CAMBIAR VITA

CAPITOLO 47

 

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Quando i nostri amici ritornarono dallo studio di William, Alen era ad attenderli con l’animo appeso insieme a Terry. Suonarono il campanello e la ragazza andò ad aprire. Erano raggianti. Scott, nell’entrare disse: “Alen, tutto si è finalmente sistemato! Zak è vivo, ed adesso, è sicuramente andato a trovare tuo fratello e Cip! Abbiamo vinto!” Alen, incredulo disse: “Si… ma se è davvero tutto a posto, mi devi spiegare cosa avete fatto. Come è possibile resuscitare qualcuno! Io pensavo che, solo uno nella storia ci è riuscito, e per quanto mi riguarda, Lui non è tra voi!” William prese la parola e disse con gli occhi lucidi: “E’ vero! Non mi chiamo Gesù, ma credimi, forse proprio con l’aiuto del cielo sono riuscito nell’intento! Loro, mi hanno solo indicato il posto dove si trovavano i tre archi, mentre io, ho fatto solamente il mio lavoro! Adesso so qual è il destino di noi disegnatori e scrittori! Fare vivere i personaggi e farli incontrare, e perché no, fargli fare dei bei viaggetti interdimensionali!” Alen lo guardava stupito, e poi disse: “Va bene signor William! Ma questa cosa sa troppo di fantascienza! Comunque, voglio credere! Infondo, ho creduto fino ad ora a cose incredibili! Questa non sarà che l’ennesima!” Ciop, guardando Alen disse: “Sai… adesso che si sta avvicinando il momento di andare via, mi sento triste!! Come farò senza di te e di Terry?? Ormai che ci conosciamo così bene, sarà durissima la separazione!!” Quello, che, ancora non ci aveva pensato bene, diventò triste. Dopotutto, non aveva mai considerato il fatto di non poter più rivedere ne Ciop e ne Cindy; a lui, fino a quel momento importava solo di far aggiustare quella situazione, e, nel vedere Ciop, che lo guardava in modo triste, non poté resistere, e per non farsi vedere piangere, con una scusa si chiuse in bagno. Alen aveva avuto troppe emozioni quel giorno, e si sentiva eccessivamente coinvolto da una situazione, che ora mai credeva non potesse più aggiustarsi.

Il pensiero di non vedere più, quelli, che aveva considerato amici o addirittura fratelli lo turbava. In bagno, Alen si mise a piangere, e per non farsi sentire aprì il rubinetto del lavandino facendo rumore. Già gli mancavano, ed ancora non erano partiti. In cuor suo, sapeva che il miracolo presto si sarebbe avverato così come era avvenuto, cioè dal nulla. Tutto sarebbe ritornato alla normalità, e questa ‘ normalità ‘ , ormai non era più da lui tollerata. Aveva bisogno della fantasia.

Nel frattempo, Scott con William e Gran Ma con Tony, erano andati via, e avevano lasciato i nostri amici. William aveva detto che presto gli avrebbe avvertiti per compiere il lavoretto, e quindi di tenersi pronti.

Ciop e Cindy, per la prima volta si guardavano felici l’un l’altra tenendosi per mano, mentre Terry, che non aveva capito lo stato d’animo del fidanzato, restò a guardarli intenerita.

Il tempo passava, ma Alen non usciva dal bagno. Erano ormai passati dieci minuti. Ciop, nel vedere che il ragazzo non usciva disse: “Ma cosa fa Alen?? Perché ci impiega tanto a far pipì??” Domandò ingenuamente Ciop, e Terry, andando verso il bagno disse: “Non lo so! Alen! Alen! Vieni fuori? Ma stai male?” Quello, in bagno, ancora tutto bagnato dalle lacrime, cercò di schiarirsi la voce e disse: “Nulla! Sto… sto uscendo! No! Non sto male…” ma singhiozzava. Terry, allora, aprì e lo trovò in quello stato. “Amore! Ma cos’hai? Perché stai piangendo? Dimmi!” Alen, si accorse che dietro di lei c’erano anche Ciop e Cindy, e cercando di sdrammatizzare disse: “Piango di gioia! Ormai è tutto sistemato, no?” Ma si mise di nuovo a singhiozzare. Terry, nel sentire questo capì ed abbracciò Alen dicendo: “Alen! Avevo ragione a dire che sei un ragazzo molto sensibile! Sei come tuo fratello Henry! E’ questo che mi piace di te, ed è per questo che ti amo! Su, via! Non fare così. Lo so è dura da accettare! Le separazioni non ti sono mai piaciute, ma, questa volta, bisogna accettare! Ciop e Cindy non appartengono a questo mondo! Lo capisci? Devono ritornare per trovare i loro amici e parenti!” Alen, nel sentire questo non si calmò affatto ed iniziò di nuovo a piangere. “Alen!! Io e Cindy non ci dimenticheremo mai di te!! Tu e Terry siete stati la nostra famiglia, anche per un breve tempo!! Ci rivedrai!! Puoi stare tranquillo!! Anche io sono triste, ma sorrido!! Noi scoiattolini dobbiamo sorridere sempre, e tu adesso, come tuo fratello, o forse di più, sei diventato uno di noi!! Uno scoiattolino!! Ridi!! Non piangere più!! Credimi, ho come l’impressione, che possiamo un giorno ritornare!! Nulla è perduto!! Non ti staccherai da noi se non per un breve periodo!! Hai capito??” Disse Ciop, ma piangeva anche lui cercando di sorridere, in quanto le parole che aveva detto le pensò dopo averle proferite. Alen, e Terry si avvicinarono a lui e lo abbracciarono, mentre la docle Cindy li guardava asciugandosi gli occhi.

 

Dopo un po’ di tempo, Alen, si rimise in sesto, e andando verso il divano, in compagnia di Terry disse: “Bisogna farsi forza ed andare avanti! E’ vero! Non ha senso piangere! Ciop! Tu rivedrai tuo fratello ed io il mio!”.

I nostri amici erano ormai tranquilli, ma Alen, ripensava ai momenti belli e quelli meno belli che aveva avuto da quando Henry non era con lui. Terry lo vide così assorto ed andò con lui accanto alla finestra. “Amore! Non dirmi che ancora sei triste?” Disse la poveretta, ed Alen rispose: “Mio fratello, ha aspettato una stella cadente per esprimere il suo desiderio, come pure Ciop. Aspetterò anche io una stella per rivedere di nuovo Ciop e Cindy! Terry! Non sono più quello di una volta, e questo mi fa molta paura! Non capisco cosa mi sta succedendo!” Cindy, che si trovava anche lei in quella stanza, si avvicinò ad Alen e disse: “Non è vero che non sei più quello di una volta!! Forse, sei ritornato ad essere quello che eri un tempo!! E’ una cosa bellissima!!” Alen, sorrise e le disse: “Grazie Cindy! E’ proprio vero! Una volta, molto tempo fa, credevo che si potesse toccare il cielo, mentre, dopo la separazione dei miei genitori, ho smesso di crederci! Ma ora, grazie a voi, ho riscoperto il valore della fantasia e del sorriso! Avevo proprio bisogno di una iniezione di fantasia, mi ha fatto bene! Ora, non riesco ad immaginarmi un mondo senza di voi! Capisco Henry e le sue manifestazioni d’affetto che aveva verso di voi! Come ho fatto ad essere così cieco da non vedere oltre! Ogni persona dovrebbe sapere che il mondo della fantasia esiste, e così anche i suoi abitanti! Non posso comunque trattenervi! Voi, vivete la, dove ora vorrei essere pure io!” Cindy, sorridendo disse: “Sono sicurissima che ci rivedrai!! Chi è così buono viene sempre premiato!! Se, poi, verrai da noi, ti farò visitare il mio mondo!! Ti troverai bene Alen!! Lì non è come qui!! E’ tutto diverso e colorato!! Solo chi ci è stato e ci ha vissuto può capire!! Oppure chi ci guarda attraverso gli occhi del cuore!! Ora, quei colori sono anche in te Alen!!” Terry, nel sentire questo si rasciugò una lacrima e disse: “Beh! Domani sarà un giorno nuovo! Un giorno perfetto! Alen, forse Cindy ha ragione! Li rivedremo un giorno!” Ciop, mangiando una mela corse anche lui alla finestra, e parlando a bocca piena disse: “William mi ha detto che è possibile!! Infondo i nostri mondi sono collegati!! Lo so Alen!! Conosco le tue sensazioni!! Ora tu, non sei triste per Henry, ma per me e Cindy!! Questo mi fa capire di quanto amore è capace il tuo cuoricino!! Ma Alen… ti devo dare una bruttissima notizia…” Quello si girò a guardarlo stupito, mentre Ciop, facendo lo sguardo terribile disse: “Non ti libererai tanto facilmente di noi!! Anzi… porteremo anche Cip e Red!! Così impari ad essere triste!!” Alen si mise a ridere insieme a Terry ed a Cindy, mentre Ciop, abbracciò Alen come un fratello.

 

Intanto Katerine ed Alex, erano appena arrivati ad un ristorante. Avevano deciso di partire l’indomani. Erano seduti ad un tavolo e si guardavano teneramente negli occhi, ma qualcosa li turbava. Non erano tranquilli come si potrebbe pensare di una coppia appena ricongiunta, nell’aria serpeggiava una tensione quasi elettrica, ma nessuno dei due poveretti si decideva a parlare. Fu proprio Alex a rompere il ghiaccio: “Katy, Amore, domani dobbiamo partire, ma ci sono molte cose da chiarire…” Katerine, pensando (anzi, sperando) che il chiarimento fosse solo un chiarimento sul divorzio disse: “E’ vero! Ancora dobbiamo far luce su tantissime cose… innanzi tutto, dobbiamo contattare l’avvocato divorzista, poi, dobbiamo rifare i documenti per disdire il divorzio, poi, i nostri conti in banca, si sa… con questa crisi è meglio mettersi con le spalle al sicuro, e poi…” Alex, vedendo che la poveretta sparava a raffica delle parole che volevano celare altro, disse interrompendola: “Aspetta cara! Non è di questo che parlo! Volevo parlare di Henry e di Alen. Troppe cose, nostro figlio maggiore ci sta nascondendo! E poi… e poi, ci sono cose che non capisco! Ma credimi: ad essere così agitati, non risolveremo nulla, anche perché al momento siamo lontani! Se tutto va bene, dobbiamo partire domani! Ritorneremo a casa!” Disse Alex, ma si vedeva benissimo che lo diceva per tranquillizzare Katerine, che, comunque lo guardava come contrariata. Infatti, prendendo la parola disse: “Sarà pure responsabile, però… quelle telefonate strane, il ragazzo francese a lavoro, con il giornale ‘ Tic et Tac ‘ , mi hanno fatto turbare e non poco! Dimmi la verità Alex! Henry, secondo te è diventato…” “Uno scoiattolo? Ma ti pare il momento di dire certe cose? Non dirai sul serio! AHAHAHAHA!” Alex, si mise a ridere sforzatamente come Alen in mille occasioni, infatti, nel sentire questa ilarità non spontanea, tutti i clienti del ristorante, si voltarono a guardarlo, e Katerine riprese il discorso: “E’ proprio questo che mi turba! Anche se so che è impossibile! Potrebbe anche esserci qualche altra cosa sotto… ma adesso andiamo via! Non ho più fame! Non diamo spettacolo, ti prego! Ritorniamo in albergo e li mangeremo qualcosa in camera!” Alex, acconsentì e, senza mangiare nulla, uscirono dal ristorante, mentre i camerieri guardavano la scena stupiti.

Si avviarono per la strada che doveva condurli all’albergo, quando, videro su un grande schermo posizionato su un palazzo, proprio un servizio televisivo su Cip & Ciop, dove facevano vedere anche i fumetti, non solo quelli della casa Disney, ma anche quelli di No Limits. Con molta difficoltà, dovuta alla lingua francese, cercarono di capire qualcosa, ma, nel vedere quello scoiattolino chiamato Hènry, si guardarono in faccia, e fecero il confronto con loro figlio. Durante il servizio, credettero anche di sentire il nome di Alèn. Per poco, non furono travolti dalla gente che passava. Erano imbambolati e pensarono anche di stare per svenire. Quello scoiattolino, somigliava in modo impressionante a loro figlio. Alex, comunque, sminuendo la maledetta sensazione, che ormai aveva preso per intero il posto alla razionalità, disse a sua moglie: “No! Sarà un caso! Questo non è possibile! Avremo visto e sentito cose che non esistono! AHAHAHAH!” Katerine, guardando suo marito, con gli occhi lucidi, si sforzò di sorridere dicendo: “Già! Non è possibile! Tutto questo non esiste! Sono solo nostre fantasie e nulla più!” E i due, restarono a guardarsi in faccia, dopo aver detto queste parole, come per prendersi in giro a vicenda.

 

In casa di Alen, tutti stavano aspettando notizie di William. Erano agitatissimi. Soprattutto Alen, che era anche in preda alla malinconia. Ciop, cercava di tirarlo su, e sorridendo diceva: “Vedrai!! Henry arriverà presto!! William ci contatterà a breve!! Per dire la verità… non so come farà a far ritornare Henry qui, però lui è buono!! Ci ha aiutato molte altre volte!! Non essere triste!!” Anche il povero Ciop, infondo al cuore aveva una grande tristezza, ma cercava di essere allegro per gli altri. Terry, sapeva benissimo il perché di quella tristezza, anche perché, pure lei la provava guardando la tenera Cindy. Non poteva non pensare che non l’avrebbe più rivista. Ormai, con Cindy, erano diventate amiche e confidenti. Quante volte, Terry nel parlare con lei, le aveva raccontato di quando, da bambina, non vedeva l’ora di comprare quel giornaletto, e di come gioiva dei gadget che erano in regalo. La scoiattolina, era per lei un modello. Ma poi, cresciuta, aveva abbandonato tutti quei sogni d’infanzia. Era cresciuta! Ma, infondo al suo cuore, Cindy, con la sua dolcezza, le era rimasta dentro. Ora, proprio ora, l’aveva ritrovata, anche se in forma diversa! Sapeva comunque che questo non poteva durare a lungo. Infatti, Terry, prese a parlare in quel salotto a tutti i presenti: “Lo so! E’ retorico! Però credo che la prossima partenza di Cindy e di Ciop, sia necessaria! Il mondo della fantasia reclama la loro presenza! Non bisogna essere tristi! Non dobbiamo sconfortarci! Infondo… li ritroveremo sempre lì con tutti gli altri personaggi. Quindi, Alen, amore mio, è ora di lasciarli andare! Noi, siamo stati molto fortunati! Fortunati perché abbiamo capito che loro esistono, e, addirittura, sono stati ospiti da noi! A nessun’altro di questo pianeta, a parte pochi, è stato dato di vedere la VERA REALTA’! Henry, con il suo viaggio, ci ha fatto un regalo! Forse il più bello che ci potesse fare! Anzi… ne ha fatti molti. Alen! Henry ti ha cambiato! Ha cambiato tutti noi!” Ciop, nel sentire quelle parole dette con tono da comizio, invece di ridere, diede uno scoppio di pianto fortissimo e disse: “Non solo Alen è cambiato Terry!! E’ cambiato anche il mio fratellino Cip!! Ho capito che mi vuole bene veramente, ed ora, ho trovato in voi, Alen e Terry, degli amici che non dimenticherò mai più!! Credetemi!! Su tutti gli scoiattolini del cielo!!! NON VORREI PIU’ PARTIRE!!!” E abbracciando Alen, si mise a singhiozzare, mentre Cindy, commossa, baciò teneramente Terry. Alen, cercando di non piangere disse: “Adesso basta Ciop! Mi stai facendo la doccia! E pensare, che nemmeno io, volevo credere a tutto questo! Ancora, dopo molti giorni, non riesco a capacitarmi! Come ho fatto? Come ho fatto ad amare e soprattutto a capire? Ma adesso, che tutto sta finendo… io… io…” E scoppiò, anche lui in un pianto dirotto.

 

Il disegnatore, si trovava in quel momento nel suo studio. Ormai aveva capito tutto, grazie, paradossalmente ad Erik. Cominciò a sgomberare il bagnetto del suo laboratorio da tutte le attrezzature in disuso che erano li, messe alla rinfusa. Non era triste! Sapeva infatti che stava facendo la cosa giusta. Quanta polvere e quanti disegni aveva trovato! Se ne era dimenticato! Trovò addirittura il suo primo lavoro, proprio un disegno di Cip & Ciop. Quello che gli aveva permesso di far parte della Disney. Si commosse, ma continuò il suo lavoro.

Dopo aver sgomberato tutto, chiamò Gran Ma, e le chiese se aveva intenzione di ritornare nel suo mondo, e lei, gentilmente, gli disse: “Ok!! Va bene!! Anche se, ancora ho da fare molto nel vostro mondo!! Devo aiutare gli anziani e devo anche riportare di nuovo gli esseri umani a credere nei sogni!! Comunque penso di fare ritorno!! Comunque penso di ritornare qui, tanto, ormai, il modo di ritornare lo conosco!! E questo grazie a te caro William!! Però, devo chiedere a Tony se vuole ritornare!! Sai… lui vuole imparare ad essere migliore!! Ha capito che la cattiveria non porta a nulla!! A me manca molto Red e gli altri,  ecco perché accetto di ritornare nel mio mondo anche se per poco!! La mia visita nel vostro mondo non è un caso!! So che tu sei l’unico che può fare il miracolo, e di questo ti ringrazio!! Ora aiuta, piuttosto, Ciop e Cindy!! Loro devono ritornare subito!! Poi, c’è un’altra scoiattolina che deve fare ritorno!! Lei non aspetta altro!!” William le disse: “Farò tutto il possibile!” Gran Ma, disse allora: “Lo so!! Sei proprio come dice Ciop!! Una brava persona!! Sei molto buono!! Però leggendo i fumetti, e parlando proprio con i miei amici scoiattolini, mi è venuta un’idea!! Henry, il ragazzo che adesso è nel mio mondo, ha avuto sempre un desiderio… quello di incontrare Cip e Ciop insieme!! Per favore… tu che puoi, dai questa possibilità al ragazzo!! Te ne prego!!” William, che fino ad allora non ci aveva pensato, disse: “Sei grande, Gran Ma! Certo! Lo farò volentieri! Sei proprio buona e gentile come ti ho sempre immaginata!” Gran Ma, rise e, ringraziando William chiuse la comunicazione dicendo che lo avrebbe richiamato.

Il disegnatore, adesso doveva pensare a come fare. Innanzi tutto, doveva mandare un messaggio nel mondo dei cartoni animati. Doveva progettare il ritorno di Ciop e di Cindy, ed il rientro a casa di Henry nei minimi dettagli. L’unico problema sorse quando pensò ai tre archi. Come poteva conoscere il luogo preciso dove sarebbe arrivato Henry? Ci arrivò per logica. Pensò di scrivere nel messaggio da dare a Red, che Henry, una volta rientrato, avrebbe dovuto telefonare. Si, ma dove e come? Pensandoci un attimo, uscì di corsa dal suo studio. Pensò di farsi fare un’altra scheda SIM del cellulare. Avrebbe dato nel messaggio a Red, proprio quel nuovo numero, che poi sarebbe stato disattivato dopo l’arrivo di Henry. Uscì dallo studio, ed un suo collega che lo vide andare via, lo fermò e gli domandò: “Ma William! Perché stai uscendo con tanta fretta? Dove devi andare?” Quello, voltandosi disse: “Devo uscire per… ritornerò tra poco! Se qualcuno mi vuole, digli che sarò di ritorno subito! Falli aspettare!” Il collega, nel vederlo allontanarsi, si strinse nelle spalle dicendo: “Sempre più strano William! Sembra NON VIVERE PIU’ NELLA REALTA’ “

Il disegnatore, uscì dall’edificio, e per poco, non rispettando le strisce pedonali, venne quasi investito da un’auto, ma, quello, senza nemmeno fermarsi, corse al negozio di telefonia. Attivò in piena velocità la scheda e la inserì nel suo cellulare. Così facendo, sempre di corsa, ritornò nello studio e si mise a progettare il piano. “Dunque…” Disse sedendosi al tavolo da disegno: “Comincerò dai fondali…”

 

Scott, intanto, si stava recando da Alen. Per strada incontrò Jasmine con Roger, e notò che anche loro si stavano dirigendo verso la casa dei nostri amici. Stette un po’ a vedere, e poi si avvicinò. Roger aveva tra le mani, proprio l’albo che riguardava il viaggio fatto da Scott nel mondo dei cartoni. Il ragazzino, nel vedere avvicinarsi proprio lui, si voltò a guardarlo in viso, poi, a guardare il giornale. Fu preso dall’agitazione e disse a sua sorella: “Sorellina! Non solo Ciop e Cindy! Addirittura, Alen, nasconde Scott la volpe dal foulard in casa sua! Anzi… direi fuori… visto che è proprio qui!” Disse quello, prendendo il povero Scott per un braccio, e tirandolo come una corda di campana. “Nota sorellina! Ha il foulard! Poi, lo sguardo! Guarda il giornale! Sono identici!” Jasmine, chiedendo scusa al povero Scott, che non osava dir nulla, disse: “Scusalo tanto! Sai… mio fratello è…” Alen, aprendo la porta e sentendo tutto, diventando rosso come un peperone disse: “Uno psicopatico! Ma perché, Roger, hai detto che Sco… ehm… volevo dire, il mio amico è una volpe! AHAHAHAH! Dove gli hai visto la coda? E le orecchie?” Il poveretto si sforzava, come al solito di ridere e di far finta di nulla, ma avrebbe volentieri voluto strozzare sia Roger che Jasmine che aveva portato con se suo fratello. Scott, guardava Alen con aria interrogativa e di rimprovero. “Psicopatico ci sarai tu Alen! Comunque, avevo proibito a Roger di portare in giro questo giornale, ma lui, come al solito mi ha disubbidito! Comunque, non c’era bisogno di offenderci ancora! Ero venuta solo per Terry!” Alen, riprendendo fiato, non potendo dire o fare altro, fece entrare gli ospiti dicendo: “Entrate!” E fece segno a Terry di portare in cucina Ciop e Cindy insieme a Scott. Quella non sopportando più il comportamento misterioso di Alen, non volle e disse: “Alen! Adesso basta! Ormai Jasmine sa la verità anche se non vuole ammetterlo! Quindi, smettiamo di fare i misteri di Parigi!” Jasmine, nel sentire le parole di Terry, si voltò a guardarla stupita e subito dopo con diffidenza. Alen, nel sentire le parole della sua fidanzata, diventò di tutti i colori e disse: “Non parliamo di Parigi! Lo sai chi c’è a Parigi!” Roger, prendendo la parola disse: “Euro Disney! C’è Euro Disney!” Alen, sentendo questo gridò come un’aquila: “No! Ci sono i miei genitori a Parigi! E si da il caso, che stanno ritornando qui insieme! Torneranno domani… forse…” Roger, ridendo disse: “Bello! Sono stati in quel parco di divertimento! Ah! Come li invidio! Si saranno divertiti come matti! Ma come mai, Alen, non ti hanno portato con loro?” Terry, a mezza voce, guardando Ciop e Cindy, disse: Probabilmente perché è come se Disneyland fosse già qui!” Alen, la guardò male, mentre Scott trattenne una risata. “Ma cosa diamine dite! Non c’è nulla da ridere!” Disse il povero Alen, e Ciop, nel sentire questo, con aria desolata disse: “Infatti!! C’è solo da piangere ora!! NON VOGLIO ANDARE VIA DA QUI!! Io… io… vi voglio bene!! Però, voglio rivedere il mio fratellino Cip!!” Ci fu, un attimo di silenzio, interrotto solo dallo squillo del telefono. “Ecco!!” Disse Cindy: “E’ sicurissimamente William!! Ci siamo!!” Ciop, pianse forte ed andò ad abbracciare la sua fidanzatina, mentre Jasmine e Roger, guardavano la scena stupiti. Alen, si alzò dal divano, e guardando in faccia Terry, si avvicinò al telefono. Ci vollero parecchi secondi, prima che alzasse la cornetta. Roger, voltandosi verso Alen, gli disse: “Alen! Guarda che se non rispondi subito, metteranno giù! Muoviti!” Quello, guardando male il ragazzino, alzò il ricevitore e disse: “Pronto?” Dall’altra parte, William disse: “Signor Alen! Forse è fatta! Ma cosa dico forse… E’ FATTA! Ho già mandato un messaggio a Red, per Cip ed Henry. Faccia venire qui da me in studio Ciop e Cindy! Presto potrete riabbracciare Henry!” Alen ringraziò e riagganciò. Si mise a piangere disperatamente come non aveva mai fatto in vita sua. Terry, Ciop e Cindy, insieme a Scott capirono, e anche loro, cominciarono a piangere. Scott, cercava di non farlo vedere, ma anche lui aveva le lacrime agli occhi. Ciop, alzandosi disse: “Dobbiamo dirci addio suppongo… dobbiamo partire!! Vero Alen?? Era William al telefono??” Quello, asciugandosi gli occhi con la manica, cosa, anche questa che non aveva mai fatto, disse: “Si! Preparatevi! Scott, ti chiedo molto se ti dico di accompagnare da William Ciop e Cindy?” Alen, parlò in maniera chiara! Non badò che alla conversazione erano presenti anche Jasmine e Roger. Ormai non importava più. Quello, alzandosi dalla poltrona dove era seduto, disse con voce alterata dal pianto: “No Alen! Non chiedi molto! Lo farò, si fa per dire, con molto piacere! Ma perché io? Tu non vieni con noi?” Alen disse: “No! Io non vengo! Io resterò qui ad attendere! Gli addii non mi sono mai piaciuti! Senti… potresti portare con te anche Terry? E voi due, Jasmine e Roger, andate via per piacere! Ormai la commedia è finita! Voglio restare solo!” Roger e Jasmine, sentendo questo, si alzarono dal divano, e Jasmine, voltandosi verso Terry le disse: “Se questa è un’altra messa in scena non mi piace per niente!” Ma Terry, disse: “No! Non è una messa in scena Jasmine! Purtroppo non rivedremo mai più ne Ciop e ne Cindy! Se ne andranno via per sempre!” Roger, piangendo, liberandosi da sua sorella, andò da Ciop e lo abbracciò. Quello, se lo strinse forte a se e gli disse: “Perché piangi Roger??” E lui, singhiozzando disse: “Perché ti voglio bene! Non pensavo di poterti conoscere, ed ora, che ci sono riuscito… te ne andrai via! Sono stato cattivo, lo ammetto! Mi dispiace davvero tanto!” Ciop, si abbassò sulle ginocchia, e abbracciò Roger dicendo molto dolcemente: “Non ti dimenticheremo mai!! Ne io, ne Cindy!! Parleremo di te anche a Cip!! Lo so!! Non sei cattivo!! Non lo sei mai stato!! Salutami anche i tuoi amichetti!! Chissà!! Forse un giorno ci potremo rivedere!! Non piangere più piccolino!!” Roger, si mise a singhiozzare forte, mentre Cindy, andò anche lei a stringere in un meraviglioso abbraccio il ragazzo. Jasmine non sapeva cosa dire. Le venne il dubbio, che tutta quella storia fosse reale. Per la prima volta, vedendo Roger in lacrime (cosa che lui, davanti a sua sorella non aveva mai fatto spontaneamente), si rese conto, almeno in parte, che tutto quello che aveva vissuto fosse vero. Guardava per conferma Alen, e quello, anche lui piangendo, si avvicinò a Roger, e lo accarezzò sui capelli dicendo: “Roger! Adesso lascia Ciop e Cindy! Lo so! Anche per me è difficile dire addio a degli amici, ma è una cosa necessaria! Facciamoli tornare serenamente a casa!” Roger, si staccò violentemente dall’abbraccio di Ciop, e aprendo la porta di casa, uscì correndo, seguito da sua sorella, che voltandosi verso Terry disse: “Ci vediamo Terry!” E poi, voltandosi verso quei due, cioè Ciop e Cindy, che aveva considerato fino ad allora bravissimi attori, disse: “Non so chi diamine siete in realtà, ma siete comunque entrati nella nostra vita e portato un po’ di magia! Grazie! Arrivederci!” E uscì anche lei, chiudendo la porta dietro di se.

In casa restarono Alen, Terry, Scott, Ciop e Cindy. Ormai era arrivato il momento. Alen, si avvicinò a Ciop, e piangendo lo abbracciò dicendo: “Addio Ciop! Ti ho accolto in casa mia senza sapere nulla di te! Mi hai fatto conoscere una realtà, che, in tutti questi anni, fatti di responsabilità e di tristezza, avevo dimenticato di aver assaporato! Vedi… quando ero piccolo, insieme ad Henry, recitavamo! Lo facevamo proprio in questo salotto! Io facevo la parte di tuo fratello! Senza saperlo, vi ho anche io amati, soprattutto Cip! Adesso, quando tornerai a casa da tuo fratello, dovresti dirgli che io, gli sono ancora legato! Lo amavo! Già! Proprio come Henry ti ha amato e ti ama tutt’ora! Diglielo per favore! E poi… mi hai fatto CAMBIAR VITA! Non ti dimenticare mai di me! Promettilo Ciop!” Quello, piangendo anche lui, disse: “Alen!! Per me sei stato come Cip!! Un fratellino!! Come posso dimenticarti?? Non lo farò mai!! Adesso so di avere degli amici anche nel vostro mondo!! Ho amato ogni cosa, ogni strada, ogni persona di questa realtà!! Credimi!! Non vorrei lasciarti, ma tuo fratello deve ritornare da te!! TI VOGLIO BENE ALEN!! SEI IL MIO FRATELLINO DI QUESTO MONDO!!! Ti voglio bene, come voglio bene a Cip!! Però… ho un rimpianto… solo uno… non ho conosciuto Henry di persona!! Avrei voluto abbracciarlo!! Non lo lasciare mai più da solo!! E’ un bravo ragazzo, dolce e sensibile!! Forse, un po’, nel guardarlo ti ricorderà me!! Quando lo vedi, quindi, portagli il mio saluto e digli che gli voglio bene!! Io porterò il tuo messaggio a Cip!! Adesso lasciami andare Alen!! Te ne prego!! Hai fatto CAMBIAR VITA anche a me!! Adesso lasciami andare a casa!!” Alen piangendo gli disse: “Non c’è bisogno di dire ad Henry che gli vuoi bene! Lui… lui lo sa già!” Un abbraccio interminabile tra i due, e dopo si staccarono. Cindy, abbracciò Alen e gli diede un bacio tenero sulla guancia e gli disse: “Tu hai accolto il mio fidanzatino nella tua casa!! L’hai protetto e gli hai voluto bene come un fratellino!! E per questo, nemmeno io ti dimenticherò!! Resterai anche tu Alen nel mio cuoricino come Terry!! Terry per me, è stata una vera amica in questo mondo che non conoscevo!! Grazie di tutto Alen!!” E lo abbracciò anche lei. Scott, allora avanzò e disse: “Beh! E’ arrivato il momento di andare via! E poi… basta piangere… che ne sappiamo noi? Ci rincontreremo sicuramente! Infondo… i tre archi sono ancora la, e ci resteranno per sempre! Chi ci impedisce di rivedervi? Potrete venire a trovarci quando vi pare… no? Lo ha detto William!” Il poveretto diceva così, ma piangeva. Non ne era affatto sicuro.

Così, i nostri amici Ciop e Cindy, in compagnia di Scott e Terry, si avviarono verso la porta, ed Alen li seguì piangendo. Solo uno scatto dell’antifurto dell’automobile e poi, Scott, aprì le portiere. Ciop e Cindy, salirono dietro, mentre Terry, si sistemò sul sedile d’avanti. Scott, saltò in macchina, e chiuse lo sportello. Quel rumore fece piangere di più Alen, il quale, vide dal finestrino per l’ultima volta Ciop e Cindy, sbracciarsi in un saluto a mano aperta. Piangevano anche loro, ma sorridevano. L’auto partì. Alen la seguì con lo sguardo fino alla curva, e quando scomparve credette di morire. Era tutto finito. Non avrebbe mai più rivisto Ciop ed il suo sorridere a tutto. Una parte di lui, era partita insieme a loro. Gli mancava già, il mondo della fantasia! Era ritornato alla dura realtà, ma con la consapevolezza di aver vissuto qualcosa di grande ed unico. Il mondo della fantasia esisteva veramente, e lui… solo lui, insieme a pochi altri ne erano a conoscenza. Rientrò in casa, chiudendo il portone.

 

Il viaggio in macchina fu tristissimo. Ciop, guardava fuori dal finestrino, e ripercorse con la mente, a quando aveva visto per la prima volta quelle strade, e poi, si ricordava di quando si era perso in città. Voleva piangere, ma non voleva farsi vedere triste. Ora, il pensiero volava a Cip ed al suo mondo che erano li, pronti ad aspettarlo. Si tenevano stretti Ciop e Cindy, tenendosi per mano. Terry, cercava di non vederli dallo specchietto. Sapeva, infatti, che se lo avrebbe fatto, sarebbe scoppiata in lacrime. Certo! Non erano scoiattoli, ma adesso li aveva conosciuti davvero. Erano la fantasia fatta realtà! Una fantasia che forse non sarebbe mai più stata vista e vissuta. Invece Scott, era convinto che non sarebbe finita la, ma lo stesso fremeva e cercava di non piangere. Pensava, mentre era alla guida: “Non capita di certo tutti i giorni di incontrare davvero Ciop e Cindy! E’ vero! Molti, sono andati nei vari parchi Disney, per avere quell’esperienza, come me prima di quel viaggio che mi ha portato a credere ed a CAMBIAR VITA, e magari, come è successo a me, incontrare  vicino ad un bar, Ciop con suo fratello Cip! Ma quelli sono solo involucri! Costumi! Non sono loro! E tutti lo sanno! Mi chiedo, se le persone che raffigurano i personaggi, sanno della loro esistenza! Forse, anzi sicuramente, la risposta è no! Il tizio che faceva Ciop, per esempio, doveva essere uno che faceva quel lavoro solo per soldi! Infatti, si vedeva benissimo, che andava a malavoglia a farsi fotografare con i bambini, tanto che ne spinse uno e per poco non lo gettava in terra, e poi, come si comportava con l’altro che faceva Cip! Secondo me non lo sopportava! Era costretto a portarselo dietro! Si sa… Cip e Ciop, stanno sempre insieme, e questo, sicuramente gli dava fastidio! L’avrebbe senz’altro mandato a quel paese, se non l’ha fatto veramente, togliendosi quel costume! E’ orribile! Ma… loro non sanno! Io si!” Tutti questi pensieri, affollavano la mente dei nostri amici durante il viaggio. Terry, pensava anche ad Alen rimasto solo, e non poteva che preoccuparsi. Arrivarono dunque, nello spiazzale antistante il palazzo dove lavorava William. Scott, parcheggiò la macchina, ed in silenzio scesero dalla vettura. Siccome, avevano già i pass, non fu difficile arrivare nello studio del disegnatore. William, appena li vide disse: “Vi stavo aspettando! Ormai tutto si è sistemato! Ho mandato già un messaggio nel tuo mondo Ciop! Ti stanno aspettando, così potrai incontrare anche Henry! Che stupido! Come ho fatto a non pensarci prima! Era così facile!” “Così facile?” Disse sgranando gli occhi Terry: “Che intende per FACILE?” William, le rispose: “Allora, si da il caso, chi sia Ciop che Cindy, sono due esseri del mondo dei cartoni animati, possono essere disegnati su un foglio di carta! E brutto a dirsi, ma, per loro, è sempre stato così! Siccome Zak, è rinato in quel mondo da un disegno fatto da me, mi sono chiesto che cosa può accadere se disegnassi Ciop e Cindy! In effetti, da quando sono qui, nessuno ha pensato di disegnarli nel contesto in cui ci troviamo!” Scott, disse: “Ah! Ora ho capito! William, lei vorrebbe disegnarli nel loro mondo, facendoli incontrare con Cip e gli altri! Ma è geniale!” William, con soddisfazione disse: “Già! E’ davvero geniale!” Poi, voltandosi verso Ciop disse: “Sei pronto Ciop a ritornare nel tuo mondo?” Quello, strinse la mano a Cindy che lo guardava teneramente, e con un sorriso disse: “Si!! Io sono pronto!! Da tanto ho desiderato questo momento, anche se… ora mi dispiace… NON RIVEDRO’ MAI PIU’ TERRY ED ALEN!!” E si mise a piangere. Il disegnatore, lo guardò con affetto e, togliendosi gli occhiali rotondi disse: “Non è del tutto vero quello che dici Ciop! Voi potrete ritornare quando vorrete! Sarò io ad aiutarvi! Dovrai solo pensarlo! Ormai so tutto del vostro mondo! Se siete qui, è per miracolo, questo è vero! Per te, Ciop, è stato un prodigio! Una stella che hai visto come Henry! Ma io posso riportarvi qui, quando voglio… anzi… quando volete voi! Per voi è facile! Basta attraversare i tre archi! Per Henry, invece, sarà necessario farlo dormire e disegnare il suo alter ego, che è quello di scoiattolo nel mondo dei cartoni animati! Come vedete tutto è possibile!” Ciop, saltò dalla gioia, e così anche Cindy. Terry, anche lei, avrebbe voluto saltare ma si trattenne, e disse solo a Scott: “Scott! Credo di svenire!” Quello, dal canto suo, sentendo questo disse: “Non sei la sola Terry! Anche io credo di svenire!” Ciop, preso di nuovo dalla sua gioia di vivere, disse ridendo: “Allora Terry, sei contagiosa!! Chissà Alen se sviene sempre, standoti vicino!!” E Terry: “Se fosse così… allora… sarebbe sempre a letto! Visto che siamo sempre insieme dalla mattina alla sera!” Ci fu, una risata generale, ma poi, William, prendendo la parola disse: “E’ tempo che salutiate i vostri amici!” Ciop, strinse fra le braccia Terry, dicendole: “E’ così adesso vado via!! Però, Terry, amichetta mia!! Ricordati sempre di noi!! E riferisci ad Alen, che non si libererà mai di me!! Se gli farà piacere porterò con me anche Cip!!” Quella, anche se con le lacrime agli occhi, disse sorridendo: “Riferirò il tuo messaggio! Stai tranquillo! Sicuramente non vedrà l’ora di conoscere di persona tuo fratello! Loro si assomigliano parecchio!” La tenera Cindy, prendendo la mano di Terry, con uno sguardo dolcissimo disse: “Amica mia!! Tu mi hai difeso e voluta bene!! Io ti auguro tanto, tanto bene nella tua vita!! Ci rincontreremo un giorno!! Stai tranquilla!! Non piangere più!! Resterò per sempre nel tuo cuoricino!!” Terry, se la strinse a se, mentre Ciop, guardando Scott, con un sorriso disse: “Voglio vedere anche te!! Voglio avere il piacere, di nuovo, di vedere quella volpe con il fazzoletto!! Quindi, vienici a trovare Scott!! Amico!!” Scott, con le lacrime agli occhi disse: “E me lo chiedete? Non perderò tempo! Verrò certamente!” William, prendendo Ciop dalle mani disse queste stupende parole: “Creatura mia! Non dimenticherò mai questi giorni! Ciop! Per me sei tutto! Sei stato tu a scegliere me, per compiere questo miracolo! TI VOGLIO BENE! Porta il messaggio nel tuo mondo di un uomo, che indegno, v’ha sempre amati e voluti bene! Ci rivedremo! Stanne certo!” Ciop abbracciò William dicendo: “Anche per me vale la stessa cosa!! Ti voglio bene William!! Resterai nel mio cuoricino come Alen!!” Ci fu una pausa, tutti si guardarono in faccia, in lacrime senza dire una parola, ma poi William, riprendendosi disse: “Bene! Adesso, Ciop e Cindy, seguitemi vi prego!” Quelli, lo seguirono vicino ad una porticina. Terry, nel vedere quella scena disse: “Ma quella porta dove conduce? Caspita! E’ uno di quei STARGATE!” Il disegnatore, spalancò quella porta, e la povera Terry, restò delusa. “Un bagno! Ma… non capisco! Perché Ciop e Cindy dovrebbero entrare in un bagnetto? Pensavo ad una cosa diversa… mi potrebbe spiegare, signor William?” Quello, guardando negli occhi Terry disse: “Lo so! E’ insolito! Pensavate a luci strabilianti, ma, questo miracolo si compirà in un luogo che di magico non ha nulla! Se non li facessi entrare nel bagno, sarebbe troppo doloroso per noi, vedendoli scomparire davanti ai nostri occhi! Ecco perché, devono entrare li! Poi… poi…” Al povero William dicendo così, scesero le lacrime: “Poi, dopo di loro, nel bagnetto sarà solo il buio! Già!” Terry e Scott capirono, e la ragazza non chiese più nulla, ma piangeva. Ciop e Cindy, entrarono dunque, in quel bagnetto, con la mano in alto in segno di saluto, e William, la richiuse. Subito dopo, s’avvicinò al tavolo da disegno, e cominciò a disegnare Ciop e Cindy, vicino ai tre archi. Fece un disegno stupendo, ricco di chiaroscuri. Erano li! Nel loro mondo ora! Tutto era compiuto! Infatti, William, per suprema prova, aprì la porta del bagnetto e non c’era più nessuno! Era come se, Ciop e Cindy non fossero mai stati li.

 

 

 

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