CAMBIAR VITA

CAPITOLO 9

 

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La mattina dopo, nel mondo degli esseri umani, Ciop si svegliò di soprassalto, e inconsciamente credeva ancora di essere uno scoiattolo, ma poi si ricordò di non esserlo più, e si alzò con una malinconia tanto forte che si affacciò dalla finestra piangendo e diceva: “Oh Cip!! Forse non verrò più a casa!! Non ti rivedrò mai, mai più!! Perché??!! Perché mi è capitato tutto questo?? Io, io non pensavo che sarebbe capitato veramente, te lo giuro fratellino!! Mi manca tutto di me, io non sono più io!! Cip se mai ritornerò a casa, te lo giuro non ti farò più arrabbiare, mai, mai più!! Mi manca tanto anche Cindy, chi sa se mi starà pensando!! Oh, era così bello essere uno scoiattolino… salire sugli alberi, cercare noci e ghiande, essere piccolini!!! Ora sono enorme, gli scoiattoli di questo assurdo mondo, non mi capiscono!! Hanno paura di me!! Mi sento solo, tanto solo!!!”

Dietro la porta c’era Alen che aveva ascoltato tutto, e aprendo la porta della stanza, andò ad abbracciare Ciop che singhiozzava e non riusciva a dire niente. Alen disse stringendolo: “Io non ti lascerò mai da solo! Tu per me sei come un fratello! Anzi vieni giù che ti faccio vedere una cosa che ho trovato nell’armadietto e che forse ti farà stare meglio, andiamo!” E scesero al piano inferiore.

Appena arrivati Alen accese il televisore e mise una videocassetta nel videoregistratore e disse: “Ciop, questa videocassetta l’ha comprata Henry a mia insaputa. Io gli avevo detto di non comprarla, ma lui mi ha disubbidito e l’ha comprata lo stesso.” Detto questo prese il telecomando e premette il tasto PLAY.

In quel preciso istante sul televisore apparve la scritta “CIP & CIOP CARTOONS” e subito dopo una storia che aveva come protagonisti proprio Cip e Ciop. Ciop guardava il televisore con tanto di occhi di fuori e non osava parlare. Alen disse dopo un po’: “Io ho sempre considerato i cartoni animati, roba da bambini e da matti, ma ora mi pento di quello che ho detto più di una volta a Henry al riguardo. Io gli dissi di non guardarli più e di tenere i piedi per terra, e lo prendevo in giro quando si metteva a guardarli, ma ora tutto è diverso, ora credo a tutto quello che lui diceva. Come ho potuto non capire mio fratello! Lui è stato sempre solo, e io non ho mai cercato di consolarlo e di cercare almeno per una volta di capirlo veramente. Lui soffriva per la mancanza di nostro padre, perché i nostri genitori sono separati. Papà abita sempre in questa città, ma non ci viene a trovare spesso. Viene molto di rado! Certo! Io ho sofferto per questa separazione, ma Henry non ha mai voluto accettare questa realtà. Sono stato uno stupido e non credo che mi potrà mai perdonare per questo!” Sentendo questa confessione, Ciop, abbracciando Alen disse: “NO ALEN!! Henry forse ti ha già perdonato, e sicuramente ora starà soffrendo, come ora sto soffrendo io!! Tu non hai colpa, sicuramente l’hai fatto perché gli vuoi bene!! Non sei uno stupido te lo assicuro, anzi ora capisco anch’io perché Cip, il mio fratellino certe volte mi ha rimproverato!! Lo ha fatto perché mi vuole bene!!” Alen sentendo queste parole si strinse al petto di Ciop, e cominciò a piangere come un bambino, dicendo: “Se mai Henry ritornerà, troverà un fratello migliore di quello che ha lasciato.”

 

 

 

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