Capitolo 22 (L’INCONTRO DI PEGAX CON SHANIA ED IL SEGRETO DI XENIA. I LUPACCHIOTTI ATTACCATI PER VENDETTA)
Certe cose, è meglio dimenticarle… questo lo avevo capito in quella lunghissima notte fatta di dolore e lacrime! Non potevo sapere… non potevo immaginare quello che il mio fratello adorato avrebbe compiuto!
Il sole… quel magnifico sole che noi fenici dovevamo rappresentare, era ormai alto nel cielo ad illuminare la nostra terra… la terra che io dovevo amministrare ormai da solo! La mia Regina, si svegliò insieme a me, e volle andare a bere. L’accompagnai senza farle capire il mio reale stato d’animo. Anche tutte le mie creature erano intente a bere a quel ruscello. C’era aria di pace, nonostante tutto!
Soprannatural, venne da me per scusarsi di ciò che aveva fatto, ma disse che quel gesto era stato inevitabile! Non avrebbe potuto lasciare Swate sotto il controllo d’Orzak il Terribile… Non lo rimproverai… Non dissi nulla! Infondo, era stato solo istinto, ma, mio fratello questo non lo aveva capito… capì solo la rabbia per aver, secondo lui, perso una delle sue creature! Era roso dalla sete di vendetta!
Dissi parole rassicuranti al mio unicorno, ma quello, con immenso dolore, disse d’aver avuto un incubo quella notte! Disse ti temere per i suoi figli! Anche la mia volpe che era stata con me a confortarmi, disse di sentir pericolo… Volli, anche se in cuor mio era calato un velo, di tranquillizzare anche lei, ma essa m’aveva letto nel cuore… essa sapeva…
La Regina, mi guardò con il suo sguardo amorevole, ed anche lei, forse capì qualcosa, ma io, alzandomi in volo, cantai le cinque mie note alla vita… ma era un canto finto! In realtà volevo solo piangere e dimenticare tutto! Cantando anche lei, andò a covare le sue uova. Mi lasciò solo con le creature che s’erano dissetate, e poi ritornammo nella grotta.
Intanto, Soprannatural, volle andare a chiamare le sue due figlie… Shania e Xenia. Le portò nei pressi della nostra grotta! Il motivo, era quello di farle andare a trovare Asher e Swate! Ancora c’era del tempo perché il miracolo della vita nella zebra potesse accadere, però l’unicorno aveva preso, ormai, quella decisione. Le fece entrare nella nostra casa! Ad accoglierle, Air, la quale capì e s’arrabbiò con l’unicorno. Non era contenta di quelle due giovani vite… però, gli equini sono animali promiscui! Infatti, i maschi di queste diverse specie, formano un harem di parecchie femmine, ma Soprannatural, disse alla giumenta alata che nel suo cuore c’era solo lei e Earth. Comunque, tutti accettammo le due puledre… Solamente la mia volpe a vedere l’unicornina alata nera, Xenia, ebbe un sussulto. La vidi rizzare il pelo. Il gatto, anche lui presente, guardò anche lui con insistenza la giovane, ed alla fine, come preso da un timore strano, guizzò via dalla grotta, dicendo d’andare da Asher per svolgere il suo delicato lavoro. C’era qualcosa che non tornava… io, non potevo sapere dell’amicizia tra Xenia e la Lince d’Orzak.
Però, stava per accadere una cosa inaspettata… Il primo figlio di Soprannatural, Pegax, fuori dalla grotta, vide Shania! La giovane leocornina, vedendo il leocorno che la fissava con interesse, decise d’uscire per andargli vicino. “Ciao!! Io mi chiamo Shania… e tu? Tu devi essere Pegax… E’ giusto?” Quello, rispose diventando rosso: “Si!! Mi chiamo Pegax e sono figlio di Soprannatural!! Ma… come fai a conoscere il mio nome? Forse te ne ha parlato il papà? Caspita!! Gli somigli moltissimo!! Sento che siamo fratellastri!!” Quella, lo leccò sul muso e gli disse: “Si!! Me ne ha parlato papà, solo che io già conoscevo il tuo nome… T’ho visto pascolare insieme ad Air, che è tua mamma!! Ho fatto una veggenza, ed ho, prima che il papà me lo dicesse, carpito il tuo bel nome!! Sai… ne ho fatta anche un’altra!! Sai che tua mamma diventerà genitore d’un cavallo alato che diventerà molto importante? Diventerà mamma di una serie di cavalli alati che, in futuro saranno conosciuti da tutti, specialmente uno… Pegaso… Ho imparato da sola a far questo!! Anche tu hai questo potere? Che ne dici, Pegax se facciamo una passeggiata? Dopo, dovrò con la mia sorellina, andare da Asher e Swate… Sai, dobbiamo controllare che la gravidanza della zebra vada bene!! Questo è il compito che ci ha dato nostro padre…” Pegax, rimase incantato da quella creatura, e disse: “Certo!! Facciamo una passeggiata… Ma, dobbiamo stare attenti… Sai, in giro ci sono creature cattive… Si!! Io ho il potere di leggere nelle stelle!! Sono un leocorno io… Sapevo che la mamma aveva avuto una relazione con un cavallo alato!! Comunque, come ti dicevo, in giro ci sono le creature d’Orzak il Terribile… Bisogna andar cauti!!” “Lo so!! Ma, io con te non ho paura!!” Il leocorno arrossì. Scoprimmo, che in natura, certe volte, i fratelli possono diventare compagni… Era proprio questo che stava capitando a Pegax ed alla giovane Shania, che tutti scambiavano per unicornina, e forse lo era.
Comunque, anche non capendone il motivo, io, nell’osservare la giovane Xenia, notai in lei qualcosa di tetro… Cercai di dirlo al mio unicorno, ma si sa… i padri vedono sempre il meglio dei loro figli. Xenia, ci osservava in modo strano… e poi, s’avvicinò a me, dicendomi: “Jogi… Tu nascondi un segreto… Non pensare che puoi nascondere a me qualcosa… Io pratico la magia!! Mio padre non sa nulla di me… Tu sei una fenice… Credo che tu abbia capito chi sono… E’ vero!! Sono giovane… ma, non sono come il mio fratellastro Asher!! Lui ancora non sa cosa significa essere un unicorno!!” Tremai!! Chi era davvero? Parlava della magia in un modo che non capivo! Soprannatural, nel parlare della magia, la descriveva come una cosa bella… e lo era, ma, dalle parole dell’unicornina nera alata, capii che c’era qualcosa di strano in lei… qualcosa di nero… come il suo mantello.
Pegax e Shania, intanto, erano arrivati nei pressi della spiaggia! L’unicornina, rivolgendosi a lui, disse: “Oh Pegax… Finalmente ho conosciuto una creatura simile a me… Sai, io sono stata sempre con Xenia… Tutti mi scambiano per una leocornina… V’abbiamo visto pascolare tu e tuo fratello!! Avrei voluto conoscere Asher, ma non mi è mai stato possibile avvicinarlo! Comunque, ho saputo molto su di lui da mio papà!! Tutti gli unicorni parlano di lui come un pasticcione combina guai!! Sarà un piacere conoscerlo!! Comunque, ti devo parlare di una cosa… So che di te mi posso fidare… Hai visto mia sorella? Come ti è sembrata? Beh… lei non è come me!! Vorrei capire molto di più!! Papà ci ha insegnato a fare le magie!! Ci ha canalizzate da qualche mese… ma, Xenia, di notte scappa via e non so dove vada… Ho provato a fare veggenze, ma è come se ci fosse un muro… Non riesco a penetrarlo con il mio potere!! Forse tu, mi puoi aiutare a capire?” Il leocorno, disse: “L’ho vista solo di sfuggita mentre era nella grotta!! Comunque, anche a me, ha fatto una strana impressione!! Ti confesso che ho… avuto una sensazione di paura!! Non ho mai visto un unicorno nero prima di questa mattina!! Forse è solo il colore? Chi può dirlo… Comunque, se ti fa piacere, stasera consulterò le stelle per te!! Poi ti dirò!! Adesso, ritorniamo alla grotta… Papà ci starà aspettando…” Shania, annuì e poi disse: “Grazie Pegax!! Papà non mi ha voluto ascoltare… Mi ha detto che sono tutti miei pensieri!! Ma, in mia sorella c’è qualcosa che non va… Ti dispiace se ti chiamo d’ora in poi, amore? Sento che mi sono innamorata di te…” Pegax arrossì! Era la prima volta che si sentiva chiamare così. Le disse: “… Certo che puoi… Ma… non ti sembra di correre un po’ troppo? In fin dei conti ci siamo conosciuti da poco…” Ma quella, facendogli sentire il proprio odore, disse: “Bastano pochi secondi per capire con chi vuoi passare il resto della tua vita… IO HO SCELTO TE!! Gli altri unicorni non mi interessano… ed anche se sei un leocorno, questo non pregiudicherà il nostro amore!! Dimmi Pegax… Anche tu mi vuoi?” Il giovane leocorno, inebriato da quella bellissima unicornina, disse: “Si Shania… IO… IO TI VOGLIO!!”.
Nessuno poteva immaginare che l’amore era nato tra i due giovani… Solo Air se ne rese conto, e ne rimase contenta, anche se non poteva sopportare il fatto che la giovane unicornina non era sua figlia. Capì che anche l’altro suo figlio era ormai cresciuto.
Soprannatural, vedendo ritornare Xenia e Pegax, disse che era tempo di canalizzare la magia di Asher!! Ancora non lo aveva fatto! Quindi, si ripropose di farlo quella mattina stessa. Così, il mio unicorno insieme alle due figlie, andarono verso la spiaggia. Gli unicornini hanno dei poteri magici disordinati… Di solito è il padre o la madre, a seconda del sesso, a canalizzare questi poteri ai propri figli, che, così, possono andare in una singola direzione… quella voluta dall’unicorno stesso. Infatti, i poteri magici si tramandano da padre a figlio o, da madre a figlia.
Asher con Swate, erano ancora nella loro grotta! Era Water a controllare la situazione dal vicino mare. La zebra diceva parole dolci all’unicornino alato, e quello le rispondeva leccandole dolcemente il musetto. Scene dolci d’un amore grande che avrebbe presto visto nascere due vite. Il gatto, era accovacciato vicino all’entrata, e vigilava sui due innamorati senza farsi, ovviamente, vedere.
Arrivò Soprannatural con le due figlie. Entrarono nella grotta, e trovarono i due accovacciati teneramente. “Figli miei… Come v’avevo promesso, ecco le mie due figlie che faranno in modo che tutto andrà bene per le vite che dovranno nascere! Lo so che ancora c’è del tempo, ma è meglio prepararsi! Ve le presento… Shania e Xenia!!” Asher, nel vedere Shania, provò una strana sensazione! La sentì parte di lui! Infondo, erano fratelli, ma poi vide Xenia… Sussultò! Swate, nel vedere la nera unicornina alata, si voltò con Asher, dicendo: “Ho paura, amore!! Mandala via!! Non è come te e tua sorella!! La sento MALVAGIA!!” “Ma cosa dici Swate? Come può essere malvagia? Nemmeno la conosciamo… Ah… forse è perché è nera? Mi stupisco di te, amore!! Non si può giudicare qualcuno in questo modo…” Disse Asher, guardando la sorella Xenia, ma la zebra, disse: “Io l’ho già vista, amore mio!! La conosco se pur solo di vista!! Era una notte di qualche tempo fa… pioveva molto… volava… è stato proprio in cielo che l’ho notata!! E’ atterrata poco distante da dove abita lo zio Orzak… Oh!! Pensavo che fossi tu, invece… Non so perché, ma ho provato terrore!!” Soprannatural, spazientito ed anche offeso, le disse: “Swate!! Cosa stai dicendo? Come può essere che mia figlia, di notte con la pioggia sia potuta venire nel territorio d’Orzak il Terribile? Non sai quel che dici… E poi, come fai a dire che è cattiva? Chiedile subito scusa!!” “No papà!! Non c’è bisogno… La zebra deve essersi sbagliata!!” Disse Xenia ridendo sotto i baffi. Asher e Soprannatural non notarono il suo strano comportamento. “Vi dico che l’ho vista!! Aveva gli occhi rossi rossi!! M’è sembrato di vederla in compagnia della zia Lince…” “Ora basta Swate!! Ritorna in te…” Disse Asher, volendo difendere sua sorella: “Se sono venute qui è sol per aiutarci!! Adesso, va da Xenia e leccala!! Siamo fratelli!! Devi rispettare la mia famiglia!! Non è un rimprovero, amore!! E’ solo che dobbiamo rispettare anche le nostre origini!! Io, ad esempio, ho paura della Zebra Alata che è tua mamma, ma, cerco di rispettarla!! Capisci, amore?” Disse Asher, e Swate s’avvicinò a Xenia e la leccò. Quella, per tutta risposta, disse: “Grazie zebra… anche se le tue parole non son vere, io credo a quello che hai detto… Probabilmente si trattava d’un altro unicorno… Sai, con il buio ci si può sbagliare!! Avanti papà!! Canalizza Asher!!” Soprannatural, sotto lo sguardo di tutti, canalizzò i poteri di Asher con un colpo di corno all’addome! Quello, che non era preparato, disse: “Ahi!! Papà!! Ma perché m’hai colpito? M’hai fatto male!!” Shania, disse: “Oh Asher!! Fratello mio!! Papà l’ha fatto sol per il tuo bene!! T’ha canalizzato i poteri…” “Già… e così non farai, almeno con la magia, più danni…” Riprese Xenia. Aher, disse lamentandosi: “Ma… io, ancora non ho fatto magie… non ne sono ancora capace… Papà, mi insegneresti?” Tutti risero a quelle parole, tranne Swate! La poveretta c’aveva visto giusto! Quella che aveva visto quella notte, era proprio lei… Xenia!
Le due unicornine, dopo un po’, andando via con loro padre, dissero ad Asher ed a Swate, che se avessero avuto bisogno le avrebbero trovate nel prato degli unicorni. Xenia, voltandosi con Swate, disse: “Arrivederci zebra!! E’ stato un piacere conoscerti!! Ma… cerca di non parlar molto… A volte, è meglio non sapere… Io non sono come Asher…”.
Quale mistero si nascondeva in Xenia? Lo avremmo scoperto in seguito!
Comunque, stava scendendo di nuovo la sera… una sera che avrebbe di nuovo portato terrore e pianto!
I lupacchiotti, figli di Soprannatural ed Earth, come al loro solito, si riunirono prima della caccia, vicino ad una roccia. Ulularono, insieme al loro genitore, e poi partirono per cercar qualche preda! Soprannatural, incaricò il lupacchiotto più forte a sostituirlo durante quella battuta di caccia! Egli era solito farlo per abituare i piccoli a cavarsela da soli! Così, il branco si mosse.
Shania, quella notte, si recò da Pegax! I due, s’allontanarono dalla grotta, e si diressero proprio a guardare i lupacchiotti cacciare! Di certo, non potevano immaginare quello che avrebbero, loro malgrado, visto…
I due novelli innamorati, si sistemarono al meglio per poter osservare i lupacchiotti dare la caccia, siccome ancora piccoli, ad un cerbiatto! Certo, non erano contenti nel vedere quella scena, ma, osservarono il tutto lo stesso. Pegax, non si era dimenticato della richiesta di Shania, e così le disse: “Oh amore!! Visto che le stelle son spuntate, posso leggerle su Xenia… Dunque… Oh!! No!! Quello che hai pensato su di lei è vero!! Lei nasconde in sé un segreto!!! Non ti so dire bene di cosa si tratta, ma vedo che non è affatto una cosa buona!! Vedo che è in contatto con qualcuno che le sta spiegando delle cose brutte!! Non so chi è… ma, bisogna stare attenti!!” L’unicornina, rispose: “Ah!! Me lo immaginavo… Dovrò dirlo al papà… Solo che lui crede che vada tutto bene!! Non mi darà ascolto!! Già lo so, amore!!” Pegax, leccandola dolcemente, disse: “Già!! Comunque, adesso non parliamo più di lei… Quel che m’importa ora, sei solo tu!!” Shania, al sentir questo, abbassò la testa verso le zampe posteriori di Pegax, e lo leccò lì sotto! Invitò così il leocorno all’accoppiamento che, puntualmente avvenne! I due s’amarono, s’amarono dolcemente, proprio come Asher e Swate… ma, all’improvviso un verso agghiacciante! Su dal cielo, verso i lupacchiotti, una creatura in picchiata, colpì con il suo becco sul capo, proprio il lupacchiotto che faceva da capo branco uccidendolo! Questo videro i due innamorati! Come se non bastasse, la creatura, ne colpì un altro ed un altro ancora! Fu un vero scempio! Pegax e Shania, corsero da loro padre per avvertirlo di quanto avevano visto, ma non ce ne fu bisogno! Infatti, Soprannatural era a poca distanza dai lupacchiotti per controllarli, ed aveva visto tutto! Un lungo e prolungato ululato di dolore si sparse per tutta la valle! La creatura, volò via, lasciando nel cielo una lunga scia nera! Capì, Soprannatural e pianse… Capì chi era stato il responsabile!
Io, la Regina e le altre mie creature, eravamo nella grotta! Stavo quasi per scrivere sul mio libro, quando, la mia volpe, uscendo fuori, con le orecchie tese, udì l’ululato! Si mise a piangere! Io andai da lei, e quella, guaiolando da spaccar l’anima, disse: “… I miei figli sono stati attaccati!! Sono morti!! Chi può essere stato?” A questa domanda, rispose proprio Soprannatural, che ritornando con i lupacchiotti superstiti, insieme a Shania e Pegax, disse piangendo: “… E’ stato Orzak!! Orzak il Terribile!! Ha avuto la sua vendetta, oh grande Jogi!! Ma perché è tanto crudele? Cosa vuole? Non era una fenice come te?” La Regina pianse… piansi anch’io!! Risposi al mio unicorno, trasformato in lupo: “… Si!! E’ una fenice come me… ma, il responsabile non è lui!! Chi ha la colpa, pagherà, sol lui!! Questo è un giuramento, oh mia creatura!! Domani… domani farò quel che è giusto!! Non voi dovete soffrire…”.