io non posso pensare che resteremo qui per sempre!! Devo escogitare qualcosa di buono, e alla fine ti giuro che ci riuscirò!!”