Capitolo 23 (LA LETTERA AGLI EROI E LA NEGAZIONE DELLA MORTE. LA CREAZIONE DEL PANDA GIGANTE. JOGI E LA SUA COLPA. ASHER ED IL GATTO. XENIA E LA LINCE)
Quella notte, rimanemmo tutti nella grotta! La mia volpe aveva portato con sé anche i suoi teneri volpacchiotti per paura d’un altro attacco da parte di mio fratello!
Io sapevo… sapevo quel che avrei dovuto fare l’indomani… Pensavo che il Dio non m’aveva ancora detto nulla sulla data della mia morte per non farmi preoccupare eccessivamente, ma, sapevo che quando il sole sarebbe di nuovo sorto, io avrei dovuto far quel che era giusto! Ero io la causa dell’odio di Orzak… Per me, non era terribile… aveva ragione!
Il Dio della Speranza, comunque, quella notte non mi chiamò! Mi misi a scrivere sul mio libro quanto era successo. Ci versai sopra, anche le mie lacrime! Pensavo che prendersela con dei cuccioli era una cosa da vigliacchi, ma, comprendevo il perché di quel folle gesto! Avrei dovuto pregare mio fratello d’uccidere me, ma lasciar vivere le mie creature ed i loro figli! Decisi di dare una legge agli eroi che sarebbero venuti dopo di me… Così, mi rivolsi ai Cavalieri di Speranza…
Giovani Eroi…
Mi sento triste! Il mio cuore piange calde lacrime!! Capisco il vostro compito! Ma, dovete voler bene anche ai vostri nemici! Dovete comprendere la loro rabbia e dolore! Io vi dono il mio sapere, ma, sappiate che la colpa di quanto è accaduto e sol mia! Voi mi considerate saggio, ma non è così! Io sono il primo a non capire!! So che presto rappresenterete le mie creature e me stesso… Me lo ha detto il Dio Sagem. Comunque, v’affido il TUTTO!! L’AFTAES!! V’affido i poteri delle mie creature ed anche delle altre… Ho già scritto su questo mio libro, parte delle stele! Segnati ci son i vostri poteri! Comunque, non commettete i miei stessi errori, miei Cavalieri… Siate dolci ma anche severi! Soprattutto, bandite dalle vostre battaglie la morte!! Nessuna creatura o nemico dovrà cadere per mano vostra! Questa è la legge che impongo per voi… So che ci sarà anche chi porterà GIUSTIZIA… Anche lei, dovrà decretare questa legge!! Atena si chiamerà la Dea… Questo me lo ha detto Sagem… Non solo dovrete imparare a difendervi, ma dovete imparare che a voi sarà impedito far del male! So che sarete dei guerrieri… ma, dovrete amare il vostro nemico… proprio come io faccio con il mio amato fratello Orzak! Grazie per quello che farete… Probabilmente, questa sarà la mia ultima missiva per voi… Domani, andrò incontro al mio destino, anche se la data non mi è stata ancora comunicata! Vi amo…
Finito di scrivere, vidi sorgere un nuovo giorno… Non ne gioii… Pensai che quella era l’ultima volta che avrei visto sorgere l’astro d’oro! Ormai la decisione era stata presa!! Mi preparai a volar da Orzak, mio amato fratello, per ricevere la giusta punizione! Nessuno doveva vedermi… Non volevo che qualcuno mi seguisse! Però, la mia volpe mi vide spiccare il volo… Capì, e decise di seguirmi, ma lo fece segretamente! Non me ne resi conto!
Swate ed Asher, si erano appena svegliati dal sonno notturno! Nessuno dei due sapeva dell’atroce sorte dei giovani lupi! Il giovane unicornino alato, leccò dolcemente il ventre della sua amata. Per la prima volta, sentì la vita in lei sussultare! Inebriato, sorrise. Egli, ancora non aveva mai ascoltato quello che gli unicorni facevano, cioè, sentire la vita non nata. Ma, quelle vite erano sue! Egli, istintivamente, capì d’esser padre di quelle creature così vulnerabili. Anche la dolce zebra, ne era contenta, ma, ancora non capiva bene quello che le stava accadendo. Asher, volle celebrare quella nuova scoperta con la creazione d’un qualcosa d’unico… Quindi, disse a Swate d’uscire con lui dalla grotta. Le avrebbe fatto vedere la creazione d’una cosa dolce… Un animale che rappresentava in tutto e per tutto l’infinito amore che egli provava per lei. Quella, alzandosi, andò con lui nella vicina foresta.
Io, intanto, ero deciso d’andare da Orzak per scontare il mio peccato. Volevo farla finita… Troppo dolore e lacrime per le mie amate creature!!
Con il pianto nel cuore, volli recarmi nel luogo che pensavo fosse l’ultimo da me visitato! Le creature d’Orzak mi videro, ma non fecero nulla! Forse aspettavano un ordine da parte del mio amato fratello! M’avvicinai al luogo dove sapevo che Orzak aveva la sua dimora insieme alla sua compagna. Purtroppo, mio fratello non era presente! Non sapevo dove fosse andato. Trovai solamente il Cane, che ringhiando mi chiese cosa facessi in quel luogo! Gli risposi che volevo parlare con Orzak. La mia volpe, rimase a distanza! Sapeva, infatti, che il fiuto del Cane l’avrebbe di certo trovata, tuttavia, non volle lasciarmi da solo.
Sconsolato, andai via! Ancora una volta, ero stato graziato dal fato… Pensavo d’esser favorito dalla sorte… però, non potevo che piangere per la sorte dei lupacchiotti, ed avevo il sentore che ancora non era finita! Perché a me quella grazia? A me, che comunque, sapevo d’aver mancato di rispetto al mio bene! Eravamo nati insieme, ma, non eravamo più amici! Come potevo fare per espiare i miei peccati? Ed il Dio… cosa avrebbe detto?
Nel frattempo, Asher e Swate, erano arrivati in un posto dove s’ergevano alti fusti! Erano canne di bambù! L’unicornino alato, disse: “Amore mio!! Sono contento!! Sono contentissimo d’aver sentito dentro di te la vita!! Ah!! Mio padre me lo aveva detto!! E’ meraviglioso ascoltare, con l’uso delle nostre capacità, quello che accade dentro ad un corpo… specialmente quando si tratta di due vite!! Sarò padre!! E tu madre!! Sono nostri!! E’ la prima cosa davvero mia, Swate, amore… Non so come ringraziarti per l’amore che m’hai sempre donato!! Adesso, per te, farò nascere un altro animale!! Gli darai tu il nome… Mia mamma e mio padre, m’avevano proibito di farlo ancora… però, oggi, tutto è diverso… Osserva, cuore mio…” Così dicendo, Asher, sotto lo sguardo incredulo della giovane zebra, creò quelli che Swate chiamò panda… Erano animali anch’essi di colore bianco e nero! Già, la mia volpe, aveva creato i panda minori, ma quelli creati dall’unicornino alato erano d’una bellezza infinita! Erano come gli orsi, ma, si nutrivano esclusivamente di quegli arbusti di bambù! Erano tenere quelle creature! Tenere e buone! Swate ne rimase incantata. Un altro miracolo della creazione era avvenuto!
Volando, mi ritrovai proprio dove Asher aveva compiuto quel miracolo! Vidi i panda… ed anch’io ne rimasi colpito! A quella vista, mi sentii bene! Anche se avevo il cuore in pena, quegli animali così belli, mi riportarono con il pensiero alla vera nostra missione! Riempire la terra con creature che avrebbero dovuto prolificare, e così, popolare il creato! La vista dei panda mi riportò, anche se per poco, al buon umore! Dovevo riferire agli altri ciò che avevo visto! Quella volta, Asher, fu davvero bravo, nonostante la nostra proibizione di crear animali nuovi! La mia volpe, mise sotto il suo controllo i panda! Erano animali della terra!
Volai verso la nostra grotta. Dissi tutto quello che avevo visto… Descrissi l’immensa tenerezza dei panda, e tutti furono contenti. Soprannatural non era presente! Volle andare per veder per l’ultima volta i suoi amati lupacchiotti. Con lui, andò anche Air. La mia volpe non volle andare! Per lei, la vista di quei corpi non le avrebbe lasciato altro che dolore!! Infondo, era lei la madre di quei batuffoli che, un giorno prima, avevano ululato alla luna ed alla vita!
Fire, disse, che probabilmente i panda che erano appena stati creati, dovevano venir alla luce comunque… Non era stato un errore di Asher!! Nessun animale era stato creato per caso! Anche per loro c’erano le stele! Tutto era descritto! Questo, egli, l’aveva visto con i Ching!
La mia Regina volle andar a vedere i nuovi animali, e così, tutti andammo verso il luogo della loro fantastica creazione.
Tuttavia, Asher, aveva accompagnato Swate nella grotta in quanto si sentiva debole! Aveva anche vomitato durante il tragitto. Quello era l’effetto delle due vite che aveva in grembo. Trovò nella tana, ad aspettarla Shania e Xenia. Avevano percepito la sua condizione di salute, e vollero andare a controllare. Xenia disse ad Asher che avrebbero dovuto controllare la sua amata, e che quelle non erano cose da maschi. Gli disse, nonostante le sue proteste, di farsi un giro per poi tornare dopo qualche minuto! Swate, al sentire questo, disse ad Asher: “Amore!! Non mi lasciare da sola con l’unicornina alata nera!! Ho paura…” Ma, quello, rimproverò di nuovo l’amata. Egli, in Xenia, non vedeva il male! Era sua sorella!
Io e la mia amata Regina, con le nostre creature, compresa Water da cigno, arrivammo dai panda! Vedemmo quella meraviglia! Vedemmo, questi giganti buoni, arrampicarsi sui bambù e nutrirsene! Uno di quelli, scorgendoci, ci venne vicino ed abbassò il capo per rispetto. Era tutto perfetto! Dopo un po’, arrivò anche Air e Soprannatural. Si vedeva molto bene che avevano versato calde lacrime sui corpi esanimi dei lupacchiotti! Questo mi fece male! Oh!! Avrei voluto portar consolazione al padre di quelle creature, ma, mi mancò il coraggio! Anche quella volta, avevo mancato di rispetto al mio dovere. La mia volpe, asciugando gli occhi di Soprannatural trasformato in lupo, mi disse: “Grande Jogi… So quello che provi, ma, bisogna VIVERE!! Non è il tempo di pensare al buio perenne per te… Ancora ci devi guidare!!” “Cosa dici Earth?” Disse Eter: “Di cosa stai parlando? Perché hai detto a Jogi quelle parole? Cosa ci state nascondendo?” Soprannatural che aveva capito insieme a Fire, disse: “Infatti, Jogi!! Noi siamo le tue creature!! Non puoi tenerci all’oscuro!! Ah!! Avverto dolore nel tuo cuore… Forse ancor più forte del mio in questo momento!! Non avrai l’intenzione di…” “Smettila Soprannatural!! Il mio amore non ci può far questo!! Anch’io ho avvertito in lui qualcosa di molto strano!!” Disse la mia Regina, ed io mentii un’altra volta: “Non vi preoccupate, oh mie nobili creature!! Il mio animo è sereno!! Dimmi Soprannatural… Di cosa hai paura? Va tutto bene…” La mia volpe, mi guardò e poi mi sussurrò piano, guardandomi con i suoi occhi furbi ma, allo stesso tempo, tristi: “Non sei una volpe, Jogi… Non sai mentire…”. Capii che le mie creature avevano percepito in me qualcosa. Capii che probabilmente avevano capito dov’ero andato quella mattina… Ripensai al dolce Asher ed a Swate… Quei giovani, avevano avuto il pensiero della pace… loro e non io!! Io avevo paura!! Che capo ero? Come potevo portar Giustizia e Speranza a quegli esseri che s’affidavano completamente a me? Non capivano che ero stato io l’artefice del male di vivere di mio fratello, ed ora, avevo messo in pericolo anche loro. Ah!! Sono una fenice… animale che dovrebbe rappresentar l’Equilibrio in terra… animale che dovrebbe rappresentare il sole!! Almeno così tutti mi vedevano, ma sentivo dentro di me l’incapacità! Ero maestro d’una materia che non conoscevo… Dovevo insegnare la vita, ed invece, in cuor mio, c’era l’opposto! Rialzai il capo, e dissi: “Andrà tutto per il meglio!!” E poi, volando insieme alla mia Regina, cantai le mie cinque note… Anche lei cantò. La mia volpe mise sotto il suo controllo i panda.
Intanto, Asher da solo, s’avvicinò al ruscello per bere. Bevendo, vide qualcosa muoversi nei cespugli… Continuò a dissetarsi, aspettando che si palesasse quello che si celava dietro l’alte siepi, ma, non vide proprio nulla. Da quelle non uscì niente. Così, curiosamente, l’unicornino alato, fece finta ancora di bere, e tutto ad un tratto, volò verso quei cespugli. Fu lì che vide per la prima volta una strana creatura! “Cosa sei tu? Cosa vuoi da me? Si può sapere chi sei?” Gli chiese a brucia pelo; la creatura, rizzando il pelo, disse: “… Ciao Asher!! Miao!! Come hai fatto a scoprirmi? Sai, sono stato sempre molto attento a non farmi vedere… Miao!! Uh… Cosa dirò a Jogi ed a tutti gli altri? Mi presento… tanto, ormai sono stato scoperto… Sono il Gatto!! Mi chiamo Zoor!! Miao!! Ho il compito di spiar… cioè di controllare che non t’accada nulla di brutto… AHAHA!! Miao!! M’hanno creato per questo scopo!! Miao!!” “Ah!! Ma allora Josh aveva ragione!! Allora sono sempre stato spiato da te? Oh… Perché? Io… io non ho fatto mai nulla di male!! Dovrò chieder spiegazioni a mio papà!!” “No!! Non farlo!! Miao!!” Disse miagolando il gatto: “Mi metterai nei guai!! Miao!!” Asher, nel vederlo così spaventato, gli disse: “Devo farlo, gatto!! Dimmi… tu spii solo me oppure altri unicorni?” Il gatto, rispose: “La mia specie serve per controllare voi altri unicorni… M’hanno creato per questo!! Siamo animali magici!! Dobbiamo vegliare sulla vostra magia… ma, mi rendo conto che non sei tu quello a dover esser controllato nonostante tutti i danni che hai combinato… Forse tu non sai… ma…” E qui, il gatto si rese conto di stare per dire qualcosa di inopportuno, ma Asher, spazientito, disse: “Non so cosa? Gatto!! Ti sfido a dirmi tutta la verità…” A sentir quelle parole, il felino, il super animale, disse, scappando via: “Ah!! Mi hai sfidato… adesso devo parlare, anzi, miagolare… No!! Noi gatti dobbiamo dire tutta la verità!! Amiamo anche le sfide… miao!! Questo non me lo dovevi fare, unicorno!! Xenia… ti dico sol questo…” E, fuggendo via, non si rese conto del ruscello e ci finì dentro! Gnaolando, cercò d’uscire in modo goffo, estraendo anche gli artigli per afferrare dell’erba posta agli argini del corso d’acqua! Asher, nel veder il gatto in quelle condizioni, si mise a ridere, e si rese conto che quella creatura non amava l’acqua, ma, si rese conto anche che poteva ottenere molte informazioni da quello, così, prendendolo delicatamente con la bocca, lo rimise sulla terra ferma. Il felino, cercando d’asciugarsi, disse: “MIAOO!! Non mi prendere mai più con il tuo muso, unicorno!! Se lo farai, ti graffierò con i miei artigli!!” Asher, si rese conto che diceva sul serio, sentendolo soffiare! Aveva le orecchie all’indietro… Faceva paura! “Vacci piano, gatto… Ok!! Non lo farò più!! Ma, dunque, tu non sai nuotare? AHAHA!! Quindi voi gatti dite sempre la verità? Ah!! Non siete come le volpi… AHAHAHA!!” Quello, ancora soffiando in malo modo, disse: “Si, MIAOO!! So nuotare… Cosa credi? Si!! Diciamo sempre la verità… Non siamo come le volpacce!!” “Va bene… Comunque, non dirò nulla al mio papà… Comunque, stammi alla larga!! Non voglio esser più spiato!! Ma, una cosa non ho capito… Perché hai fatto il nome di Xenia? Cosa sai tu di lei che io non so? Ti sfido nuovamente a dirmelo…” Ormai, Asher, aveva scoperto che per far parlare il gatto, doveva sfidarlo. Quello, comunque, corse via miagolando: “Io non posso dirti nulla… miao!! Comunque, sappi, che l’unicornina alata nera, non è come te e tuo padre…” Così, il gatto Zoor andò via per leccarsi e cercare d’asciugarsi. Asher, rimase senza fiato. Già, aveva sentito Swate dire che aveva paura di sua sorella, ed ora, anche il gatto s’era messo a parlar di lei… Cosa nascondeva, dunque, Xenia? Quale segreto c’era in lei? All’improvviso, si rese conto d’aver lasciato la sua amata con le due unicornine! Preso da un timore strano, dettato dalle parole del gatto Zoor e dal ricordo delle parole di Swate, corse subito nella sua grotta. Lì, trovò il suo amore da sola! Shania e Xenia, erano andate via. “Asher!! Amore!! Tutto và bene!! Sai, le tue sorellastre m’hanno visitata!! Le puledrine stanno bene!! Comunque, Xenia… Xenia è strana!! M’ha detto che lei è molto potente… più di te e di tuo padre… Non ho capito bene cosa intendesse… ma, nel suo sguardo, c’era qualcosa che m’ha fatto paura!!” L’unicorno alato, rispose alla zebra: “Adesso ti credo, amore mio… Ah!! Me lo ha fatto capire anche il gatto… Comunque, indagherò su questa situazione!!” “Il gatto? Cos’è un gatto, amore mio?” Disse con curiosità Swate, Asher, ridendo, rispose: “Una strana creatura che ha paura dell’acqua e dice sempre la verità!! Pensa che è stato creato, sicuramente dallo zio Jogi, da mio padre, mia madre e gli altri, per spiarmi!! Il bello è che non me ne sono mai accorto… AHAHAHA!! Ma so io come sistemarlo se lo vedo di nuovo starmi tra gli zoccoli…. AHAHAHA!! Basta buttarlo in acqua!! AHAHAHA!!” I due innamorati si misero a ridere, pensando al gatto in acqua! Seppi poi, dal Dio, che il primo gatto da noi creato, sarebbe diventato molto importante per i Cavalieri di Speranza.
Intanto, s’era fatto pomeriggio! D’Orzak nessuna traccia! In tutti regnava un’apparente tranquillità.
Shania con Pegax, erano a pascolare vicino alla grotta. Soprannatural ed Air, erano lì vicino ad osservare i due innamorati. Fire, ci aveva annunciato che la sua compagna aveva deposto un altro uovo. Il drago aveva anche consultato i Ching per il nascituro… Aveva così scoperto che suo figlio che sarebbe nato da lì a poco, sarebbe stato molto importante… Decise di chiamarlo Draco… La Regina, al sentire quella bella notizia, decise di chiamare uno dei suoi pulcini Phoenix… Si diceva convinta che anche quello, un giorno, sarebbe diventato molto importante. Air, ci comunicò che Water era diventata madre un’altra volta. Aveva chiamato suo figlio Delphi. Soprannatural, disse, inoltre, che facendo una veggenza, vide che uno dei suoi unicorni, avrebbe anche lui fatto parlare di sé. Il suo nome era Unix.
Scese un’altra volta la notte. Una creatura, stava per incontrarne un’altra. In quella oscurità, rischiarata solamente dalla luna, due poteri diversi stavano per confondersi l’un l’altro, come era già accaduto molte volte. Nessuno poteva ancora immaginare che segretamente, Xenia, la figlia di Soprannatural, andava puntualmente ogni notte dalla Lince di mio fratello Orzak, per imparare a far magia… ma, non una magia positiva come quella della mia creatura.
Le due, si erano incontrate per caso. Una notte, Xenia, decise d’andare a perlustrare una zona che non aveva mai visitato prima… Si trattava del luogo dove vivevano le creature d’Orzak. Shania dormiva, e quindi non vide. La nera unicornina alata, aveva sempre avuto il desiderio d’imparare di più su di lei e sugli unicorni! Infatti, Soprannatural, suo padre, le aveva solamente spiegato quello che sapeva! Soprannatural, nonostante fosse il primo unicorno ad esser stato creato, aveva ancora molto da imparare. La magia, tipica di questi animali, ancora non gli era molto chiara. Solamente dopo, si sarebbe palesata in tutto il suo splendore…
Xenia, dunque, guidata dal destino, arrivò in quella zona. Si sentì quasi chiamare… Una voce, dentro la sua testa, le disse d’avvicinarsi ad un albero cavo. “Xenia è il tuo nome… Figlia di Soprannatural… Avvicinati!! Non aver timore di me…” La sciagurata, invece d’aver paura, s’avvicinò alla fonte di quella voce. Ad attenderla una creatura d’Orzak… la Lince. “Tu, vuoi comprendere… sapere… Te lo leggo dentro cara unicornina nera!! Tu, non sei come tuo padre… Sei oscura!! Io sono la Lince d’Orzak!! Una sua amata creatura!! Le linci possiedono il potere degli ANATEMI!! Con il mio aiuto, la tua magia, diventerà fortissima!! Ci potrai aiutare nella CAUSA!! Dai!! Non aver paura di me… Insieme potremo far tutto!! Lascia la tua natura ed accresci con le mie conoscenze il tuo potere!! Tu sarai più potente di tuo padre e di tutta la tua specie!!” Xenia, vide quella creatura. Era davvero possente, e ne ebbe timore, ma la Lince, guardandola negli occhi, le insinuò il buio nel cuore. La Lince, voleva far di lei una complice nei piani di Orzak. Cominciò così la trasformazione di Xenia in creatura d’oscurità… La limpida magia bianca, lasciò in lei il posto a quella nera! Ah! Quante catastrofi causò Xenia con il suo potere… Per esempio, invece di liberare e purificare l’acqua dai veleni, essa, con l’aiuto della Lince, le rendeva avvelenate… Invece di sentire la vita, prediceva la morte… In più, se qualcuno veniva morso da un serpente, lei non interveniva! Morirono, così, senza alcuna spiegazione molte creature, ma, la loro morte fu attribuita a cause naturali… Nessuno seppe, almeno per il momento, quello che passava nella mente della giovane puledra. Nemmeno Orzak se ne accorse! Tutto proseguiva in gran segreto.
Anche quella notte andò così. Xenia incontrò di nuovo la Lince. L’unicornina, aveva acquisito molto potere. “Xenia… Vedo che mi sei venuta di nuovo a cercare… Come và la gravidanza di quella zebra? Ho ascoltato tutto!! Orzak ha ragione ad esser arrabbiato!! Asher deve MORIRE… e così anche Swate!! Tutto tornerà nella normalità!! Ma, mi devi aiutare!! Orzak non ne sa nulla, ma anche lui brama vendetta!!” Disse la Lince, e Xenia rispose: “Credo che m’abbiano scoperta, Lince… Comunque, questo non mi preoccupa!! Sei stata tu ad insegnarmi tutto quel che so… Ti devo riconoscenza, amica mia!! Non ti preoccupare per lo sciocco Asher… Egli mi difende… Solo la zebra ha capito qualcosa, e quello Jogi… Comunque, Soprannatural, mio padre, mi difende come mio fratello a spada tratta!! Quella che mi da un po’ di preoccupazione è mia sorella Shania… Adesso s’è messa con Pegax!! Anche lei ha capito qualcosa… Comunque, quello che tu mi dirai, io eseguirò!! Ti devo tutto!! Se fosse per mio padre, non avrei sentito in me il vero potere di noi unicorni!! Sarò io la prima a portare il potere!! IO SONO LA MAGIA!! Tutto grazie a te!!” La Lince, sorrise malignamente, e disse: “Brava Xenia!! Vedo che i miei insegnamenti stanno dando buoni frutti!! Va bene!! Tanto l’ora della vendetta di Orzak si sta avvicinando… Presto non esisteranno più le sue creature, e lui con esse!! AHAHAHA!! Adesso ti spiegherò molto altro… sta attenta!!”.