Capitolo 16 (UNA PACE APPARENTE. PERICOLO PER ASHER. LA CREAZIONE DEI PRIMI ANIMALI BIANCHI E NERI)
Dopo quello che era accaduto, tutto sembrava esser tornato alla normalità! Gli animali tornarono alle loro attività quotidiane. Anche la Regina, aveva ripreso a covare le sue uova! Da parte mia, cercavo con ogni mezzo di portare l’equilibrio su tutta la terra, ma l’impresa era assai ardua! Infatti, ogni elemento cercava di dominare l’altro! Ah! Compresi, ora più che mai, che il compito di noi fenici era difficile… e poi, ora, ero solo ad amministrare il tutto! Rimpiansi il tempo quando eravamo in tre a farlo! Ora la Regina, s’occupava esclusivamente delle uova, mentre il mio amato fratello Orzak, non si fece più vedere! Mi dissero che amministrava solo i suoi animali! In pratica, c’erano due mondi uniti, ma allo stesso tempo separati! L’unica cosa in cui io ed Orzak eravamo d’accordo era che Asher e Swate andavano assolutamente guardati a vista!
Intanto erano nate nuove vite… Soprannatural s’accoppiò con la sua unicornina, ma non trascurò i suoi compiti verso Air ed Earth! La Regina, definì quel comportamento, PROMISCUITA’! Infatti, molti animali, s’accoppiavano con più compagni, mentre altri no! Capii che certe creature erano MONOGAME! Forse, questo la Regina lo capì prima di tutti… Era dunque quello l’errore del Dio che aveva fatto nei nostri riguardi?
Mi riproposi, di parlare ancora col Dio, e magari andare anche da suo padre! Infatti, quando dormivo, sognavo sempre ESSERI IN ARMATURA ed i simboli degli elementi! Capivo che dovevo dare insegnamenti che poi rimanevano scritti nel mio libro che stavo puntualmente scrivendo, sempre sotto lo sguardo di Asher. Solo lui, infatti, conosceva il mio segreto… Non sapevo, ma egli cercava di leggere quello che stavo scrivendo. Una volta lo trovai con il mio libro tra i suoi zoccoli… M’arrabbiai moltissimo, ma alla fine gli dissi di non farne parola con nessuno!
Proprio l’unicornino alato fu protagonista d’un episodio che poteva esser fatale! Egli, in compagnia della madre, come ogni giorno, prendeva lezioni di volo, ma, molte volte, quando Air era occupata, prendeva il volo da solo! Quante volte Pegax gli diceva di non allontanarsi, ma lui non seguiva i consigli del fratello che era molto più responsabile di lui! Asher era pieno di vita… Voleva divertirsi, ed, incontrare Swate con la quale, ormai, erano divenuti inseparabili… Ma, quello che accadde quel giorno, rimase scolpito nel cuore di tutti… Per poco, stavamo per perderlo!
Come al solito, Asher, volò per andare a cercare la piccola zebra… Era passato un altro mese! La incontrò vicino al prato dove era solita pascolare con la madre. I due, s’allontanarono, e corsero sulla spiaggia! Lì, c’era Water con il suo piccolo! Molti gabbiani volavano sul mare per cercare di cacciare qualche pesciolino da portare ai piccoli che stavano nei nidi! Questi, erano ricavati da aperture delle rocce su una scogliera molto ripida! Era come un muro fatto di pietra! Water, vide i due, ma non ci fece molto caso.
Come suo solito, Asher, volle far vedere alla sua compagna i suoi progressi nel volo. Gli disse: “Swate!! Amore mio… Sono molto migliorato in questo periodo… La mammina, m’ha spiegato come prendere le correnti ascensionali… Sai, è come un venticello che ti porta su… Non basta aprire le ali come pensavo! Se vuoi, ti faccio vedere come si fa…” Quella, a sentirsi chiamare ‘ amore mio ‘, diventò rossa, e sorridendo gli disse: “Oh!! Grazie! Si! Voglio vedere! M’hai chiamata AMORE MIO… Quindi, siamo fidanzati?” Asher, che non s’era reso conto d’aver detto quelle parole, diventò anche lui rosso, appoggiò la sua testa sul groppone di Swate, e disse: “Si!! Siamo fidanzati… Era da molto tempo che volevo chiederti d’esser la mia compagna!! Sai… l’altro giorno t’ho vista con quella zebra che pascolava insieme a te!! Avrei voluto cacciarlo via!! Chi era? Forse un tuo amico?” Swate, disse: “No amore… E’ solamente il figlio d’un amico di mamma… Lei, mi dice che devo far amicizia con le altre zebre, anche se io non voglio! Quelle zebre sono sempre molto scontrose, e molte volte mi prendono anche in giro!! Tu… tu sei diverso!! A me non importa quello che dicono di te…” Asher, a sentire queste parole, disse: “Ah… Anche mio papà m’ha presentato un certo Josh… Un unicorno che non è alato come me!! Mi sta antipatico!! Anche lui, come i suoi fratelli, mi prendono in giro… Pensano d’esser meglio di me nella purificazione dell’acqua, cosa che m’ha spiegato il papà! Swate… solo con te mi trovo al mio agio… Ormai è deciso!! Noi due siamo FIDANZATI… Saremo come lo zio Jogi e la zia Regina!! Purtroppo, loro non capiscono il bene che ci lega…” “Anche lo zio Orzak dice la stessa cosa!! Pretende da me che resti sempre vicino a mamma… ma io voglio giocare e divertirmi!! Senza offesa per il tuo fratellino Pegax… non voglio diventar mammona come lui…” Asher si mise a ridere, e disse alla sua compagna di seguirlo… Voleva mostrargli come era diventato bravo a volare ed a virare velocemente! Andarono proprio vicino alla ripida scogliera. “Ecco… Questo mi sembra il posto più adeguato per farti vedere quanto son diventato bravo… E’ un vero peccato che tu non abbia le ali come la tua mamma… Ma, comunque, ti prometto che un giorno, non so come, voleremo insieme… Mio papà dice che noi unicorni siamo animali magici… dice che possiamo far quasi tutto, anche se ancora non m’ha spiegato come… Da domani, però, comincerò a creare gli animaletti per zia Earth… Ti farò vedere anche questo…” Disse l’unicornino, e la zebra rispose: “Mi creeresti un animaletto bianco e nero?” Asher, senza pensarci su, le disse: “Certo… Sarà il mio primo animaletto, e lo dedicherò a te, amore mio…” Swate gli sorrise. “Beh… Adesso è arrivato il momento di farti vedere la mia tecnica di volo… come dice la mamma… Sta a vedere…” Dicendo così, Asher, spiccò il volo.
S’era alzato un forte vento di maestrale! L’unicornino aveva dimenticato le raccomandazioni della mamma e mie, di non volare quando c’era troppo vento… Come al solito, volle fare di testa sua… I gabbiani continuavano a volare per cercare cibo, e rischiarono, molte volte, d’esser investiti da Asher, che continuava a volare come se nulla fosse. Un gabbiano, cercò d’avvertirlo: “… Unicorno!! Sta attento!! C’è vento!! Non andare così veloce… Rischi di perder quota!! T’andrai a schiantare sulle pietre… Potresti far del male ai nostri piccoli ed alle nostre uova…” Ma Asher, fece finta di non sentire, e continuava a volteggiare pericolosamente. Swate, da terra, continuava ad ammirarlo, pensando che quelle acrobazie fossero normali, ma così non era! Asher, rischiò, come predetto dal gabbiano, di precipitare in acqua per molte volte! “… AH!! Ci sono molte correnti ascensionali!! Devo riuscir a beccare quella giusta, Swate…” La zebra, disse: “Sei molto bravo, amore mio… Ma… adesso vieni a terra… Devo ritornare dalla mamma…” Asher, avrebbe voluto atterrare sulla spiaggia, ma, come già detto, l’atterraggio non era il suo forte… e questo era aggravato anche dal fatto che il vento era aumentato! Una raffica molto più forte delle altre colpì l’ala destra dell’unicornino alato! Si destabilizzò, ed andò a schiantarsi con tutto il corpo sulla scogliera, rompendosi un’ala e facendosi molto male! Fece anche male ad un piccolo gabbiano che, imprudentemente, s’era affacciato dal suo nido. I genitori si misero ad urlare! Water, uscendo con la testa fuori dall’acqua, vide l’accaduto!
Swate, corse dov’era caduto il suo compagno che ora gemeva steso al suolo! “Asher!! Amore mio!! Cos’hai? Cosa ti sei fatto?” Quello piangendo, disse: “Ahi!! Che dolore!! Aiutami Swate… Ti prego!! Non chiamare mamma e papà!! Adesso cerco di alzarmi… AHI!!!”. Water, udendo le urla strazianti del poveretto, ed ora, anche della poveretta, trasformandosi in cigno, corse subito vicino a loro! Capì le condizioni dell’unicornino, e corse subito ad avvertirci.
Intanto, Asher non riuscì ad alzarsi! C’era molto sangue! L’unicornino, aveva sbattuto tutto il corpo contro le dure rocce! Stava per morire! Piangeva… piangeva da far pietà! A quelle urla, accorse Eter… Anche lui, capì e venne da me!
Soprannatural, da lupo, ebbe un presentimento, ed arrivò in spiaggia, mentre Air con Pegax, arrivarono anche loro! Io volai di corsa nonostante l’impetuoso vento. Asher, aveva gli occhietti socchiusi! Stava soffrendo molto! Air si mise a piangere! Pensò d’aver perso suo figlio, e Soprannatural, s’avvicinò a lui da unicorno e ne constatò lo stato di salute! Pianse anche lui! Asher, vedendo i suoi genitori, disse: “Mamma… Papà… Vi giuro!! Non lo farò più!! Non mi picchiate!!” La giumenta, premurosamente, lo leccò e gli disse: “Adesso non parlare, figlio mio… Non ti stancare… Hai un’ala rotta!! Cerca di star fermo… So io di chi è la colpa di tutto…” E si girò guardando male Swate, la quale, intimorita, cercò d’indietreggiare, dicendo: “No… Signora!! La colpa non è mia!! Io… io amo vostro figlio!! Non gli farei mai del male!!” “Che cosa? Tu ami nostro figlio? Tu una zebraccia!! Una zebraccia come tua madre!! Ah!! Che disgrazia!! Jogi… Non senti quello che questa disgraziata sta dicendo?” Disse Soprannatural, abbassando il corno verso la zebra che, capì d’essere in pericolo. Io, provai a dir qualcosa, ma Asher, alzando il capo lievemente, disse: “Papà!! Lasciala stare!! Davvero!! La colpa non è sua!! E’ stato il vento a farmi cadere!! Anch’io le voglio bene!! Siamo fidanzati!!” A sentir questo, presi la parola, anche perché vidi Air e Soprannatural, avvicinarsi pericolosamente alla poveretta! Dovevo portare la pace: “Va bene… Va bene… Adesso calmiamoci tutti!! E’ stato un incidente… Pensiamo piuttosto a guarire il piccolo Asher!!” La giumenta alata, corse vicino a suo figlio, e cercò di guarirlo ma, le ferite erano troppo profonde!! Allora, m’avvicinai io, e, per istinto, lo coprii con le mie lacrime!! Ne dovetti usare moltissime!! Ma, l’ala no!!! Quella non riuscii ad aggiustarla! Intanto, arrivarono tutte le mie creature! Fire, s’avvicinò all’unicornino, e disse: “Jogi… Hai fatto un ottimo lavoro!! Le lacrime della fenice sono portentose!! Se non c’eri tu… probabilmente Asher sarebbe… Ma ok!! Adesso ci penso io ad aggiustare la sua ala!! E’ rotta in molti punti, è vero Soprannatural?” L’unicorno rispose, piangendo: “Già… Almeno in tre parti!!” “Non piangere, amico mio!!” Disse Fire sorridendo: “Nemmeno le fenici riescono a guarir le ossa!! E’ una cosa che solo noi draghi possiamo fare… Lasciatemi agire…” Il mio drago, facendosi pesantemente largo, s’avvicinò al povero unicornino, mentre Swate, mi chiese timorosamente: “… Se la caverà? Non è vero?” Io, per un po’ la guardai male, ma poi, mi resi conto della sua ingenuità, e le dissi: “Speriamo nel Dio…”. Fire, era da Asher… Gli disse: “Asher… Figliuolo… Adesso dovrò farti un po’ male!! Devo rimettere apposto le ossa dell’ala!! Dovrò tirarle!! Jogi… Dovrai usare il tuo sguardo per calmare il puledro, mentre io faccio la manovra, e poi dovrai versare sull’ala delle lacrime!! Il tuo sguardo è IPNOTICO!! Questo, farà in modo che non senta molto dolore!! Quando sei pronto, dimmelo…” Io, non sapevo d’aver questo potere… L’IPNOSI… Però, qualcosa di simile l’avevo già vista!! Mi ricordai dello sguardo di mio fratello Orzak! Io, però, dovevo affidarmi al mio istinto per usare lo sguardo non per far del male, ma per calmare… Imparai così che potevo alleviare le sofferenze sia fisiche che mentali di chi volevo! Era una nostra capacità! Così, m’affidai al mio istinto, mi misi davanti al muso del povero puledrino sofferente, e lo guardai fisso negli occhi, cercando di calmarlo… Quello, sembrò rasserenarsi… Fire agì!! Tirò con forza l’ala, ed Asher urlò per il gran dolore! Le ossa si rimisero in linea… Adesso, sempre per istinto, m’alzai in volo, e ricoprii di lacrime la povera ala martoriata! Quella ritornò intatta, ed Asher s’alzò in piedi! Piangemmo di gioia… una gioia infinita! Swate, s’avvicinò al puledro e lo leccò con tenerezza. Air, però la cacciò via, dicendo: “Sta lontana da mio figlio, zebra… Ritorna da dove sei venuta…” Quella, piangendo, gettò uno sguardo ad Asher che non si poteva muovere, in quanto suo padre gli bloccò la strada col suo corpo. “Swate!! Amore… Ci rincontreremo… Sta tranquilla…” La giumenta alata, disse: “TU NON L’INCONTRERAI MAI PIU’!! Ti stavo perdendo a causa sua!! DIMENTICALA!! Non ti sei reso conto che la tua amicizia con quella creatura potrebbe costarti la vita? Perché mi fai soffrire, figlio mio?” Asher, abbassò la testa, e Pegax, disse: “… Tanto il mio fratellino Asher non cambierà mai… Incontrerà di nuovo la zebra!! La loro unione è forte, mammina!! L’ho letto nelle stelle!!” Quella, a sentire questo sbuffò, e Soprannatural, sospirò dicendo: “Se è questo che vuole il destino…”.
Già… il DESTINO!! Ritornando nella nostra grotta, ripensai al Dio ed a suo padre!! Pensai di non poter sopportare il peso di quella grossa responsabilità!! Per me da solo, era troppa!! Trovai la mia Regina ad attendermi!! Volammo insieme per cercare cibo. Avevamo fame.
Un nuovo giorno, illuminava il mondo… Quel giorno, com’era stato stabilito, Soprannatural, io, con la mia volpe, avremmo dovuto spiegare al giovane Asher il modo di CREAZIONE DEGLI ANIMALI PICCOLI… Naturalmente, gli dicemmo di non abusare di questo, ma… il puledrino aveva promesso a Swate di crear per lei un animale bianco e nero… Asher, sotto la supervisione dei genitori, creò scoiattolini, ricci ed altri animali… Ne servivano di più per sfamare l’appetito delle numerose volpi, lupi ed altri animali, che non potevano aspettare l’accoppiamento di quelli già esistenti… Ma, il destino per l’unicornino alato voleva altro… Questo, lo scoprimmo a nostre spese a fatti compiuti…
Forte di quello che aveva imparato e fatto, Asher, andò di nuovo a trovare la sua compagna! La trovò con sua madre, la quale, nel vederlo presentarsi, gli andò vicino in modo ostile, dicendo di lasciar in pace sua figlia. L’unicornino alato, nel vedere la Zebra Alata, ebbe molta paura, e corse via, mentre Swate si mise a piangere ed a chiamarlo. Mio fratello Orzak, vide il tutto, e rimproverò anche lui la piccola zebra. Sembrava esser tutto finito… ma Asher, come presto avremmo capito, non poteva fermarlo nessuno!! Serviva qualcosa per controllarlo… Si!! Ma cosa?
L’unicornino alato, attese la sera per andare dalla sua compagna, che lo attendeva con ansia!! La poveretta soffriva, anche perché, le altre zebre, sia alate e non, la prendevano in giro, dicendole che presto avrebbe avuto un corno in fronte… Lei, rispondeva a suon di zoccolate e pernacchie! Il suo cuore era di Asher!! Lo amava!! Si sa, l’amore non conosce specie… Questo lo avevamo imparato…
Swate, era corteggiata da uno stallone di zebra, ma quella lo rifiutò costantemente! Ormai, era diventata abbastanza grande! Era stata proprio la Zebra Alata, a trovarle quello che pensava fosse giusto per essere il suo compagno!
Asher, intanto, era giunto sul prato. La Zebra Alata non c’era, ma, a sorvegliar Swate, c’era il Cane. L’unicornino alato lo vide, ed aspettò che s’allontanasse per avvicinarsi alla sua compagna. Infatti, dopo un po’, il Cane, pensando che ormai era tardi, disse alla piccola zebra di non muoversi poiché la madre sarebbe arrivata a breve. Quella, vedendo Asher nascosto dietro ad un cespuglio, disse: “… Va bene, zio Cane!! Non ti preoccupare!! Non mi muoverò!! Promesso…” Quello, preso dalla fame, andò per cacciare, e così l’unicornino poté avvicinarsi. “Asher!! Amore mio!! Vedo che stai bene!! Oh… Quanto t’ho aspettato!! Pensavo non venissi più…” “Ed invece, eccomi qui!! Sto bene… Sai, oggi, mio papà, lo zio Jogi con la zia Earth, m’hanno insegnato a creare gli animaletti!! Se son venuto da te, e perché t’ho fatto una promessa!! Creerò davanti a te, un animaletto bianco e nero, come il tuo mantello!! Contenta?” Quella, a sentir le parole del suo compagno, sorrise, e lo leccò. “Certo che sono contenta!! Anche io, oggi, ho una novità… Non so bene cosa significa, ma la mamma ha detto che son diventata grande!! Io, mi sento la stessa di sempre… Chissà cosa voleva dire… Comunque, Asher, amore, non perdiamo tempo… Crea…” Asher, così, prese a creare un piccolo animale… Si trattava d’uno scoiattolino molto particolare… un chipmunch… Aveva la codina bianca e nera, proprio come le strisce della zebra!! Ne creò due, un maschio ed una femmina! Swate, nel vedere quel prodigio, carica di tenerezza, leccò gli scoiattolini, e poi, voltandosi verso Asher, disse: “Che meraviglia!! Sono davvero carini!! Guarda… guarda la loro coda!! Grazie amore mio per avermi fatto questo regalo!!” Ma Asher, preso anche lui dalla tenerezza, disse: “… Se vuoi, posso creare anche animali più grandi… Guarda, amore mio…” Così, sotto lo sguardo di Swate e dei chipmunch, creò la puzzola… Anche lei, bianca e nera, e proprio come per gli scoiattolini, creò sia il maschio che la femmina! In pratica, aveva creato due creature! Swate, era estasiata! Disse: “Amore!! Sei fantastico!! Non pensavo riuscissi a fare questo!! Comunque, ti ringrazio!!” L’unicornino alato, sentendosi chiamare dal padre, che aveva intuito dove si trovava, disse: “Swate… Adesso, io devo andare… Comunque, ti prometto che domani, creerò altri animaletti sol per te!! Sempre bianchi e neri… Proverò a creare anche uccellini e pesciolini… Adesso vado… Il papà mi sta chiamando… Ciao amore…” Quella, lo guardò allontanarsi con aria sognante.
Earth, era a caccia! Si era addentrata nel bosco, quando vide la puzzola! Con curiosità, cercò d’avvicinarsi, pensando che si trattasse d’un animale creato da Orzak, ma ebbe una bruttissima sorpresa! Infatti, la puzzola, era in compagnia del compagno, il quale, pensando che la volpe gli avrebbe attaccati, spruzzò, proprio sul muso della mia volpe, un qualcosa d’inaspettato e puzzolente! Earth, così fuggì via, e venne nella grotta, ma prima si gettò nel lago per togliersi quella puzza di dosso. Ci riferì tutto ad un fiato quello che le era accaduto. Chiamò quelle creature PUZZOLE! Diede la colpa a mio fratello per averle create. Asher, che era lì con Soprannatural, Air e Pegax, capì di cosa si trattava, e rise di nascosto. Io lo notai, ma non capii. Non quella sera…