CAMBIAR VITA

CAPITOLO 40

 

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Nel mondo dei cartoni animati, Cip ed Henry erano da poco rientrati a casa. Erano allegri per l’incontro con nonno Chip, ma Henry era titubante. Aveva paura delle ultime parole che il nonnino gli aveva detto. Cosa aveva capito? Era il caso di preoccuparsi? Cip rimproverò un po’ Henry a mezza voce, per aver spifferato tutto quello che avevano fatto sia lui che Ciop in compagnia della bellissima Clarice. Henry si scusò con l'amico e giurò di tener la bocca chiusa da li in avanti.

Era pomeriggio. I due amici, visto che era una bellissima giornata, decisero di andare vicino al lago per fare una passeggiatina; così uscirono da casa.

 

Red, in quel preciso momento, era con Vicky e i cuccioli. Era un piacere vedere giocare Red con i tre volpacchiotti. Gli si arrampicavano sulla coda e lo mordicchiavano alle orecchie, ringhiando scherzosamente. Vicky, li guardava piena d'amore e ogni tanto rimproverava i piccoli quando vedeva che stavano esagerando nel mordere il padre: "Tommy!! Non ringhiare così forte!! E tu Ricky smetti di mordere l'orecchio a tuo padre!!" Ma rideva divertita. Jessy, invece, stava vicina alla mamma e la leccava dolcemente. Era una bellissima scenetta famigliare. Sembrava che la brutta avventura passata con l'orribile volpe argentata non fosse mai accaduta, ma  ad un certo punto, Red, restò incantato. Aveva in quel momento ricevuto il messaggio da parte di William. Con Ricky e Tommy attaccati ancora a lui, si girò verso Vicky e disse nervosamente: "Amore... Io devo andare!! Dddevo aandaree dda Cip e Henry!! Stai attenta tu ai nostri piccoli!!" Vicky, vedendo il suo compagno un'altra volta in preda a quello strano comportamento, staccò i piccoli dal padre e disse: "Red!! Fai attenzione!! Questa cosa non mi piace per niente!! Tutti i nostri guai sono cominciati da quando tu porti i messaggi a quegli scoiattoli!!" Red, la leccò e disse: "Amore!! Io ho un compito molto importante!! Lo devo fare!!" E si allontanò mentre i piccoli chiedevano alla mamma il perchè dello strano comportamento del papà che nel bel mezzo del gioco li aveva lasciati. Ricky diceva: "Non è giusto !! Io volevo giocare ancora con papà!!" E Tommy : "Mi stavo divertendo!! E poi... giocando si diventa forti!! E' vero mammina? Se viene un'altra volta quella volpe cattiva, sarò io a difendervi!!" Ricky disse: "Ma se quando è venuta la volpe cattiva tu, da come ti ho sentito dire hai fatto finta di essere morto!! Dovrei essere io a difendervi!! Io sono il più forte... è vero mamma??" Jessy intervenne: "Ci penseranno papà e mamma!! A noi non capiterà nulla di male fino a quando ci saranno loro a proteggerci!!" Ricky disse: "Parli tu!! Tu non hai problemi sei una femminuccia!! Il problema è dei maschietti!! Presto, dovremo, io e Tommy lasciare la tana!! Tu invece resterai con la mamma e il papà ancora per tanto tempo!! Siamo noi che dobbiamo imparare a difenderci!! Resteremo soli e saremo costretti a trovarci una tana tutta nostra, mentre tu starai sempre vicino ai genitori!! TI SEMBRA GIUSTO?? Diglielo tu mamma!! Me lo ha detto Fred, un mio amico volpacchiotto che è più grande di noi!! Lui ha già lasciato la sua tana!! E' stata proprio sua madre a cacciarlo via!! Poverino!! Ha pianto per due settimane consecutive!! Ma ora ha trovato una fidanzatina!!" Vicky restò senza parole. Era vero! Tra qualche tempo, Ricky e Tommy dovevano lasciare la tana dei genitori, è una regola delle volpi. Questo può sembrare crudele, ma è una legge naturale che andava seguita.  La poveretta lo aveva pensato molte volte. Non aveva mai anticipato nulla ai piccoli per non turbarli prima del tempo. Per lei, quello che doveva succedere era un vero e proprio dramma! Non avrebbe mai voluto che i suoi piccoli la lasciassero e diventò triste. Tommy si mise a piangere: "NOOOO!! Io non voglio andare via!!!! Mamma!!! Dimmi che Ricky sta scherzando!!!" Vicky, con le lacrime agli occhi disse: "Purtroppo è vero!! Nemmeno io sono pronta !!! Credetemi figli miei!! Non vi ho detto nulla perchè non volevo turbare la vostra gioia di vivere!! E' una nostra legge!! la legge delle volpi a volte è spietata!! Comunque, ricordatevi che anche se lascerete la tana, e questo succederà solo tra qualche tempo, quando diventerete grandi abbastanza, io e il papà vi verremo sempre a trovare!! NON RESTERETE DA SOLI!!! Adesso venite tutti da me!! VI VOGLIO BENE!!" I piccoli, andarono incontro a loro madre piangendo. Erano ancora piccoli, ma avevano scoperto una verità terribile. Ma quello era il destino di ogni volpe.

 

Red, intanto, aveva raggiunto l’albero di Cip ma non vi trovò nessuno. Li cercò dappertutto e alla fine li trovò vicino al fiume. Cominciò a raccontare meccanicamente quello che il disegnatore aveva scritto: “Sono il disegnatore che Ciop e Alen hanno incaricato di scrivere i messaggi per voi!! Erik è nel mondo degli esseri umani!! E’ sia un personaggio dei cartoni animati, e sia un essere umano!! Quella volpe argentata è lui!! Ha trovato il modo di andare e venire dal mondo degli esseri umani!! Quello che è peggio è che è anche un disegnatore!! Siete tutti in pericolo!! Cip, cerca di stare attento ad Henry, e riferisci a Red di stare in guardia per la sua famiglia!! Erik vuole completare il lavoro iniziato sui cuccioli!! La cosa più grave è che vuole distruggere tutto il vostro mondo!! Io sto andando da Alen e da Ciop per dirgli che ho incontrato Erik che mi ha anche aggredito!! Vuole uccidere Ciop e Cindy!! DIFENDETEVI!! Prendete precauzioni adeguate!!” Detto questo, Red, restò senza fiato mentre Cip e Henry erano in uno stato pietoso. “COME??” Disse Cip a Henry: “Come sarebbe a dire??” Henry, disse: “Questo è assurdo! Erik? Ma non era una volpe?” Red, nel sentire questo nome sobbalzò: “ERIK?? Cosa centra?? Dov’è??” Il ragazzo, vedendo che ne Red e ne Cip avevano capito, cercò di spiegargli il messaggio. Alla fine capirono. Cip si mise a piangere, mentre Red incominciò a ringhiare forte. “Allora, la profezia di Ciap si è avverata!! Com’è possibile che quella volpe faccia quello che vuole!! Uno di noi, non può comportarsi ed agire così… Henry!! Spiegaci!!” Disse Cip con le lacrime che gli scendevano veloci. Henry, si rese conto che Erik poteva tutto, ma volle, comunque dare una speranza agli amici: “Sentite! E’ vero! Erik è pericoloso, ma, restare impauriti in questo modo non ci aiuterà! Andremo a parlare con Ciap di questo, e lui, potrà dirci come comportarci! Ce la caveremo!” Red, rizzò le orecchie all’indietro, e ringhiando disse: “C’è la mia famiglia in pericolo!! E tu mi parli di Ciap e dici che andrà tutto bene?? Erik, vuole affondare i suoi denti tra le ossa dei miei piccoli uccidendoli, e magari si accoppierà, dopo avermi ucciso con la mia compagna, e tu osi dire che andrà tutto bene?? Henry!! Mi viene il dubbio che tu ed Erik avete complottato insieme tutto questo!! TU STAI AIUTANDO ERIK A FAR DEL MALE AI MIEI PICCOLI!! Sei anche tu un essere umano o sbaglio?? Cip!! Tu credi ancora in questo essere che può distruggerci??” Henry scoppiò in lacrime. Capiva lo stato d’animo di Red, ma a sentirlo parlare in quel modo ci restò molto male. Si ricordava di quanta tenerezza aveva provato guardando il suo film, ed ora lo stesso personaggio che lui amava lo stava accusando di volergli fare del male. “No Red! Non mi parlare così! Non è colpa mia se sono un essere umano! Purtroppo sono nato in quel mondo, ma non per questo sono cattivo! Io ti voglio bene, come voglio bene a Cip ed a Ciop! Non mi sognerei mai di farvi del male! Arrivare qui, era un mio antico sogno, pensavo di non riuscirci, invece… Non è stata colpa mia! Non sono alleato con Erik! Io amo tutti voi più di me stesso! E poi… l’attacco è stato portato in questo mondo, non da un essere umano, ma proprio da uno di voi!” Cip guardava Henry con occhi teneri, e poi guardando Red gli disse: “Red!! Io credo a Henry!! Non può essere come dici tu!!” Quello, guardando i due, con aria preoccupata disse scusandosi: “Lo so!! Perdonami Henry, ma quando toccano la mia famiglia, io… io… non riesco più a controllarmi!! Dobbiamo subito andare da Ciap!! Non c’è un minuto da perdere!!” Henry, riprendendo a sorridere disse: “Andiamo dunque!” E così, i tre si misero in cammino. Il sentiero per arrivare ormai lo conoscevano. Fecero un po’ di strada, e quando svoltarono per una stradina, dietro di loro si unì qualcuno. Sulle loro tracce c’erano Mac & Tosh. Già, perché erano stati comandati da Bugs di seguirli per vedere cosa avrebbero fatto. I due all’inizio non volevano, ricordandosi della brutta avventura passata con Red e con suo figlio, ma Bugs tirò in ballo la legge Warner e così i due fecero buon viso a cattiva sorte. I nostri amici non si resero conto di essere spiati e seguiti e continuarono a camminare ed a parlare tra di loro. Tosh, disse a suo fratello: “Fratellino!! Io ho paura!! Non ti ricordi di quello che ci è successo?? Red… potrebbe fare un solo boccone di noi, e adesso credo che vadano pure da Ciap!! Non mi piace per niente!!” Mac, disse: “Gli ordini sono ordini!!! Quando il grande Bugs Bunny dice qualcosa, è legge per noi Warner!! Mi ricordo della brutta avventura ma… li osserveremo soltanto, e poi riferiremo quello che abbiamo scoperto!!” Tosh, tranquillizzato, fece un sorriso a suo fratello e l’inseguimento proseguì.

Red non la smetteva più di dire che secondo lui, Erik avrebbe compiuto quegli atti contro la sua famiglia in quanto era davvero cattivo. Cip rispose che secondo lui bisognava fermarlo con ogni mezzo possibile, ma ancora non aveva capito bene quello che poteva fare. Henry, disse: “Se Erik è davvero un disegnatore siamo in grave pericolo! Sapete… i disegnatori inventano! Potrebbe, secondo me, inventarsi anche qualche personaggio più cattivo di lui!” Red, ringhiando disse: “Più cattivo di lui non credo!! Henry!! Non penso che possa esistere una volpe più malvagia di lui!!” Mac e Tosh, quando ebbero captato al meglio questi discorsi, e avendo capito la pericolosità di Erik, ebbero un sussulto. “Hey Mac!!! Hai sentito?? Oh!! Per tutti gli scoiattoli del mondo!!! Non è possibile!! Erik la volpe nera è un disegnatore!! Dobbiamo subito andare da Bugs!!” L’altro rispose: “Hai ragione fratellino!! Questa volta l’abbiamo fatta grossa!! Non dovevamo fare la sciocchezza di minacciare i cuccioli di Red!! Siamo stati degli stupidi!!” I due, nel confabulare in questo modo, fecero rumore. I nostri amici si fermarono di colpo. “Hai sentito Henry??” Disse Cip, Red si mise ad ascoltare e disse ringhiando come un pazzo: “Sono quei due scoiattoli che hanno minacciato me e la mia famiglia!!! Riconosco il loro odore!!!! Credevo di averli fatti fuori!!” E si girò di scatto, e con un balzo si gettò addosso ai due Warner. “NOOOOOO!!! AAAAIUTO!!!!!” Gridarono in coro Mac e Tosh terrorizzati, mentre Henry e Cip accorsero. Red era infuriato: “ANCORA VOI DUE!!! ADESSO NON AVRETE SCAMPO!!!!” E dicendo così azzannò Mac, mentre Tosh tremava da far pietà. Se non fossero intervenuti Cip e Henry, i due scoiattoli Warner sarebbero morti. “Fermati Red!! Non ti abbassare al loro livello!!! Non ti comportare come Erik!!” Disse Cip, mentre Henry corse ad acciuffare Tosh che voleva svignarsela. “Sei anche un vigliacco?” Disse Henry a Tosh al colmo dell’ira; ma quello vedendosi attaccato, diede un calcio nello stomaco a Henry il quale cadde a terra. “Non ti permetterò di fare del male a chi mi ha FATTO CAMBIARE!!!” Urlò una voce. Da terra, dolorante, Henry riconobbe Jerry, lo scoiattolo che aveva picchiato per difendere Cip. “Jerry. Amico mio! Aiutami!” Disse il povero Henry, piangente dal dolore. Jerry, diede una spinta forte a Tosh e corse da lui. Intanto Mac era svenuto. Cip andò anche lui da Henry: “Amico mio!! Cosa ti hanno fatto??” Quello, alzando a malapena la testa disse: “Mi hanno colpito! Per fortuna è arrivato Jerry! Sto male Cip!” Cip, girò l’amico e notò che sanguinava. “MIO DIO!!! RED!!! VIENI!!! HENRY STA MALE!!!” Red, nel sentire questo corse subito, mentre Tosh, prendendo in spalla Mac, corse via.

Henry aveva perso molto sangue, e vedendo gli amici disse: “Amici miei! Mi sento morire! HO PAURA!” Cip, si mise a piangere, e Red arrabbiatissimo disse: “Adesso ne ho abbastanza!!! Non permetterò più simili cose!!! Sono una volpe e ci tengo ai miei amici!!!” Jerry, disse subito a Cip: “E’ stato colpito da un calcio molto violento!!! Bisogna portarlo da qualcuno!!!” Cip, disperandosi disse: “Portiamolo da Ciap!! Lui saprà cosa fare!! Era proprio li che stavamo andando!! Jerry, fallo per Henry, accompagnaci!!!” Quello rispose di si, e Red propose di portare Henry in groppa. Henry piangeva. Era chiaro che le sue condizioni erano disperate. “Cip! Me lo sento! Non sopravvivrò!” “Ma cosa stai dicendo??” Si girò Red: “TU NON MORIRAI!! Ci siamo noi!! Non aver paura!!! AMICO MIO!!! Tu vivrai!!! Parola di Red!!” Cip, tentava di fare coraggio ad Henry, ma dovette essere sorretto da Jerry. Per Cip, Henry era una responsabilità, e poi, sentiva di volergli bene come a Ciop. Così, fecero insieme la strada che conduceva da Ciap.

 

Mac & Tosh, si erano rifugiati in un tronco. Mac si riprese dopo che suo fratello lo scosse per svegliarlo. “Fratellino!! Come stai?? Quella volpe ti ha fatto male??” Quello disse di stare bene, ma che se non avessero fermato ‘ quel diavolo scatenato di Red ’ come lo definiva lui, sarebbe stata sicuramente la sua fine. Tosh disse: “Sai!!! C’era con loro anche un altro scoiattolo!! Ma io, prima che arrivasse, ho colpito alla bocca dello stomaco l’essere umano!!! Forse l’ho fatto secco!! Contento??” Mac sbiancò di nuovo. “Cosa hai fatto???!!! Ma sei impazzito??!! Ora Bugs ci ucciderà!!! Aveva detto di stare attenti, e poi… e poi l’essere umano è un disegnatore, per non parlare di Erik!!! Ora ne arriveranno altri!! Tosh, questa volta l’hai combinata grossissima!! Facciamo finta di non sapere nulla!! Ma sei sicuro di averlo fatto fuori??” Lo sciagurato scoiattolo disse che non ne era sicuro, ma avendo visto il sangue ce ne era la possibilità. Per loro disgrazia, ad ascoltarli c’era Taz, che corse via come il vento per andare a spifferare tutto al ‘ capo ‘ Bugs di cosa avevano combinato.

 

Intanto, i nostri amici, erano giunti da Ciap. Cip bussò alla porta e lo scoiattolo uscì. “Ciap!!! E’ successa una cosa gravissima!!! Siamo stati attaccati da Mac e Tosh, e Henry è rimasto ferito!!!” Disse Cip con il cuore in gola mentre il fratello lo guardava con aria preoccupata. Quello, andò subito da Henry. “Red!! Metti giù, per favore, Henry!! Voglio vedere le sue condizioni!!” Red, con molta delicatezza si abbassò, e così, Cip e Ciap potettero prendere il poveretto e lo adagiarono sull’erba. Henry tra il pianto diceva: “Ditemi la verità! Sto per morire? Io me lo sento! Oh, povero Alen! Che dispiacere che gli sto per dare! Ciap! Aiutami! Non voglio morire!” Quello, con le lacrime agli occhi disse: “Non morirai!! Non oggi!! Ti farò guarire!! Tornerai dal tuo fratellino!!” E fece segno a Cip ed a Jerry di portare nella sua casa il ferito. Red, visto che non poteva salire nella casina di Ciap, stette buono buono di sotto ad aspettare notizie.

Adagiarono Henry sul letto di Ciap, e il padrone di casa disse: “Le sue condizioni sono peggiorate!! Dovrò chiamare qualcuno capace di fare qualcosa!! Conosco uno scoiattolo dottore!! E’ un mio amico, lui può guarire Henry!! Comunque Cip, il dottore deve essere pagato!! Le consulenze che effettua sono molto costose!!” Cip si dichiarò pronto a pagare qualsiasi prezzo e disse: “Per far guarire Henry, farei questo ed altro!!” Ciap, corse allora a chiamare il medico. Red, che vide Ciap scendere come una saetta dall’albero, lo fermò dicendo: “Cosa è successo??” Ciap disse che doveva chiamare il dottore, ma che abitava molto distante. Non c’era tempo da perdere. Per Henry ogni istante poteva essere l’ultimo. Red, abbandonando il suo istinto da volpe disse: “Ok!! Ciap, ti accompagno io!!! Salimi addosso!!! Arriveremo subito!!! Sarò più veloce della luce!!!” Ciap, ringraziò l’amico e partirono di gran carriera.

Nella stanza, Jerry cercava di far coraggio a Cip, ma quello preso dallo sconforto diceva: “E’ tutta colpa mia!!! Se non avessi sempre trattato male Ciop, adesso sarebbe ancora qui e Henry non sarebbe in rischio di vita!!! Sono uno stupido!! Ecco quel che sono!!!” Jerry, prendendogli delicatamente la mano disse: “Cip!! Tu non sei uno stupido!! Vedi… nella mia vita ho compiuto molte azioni cattive!! Sono io lo stupido!! Volersi bene come te e Henry è nobile!! Io… nella mia vita, cosa ho fatto di buono?? Nulla!! Ho sempre disprezzato tutti!! Henry mi ha insegnato il valore dell’amicizia, quello che mi è sempre mancato!! Cip!! Stringi forte Henry!! Lui è un bravo scoiattolo ed è molto fortunato ad avere un amico come te!!” Cip, abbracciò Jerry in modo tenero, ma l’abbraccio fu interrotto dai lamenti di Henry che stava ancora perdendo sangue. I due si videro perduti. Jerry corse a prendere un fazzoletto e lo immerse in acqua, mentre Cip accarezzava Henry che era svenuto. Era passata circa una mezz’ora da quando Ciap era partito. Le condizioni del povero Henry stavano rapidamente peggiorando. Era impallidito e non si lamentava più. Il respiro gli era divenuto affannoso. Quei minuti non passavano mai. Cip, non ce la faceva più ad attendere, ed andava su e giù per la stanza senza trovare tregua. Ogni tanto Jerry gli chiedeva se stava bene e lui sbottava in un pianto silenzioso. Henry era quasi entrato in coma. Ad un tratto la porticina si aprì. Ciap con un altro scoiattolo vestito in camice bianco, entrarono nella casa. Il medico volle subito vedere il ferito. Lo portarono al suo capezzale ed il dottore tastò il corpo di Henry tra lo sguardo spaventato e disperato di Cip, Jerry e Ciap. “Beh!! Lo scoiattolo è stato colpito vicino alla milza!!” Disse quello con aria austera: “E’ probabile che la perderà!! Però non è questa la mia preoccupazione!! Ha perduto anche parecchio sangue, quasi un terzo!! Non so se riuscirò a salvargli la vita!!” Cip scoppiò a piangere mentre Ciap disse: “Dottore!!! Faccia tutto il possibile!!!” Quello, guardò i tre con aria intenerita e disse: “Lo devo operare!! Però devo parlare con un parente!! Mi serve l’autorizzazione!!!” Cip si fece avanti e disse: “Io sono un suo parente!!! Lui è… lui è… MIO FRATELLO!!! Faccia del suo meglio!! Lo faccia RIVIVERE!!!” Il dottore, guardò negli occhi Cip e disse: “Va bene!! Allora dovrò anche chiedervi, siccome fratello, di effettuare una trasfusione di sangue!! Mi serve il suo!! Qual è il vostro gruppo sanguigno??” Cip rimase male. Non lo conosceva, e nemmeno conosceva quello di Henry, allora, preso dal terrore di non poter aiutare l’amico disse: “Non lo so!!! Non so quale sia!!!” Il medico disse che allora era rischioso, ma serviva sangue e subito, quindi disse: “Se il sangue non è compatibile può essere mortale!! Comunque, visto che si tratta di una emergenza farò la trasfusione!! E’ d’accordo??” Cip, rispose senza pensarci su: “Si!!! L’affetto che provo per lui farà il miracolo!! Toglietemi anche tutto il sangue che mi resta nelle vene, ma salvatelo!!! SALVATE HENRY!!!” Il medico fece uscire dalla stanza Jerry e Ciap, e cominciò a fare la trasfusione. Mentre il medico prendeva il sangue, Cip pensava alle giornate che aveva passato in compagnia di Henry, e alle avventure che, malgrado le difficoltà erano riusciti a vivere. Poi, il suo pensiero volava a Ciop e non riusciva a trattenere le lacrime. Il poveretto pensava: “Oh Ciop!!! Fratellino mio!!! Cosa ho fatto di male per non averti più al mio fianco?? Dimmi… sono stato troppo duro con te?? Certo che lo sono stato!!! Non avrei mai dovuto sgridarti per delle sciocchezze da nulla!!! Ora che non ci sei, non desidero altro che il tuo sorriso e il tuo perdono!!! Lo sai?? Ho fatto soffrire anche Henry!! A Red ho fatto del male!! A tutti!!! Potrò avere mai più il perdono?? Oh!! Come vorrei non essere mai nato!!! E’ tutta colpa mia!!!” E qui svenne, perché era debole a causa della trasfusione. Cip era legato da un tubo che da lui portava il suo sangue a Henry. Quella scena riassumeva il bene che, sia Cip che Henry si volevano.

Il medico, dopo della trasfusione effettuò l’operazione su Henry che durò circa due ore. Ciap e Jerry, aspettavano con ansia che il dottore uscisse per portare notizie. Ciap era tesissimo e così anche l’altro scoiattolo. Il fratello maggiore di Cip credette  allo scoccare delle due ore che Henry non ce l’avesse fatta e cominciò a fremere.

Finalmente, uscì il dottore con il camice sporco di sangue. “Com’è andata dottore??” Chiese Ciap al medico, il quale disse con un sorriso, togliendosi la mascherina e asciugandosi il sudore: “Il vostro amico è stato fortunato!! Non è stata necessaria l’asportazione di nessun organo!! Tuttavia, bisogna solo aspettare per vedere se il sangue della trasfusione non faccia rigetto!! Ma… ditemi la verità… Lo scoiattolo che ha donato il sangue, non è il fratello dell’operato, vero??” Quelli, stettero un po’ in silenzio, ma alla fine confessarono: “No!! E’ solo un amico!! Ma vuole bene a quello scoiattolo come fosse un suo fratello!!!” Il medico sorrise e disse che comunque non pensava che ci fosse un rischio alto di rigetto, in quanto il paziente non aveva avuto istantaneamente una reazione al sangue donato: “Lo scoiattolo ferito, riuscirà a cavarsela!!! Anche per via del sangue che gli è stato donato con amore!!!”

 

 

 

 

 

 

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