DIETRO QUELLA FINESTRA

RAFFAELE FAMELI

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1.       LA PORTA SCARLATTA – LE FOTO SENZA INNOCENZA – L’INCOTRO CON LA SIGNORA MARY

 

Quando tutto tornò silenzioso, aprii di nuovo gli occhi! Quello che m’apparve era la seguente scena: Un’atra porta! Già! Dietro l’armadio c’era una nuova porta! Facendo mentalmente la planimetria dell’edificio, pensai che, siccome i muri erano spessi, ci doveva essere un’altra camera! Ma perché nasconderla dietro ad un mobile? Cosa mai poteva esserci lì dietro di tanto segreto? Ripensai alle storie di Ric e di Alby… Ormai avevo capito che nulla di quanto stavo vivendo poteva essere normale! Probabilmente, era proprio dentro quella camera che lo GNOMO aveva il suo regno! Infatti, dentro l’armadio, poteva esserci un sistema per poter accedere proprio lì senza spostarlo! Possibile che Chicchina e le altre due donne non si fossero accorte di quella PORTA? Andai, stando attento a non cadere, verso quella porta! Era di colore scarlatto! La maniglia ad ovolo mi suggerì l’antichità di quella stanza! Avevo sempre avuto un’avversione, ma anche un’attrazione per quel tipo di maniglia già vista in passato! Sembrava un uovo vista la sua forma allungata! La presi in mano quasi a non volerla rompere, e cominciai a girarla! Ad un tratto, al di sotto della PORTA SCARLATTA, vidi come un chiarore del sole! Com’era possibile tutto questo? Doveva trovarsi una finestra dall’altra parte… Con un po’ di timore, cercai d’aprire la porta, quando… un altro rumore! Questa volta dal corridoio! Era evidente! Qualcuno c’era in quella casa così ricca di mistero! Stetti in silenzio, ma poi m’accorsi che ormai avevo fatto rumore, e non aveva senso aspettare! Così, mi girai verso l’entrata della stanza aspettando quel QUALCUNO… ma, nessuno giunse… lo GNOMO era morto e questo lo sapevo, e poi, nessuno m’aveva visto entrare in quella casa! Mi feci coraggio, e girai l’ovulo.

La serratura scattò! Una ventata m’arrivò in viso, come se ci fosse davvero una finestra aperta! Aprii interamente la porta, e notai subito un ambiente che strideva con il resto della casa! Era come una stanza di molti anni prima… Una stanza già vista! Sembrava un laboratorio di una sarta! Al centro un tavolo rotondo impolverato, dove potevo distinguere chiaramente delle forbici ed una scatolina dove le sarte mettevano i rocchetti col filo e gli aghi! Il soffitto era d’un colore rosa! Il lampadario, era costruito in modo che le lampadine erano racchiuse in contenitori simili a fiori aperti! All’angolo una macchina da cucire molto vecchia! Moltissimi tessuti erano posati su un divano color crema! Non c’era dubbio! Era proprio un laboratorio di una SARTA! C’era anche la presenza d’un manichino… già! Proprio come i manichini di Alby! Speravo solo che quello non si muovesse! Come mai, una stanza simile, e molto ben illuminata visto la presenza di una bella finestra vicino a quella macchina da cucire, era stata nascosta? Cosa c’era in quel posto che pensavo d’aver già visto di tanto sconveniente? M’avviai senza paura verso il tavolo, e mi venne un capogiro! M’appoggiai con la mano sul tavolo, e respirando a fondo, vidi che un cassettino di quella scatolina era aperto! L’aprii completamente, e feci un passo indietro inorridito! Infatti, vidi subito delle fotografie! Non erano foto normali! Non lo erano affatto! Mi scesero le lacrime! Infatti, notai che proprio in quella stanza, ricca di bottoni d’ogni tipo e forma,  si era consumato l’orrore! Vidi, in quelle immagini, i due bimbi completamente nudi e qualcuno che li prendeva con forza, violandoli senza pietà! Anche se non erano immagini in movimento, non so perché, potevo seguirne tutte le azioni disgustose! Potevo addirittura udire le urla di quelle povere creature, ricoperte anche dalle loro stesse feci data l’ignobile penetrazione!! Capii il sogno fatto!!  Non era stato solo il NONNO GNOMO! No! C’era qualcun altro! Purtroppo, dalle foto non si vedeva bene chi fossero gli altri responsabili, ma notai che erano in TRE! Uno aveva una specie di cilindro ed un mantello! Trattenni un grido! Capii benissimo chi erano, e gettai le foto sul tavolo! Ad un tratto una scossa di terremoto!! Già!! Dovevo uscire! Avevo paura che tutto potesse crollarmi addosso!! Uscii con foga da quella stanza, e poi, dalla stanza da letto… infine il corridoio, la veranda, la cucina, il TELEVISORE CON LA SCACCHIERA,  l’altro corridoio!! Ecco ero fuori!! Presi il computer  appoggiato, graffiandomi tutte le mani con quelle piante spinose, e poi, mettendo in fallo un piede, caddi giù per le scale, cadendo lungo lungo in strada, visto che il cancello era stato aperto! Dolorante, guardai in su, e vidi lo GNOMO DI PLASTICA su quel pianerottolo, RIDEVA!! Poi scomparve all’interno di quella lurida casa, teatro del dolore di due innocenti… Era evidente! Non c’era stata nessuna scossa tellurica!! Mi ricordai che il nonno GNOMO faceva di lavoro il SARTO, ma da quando era malato, aveva smesso di lavorare.

Rialzandomi, m’appoggiai al muro e vomitai! Avevo, purtroppo, visto un’altra verità! Un’altra STORIA!! Cosa c’era in quella città? Cosa avevano visto le case in quella VIA FOSCA? Solo il terrore!! Terrore di quei TRE o QUATTRO… Assoldavano gli innocenti per stuprare, picchiare, uccidere in fine le povere creature PURE! Non solo toglievano la vita… no! Loro toglievano l’INNOCENZA!! Odiavano quella parola!!

Stetti per un po’ appoggiato a quel muro per riprendere fiato. Mi mancava ora il coraggio d’approfondire! Volevo solo fuggire via al più presto, ma capivo di non poterlo fare! Pensai anche agli EXPERIMENTES ed al BUIOS di quella sera!! Come avrei affrontato una simile prova? Come avrei potuto varcare la soglia di quella STANZA di QUEL PALAZZO? Cosa ci poteva essere lì dentro? Cosa avrei trovato? E poi… quel computer!!

Camminai per quella STRADA FOSCA per andare nel mio rifugio… il bar. Ad aspettarmi, visto che stranamente non c’era nessuno, proprio Mirmo. Appena mi vide mi disse: “Eh! Non ti invidio proprio caro Antonio! Non so cosa hai visto ma lo immagino!!”. I miei occhi si riempirono di lacrime, e gettandomi tra le sue braccia, incominciai a piangere. Anche se per lui ero quasi uno sconosciuto, m’abbracciò a sua volta accarezzandomi i capelli… “Vieni dentro!! Ho altre due sorprese che ti faranno piacere…” Mi disse facendomi sempre le solite smorfie buffe. Entrai con lui nel bar, e lì vi trovai sopra il bancone un grosso alimentatore che capii essere del computer, ma la cosa più strana, e che ad un tavolino c’era seduta una donna… una donna vestita di rosso che mi guardava sorridendo. “La prima sorpresa sai cos’è, mentre l’altra è molto più importante!! Sai chi è quella donna, Antonio?” Io la guardai per un po’, e poi esclamai: “No!! Non è possibile!! E’ proprio lei!! E’ come l’aveva descritta Ric nella SUA STORIA… e così ha fatto anche Alby!! E’ la signora Mary!!” Quella, disse alzandosi: “Si!! Sono proprio io!! Mirmo… puoi chiudere il bar per qualche minuto? Devo parlare assolutamente con Antonio!!” Mirmo, disse: “Già fatto!!” “Ok, Antonio!! Vieni vicino a me!!”. M’avvicinai malfermo a quel tavolo, e poi mi sedetti su una sedia libera, e così fece anche Mirmo… “Dunque!! Mirmo m’ha raccontato tutto!! Ah! Quanto hai dovuto vedere e stare male!! Lo so!! E’ il destino di chi L’INCROCIA nel suo cammino!! Ma credo che tutto questo stia per finire, e così anche il dolore che è sempre esistito in questa città!! So che hai molte domande da pormi, pensando che io ti possa rispondere… Se è così, dimmi… dimmi piccola PUZZOLA… dimmi tutto!!” Non resistetti! Cominciai di nuovo a piangere, e nel farlo raccontai per filo e per segno tutto quanto, fino ad arrivare a quella casa ed a quelle maledettissime foto! La signora, rimase in silenzio ad ascoltare, e poi, dandomi in mano un fazzoletto candido, disse: “Lo sospettavo!! Già!! Comincia sempre così… con i RICORDI che sembrano INCUBI!! E lo sono davvero!! Però, nel tuo caso, Antonio, c’è qualcosa che non va!! C’è qualcosa che non torna… Anche se ti hanno fatto credere che CI SIANO, non è detto che CI SONO DAVVERO!! Tu hai ragione a dire che devi andare in quel palazzo a trovare il o la RESPONSABILE di tutto!! Però, ancora è presto!! Devi ancora ricercare e capire il perché di queste tue visioni che non t’appartengono per intero!! Dal tuo racconto, si deduce che tu GLI hai incontraTI solo da piccolino… Ora, è il caso di vedere, proprio come ha fatto Alberto, se ancora è in funzione TELEPIANURA!! Solo tu puoi farlo, ma ti servirà aiuto per questo!! So che stasera dovrai stare un po’ con Riccardo ed Alberto, ma prima devi andare da un altro amico che ti aiuterà a VEDERE LA SCACCHIERA se ancora esiste…Quello, è il segno che LORO ancora appartengono a questa realtà!! Mi sono permessa di contattare una persona di mia conoscenza che ha sempre studiato quei strani segnali!! Per Alberto, non c’è stato bisogno di lui, perché aveva lui stesso trovato il modo di VEDERE E RICEVERE!! Tu, invece, Antonio, hai bisogno di questo mio amico!! E’ un mio parente! Possiede un laboratorio di riparazione per vecchi televisori!! Anche lui, proprio come me e Mirmo è un volpacchiotto in piena regola!! Anche lui ha avuto in passato a che fare con quei TRE!! Io posso solamente mandarti da lui!! Si chiama Lulli!! Ha il suo esercizio nella via principale di questa città!! Chissà quante volte sei passato di lì senza accorgertene!!” Feci mente locale, ed ad un tratto mi ricordai di questa persona! Infatti, una volta gli portai un televisore guasto, che lui, quasi magicamente, riuscì ad accomodare. “Non posso dirti nulla di più, mia cara puzzolina… Sappi solo, che al contrario di quello che pensi, non sei affatto da solo… ma è proprio la solitudine che ti ha fatto giungere fin qui!! Purtroppo, ancora dovrai VEDERE e SOFFRIRE!! Però, non ti scoraggiare!! Riuscirai a trovare la soluzione a tutto, e giungere preparato DIETRO A QUELLA FINESTRA!! Se è vero che già ci sei stato, avrai in te la CHIAVE di quella PORTA!! Nessuno sa chi occupa quell’appartamento!! Da una ricerca condotta dal volpacchione qui presente Mirmo, non è mai risultato abitato!! Già… NON dovrebbe trovarsi NESSUNO!! E dico NON perché NESSUNO non ha diritto d’ESISTERE in questo mondo!! Adesso, vieni qui ed abbracciami!!” Non me lo feci ripetere due volte! Abbracciai quella donna così ricca di mistero! Aveva un profumo meraviglioso!! Un profumo che avevo già sentito quando ero piccolo… e… durante il sogno dell’erba che avevo fatto prima di vedere l’INCENDIO!! Mi sentii a casa!! Notai anche che aveva una lunga coda da volpe che poi scomparve come per magia! Mirmo, con delle smorfie, sorseggiando un liquore, proprio come aveva raccontato Ric, con quel suo modo buffo, disse: “Beh… Adesso s’è fatta quell’ora!! Devo aprire il locale!! Comunque, stasera, Antonio, dopo gli EXPERIMENTES, vieni così ti farai una bella bevuta!! Credo che dopo quello che vedrai e proverai ti servirà molto!! AHAHAHAH!!” Risi anch’io, e strinsi le mani di Mirmo. Poi, presi dal bancone quell’alimentatore, e ringraziai andandomene a casa… Dovevo aspettare l’apertura di quel negozio!! Si era già fatta l’una!! Lulli… chi mai poteva essere davvero questa persona così ricca di fascino? Comunque, ero contento!! Avevo conosciuto la signora Mary.

 

 

2.      IL COMPUTER – L’ORRORE DEL FILMATO – IL DISCO LUNARE

 

 

Ero già arrivato a casa! Ormai avevo tutto l’occorrente per accendere quel computer che m’era stato donato. Cosa mai poteva contenere? La sola idea di trovar qualche indizio mi faceva letteralmente saltare… Andando nella mia tavernetta dove tenevo tutto il necessario per riparare i vecchi computer, togliendomi il giaccone, mi ricordai del disco trovato nella casa dello GNOMO. Misi la macchina sul tavolo insieme all’alimentatore, e lo tolsi fuori dalla tasca! Per fortuna nella caduta non s’era rotto! Guardando la sua copertina così strana, con una luna disegnata,  accesi il mio impianto stereo e lo misi sul piatto ma non misi sopra la puntina perché ora ero attratto da quel computer. Così, lasciando l’impianto acceso, andai verso il mio laboratorio. Presi tutto l’occorrente come cacciaviti, multimetro ecc., e pensando di doverlo smontare, arrivai al tavolo da lavoro. E se avesse fatto corto? Era una eventualità, siccome era molto vecchio, ma io non avevo tempo da perdere! Presi una spina mobile, e v’infilai il cavo dell’alimentatore e l’altro capo al calcolatore! Siccome avevo anche un monitor, decisi che per vedere meglio avrei usato anche quello, così lo collegai. Era il momento della verità! Dovevo premere il tasto d’accensione. Ad un tratto, mi vennero i brividi nel pensare di chi mai poteva essere una simile macchina! Pensai al racconto di Alby! Mi passò tutta la voglia d’accenderlo… ma la signora Mary era stata categorica! Ancora dovevo VEDERE e RICEVERE!! Così, presi una sedia e la misi davanti al monitor… premetti ON!

Solo uno schiocco simile a quel maledetto relè in quel palazzo!! Sembrava che tutto doveva sempre iniziare così… con quel suono!! Stetti con ansia per un po’ davanti allo schermo nero, ed alla fine un cursore verde lampeggiò. Funzionava!  Ma la macchina non dava segni di vita oppure di dati! Sembrava tutto fermo! “E se fosse solo un terminale?” Pensai da informatico, così lo guardai tutto, ma sembrava essere un “normale” laptop!! Era necessario far qualcosa! Si, ma cosa? L’unica cosa che mi venne in mente era di premere RETURN… A quel punto lo schermo si illuminò di verde ed apparve una finestra! Con orrore, vidi apparire da quella, la SCACCHIERA in modo disturbato, e poi un suono continuo! Era un video!! Vidi apparire solo per un attimo una data! Era il 12 Dicembre di dieci anni prima! Mi segnai su un foglietto la data e continuai nella visione! Il cuore mi batteva a mille all’ora, e cominciò a venirmi qualche dubbio! Dovevo continuare oppure smettere? Il mio cervello diceva di no, mentre il mio cuoricino da puzzolina aveva giurato che avrei continuato nella mia ricerca… Ed ora… avevo l’opportunità di scoprire altro…

Ancora, di immagini nemmeno l’ombra… solo quel segnale che faceva rabbrividire… ma poi… poi vidi, con un taglio secco cambiar la scena!! Lo schermo divenne nero, e poi, tutt’ad un tratto l’immagine si schiarì anche troppo! Un’immagine fortemente sovraesposta! Sembrava essere l’interno d’una stanza grigia, e sopra l’inquadratura, attaccato da un lungo chiodo arrugginito… LUI!! Riconobbi subito le sue giunture snodate!! Era un ARLECCHINO!! Già!! Ne aveva parlato Ric nella SUA STORIA!! Mi venne un conato ricordando quello che aveva raccontato… ma resistetti e continuai a guardare! Andò via la luce in casa mia, ma il computer rimase acceso, poiché collegato ad un gruppo di continuità! Mi si fermò il respiro!! Non riuscivo a smettere di guardare, quando vidi entrare nell’inquadratura un bimbo! Poteva avere ad occhio e croce tre anni d’età! Sembrava esser felice d’essere proprio in quella stanza! L’inquadratura s’allargò di colpo, e si vidi il bimbo che si era seduto su un divano! Partì una musica come di una marcetta che andava di continuo con il suo volume sempre più alto! Provai ad abbassare il volume, ma presi una scossa tremenda dal potenziometro! Gridai! Il bimbo, si mise a giocare con delle bambole messe lì sul divano! Tutte bambole dai lineamenti indefiniti ma terribili! Ad un certo punto, il bimbo, odorò una di quelle bambole e si mise a vomitare forte! Si poteva udire distintamente il suono dei conati disperati! Quell’innocente, poi, forse a volersi pulire, si spogliò tutto nudo… mise i vestitini luridi su quel divano, e fu lì che vidi arrivare una figura tutta vestita come in tunica!! Sembrava essere una donna asiatica! Capii e cercai di trattenermi per non vomitare anch’io!! La CINESINA, andò da dietro al bimbo e tentò di tenerlo fermo per le spalle! Notai che le sue mani erano tutte bianche come quelle di un morto!! Poi, un’altra figura, nera con un dente scheggiato, prese quel bambino dalle caviglie e lo buttò sul pavimento, facendogli sbattere la testa contro il pavimento sporco di vomito! S’udì il colpo ed il pianto di quell’innocente che intanto era come scosso da violente convulsioni!

Una terza figura s’unì!! Il lungo mantello ed il cilindro in testa, suggeriva chi fosse!! Era MAMI!! Ecco!! Ecco i TRE!! I TRE al gran completo!! Mami, senza alcuna pietà, allargò le braccia del poveretto, e la STREGA prese a tirare pugni molto forti in pancia al bimbo, mentre fuori campo s’udì una risata stridula!! MAMI, prese allora a tirargli i testicoli ed il piccolo pene!! Il bimbo vomitando e gridando, cercò di sfuggire a quel massacro, ma la CINESINA lo tenne fermo dalla testa. Ad un tratto la musica s’abbassò, e si udì come uno strappo di carne!! Tutto silenzio!! Il bimbo non urlava più!! Fu allora che vidi un’ala di GUFO spuntare nell’inquadratura, e proprio MAMI, offrì a quell’ala, gli organi genitali appena strappati al bimbo!! Notai il sangue… e vidi gli organi!! A quel punto la musica cessò, e s’udì solo il rumore di qualcuno che masticava freneticamente! La Cinesina, la Strega e Mami, nel contempo, si nutrirono di quello che rimaneva del bimbo, ossa comprese!! Si poteva anche udire lo strazio del rumore delle membra strappate con violenza da quel corpicino inerme!! Dopo di questa scena… nell’inquadratura, solo due occhi che roteavano e si potevano ascoltare le siglette descritte da Ric… Dopo di questo… SOLO SCACCHIERA! Con di nuovo quella dannata data!

Il video terminò e la luce tornò! Corsi in bagno! Quelle immagini così cruente mi fecero stare malissimo!! Chi era quel bimbo? E dove si trovava il posto in cui era stato consumato l’orrore? Forse era DIETRO QUELLA FINESTRA? Notai che il mio malessere non terminava!! Avevo non solo bisogno di vomitare, ma anche di stendermi!! Presi una bacinella, e di corsa, andai vicino al mio impianto stereo poiché lì c’era un divano!! Mi coricai e vomitai come non avevo mai fatto, in quel contenitore!! Provai lo stesso dolore che aveva provato quella creatura!! Non riuscendo a calmarmi, allungai la mano, e misi la puntina su quel disco come a voler ascoltare qualcosa… qualcosa che non doveva essere DOLORE!! La musica partì… una musica dolce!! Era come vedere dentro ad un oblò!! Era come essere vicini ad un Jukebox in piena estate!! Potevo sentire, non l’odore del mio vomito, ma la brezza marina e salsedine!! Chiusi gli occhi, e ritornai a quella verde prateria del mio sogno!! D’incanto, mi sentii molto meglio!! Il computer, nel frattempo, senza che io me ne accorgessi era andato in corto ed esplose!! Non so per quanto tempo fui steso sul divano con gli occhi chiusi!! Di sicuro m’addormentai, perché di colpo non udii più nulla!! Il mio corpo era leggero!! Quando mi svegliai, volli andare a vedere il disco che m’aveva salvato!! Sorrisi!! Era tutto verde come la PIANURA, e sull’etichetta, solamente la parola LUNA!! Quella musica era carica di KALIMBA LUNARE!! Pensai di fare una copia sul mio cellulare, e d’ascoltarla sempre nel momento del bisogno!! Pulii tutto quanto!! Adesso, dopo aver visto l’INFERNO IN TERRA, dovevo andare da LULLI e poi andare dai miei amici Ric e Alby per gli EXPERIMENTES!! Presi anche dal tavolo, vicino al computer distrutto, la data che avevo trascritto durante quell’orrenda visione di morte!!

 

 

3.       LULLI – LA STANZA DELLA RICEZIONE – IL NULLA - L’INCONTRO CON MARIO, RICCARDO ED ALBERTO – L’INCONTRO CON SAMANTHA, MENI E DOROTY - LA CAMERA DELLA RADIO DEL TERRORE

 

 

Uscii di corsa da casa mia! Erano circa le cinque di quel pomeriggio! Quante cosa mi erano accadute! Tutte cose che poi avrei scritto! Ma, adesso dovevo farmi coraggio per andare da questo Lulli, parente della signora Mary. Camminai per arrivare nel suo laboratorio, e quando l’intravidi, mi posizionai davanti alla porta a vetri che conduceva in un posto molto particolare… Tanti scaffali con tantissimi televisori molto antichi! Non osai entrare subito! C’era qualcosa che mi bloccava! Cosa avrei trovato all’interno di quello strano posto? Ricordavo d’esserci già stato, e ricordavo pure le stranissime sensazioni che avevo provato a stare lì dentro!! Lulli, era un uomo alto di mezz’età! Capelli bianchi e sguardo severo, ma nello stesso tempo competente e molto furbo! Quel posto si divideva in tre ambienti… L’ambiente all’entrata con tutti quei televisori e tubi catodici messi su supporti di metallo molto alti, più moltissime schede elettroniche in tantissimi scatoli… Il secondo ambiente, era accessibile da una porta sempre aperta, poiché bloccata da un altro scaffale! Si accedeva camminando verso destra! Questa era l’entrata per il laboratorio vero e proprio che stava proprio davanti… Tuttavia, entrando da questa porta, proprio sulla sinistra un altro ambiente sempre buio! Questo ambiente lo si poteva intravedere anche stando davanti alla porta d’ingresso, ma i televisori messi davanti, coprivano quello che avrebbe avuto l’aspetto di un bancone, non facendo vedere altro che buio dalla parte superiore!

Ci volle un po’ perché mi decidessi ad entrare… e quando fui pronto, misi il piede dentro quella stanza!! La stanza dei televisori! Notai la presenza d’un televisore acceso… ma da quello solo la mancanza di segnale! Mi sentii girare la testa! Dovetti mettere la manoo su un televisore pieno di polvere per non rischiare di cadere! Tutto tremò! Pensai che qualcosa stava per cadere… invece niente! Comunque, dovevo entrare in quel laboratorio! Camminai piano piano, e quando ebbi davanti quell’altra stanza, sempre piena di apparecchiature elettroniche, mi schiarii la voce e dissi: “C’è permesso? Posso entrare?” Qualcuno, girato di spalle, con davanti un televisore aperto su un bancone da lavoro, con un odore strano che sapeva di metallo fuso… Era lo stagno che si usa per saldare, tirandosi su gli occhiali, disse: “Avanti!! Entrate pure…”. Era Lulli!! Notai che al di sopra di questo banco da lavoro, c’era un poster con tantissimi monoscopi tutti colorati delle varie emittenti televisive sia italiane che estere… ma uno solo mi colpì profondamente!! Al centro… incollato con il nastro adesivo trasperente… c’era un altro segnale di test!! Il segnale di test che avevo visto poco prima a casa mia!! LA SCACCHIERA!! Al di sotto la scritta fatta con la stampante ad aghi: “TELEPIANURA”! Andai vicino a quell’uomo, che aveva in mano un saldatore! Poi, con l’altra mano, spostò verso di me una lente d’ingrandimento fissata sul tavolo con una luce a neon per vedermi meglio… “Lei è il signor Lulli? Salve! Mi chiamo Antonio…” Quello, mi disse: “Aspetti un attimo!! Devo finire di saldare questa resistenza e sono subito da lei…”. Senza darmi troppo retta, si rimise a lavoro! Lo osservavo maneggiare quel saldatore con molta perizia, e ne rimasi incantato! Ma non riuscivo a togliere lo sguardo dalla SCACCHIERA!! Non so per quanto tempo rimasi a fissare l’immagine, perché fu proprio Lulli a destarmi da quella specie di trance: “Dunque… Dunque diceva, signor Antonio? Ah! Vedo che le interessano i monoscopi!! Ah!! Anche io ne sono affascinato…” Io, tossendo, dissi: “Beh… si!! E’ proprio di uno di quelli che volevo parlarle… Mi manda da lei la signora Mary…” Lulli, divenne molto più serio, e poi disse: “Lo so!! E’ la SCACCHIERA!! Ma che vuole da me precisamente?” Mi stupii! Pensavo che la signora gli avesse spiegato tutto: “Beh… vede… La signora, la sua parente, m’ha detto che lei può aiutarmi per risolvere un mio problema!! Vorrei sapere se ancora TELEPIANURA è in trasmissione…” Quello, saltò e si irrigidì, e poi mi disse: “Si! Mary e mia parente!! Però, quello che mi chiedete è molto!! Ah!! Le ho detto che non voglio più vedere nulla… ma lei ha tanto insistito… Aspetti!! Chiudo per un attimo il negozio, e poi andremo di là...”. Infatti, posò il saldatore sul suo supporto a spirale, e poi corse a chiudere la porta del locale! Io tremavo… tremavo forte!! Cosa mi avrebbe fatto vedere Lulli?

L’uomo, ritornò quasi subito da me, e poi mi disse: “Mi segua!!” E sparì verso il buio dell’altro ambiente! Accese una luce, ed seguendolo, vidi una scrivania con molti fogli, e più avanti, sulla destra, una stanza chiusa! Lulli, aprì proprio quella porta! Un odore particolare m’avvolse! Sembrava che quella stanza non fosse stata aperta da tempo! L’uomo, vedendomi alquanto turbato, mi disse: “E’ qui che dobbiamo entrare! Non faccia caso al disordine!” Dicendo così, da un vecchio interruttore, accese una luce fioca che sembrava quella di un lumino elettrico che si usa nei cimiteri!! La stanza risultava essere in penombra! Sulla destra, in corrispondenza del muro che separava quella stanza dal laboratorio, proprio dove c’era il banco da lavoro, un divano rosso! Doveva essere molto antico. “Si sieda sul divano e aspetti un attimo!! Questo televisore è molto vecchio e serve tempo perché si riscaldi…”. Infatti proprio davanti a me, tra vecchie schede, radio d’ogni genere anche ricetrasmittenti e fogli sparsi, su un supporto di metallo molto vecchio, un televisore degli anni ’60!! Lulli, accese lo stabilizzatore e dopo il televisore… “Vede! E’ da tempo che non faccio più questa assurda cosa… Mi chiedo come sia possibile che Mary… mia cugina… abbia deciso, proprio oggi di mandarla da me ad accendere di nuovo questo vecchio televisore!! So solo che trasmetteva quel test LA SCACCHIERA, ma nulla più!! Come mai tutto questo interessamento per sto canale?” Io, capii che Lulli non aveva la più pallida idea su cosa aveva osservato, e volli dirgli una bugia: “… Ah!! Sa… sono appassionato di trasmissioni televisive strane!! AHAHAHAHA!! Nulla di più!! Volevo semplicemente sapere se ancora era in funzione!! AHAHAHAHA!!” Lulli, facendo una faccia strana, disse: “Non si dovrebbe essere curiosi a vedere qualcosa che potrebbe anche non esserci mai stata!! Io stesso, ho cercato questo canale per molto tempo dopo aver visto… ma… NULLA!! Infatti, ho rinunciato, anche perché… Lasciamo perdere…” “No!! Racconti…”. “Signor Antonio!! Non voglio ricordare!! Non voglio ricordare quel maledetto giorno in cui seppi della scomparsa del mio unico figlio!! Sono 10 ANNI che non si fa vedere!! I Carabinieri, hanno detto d’averlo cercato in lungo ed in largo!! L’unica cosa che mi ricordo di quel MALEDETTO 12 DICEMBRE, e che mentre ricevevo la notizia della sua scomparsa, io avevo acceso per provarlo, proprio questo televisiore… fu allora che vidi LA SCACCHIERA… la SCACCHIERA E…!! Solo questo ricordo!! Mary, mi ha detto che mio figlio è scomparso proprio per questo… ma… chi la capisce!! E’ un tipo molto strano!! Ma anch’io ho visto!! Non è possibile dimenticare…”. Il televisore si mise in funzione, ma dello strano segnale nemmeno l’ombra!! C’era il NULLA!! Già!! Il nulla della scomparsa del figlio di Lulli!! Capii qualcosa! “Vede, signor Antonio… NULLA!! Non c’è NULLA!! C’è il vuoto… come il vuoto che porto da 10 anni nel mio cuore!! Probabilmente è stato RAPITO… Già!! Magari fosse così…  Gli ho voluto molto bene… e me l’hanno rapito!! Mary, dice che probabilmente non lo vedrò mai più… ma io spero ancora!! Spero ancora di vederlo, come lei ha sperato venendo qui, di vedere quella dannata SCACCHIERA!! TELEPIANURA la chiamano… ma, io l’ho chiamata in un altro modo… TELE DISPERAZIONE!!”. “Ha detto che l’ultima volta che ha visto quel segnale è stato il 12 Dicembre di 10 anni fa?” Lulli, s’asciugò una lacrima dietro agli occhiali, e disse: “Proprio così…”. Spegnendo il televisore e lo stabilizzatore, disse: “Adesso… se non le dispiace, devo continuare il mio lavoro!! Mi scusi signor Antonio per non esserle stato d’aiuto…”. Dicendo così, m’accompagnò fuori in strada, e poi scomparve tra i suoi televisori…

Rimasto fuori dal laboratorio, corsi per sedermi su un gradino, e lì mi misi a piangere!! Quella data… Quella data era proprio quella che avevo visto su quel dannato computer!! Quel povero innocente, era dunque il figlio del signor Lulli? Si! Piansi, anche perché probabilmente l’uomo aveva visto cos’era successo proprio grazie a quel canale, ma non ci poteva credere!! Povero padre… Quanta disperazione… quanto ODIO!! Quanto BUIO!! Mi decisi, ed andai verso l’affaccio! Lì, avrei aspettato la chiamata dei miei due amici!! Dovevo SCOPRIRE per poter VENDICARE tutti quegli innocenti!! Giurai a me stesso di farlo, anche se sapevo che gli EXPERIMENTES di quella sera, dovevano essere DURI E TERRIBILI!

Quanto era bello il mare visto dall’affaccio! Per un po’ mi misi a guardare quell’immensità, cercando di dimenticare tutto ciò che avevo visto e sentito! Così assorto, mi resi subito conto d’un fatto! Tutto quello che stavo vivendo era il PASSATO!! Non era il PRESENTE!! C’era qualcosa che non quadrava davvero in tutta quella storia! Qualcuno, era evidente, stava giocando con me… Erano forse quei TRE o QUATTRO? Oppure era tutto frutto delle cattive intenzioni di qualcun altro? Pensando in questo modo, andai in un vicino supermarket, e comprai una birra grande! Avevo intenzione, almeno per un po’ di starmene tranquillo. Così, Andai a sedermi su una panchina, con la birra in mano, sorseggiandola piano piano. Ora, per me, era il momento d’affrontare il BUIOS!! Al sol pensiero mi si annebbiava la vista!! Provavo molta paura, ma sapevo che il vero INFERNO non l’avrei visto quella sera! Altri erano i miei nemici… ammesso che esistessero davvero!! Vedendo dei bimbi giocare, mi rilassai!! Tutto era normale, ma, nello stesso tempo terribile! Avrei voluto fermarli per avvertirli del pericolo, ma non potevo! Non potevo farlo! Magari, tutto quel trambusto me lo ero inventato io! Non aveva senso turbare la vita di quegli innocenti… ma poi, pensai che non poteva essere tutta finzione! Infatti, tutto quello che era successo era VERO!! Ad un certo punto squillò il mio cellulare! Era Ric: “Antonio!! Dove sei? Come certamente saprai dobbiamo agire in fretta!! Devi fare EXPERIMENTES!! Devi PROGREDIRE!!” Io, a quelle parole risposi: “Mi trovo all’affaccio, Ric! Sono pronto!! Dimmi il posto, ed io verrò!!” “Ok! Perfetto!! Stiamo venendo a prenderti insieme ad Alby!! Aspettaci lì…”, e riagganciò. Ormai tutto era pronto… tutto era pronto ma dissi a Riccardo una bugia!! Già!! Io, non ero affatto PRONTO!! Vuotai la bottiglia tutt’in un fiato, e così aspettai i miei due amici… amici che volevano addestrarmi alla lotta contro di LORO.

Non tardarono! Ric ed Alby, arrivarono in macchina e suonarono il claxon! M’alzai faticosamente, e m’avvicinai! Ora, ero insieme ad una volpe ed ad uno scoiattolo striato! “Antonio!! Per gli EXPERIMENTES di oggi, dobbiamo andare a casa di Alby!” Disse Ric, il quale, nel dire così mi diede una pacca sulla spalla… M’accorsi, che oltre a Ric che era seduto vicino ad Alby che guidava, c’era un’altra persona seduta con me sul sedile posteriore! Quello, sgranando gli occhi, mi rivolse la parola dicendo: “Ciao Antonio!! Sai Dantini e lo scoiattolino m’hanno parlato molto di te… So che hai ricevuto le 2 PIRAMIDI ed hai conosciuto la signora Mary!!” Io, risposi: “…Si ma chi è lei?” Ric si mise a ridere, e disse: “Come? Non riconosci mio cugino Mario?” Saltai sul sedile! “…Mario… il gatto?” “Già, puzzolina mia!! Sono proprio io!! Mi hanno chiamato perché per gli EXPERIMENTES di questa sera serve un ESPERTO!! AHAHAHAHA!!” Alby, nel sentire questo, anche se voleva fare il serio, si mise a ridere! Mi ricordai!! Ma certo!! Era stato proprio Mario ad istruire Ric!! Confesso, che a stare seduto con quel ragazzo mi sentii in agitazione, ricordandomi di quello che aveva dovuto passare il povero Ric. “Che c’è? Il gatto t’ha mangiato la lingua? AHAHAHAHA!!” Rise Mario, ed io, educatamente risposi: “No! E’ solo che non m’aspettavo d’incontrarvi qui…” “Dammi del tu, PUZZOLA… e cerca, durante il BUIOS di non usare la ‘ TUA ARMA SEGRETA ‘!! AHAHAHAHAHA!!” Non avevo capito, ma lo stesso dissi: “Ok! Se ti fa piacere! Ma… scusa!! Quale arma avrei?” “Dai!! PUZZOLA!! Lo sai di quale arma sto parlando!! Non sarai mica come Shelly in quel raccontino? AHAHAHAHA!! Non conosci il racconto in questione? Se vuoi ti faccio avere una copia!! AHAHAHAHA!! Comunque, passiamo alle cose serie!! Sarò io a farti fare gli EXPERIMENTES!! Non vedi? Mi sono portato tutto l’occorrente!! AHAHAHA!!” Dicendo così, Mario il gatto mi fece vedere un plaid! Per un po’ mi mancò il respiro! “E’ vero!! Il BUIOS è potentissimo!! Né io, e né Alby potevamo farlo da soli… così, abbiamo chiamato chi conosce in profondità gli EXPERIMENTES ed il BUIOS!! Sarà molto difficile e dura!! Però, Antonio, ce la devi fare!! Ti ricordi? Me lo hai promesso!!” Disse Ric, ed io, dissi: “Ah!! Già!! Certo!! L’ho promesso… ma tu non sai Ric… non sai cosa ho visto oggi!! Cose terribili… Altro che BUIOS…” E mi misi a raccontare tutto quanto… Mario, che prima rideva, si fece serio, e così anche Alby e Ric. “Tutto ciò è INACCETTABILE!!” Urlò Alberto: “BASTARDI!! MALEDETTI DA DIO!! Ed io che pensavo che fosse tutto finito!! Ah!! Che illusione!!” Ric, tentò di calmare lo scoiattolino, ma poi disse: “E’ proprio per questo che dobbiamo agire in tutta fretta!! Non ci resta molto tempo!! Antonio… Ora, ti porteremo a casa d’Alberto… Il BUIOS lo vedrai con l’aiuto del gatto, in una stanza molto particolare… Poi vedrai… La RICONOSCERAI!!”.

Non parlai più… Di quale stanza parlava Ric? Mi venne subito in mente qualcosa, ma non osavo dirlo!! Intanto, la macchina svoltò, e ci ritrovammo davanti alla casa di Alberto!! Ad attenderci sulla porta, tre ragazze… Ric, disse: “Eccoci!! Ti presento Samantha, Meni e Doroty!! Ma adesso scendiamo…”. Ero frastornato!! Sembrava d’essere dentro alle due STORIE… quella di Ric e quella di Alby!! Strinsi le mani alle tre ragazze, ma Mario, disse: “Non vorrai intrattenerti con le signorine, Antonio… Ti ricordo che sono già sistemate con Dantini e lo scoiattolino… E poi… non credo che facciano al caso tuo!! AHAHAHAHA!! Un delfino… una coniglietta ed una unicornina!! AHAHAHAHA!! Sembra d’essere dentro il cartone animato BAMBI!! La RIMPATRIATA di BAMBI!! AHAHAHAHA!!” Io, divenni rosso, ma Doroty, s’avvicinò e mi disse: “Quanto hai sofferto!! Te lo si legge in faccia, Antonio!! Comunque, anche se tutto sembra terribile, ci siamo noi!! Non ti accadrà nulla… anche perché, avverto in te la KALIMBA LUNARE…”. Le risposi: “Grazie!! Grazie di cuore!! Si!! Ho sofferto molto… Ma, a dir la verità, ancora, quello che ho visto è solo il PASSATO!!” Doroty, disse: “Speriamo che sia come dici tu!! Mi hanno già raccontato tutto di te…” “Tranne quello che ha visto oggi… Dovresti sentire… Comunque… voi, aspettate qui, mentre io mi lavoro la PUZZOLA!! AHAHAHA!!” Aggiunse Mario ridendo, che mi tirò dentro casa, facendomi salire fino al piano superiore… in una camera da letto, senza aspettare gli altri!! Rabbrividii, perché vidi, al lato della porta una vecchia radio a valvole, e proprio davanti a me, un balcone, una TV ed una RADIO… Mario, disse: “Eccoci!! Ti presento la stanza DELLA RADIO DEL MISTERO di Alby…”.

 

 

4.      IL BUIOS – PINO E LA MACCHIA NELLA PUREZZA

 

 

Mario, sorridendo in modo molto strano, chiuse la porta a chiave… Poi, accese la luce e chiuse l’imposta del balcone! In quella stanza calò un freddo innaturale. C’era anche molto silenzio… anche quello innaturale e strano!! Mi sentii molto a disagio… Confesso che sarei volentieri scappato via da lì, ma oramai avevo promesso… Mario, con il plaid in mano, disse: “Che c’è? Paura? E’ normale… Ma… vedi, pensavo che dopo tutto quello che hai visto, il BUIOS per te sarebbe stata una sciocchezza!! Adesso, comunque, non si scherza più!! E’ inutile che ti spieghi tutto quanto!! Hai letto!! Adesso… sai quello che devi fare!! Io, mi coricherò sul letto, e poi TU spegnerai la luce e verrai da me… Tutto chiaro? Altrimenti… altrimenti sarò io a raggiungerti… e questo non è un bene per te!! AHAHAHAHA”. Sapevo che tutto era per il mio bene!! Sapevo che da quel momento in poi non avrei potuto far più niente, ma dovevo RICEVERE E POI TRASMETTERE!! In altre parole… PROGREDIRE!! Pensai anche che Mario faceva parte dei 14!! Così, con risolutezza, dissi: “Ho capito!! Farò come dici, Mario!! Dopo il BUIOS viene sempre il SOLE!! Questo, ormai l’ho imparato dalle VOSTRE STORIE!! Voglio VEDERE LA LUCE DELLA LUNA!!” Mario sorrise, e disse: “Perfetto PUZZOLA!! Adesso spegni la luce… SE CI SEI…”. Lo feci!! Tutto divenne strano… pazzesco!! Non riuscivo più a sentire la presenza del gatto, ma sapevo che era lì!! A tentoni, raggiunsi il letto matrimoniale, e mi ci buttai sopra!! Stranamente, allungando la mano non toccai nessuno!! Mi sentii ancora una volta DA SOLO!! Ma, il pensiero che da un momento all’altro sarebbero iniziati i VERI EXPERIMENTES… il VERO BUIOS, mi faceva venire i brividi!! Così, rimasi immobile ad aspettare l’inevitabile! Dopo un po’, chiamai Mario… ma sentii solo dire: “… BUIOS…”.

A quel punto, proprio come capitò a Ric, mi sentii gettare sulla testa quel plaid! Notai che era pieno di polvere, ma resistetti! “Adesso proverai sensazioni, cara mia PUZZOLA, che non ti potrai mai più dimenticare!! Sentirai l’URLO DEL DOLORE!! Questo ti aiuterà!! AHAHAHAHA!! Cerca di non impazzire…”. Quelle parole dette al mio orecchio così da vicino mi fecero sobbalzare! Purtroppo, io già conoscevo quello che dovevo subire e ne avevo paura!! I racconti e le STORIE di Ric e di Alby, erano chiare!! Infatti, anche cercando di contenermi, cominciai a tremare!! Ad un tratto, sentii Mario saltarmi addosso, e senza ch’io potessi far nulla, mi spogliò nudo!! Era la prima volta che subivo questa specie di EXPERIMENTES, e quindi provai terrore… un terrore atavico!! Uno di quelli che ti porta a pensare di stare per morire!! Mario, a questo punto, cominciò ad aggrapparsi stretto a me, e poi cominciò a percuotermi su tutto il corpo!! Non resistetti e gridai!! Gridai forte!! “PUZZOLA!! Adesso non sei tanto coraggioso? E vero? Ma il peggio deve ancora venire!! Toccami!! Toccami la bocca!!” Disse! Io, capivo che la sua voce non era più quella di prima, ed istintivamente capii!! Con sgomento, toccai quella che doveva essere la sua bocca, ma toccai denti e fibre!! Capii che doveva trattarsi dei baffi dei gatti!! Urlai, poiché immaginavo Mario trasformato a metà in animale!! Sapevo, comunque, che quel trattamento mi serviva per il VERO COMBATTIMENTO, e quindi, anche se mi mancava il respiro, soffocai la mia paura, ma mi stavo per sentire male!! Infatti, la mia respirazione era accelerata, e per poco non svenni!! Dopo un po’, tutto sembrò calmarsi! Ancora ero sotto il gatto che continuava a fare dei versi stranissimi!! “Ecco!! Ecco PUZZOLA!! Adesso viene il bello!! PREPARATI AL BUIOS ED ALL’URLO!!” Infatti, non so perché, provai uno stranissimo dolore al fondo schiena!! Capivo che non era nulla di sessuale, ma quel dolore era insopportabile!! Mi venne subito in mente che Mario m’aveva preso dalla coda!! Con la sua ZAMPA, tentava di strapparmela via… Anche non potendo vedere immaginavo tutto!! Urlai… Urlai molto, anche perché pensai che me l’avesse staccata di netto… ma poi… un URLO!! IL MIO!! Infatti, il gatto, mi prese i testicoli e cominciò a stringerli forte ed a girarli, proprio come se fossero due palline!! Gridai fortissimo!! Credo anche che cominciai a vomitare per il gran dolore!! Sentivo il gatto che intanto rideva e rideva in modo nasale!! Gridai di nuovo, ed il mio grido fu talmente acuto che udii una specie di eco!! Intanto, con l’altra mano, Mario, mi stringeva forte gli occhi fino a farmi perdere il senno!! Vedevo solo luce… Una luce che abbagliava, e poi tutto nero!! A questo punto,  sentii le forze che m’abbandonavano!! Dopo, udì solo una parola… “BUIOS!!!”.

Di sicuro svenni! Infatti, proprio come se stessi sognando o ricordando, mi ritrovai davanti quel maledetto palazzo!! Era tutto buio!! Solo quello era illuminato come da un occhio di bue!! Capii che dovevo entrare, e così feci!! Ma… l’anticamera con l’ASCENSORE, e la casa di Elisabetta non c’erano!! Tutto era diverso… Tutto era nuovo ma FAMIGLIARE!! Mi trovai all’entrata della mia vecchia casa!! Era sera ed estate!! Lo capivo perché, guardandomi, m’accorsi d’essere in mutandine!! La luce era quella che proveniva dall’illuminazione delle scale!! Ero ritornato ad essere un bambino!! La porta di casa mia era aperta, e sentii un richiamo irresistibile!! Dovevo entrare!! Così, entrai! C’era la stessa atmosfera di tanti anni prima!! Gli stessi odori, le stesse melodie lontane!! “PUZZOLA!! Entra in cucina!! AHAHAHA!! C’è la tua AMICHETTA DEL CUORE che t’aspetta!! AHAHAHAHAHA!! Lei era con te!! Non ti ricordi??” Era la voce del gatto che mi suggeriva d’entrare in quell’altro ambiente!! Per me, fu naturale farlo, ma a quelle parole: AMICHETTA DEL CUORE, rimasi interdetto!! Ah!! Si!! Ora ricordavo un altro fatto della mia vita!! Entrai con l’animo appeso, perché sapevo di trovare in quell’ambiente così ricco d’odore… qualcuno a cui tenevo molto, ma che non avevo più visto da parecchio tempo!! Si chiamava Luisa… Era un po’ più grande di me… Nell’entrare in cucina, notai che non era più sera ma, doveva essere l’una!! L’ora di pranzo!! Vidi mia madre intenta ad apparecchiare la tavola, mettendoci sopra dei bicchieri verdi, rugosi e le posate!! Tali bicchieri, io bimbo, li toccavo saggiandone la rugosità, ed era un vero piacere bere!! A tavola, non c’era mio padre… solo mia madre con Luisa che mi sorrideva!! “Dai!! Antonio!! Vieni a mangiare!! E’ pronto!! Non vedi? Luisa t’aspetta…”. Era mia madre che m’esortò a sedermi su una sedia… proprio davanti a quel balcone, teatro della mia esperienza con Ermelinda!! Io, mi sedetti su quella sedia liscia!! Era quello il mio posto!! Lo era sempre stato!! Luisa, mi toccò la manina mentre sorrideva! Indossava degli occhiali rotondi e grandi!! Quante volte abbiamo giocato insieme io e lei… Facevamo dei giochi che mi rendevano felice!! Tutto era come molto tempo prima… Assaporavo quell’atmosfera di festa!! Capivo che fosse Domenica, in quanto in TV davano un programma di canzoni… RING!! Mia madre, mi mise davanti un piatto con dentro della pasta asciutta, e poi servì anche la mia amica!! Poi, si sedette anche mia madre… “A che gioco giochiamo oggi??” Domandai a Luisa, e quella, con la bocca sporca di sugo, asciugandosi con il tovagliolo, disse: “Ah!! Oggi ci divertiamo, Antonio!! Non ti preoccupare!!” Sorrisi! Sapevo che con lei, io, non mi sarei annoiato!! Intanto, però, ancora, se pur poco, mi facevano male i testicoli, quasi a ricordarmi il PERICOLO!! Infatti, mi sentii improvvisamente a disagio!! Domenica… Domenica, era il giorno in cui mio padre portava sempre a casa i dolci… e con quelli, veniva anche Pino… il fratello di Luisa!! Quel ragazzo, così alto, smunto e con i capelli con la riga di lato, lo sguardo assente, era sempre lì… di Domenica, a gustarsi i dolci che mio padre comprava! A me Pino metteva soggezione e paura!! Soltanto la sua presenza mi provocava tanti sentimenti negativi!! Dopo la pasta, arrivò il secondo… cotoletta!! Mi piaceva tanto mangiare a casa mia di Domenica!! La cotoletta è sempre stata il mio piatto preferito!! Luisa, continuava a sorridermi ed io ricambiavo ridendo e scherzando… Anche se piccoli, tra me e Luisa c’era del tenero… Amore non carnale… no!! Era amore PURO… puro proprio come eravamo noi all’epoca!! Quando il pranzo finì, sentii aprire la porta d’ingresso!! Mi girai e vidi mio padre con un’enorme guantiera di dolci… e dietro di lui… PINO!! Il mio papà, posò sul tavolo quel ben di Dio, e poi invitò il fratello di Luisa a sedersi!! Luisa non voleva che Pino fosse lì, perché sapeva che l’avrebbe portata via quasi subito… Anch’io, provavo rancore e non solo paura per lui, proprio per questa ragione!! Ma quella volta… quella volta sarebbe stato tutto diverso!! Cominciammo a mangiare cannoli ed ogni sorta di cose buone al cioccolato! Pino, mangiava quei dolci in modo strano… col tovagliolo sotto il mento allungato!! Dopo, mio papà, stappò una bottiglia di spumante ed offrì a tutti, un goccio anche a me, quel vino frizzante!! Pino, cominciò a balbettare cose che non riuscivo a capire, ed intanto, Luisa mi toccava amichevolmente la gamba per invitarmi ad alzarci per andare a giocare. Pino, però, urlò alla sorella: “Adesso dobbiamo ritornare a casa!! C’è la mamma che sta poco bene!! E tu lo sai… Quando la mamma dice una cosa, bisogna darle retta!! VIENI!! Vieni con me!! Altrimenti… TU SAI… SAI CHI VIENE DA DIETRO…”. Dicendo quelle parole, il fratello di Luisa, storse la bocca in modo stranissimo!! Sentii ancora dolore ai genitali!! Ebbi paura!! “Ecco!! Ecco l’inizio del tuo BUIOS!!!!” Urlò qualcuno dal balcone!! Vidi un gatto, con dietro una figura senza volto, correre verso dove non potevo più vederli! Provai ad alzarmi, ma Luisa, con le lacrime agli occhi, disse: “Pino!! Può venire Antonio a casa nostra?? Devo fargli vedere il gioco che ho inventato!! Non voglio che VENGANO!! Ma fammi giocare!! Perché sei tanto cattivo??” Pino, storcendo sempre più mostruosamente la bocca, disse: “UHHM!! E va bene!! Verrà con noi!! Voi… voi siete d’accordo?? Ve lo riporterò a casa tra poco…” Chiese ai miei con un sorrisino tutt’altro che rassicurante, e quelli, disgraziatamente dissero di si!! Luisa saltò dalla contentezza, mentre io, anche non capendone il motivo, ed anche se era stata proprio Luisa ad avere quella idea, non ci volevo andare, ma lei… prendendomi per mano, sorridendo mi disse: “Giochiamo!! Giochiamo a casa mia!!”! Era LUI!! Era PINO a mettermi soggezione!!

Così, arrivò il momento d’andare a casa della mia amica! Pino, come al solito, s’alzò dalla sedia, e poi ci disse di seguirlo! I miei si fidarono… non s’accorsero di nulla, ma io provavo una sorta di malessere, quasi come avessi avuto la febbre. Dissi allora: “Non sto bene!!” Ma, né Luisa e né tantomeno Pino mi diedero retta, e cominciarono a camminare, mentre la porta di casa mia si chiuse dentro di noi!! Eravamo soli… soli con Pino!! Mi sembrò che tutto diventasse buio… Ad un tratto, eravamo fuori dalla mia casa… nella via FOSCA!! Si sentivano dei cani ululare come dei lupi! Luisa sembrava non accorgersi della strana atmosfera! Continuava a ridere ed a scherzare, mentre io, guardando suo fratello da dietro, mi sentii davvero male, e cominciai a provare una nausea strana… ma non vomitai!! I testicoli presero a farmi di nuovo male alla vista di quel maledetto palazzo!! Da dentro, notai delle strane ombre muoversi furtivamente. Pino, si fermò proprio lì, e disse a Luisa: “Adesso… voi due aspettatemi qui!! Devo entrare un momento in questa casa perché devo salutare TRE miei amici!!” Luisa, che già conosceva quei TRE, disse: “No!! Non voglio!! Non voglio vederLI!! Pino!! Voglio andare a casa!! Mamma non vuole che tu stai sempre con quei TRE!! Sono cattivi!! PICCHIANO!! E poi c’è anche il GUFO!!” E si mise a piangere. Io, stavo a sentire!! Avrei voluto correre via… urlare, ma non potevo in quanto Luisa mi stringeva a sé… Pino, non disse nulla, aprì quel maledetto cancelletto, ed entrò lasciandoci soli!! A questo punto, sentimmo dietro le nostre spalle, come il vento che muove le foglie degli alberi, ma di vento non ce n’era!! Ci voltammo per vedere, ed ad un tratto, un’ombra tutta nera, prese Luisa e gli diede uno schiaffo forte, facendole cadere gli occhiali per terra che si ruppero!! La mano che l’aveva schiaffeggiata era bianca… Troppo BIANCA!! Riuscii solo a vedere un volto squadrato, circondato da capelli neri!! Era MAMI!! Nel BUIOS gridai, ma non riuscivo ad emettere nessun suono!! Luisa, intanto gridava: “NO!! PINO!! PINO!! DOVE SEI!! MI PICCHIANO!! MI FANNO MALE!!”. Pino, era dietro di Mami, ed assunse anche lui quello sguardo malefico!! Qualcuno prese anche me, e m’infilò in bocca delle dita lunghe e nere, fino a raggiungere l’ugola!! Fu lì che iniziai a vomitare forte, mentre un’altra figura altrettanto brutta, prese a tirarmi per i capelli, e dopo vidi Pino che buttando a terra la povera Luisa, tirandole giù la gonna e le mutande, le fece anche sbattere forte la testa. Lei, iniziò a piangere chiamando la mamma!! Quella figura, fece lo stesso con me!! Mi tirò giù le mutandine, e mi gettò senza alcuna pietà su Luisa! Quella, iniziò ad urlare, mentre suo fratello, mi prese i genitali, ed iniziò ad inserire il mio piccolo pene nella vagina della sorella, facendomi molto male, e tirandomi il prepuzio in modo da farmi avere un’erezione anche se piccolo!! “Ecco!! Ecco cosa siete!! SIETE ANIMALI!! NON SIETE PIU’ PURI!! Dovete accoppiarvi per poi morire!! E POI… IO NON SONO TUO FRATELLO LUISA!! E’ bene che tu lo sappia!! Tuo fratello è morto a causa LORO!! La colpa, ora,  è solo di Antonio!! E’ lui che t’ha VIOLENTATA!! Antonio la PUZZOLA, è condannato proprio come sono stato io!! V’HO TOLTO L’INNOCENZA!! LA PUREZZA!! Ora sono un dèmone!! SONO LA MORTE NERA!!”. Pino, nel dire queste parole rideva storcendo sempre la bocca, mentre i TRE, si divertivano a farmi copulare con quella poveretta, alzandomi dal busto e poi ributtandomi addosso alla mia amica, che intanto cominciò a vomitare anche lei!! Il dolore ai fianchi era insopportabile!! Mi ci avevano conficcato dentro le unghie lunghe e sporche… Ci fu molta puzza e molto disgusto e dolore!! Ci vomitammo addosso!! Una cosa schifosa!! Ero troppo piccolo per tutto… figuriamoci per eiaculare… però, di certo urinai dentro Luisa, che emetteva dalla bocca dei rantoli come se stesse per morire soffocata!! I tre dopo che siamo caduti esausti e nudi, si dileguarono, ma Mami, mi prese per un braccio e me lo torse fino a rompermelo!! S’udirono le ossa scricchiolare!! Piansi… piansi come non avevo mai fatto prima!! Pino, a quel punto mi prese, e, senza alcuna delicatezza, mi portò a casa mia, dicendo ai miei genitori quello che avevo fatto alla sorella!! Disse anche che nel farlo m’ero rotto un braccio!! Poi, aggiunse: “PINO E’ MORTO!! E’ MORTO DA TEMPO!! Sono stati LORO!! SONO STATI LORO A DARMI IL POTERE!! AHAHAHA!! IO LI HO AIUTATI, MA QUEI DUE MALEDETTI DI VOSTRO FIGLIO E DI MIA SORELLA HANNO…”. I miei, nel sentire questo, lo cacciarono via! Mio padre, urlò: “ORA BASTA!! VA VIA!! Perche?? Perché questa disgrazia!! Perché proprio a noi!! Quante volte ancora, nostro figlio deve vivere nel terrore?? Pino!! CHE TU SIA MALEDETTO!! Non venire più in questa PURA casa!!” Quello, disse senza scomporsi: “E’ colpa d’Antonio!! ADESSO NON E’ PIU’ PURO!! MORIRA’!!! GLI HO TOLTO IL POTERE CHE SOLO POCHI HANNO!! Io non avevo questo!! Ecco perché SONO MORTO!! Qui… in questa città è TUTTO LORO!! E’ TUTTA DISPERAZIONE… BUIO!! ARRIVERA’ PRESTO ANCHE LUI!! NESSUNO!! Mia sorella già l’ha VISTO!! AHAHAHA!! Verranno a prenderlo!! VERRA’ LUI!!”. Urlando in un modo terrificante, Pino se ne andò sbattendo la porta…  Da quel giorno, né Pino e né Luisa vennero più a farci visita. Io non seppi mai più che fine avesse fatto la mia amica…  Semplicemente rimossi tutto!! Anche il bene che le volevo!! I miei, quel giorno, piansero in silenzio!! Io non ebbi nessuna punizione per quanto accaduto… Dopo circa due anni da quel maledetto giorno, ci trasferimmo nella nostra nuova casa!! Mio padre disse che aveva comprato un terreno dove NESSUNO avrebbe mai osato trovarci… ma quelle parole, non sono certo d’averle mai sentite!!

 

 

5.      IL RISVEGLIO DAL BUIOS – LUISA ED IL PULMINO BIANCO DEL BIM BIM BIM – LA TRASFORMAZIONE DI PINO - I GRAZIATI CON QUALCOSA IN PIU’

 

 

Con un sussulto, mi svegliai!! Ero ancora disteso sul letto! Mario, Ric, Alby, Samantha, Meni e Doroty, mi erano accanto piangendo! Il più dispiaciuto era Mario, che mi disse piangendo: “Antonio!! Finalmente hai ripreso i sensi… Scusami tanto!! Scusami per averti fatto del male facendoti ricordare parte del tuo passato!! Ma adesso, abbiamo capito che tanto tempo fa, non c’erano solo i TRE ma anche LUI!! Era necessario che tu rivivessi tutto questo… ma… ma io non sapevo fino a che punto quei DANNATI DA DIO si sono spinti, fino a servirsi di persone come quel PINO!!” Io, ancora sconvolto, m’accorsi di non essere più nudo, e quindi, alzandomi da quel letto, presi ad abbracciare tutti, dicendo: “Lo so!! Ero pronto ad affrontare i miei ricordi… Ma questo… QUESTO E’ STATO DAVVERO TROPPO!! Io sono ancora PURO!! VE LO GIURO SU DIO!! LO E’ ANCHE LEI… sempre se è riuscita a salvarsi!! Non sono stato io a far del male alla povera Luisa!! Mi dovete credere!!” Doroty, mi prese la mano, e disse: “Lo so, Antonio!! La purezza è in te, così come la meravigliosa KALIMBA LUNARE!! Porteremo la pace anche alla povera Luisa!! Vendicheremo anche lei!! Sarai tu a farlo con le tue gesta!! Ma non ti preoccupare Antonio… Non ci ha lasciati… Anzi…”. Abbracciai l’unicornina. Ad un certo punto, qualcuno busso alla porta della stanza illuminata… Alby insieme a Samantha, andò ad aprire… Dietro quella porta una ragazza!! La riconobbi subito, anche se era passato moltissimo tempo… Era Luisa!

Mi gettai ad abbracciarla piangendo, e lei, con un sorriso, mi baciò in fronte e disse: “Antonio!! Antonio mio!! So che non sei stato tu a farmi del male!! LO SO!! Ma adesso… adesso ti devo raccontare di me!! Mentre tu subivi il BUIOS, m’hanno rintracciata!! E’ stato Riccardo a telefonarmi!! Vedi… io non conoscevo tutti questi ragazzi… Ma quando m’hanno detto che eri qui e quello che stavi facendo, non ho potuto far a meno di venire in questa casa!! Ti voglio bene!!”. Quanto tempo era trascorso nel BUIOS? Mi sembrò tutto così innaturale che lo chiesi a Mario! Quello, ridendo, disse: “Ah!! Sono passate più di quattro ore, Antonio!! Hai fatto un bel sonnellino!! Il BUIOS fa chiacchierare durante il suo svolgimento!! Fa SOFFRIRE e VEDERE, non solo chi lo riceve, ma anche chi aiuta gli altri!! Ric lo sa bene, e così anche Alby!! Loro, avrebbero potuto farlo… ma hanno pensato di passare la patata bollente a me!! AHAHAHAHA!! Sono stati sempre due fifoni… A pensarci bene… però, potevi trattenerti da usare la tua ARMA SEGRETA!! Sai… ho dovuto fare la doccia, e poi ho dovuto far cambiare l’aria di questo posto… AHAHAHA!” Guardai Mario!! Era vero!! Anche lui aveva VISTO E SOFFERTO insieme a me!! L’abbracciai piangendo, e notai che le lacrime solcavano anche il suo volto!

Andammo tutti quanti al pian terreno, dove Luisa, iniziò a raccontarci la SUA VERSIONE DEI FATTI.

Andammo tutti quanti in salotto, e lì ci sedemmo. Luisa, iniziò a raccontarci la SUA STORIA. “Vedete… Quando ero molto piccola, abitavo con mia madre e mio fratello Pino proprio nella via Fosca! Vicino a quel maledetto palazzo!! Un giorno, Pino, che era stato con me sempre buono, disse a mia madre che sarebbe uscito per incontrare degli amici!! Mia madre, quella santa donna non voleva, diceva che in girò c’era un certo PULMINO BIANCO di una trasmissione televisiva che andava in giro a rapire i bimbi! La trasmissione si chiamava BIM BIM BIM!! Già!! Proprio tre volte!! Mio fratello insistette molto, ed alla fine uscì da casa senza il permesso di mia mamma!! Io, rimasi per un po’ nella mia cameretta a giocare!! Giocavo con le mie bambole, ma dopo mi venne voglia d’andare da mio fratello per vedere cosa stesse facendo. Ancora non avevo conosciuto il PERICOLO!! Mia madre, intenta a lavorare a maglia, non s’accorse che ero uscita! Così, piano piano, aprii la porta di casa, e poi via fino ad arrivare nel posto dove Pino era solito riunirsi con i suoi amici!! Ricordo che era sera… una sera molto strana! Proprio come quella in cui io e te, Antonio, ci siamo trovati in quella situazione! Camminando per quella strada, notai mio fratello! Con lui non c’erano i suoi soliti amici, ma delle persone molto strane! Sembravano essere degli zingari! Avevano il viso schiacciato ed un’espressione maligna. Nel vedere quelle figure, mi nascosi dietro un muretto! Pino, sembrava essere ipnotizzato da quei tizi… Ad ogni loro richiesta, mio fratello acconsentiva! Arrivò perfino a fare la marionetta per farli ridere! A quella vista mi turbai!! Pino, era sempre stato, prima di quell’episodio,  un fratello amorevole ed autoritario nello stesso tempo!! Mi voleva bene… questo è certo!! Ma da quella sera cambiò tutto!! Come dicevo, io, nascosta, ascoltai i discorsi che quelli facevano. Andavano dicendo che da un momento all’altro sarebbe arrivato il pulmino BIM BIM BIM!! Mio fratello ed io guardavamo sempre quel programma e ci divertivamo sempre perché era pieno di cartoni animati… ma quella sera, nel sentire pronunciare a quelli lì il nome di quel programma, mi sentii strana! Cominciai ad aver paura, perché pensavo che i pupazzi che popolavano quella trasmissione, potessero scendere da quel mezzo a farmi paura!! Magari era meglio così… perché non erano i pupazzi… ma LORO e LUI!! Intanto, mio fratello, in compagnia di quei malnati, che a guardarli meglio avevano la testa e gli occhi allungati, continuava a far lo scemo, aspettando l’arrivo di quel pulmino maledetto. Avevo paura!! Avevo paura ma non volevo lasciare Pino… il mio Pino da solo… Qualcuno di quelli, stava di vedetta sulla strada principale, a vedere l’arrivo di quel mezzo… Dopo molto tempo, si vide in lontananza la luce di due fari che squarciavano il buio della via FOSCA!! Con terrore, vidi quel maledetto pulmino con il logo della trasmissione sulla fiancata!! Mio fratello, come una falena attratta dalla luce, s’alzò da quel gradino, ed andò verso quel mezzo, trascinato anche da quei strani tipi! Loro, senza fare storie, entrarono dentro, ma Pino, ancora, con un sorriso, stava fermo davanti a quella fiancata aperta! Vidi solo due mani!! Vidi due mani bianche prendere per un braccio Pino. Quelle mani lo trascinarono dentro! Io, ancora nascosta, sentii solo Pino piangere!! Quella volta non vidi altro!! Corsi via, perché m’ero presa di spavento, e corsi a casa!! Pensavo che l’avessero rapito… Pensavo che l’avessero preso, in quanto quando ero vicino al portone di casa, vidi passare velocemente il pulmino BIM BIM BIM!! Aprii la porta, e piangendo, andai da mia madre, dicendole che mio fratello era stato rapito! Mia madre, con un sospiro e con le lacrime agli occhi, disse: “AH!! Che DISGRAZIA!! La disgrazia d’ESSER COME NOI!! Pino!! Mia piccola PUZZOLA… T’HANNO PORTATO VIA…” “Ma che dici mamma? Io sono qui!! Cosa t’ha detto Luisa? Io non mi sono mai mosso dalla mia stanza…” Disse Pino, affacciandosi alla porta della cucina! Mia madre, prese ad abbracciarlo forte, ed a me mi diede uno schiaffo! Mi disse che m’ero inventata tutto e che ero stata cattiva! Intanto, tra le lacrime e le urla di mia madre, vidi proprio Pino storcere la bocca in un modo terribile, e poi si mise a ridere. Mi fece segno di seguirlo in camera sua perché mi voleva far vedere una cosa… Io seguì mio fratello, ma guardandolo mi fece molta paura! Infatti, arrivati in camera, lui chiuse la porta a chiave, e mi disse: “Luisa!! Perché mi hai seguito?? Non capisci? ORA PRENDERANNO ANCHE TE!! PICCU, PUCCU E PACCU!! Poi… poi c’è anche IL GUFO!! Ti porterò IO da LORO!! AHAHAHAHA!! Ti mangeranno!! Ti mangeranno come HANNO GIA’ MANGIATO ME!! IO NON SONO PIU’ VIVO… STANOTTE LI VEDRAI IN CAMERA TUA… PERDERAI L’INNOCENZA!!!”. Non so come, ma riuscii a scappare via… Aprii la porta e mi trovai stesa al suolo a quattro zampe e correvo… correvo come non ho mai fatto!! Quando sono arrivata nella mia cameretta, m’accorsi d’essere una puzzolina, ma subito dopo, ritornai ad essere bimba! Da quel giorno, mio fratello, con gli altri si comportava come al solito, mentre con me… Oh!! M’ha fatto vedere LORO!! M’ha detto che un giorno gli avrei visti per davvero!! Erano in un LIBRO… una MASCHERA ed un GIORNALE!! Erano orrendi!! Poi Pino… mi fece vedere in TV anche il GUFO!! Da quel giorno, oltre a picchiarmi per ogni sciocchezza ed a spogliarmi nuda ed a molestarmi, cominciò anche a balbettare ed a dire eresie d’ogni genere!! Diceva che nessuno al mondo poteva fermarLI!! Diceva che la LORO VITTORIA era prossima!! Diceva che TUTTO ERA DI LORO PROPRIETA’!! Tutto questo durò fino al giorno in cui tutto è accaduto… Antonio!! Lo trovarono MORTO!! Si disse che era annegato in un piccolo canale, ma la realtà che non si poté stabilire la data della morte in quanto il suo corpo era totalmente DISTRUTTO… Pensarono che era stata l’acqua a decomporlo in quel modo, ma si sbagliavano!! Infatti, un medico legale, disse che era proprio Pino, ma la data di morte poteva anche non coincidere, poiché il cadavere era molto più piccolo della sua età!! Solo io conosco la verità su mio fratello!! LUI E’ MORTO NEL GIORNO IN CUI HA VISTO IL PULMINO BIANCO E LI HA INCONTRATI!! Quello che m’ha sempre fatto del male, non era LUI…” Mi misi a piangere!! Pino era stato dunque, un’altra LORO vittima!! Doroty, disgustata, prese la parola è disse… “E’ chiaro che qui la cosa si sta facendo molto seria!! Ma… la domanda che io mi sono sempre posta è la seguente!! Cosa abbiamo tutti quelli presenti in questa stanza di particolare? Tutti potevamo essere uccisi, ma NON L’HANNO FATTO!! Dal racconto di Luisa, e dalle parole di Pino, sembra che tutti noi abbiamo qualcosa in comune!! Qualcosa che a LORO fa paura!! E’ chiaro che in questa città, oltre noi, ci siano altre persone GRAZIATE!! Alcuni sanno, ma non hanno avuto esperienza… Altri, invece, l’hanno avuta ma non si sono salvati, mentre altri ancora sono diventati LORO COMPLICI anche da MORTI!! Noi, invece, siamo DIVERSI!! Forse è questione di KALIMBA LUNARE o d’altro!! Questo ancora non lo so!! Comunque, resta il fatto che Antonio, ora, è l’ultimo di noi che può SCOPRIRE LA VERITA’!! HANNO PAURA DI NOI!!”. Io rimasi sconvolto dalle parole di Doroty, e giurai a me stesso di far di tutto per poter giungere ad una soluzione!! Intanto, mi sentii intenerire profondamente dal sapere che anche Luisa era una puzzolina come me!! La invitai a casa mia per passare la notte, e quella, senza alcun problema accettò!! Mi confidò che era rimasta sola, in quanto sua madre era morta un anno prima!!

Tutti lasciammo la casa di Alby, e proprio lo scoiattolino, ci portò tutti quanti alle nostre abitazioni! Chiesi ad Alby dei suoi figli, e lui mi disse che erano al sicuro insieme ai suoi genitori! Intanto, nella mia mente si fece largo un’idea… Andare nella mia vecchia casa… Forse lì potevo scoprire di più!! Infondo era iniziato tutto da quell’appartamento e da DIETRO QUELLA FINESTRA…

 

 

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