IL LIBRO DI JOGI

 

 

 

Capitolo 12 (L’INIZIO DELLA TRAGEDIA. L’INCONTRO CON FATO E LA NOTIZIA DELLA CREAZIONE DEI CONTRARI)

 

Dopo esser stato guarito da Air, tornai, insieme alla mia Regina nella nostra grotta! Orzak era volato via… Non sapevo più cosa fare e pensare! Capii che da quel momento non ci sarebbe più stata quella pace che da sempre regnava nel nostro mondo. Era vero!! Era estate, ma a me sembrava fosse giunto l’inverno! Mio fratello, non solo m’aveva fatto male deliberatamente nel corpo… ma, nell’anima! Capivo bene che aveva ragione, ma… non era colpa mia… La Regina amava me, mentre, adesso, provava un forte rancore contro di lui! Non si sarebbe accoppiata né ora e né mai! Pensai, mentre m’addentravo nella grotta, che il Dio si sarebbe, questa volta, di sicuro arrabbiato! Piansi… Pensai d’aver perso mio fratello! Una cosa straziante… Avrei voluto ricevere da lui, ancora dolore fisico… almeno sarebbe stato con me… Ma non c’era! Non era presente! La Regina disse che era meglio così, ma la mia volpe, leccandomi, insieme ai suoi figli, disse che sentiva pericolo! Anche le altre volpi lo avvertivano! Disse, che probabilmente, Orzak stava preparando quello che definì VENDETTA… ma, ancora era presto! Non sapevo esattamente cos’era quella cosa, ma provai paura, sia per me, che per tutti gli altri!

 

Però, contrariamente a quanto sembrava, la sera, ritornò Orzak! Notai nel suo sguardo odio nei miei confronti. Provava odio anche per la mia Regina! I cuccioli della mia volpe, giocavano nella penombra! Anche il piccolo Asher con Pegax, giocavano, ma il leocornino, stava sempre attaccato alle zampe della mamma. “Mammina… Pegax non vuole giocare con me… Diglielo tu…” Diceva l’unicornino alato, ed Air, cercava di convincere il figlioletto a giocare con il fratello, ma quello disse: “Mamma… Voglio stare vicino a te… Ho già giocato… Asher vuole allontanarsi dalla grotta!! A me non và!! Voglio stare con te, e guardare le stelle che stanno per spuntare!!” M’avvicinai e dissi al piccolo: “Sai Pegax… Anche lo ZIO JOGI guarda le stelle!! Ah!! Cose meravigliose possono fare!! Me lo ha spiegato ZIO ETER… Sono energia, piccolino…” Quello, sorridendomi, mi disse: “Lo so zio… Ed è proprio per questo che voglio osservarle con la mamma, e con te!!” Orzak, s’avvicinò anche lui, e disse: “Anch’io voglio osservare le stelle…” Asher, alzò il capo e disse: “Zio Orzak… Penso che siano le stelle a non voler che tu le veda…” Tutti restammo di stucco a sentir quelle parole… “… Ma, cosa dici piccolino?” Disse Orzak risentito: “… Perché, secondo te, le stelle non vorrebbero che io le contempli? Dimmelo!” Asher, preso dal timore, disse: “Non lo so, zio Orzak… Ho detto così… Tanto per dire… Non so perché ho detto quelle parole… Mi perdoni?” Orzak, sospirando, s’avvicinò al puledro, e gli disse: “Come potrei avercela con te? Certo!! Ti perdono… Ci sono altre cose a cui pensare…” Soprannatural, capì il ragionamento del figlio, e disse: “Questa è DIVINAZIONE SPONTANEA!! Orzak… Mio figlio non voleva mancarti di rispetto, ma ora deve capire che ti deve rispettare!! Asher!! Devi amare le fenici!! Sono loro ad averci creati!! Dobbiamo la vita a loro!!” L’unicornino alato, guardato in modo severo dal padre, abbassò il capo.

La mia volpe, dopo un po’, andò via con i cuccioli nella sua tana! Anche Water era ritornata in mare… Fire, invece, disse di voler andare al vulcano con la sua compagna e suo figlio, Eter andò dalla sua compagna che doveva partorire quella notte! Air con Soprannatural ed i due puledri, invece, rimasero nei pressi della grotta! Insomma, noi fenici, restammo nella grotta da soli! Notai che ancora, Orzak, guardava la Regina con interesse, ma quella non volle far nulla! Così, spazientito, mio fratello, guardandomi male, con i suoi occhi pungenti, senza salutare, volò via. Capii solo in quell’istante che lo sguardo da fenice poteva far del male! La mia Regina disse che era l’ora d’andare a deporre! Soffrii per questo, ma era necessario! Quella notte, volli seguirla! Avevo paura per lei… Se la mia volpe aveva ragione, Orzak IL TERRIBILE, avrebbe di sicuro tentato di farle del male! Questo non lo potevo permettere! Volai via con lei, ed andammo nel luogo che aveva scelto per compiere il miracolo della vita!

 

Così, arrivammo nella grotta dove aveva deposto le prime uova! Si mise a piangere, vedendole distrutte e, soprattutto vuote! Le vite non c’erano più! Però, s’accovacciò e, con molto dolore, depose altre tre uova! Le vidi e, in accordo con lei, decidemmo di nasconderle in un altro luogo più sicuro! Così, prendemmo le uova delicatamente con il becco, e le portammo in alto su un albero, dicendo agli scoiattoli di proteggerle! Non potevamo portarle nella tana della mia volpe, in quanto, sarebbero state divorate dai piccoli! Sapevamo, infatti, che le volpi sono ghiotte di uova!

 

Ritornammo così nella nostra grotta, e la Regina, stanca, s’addormentò quasi subito… Io, rimasi, come sempre, davanti all’entrata ad osservare e contemplare le stelle! Rimasi così… con il becco aperto, ad osservare quella meraviglia! Ma, qualcuno, a vedermi così incantato si mise a ridere… Era il piccolo Asher, che, nel vedermi con le ali mezze aperte, il capo all’insù ed il becco aperto, non poté che non esprimere la propria ilarità! Me ne accorsi, e mi ricomposi, dicendogli che era notte e che bisognava dormire! Quello, s’accovacciò e sorridendo, disse: “Va bene zio Jogi…” e chiuse gli occhietti curiosi.

 

Quella notte, mi sentii chiamare! Era il Dio… Mi disse che suo padre… Fato, voleva incontrarmi e conoscermi! Così, volai senza far rumore, e mi recai nel luogo dell’incontro!

Avevo paura di quello che m’avrebbe detto! Così, cominciai a pensare a quello che avrei dovuto rispondere! Sapevo d’aver mancato di rispetto a quello che avrei dovuto fare… Ma, come sapevo, la colpa non era mia… Semplicemente, la mia Regina, voleva solo me e non Orzak!

 

Arrivai, ed aspettai che il Dio della Speranza si facesse vivo! Infatti, dopo un po’ di tempo, apparve! “Mio Dio…” Dissi subito: “… Ho mancato di rispetto a quello che tu m’hai ordinato!! Orzak… Orzak, mio fratello, adesso ce l’ha con me e con la Regina!! Lei non si è voluta accoppiare con lui… Perdonami se puoi, oh potente Dio…” Sagem si mise a piangere! S’avvicinò a me, s’abbassò e si mise ad accarezzarmi. “Non devi fartene una colpa, oh mio Jogi!! Tu SEI ME!! Ho sbagliato io a voler da voi una simile cosa… Pensavo d’esser nel giusto, ma, evidentemente, la Natura da voi, voleva altro! Voi, siete gli unici esseri a non poter creare quelli della vostra specie! Avrei dovuto pensarci prima… ormai è tardi!! Però, adesso, vieni con me… Ti devo far conoscere Fato… mio padre!! E’ il DESTINO!! Ha creato sia me che Chaos… poi è giunto Eros, ed infine tutti gli altri TITANI!! Però, io sono stato chiamato a questo compito, direttamente da DIO… E’ a Lui che devo obbedienza… Vieni con me, Jogi… Non aver timore…” Andai con lui in un altro luogo… molto distante… Vi sarei andato anche in seguito…

 

Vidi una cosa che non avevo mai visto prima… Era una struttura immensa! Il Dio, disse che era un TEMPIO! Lì viveva FATO! Avevo timore… Non sapevo cosa aspettarmi! Sagem, intuendo il mio stato d’animo, disse: “Non aver paura… Fuori dal Tempio, sta vegliando su di te una creatura generata… che presto, diventerà importante! ALOPEX… Dai… proseguiamo…” Chi era questo Alopex? Mi ricordai d’un figlioletto della mia volpe… Già… Era lui!

 

Ci trovammo al centro della struttura! Il suolo non era fatto d’erba, ma da quello che il Dio chiamò MARMO! Davanti a noi, un essere… simile a Sagem, ma sembrava essere molto vecchio! Il Dio, mi disse che quella era la forma d’ESSERE UMANO… proprio com’erano gli EROI che avevo sognato. Il Dio Fato, aveva una barba lunga lunga e bianca! Nella sua mano, un enorme libro… proprio come quello che stavo scrivendo io, ma… quello sembrava contenere molte più pagine! Appena mi vide, disse: “Oh Jogi… Da te e dalla Regina, nasceranno altre fenici dorate!! Fenici che saranno importantissime, ma che, gli ESSERI UMANI, potranno vedere sol una per volta… Infatti, penseranno alla esistenza d’una sola fenice! Comunque, quello che ti devo dire, è d’estrema importanza!! Io sono FATO… IL DESTINO!! Tutto è scritto!! Però TUTTO PUO’ ESSERE CAMBIATO… Ma, per te… sarà diverso! Oh povera creatura… Tu pensi d’aver errato… lo so… ma, è scritto che uno come te, creerà molto presto i CONTRARI di quello che sono le TUE CREATURE!! La GELOSIA è forte!! Solo questo posso dirti… Presto, avverrà quello che è scritto!! Non potrai cambiare questo stato di cose… Sagem, mio figlio, già sa… Adesso và… Domani sarà il giorno stabilito…” Dicendo così, chiuse l’enorme libro. Non capii le parole del vecchio Dio… ma, temevo… Sagem, pianse! Capii che qualcosa di gravissimo stava per accadere, e capii anche che avrei generato insieme alla Regina, dei figli… Ma Orzak? Di lui cosa ne sarebbe stato?

 

Insieme al Dio, uscimmo dal Tempio! Ad attenderci un tenero volpacchiotto, che vispo e felice, cominciò a leccare sia me che il Dio! Sembrava non aver paura!

Dopo, il Dio salutandomi, scomparve! Io andai insieme al cucciolotto, nella sua tana, dove Earth, la mia volpe, disperata, lo cercava! Gli dissi che era con me, e quella, guardandomi, mi leccò e mi ringraziò…

 

Tornai nella grotta! La mia Regina ancora dormiva… M’accorsi anche della presenza di mio fratello Orzak… anche lui addormentato! M’avvicinai a loro, e chiusi gli occhi, ripensando alle parole del Dio Fato… Cosa sarebbe accaduto l’indomani? Di sicuro non una cosa buona… ma… ancora era notte!!

 

 

 

 

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