IL LIBRO DI JOGI

 

 

Capitolo 29 (KEY ENTRA IN FAMIGLIA. L’IRA DI ASHER. LA PREDIZIONE DI FIRE SULL’IMMINENTE FINE E LA FABBRICAZIONE DELLE ARMATURE. SWATE ED IL SUO NUOVO MALESSERE)

 

Passò così un’altra notte. Key aveva preso una decisione! Una decisione che avrebbe portato a sviluppi nuovi per la sua bellissima storia d’amore con la cavallina Bianca. Ci pensò e ripensò per tutta la notte, ed infine esclamò: “Ecco quel che devo fare!! E’ inutile aver paura del papà di Bianca! Domani, andrò in quella grotta e gli parlerò!! Che egli sappia dell’amore che provo per sua figlia! Porterò con me anche mio papà con la mamma!! Saranno molto orgogliosi di me… Loro ancora non sanno dell’incontro che ho avuto con quell’unicorno… Ah!! Anche se ho avuto paura, ho fatto scaturire in me la magia, proprio come mio papà mi disse una volta!!” Dicendo così, l’asinello si stiracchiò, e gioì nel veder il sole appena spuntato.

Suo padre si era già svegliato, e nel vederlo così allegro gli domandò il motivo. Key, con gli occhi raggianti gli disse: “Papà!! Sono felice!! Già… Sono felice perché ho trovato una compagna!! Sai… si chiama Bianca!! E’ molto bella!! Lei è la figlia Di Asher e di Swate!! E’ una cavallina bianca alata!! Oh!! Oggi, ho deciso d’andare a parlare con suo papà!! Vorrei che veniate anche tu e la mamma, così potrete far la loro conoscenza…” Il papà di Key, rimase un po’ perplesso dalle parole del figlio! Non lo aveva mai visto così contento, e di questo era felice, ma presagendo un qualcosa, gli disse: “Key!! Tesoro!! Sono contento per te!! Ma… ma, lei è una cavallina!! Siete diversi tu e lei… Cosa ne penseranno gli altri animali e gli altri asinelli? L’hai detto tu… lei è figlia di Asher… e se è come credo è il figlio di Soprannatural… E’ un unicorno… Capisco quello che provi, ma ti dico d’esser cauto… Non sappiamo come la potrebbe prendere…” A quelle parole, Key s’incupì, ma poi, preso da uno slancio d’entusiasmo, disse: “La prenderà bene!! Già la mamma di Bianca gli avrà parlato!! Lei è contenta che io e sua figlia siamo diventati compagni… E poi, ieri le ho salvato la vita… Siamo stati attaccati da un unicorno cattivo… un certo Josh, ma io ho fatto esplodere in me la magia, proprio come avevi detto tu!! L’ho fatto scappare!! L’amore che provo per bianca ha fatto il miracolo!! Ti prego… Venite tu e la mamma con me…” Il padre dell’asinello, scuotendo il capo, disse: “Va bene Key!! Verremo… Ma… cosa hai detto? Chi v’ha attaccati? Ah!! Ho capito… Ecco perché noi asini dovremmo stare alla larga dagli unicorni… Cosa ti è saltato in mente, Key? Avrebbe potuto uccidervi… e poi, come mai eravate da soli?” Key spiegò tutto al padre, il quale ascoltò con molta ansia, ma alla fine, sorrise al figlio, dicendo: “Va a dir alla mamma che le voglio parlare!! Però… non so perché, ma non sono tranquillo… E’ vero! Noi asini siamo stati creati da Soprannatural, un unicorno, ma tra noi e loro c’è un’enorme differenza!! Poi, per uno di noi mettersi con una cavallina… Mah…” “Papà non ti devi preoccupare!! Le differenze si possono annullare!! Asher stesso ha come compagna una zebra!! Che significa questo? Significa che quando si vuol davvero bene, tutto si può superare!! Io voglio bene a Bianca più della mia vita!! Non esser preoccupato, papà!! Adesso vado dalla mamma…” Così Key, sotto lo sguardo del padre, corse via, ma il vecchio asino nel vederlo allontanarsi, sospirò: “Speriamo in bene… Comprendo i sentimenti di mio figlio… ma, comprendo anche la differenza di specie…”

 

Nella grotta di Asher, intanto, tutti si erano svegliati. Ancora Swate non aveva parlato con l’unicornino alato. Pensò di farlo in un momento successivo. Bianca, svegliandosi dal sonno, uscì dalla grotta con sua sorella. Si misero a bere la fresca acqua del vicino ruscello. “Oh Aisha!! Oggi, lo sento, ci sarà qualcosa di buono!! Chissà se Key mi verrà a trovare? Tu cosa ne pensi?” Disse la cavallina, ed Aisha le rispose: “Se viene… probabilmente, succederanno dei guai, Bianca!! Papà ancora non sa di quello che avete fatto ieri!! Cosa farete se vi vedesse? Di sicuro s’arrabbierebbe… Non voglio vederlo arrabbiato!!” Bianca, con dolcezza rispose: “Capirà!! Ne sono sicura, Aisha… Non s’arrabbierà!! Key è tanto buono e forte!! Imparerà a conoscerlo ed alla fine tutto s’aggiusterà!!” La puledrina guardò negli occhi Bianca, e scosse la testa.

 

Intanto, la famiglia degli asinelli si era messa in cammino per arrivare sulla spiaggia. Key, camminava con passo fiero davanti ai genitori, ragliando di contentezza. Non poteva nemmeno immaginare quello che sarebbe accaduto.

 

Asher, era appena uscito dalla grotta insieme a Swate. Come ogni giorno, decisero d’andare a rinfrescarsi al ruscello. Vi andarono senza poter immaginare che Key con la sua famiglia, erano in procinto d’arrivare da un momento all’altro.

Swate, dissetandosi, mentre guardava Bianca ed Aisha giocare poco distante da loro, disse ad Asher: “Amore… ti devo dire una cosa… Mi prometti di star calmo?” L’unicornino alato, nel sentire questa frase, alzò la testa dall’acqua e disse: “Perché dovrei prometterti di star calmo? Cosa succede Swate? Cosa c’è?” “Nulla amore… solo che… Ti ricordi l’asinello Key?” Asher, nel sentire quel nome s’agitò e disse: “Cos’ha combinato? Non è che per caso ha incontrato nostra figlia, spero?” La zebra, nel sentirlo parlar così, cercò di trovare il modo di sviare il discorso, e gli disse: “No… no!! E’ solo che l’hai trattato un po’ male l’altro ieri… Sai… a me è sembrato buono!! Non mi sembra giusto non farlo giocare con Bianca… Infondo hanno la stessa età… l’età di quando noi… ti ricordi amore? Cerca di capire!!” “No e poi no!! Swate!! Lui non è solo un asino, ma è anche un maschio!! Nostra figlia è una femmina!! Hai capito? Devo proteggere Bianca!! Nessuno… nessuno potrà toccarla fin quando ci sarò io!!” Bianca sentì le parole del padre e si mise a piangere. Corse dai genitori, dicendo: “Papà!! Sei ingiusto!! Perché non mi fai incontrare con Key… Cosa t’ha fatto? Ah… Se non lo sai, mi ha…” “Ti ha fatto cosa? Cosa t’ha fatto?” Disse stizzito Asher. Swate, prendendo la parola disse: “Nulla amore!! Non le ha fatto nulla… Dai… non esser così prevenuto!!” L’unicornino, nel sentire quelle parole, si girò dall’altro lato, e disse: “Swate… Bianca!! Aisha!! Torniamo a casa!!” Così, tutta la famiglia lasciò il ruscello e tornarono sulla spiaggia, proprio mentre Key con suo padre e sua madre erano appena giunti. Bianca, appena vide l’asinello, gli andò incontro sorridendo, ma Asher si mise in mezzo, e rivolgendosi a Key, disse: “Ancora tu? Ma si può sapere cosa vuoi da mia figlia? Non l’hai capito che non sei ben accetto?” Key, nel sentire così, e, soprattutto vedendo Bianca piangere, disse: “Signore!! Io voglio bene a sua figlia!! Ho portato qui anche i miei genitori per fare la vostra conoscenza!! Vi chiedo… anzi, vi imploro di farmela frequentare!! Non sono cattivo!! So che lei vuole molto bene a Bianca e che farebbe di tutto per proteggerla, ma, mi creda, non sono io la minaccia!! Io la amo!! Voglio vivere insieme a lei, proprio come lei ha fatto con la sua compagna!! Non chiedo altro!!” Asher, scansando Key, notò i suoi genitori. Il padre dell’asinello prese la parola, dicendo: “Mio figlio, mi creda, ha buone intenzioni!! Se non lo sa, l’ha protetta ieri da Josh… So che le parole d’un asino contano poco agli occhi di un unicorno, animale sacro al grande Jogi… ma so, che lei, siccome figlio di chi m’ha dato vita e luce degli occhi, saprà leggere nel cuore di mio figlio, che chiede soltanto di stare con sua figlia! Comprendo le leggi della natura e le rispetto! Ma bisogna rispettare anche i sentimenti di due giovani cuori che si sono incontrati!” Asher, nel sentire le parole del vecchio asino, disse: “Cos’è questa storia di Josh? Quindi… anche ieri vi siete incontrati… Com’è potuto succedere?” Bianca, rispose: “Si papà!! Ci siamo visti anche ieri!! E’ stata la mamma a portarmi al pascolo dove ho potuto giocare e stare insieme a lui!! E’ vero!! Abbiamo incontrato quell’unicorno cattivo… E’ stato lui ad offenderci ed a deriderci!! Ha detto delle cose terribili anche sul tuo conto, papà!! Lui dice di conoscerti!! Comunque, Key, facendo una magia l’ha fatto scappare!! Mi ha difesa!! Hai capito ora? Papà, ti prego… Lascia che Key stia insieme a me… Io… io lo amo!!” “Anche io, signore, amo sua figlia!!” Proruppe Key. Asher, arrabbiatissimo, disse: “Ah!! Adesso capisco perché Swate voleva portare Bianca ed Aisha da sole con lei al pascolo… Perché l’hai fatto amore? Pur sapendo che ero contrario? Hai visto? Hanno incontrato Josh!! Poteva accadere una tragedia!! Quell’unicorno mi odia da sempre!! Siamo sempre stati nemici… ed ora poteva far del male a mia figlia!! Swate… come hai potuto?” Swate che non ne sapeva nulla, disse: “Oh amore mio… Io non sapevo del loro incontro con Josh!! Non me l’hanno detto… E’ vero… Ti ho mentito, ma, come hai potuto capire dalle parole sia di Key che di Bianca, i due giovani si amano!! Comprendo la tua ira… ma, ti prego… lasciali vivere la loro vita insieme, così come abbiamo fatto noi…” Asher, vedendosi oramai incastrato, disse: “E va bene!! Swate… da te, comunque non me lo aspettavo!! Hai fatto tutto di testa tua!! Dovevi dirmelo!! Ormai credo che sia tardi!! Va bene!! Concedo a Key di frequentare nostra figlia… ma… al primo errore…” “Non succederà, signore!!” Rispose Key: “Rispetterò sua figlia per sempre!! L’amore che provo per lei è molto!! Sapevo che avreste capito alla fine… Non vi deluderò!” Bianca, corse vicino all’asinello e si mise a leccarlo sul muso, tra la tenerezza di tutti i presenti. Swate, s’avvicinò ai due giovani e disse: “E’ tutto sistemato!! Key… non chiamarmi più signora… se vuoi, potrai chiamarmi mamma!! Sei entrato in famiglia!! Nella nostra famiglia!! Grazie anche ai tuoi genitori per esser venuti fin qui!!” “Davvero posso chiamarla mamma?” Disse Key raggiante, mentre Bianca saltava per la contentezza, Swate rispose: “Certo!! Ormai siamo tutti una sola famiglia!! Asher… dì anche tu qualcosa…” Quello, sbruffando, disse: “Avete fatto tutto voi… E poi dicono che sono io a far danni… Comunque, asinello, sta in guardia!! Ti tengo d’occhio!! Adesso, mi devi dire tutto quello che è accaduto con quel dannato Josh…”

 

Così, Key entrò a far parte della famiglia di Asher. Entrò nella grotta. I suoi genitori, contenti, ma anche un po’ preoccupati andarono via. L’asinello, senza tralasciare nessun particolare, raccontò tutto quello che era accaduto con Josh, ed Asher, alla fine, come morso da un serpente, volò via, cercando proprio lui, ignorando i continui richiami di Swate. “Oops… L’ho fatta grossa…” Pensò Key. Aisha, non aveva mai visto suo padre così infuriato, e ne ebbe paura. Disse alla madre: “Cosa accadrà ora? Papà cercherà quel Josh?” Swate, strinse a se le due puledrine e l’asinello, e disse: “Speriamo che non accada nulla!! Andrò da Soprannatural e lo avvertirò di quello che è accaduto!! Solo lui, potrà metter pace!!”.

 

Intanto, nella nostra grotta, prima dell’arrivo di Swate con i puledrini, Fire si era messo a consultare i Ching. Come un fulmine, aprendo le sue enormi ali, volò via verso la sua grotta. Non ci spiegammo il motivo. Volli andare per capire cos’era successo. Con me, venne anche la mia volpe che aveva capito qualcosa. Quando arrivammo, trovammo il drago intento a forgiare dal fuoco delle armature… Erano proprio le armature che avevo visto in sogno! Erano stupende! “Fire… Mio drago… Cosa ti è accaduto? Perché sei volato via così in fretta?” Gli chiesi. Quello, rispose: “Era già da parecchio tempo che stavo forgiando dal fuoco queste sette armature!! Dovevo farlo!! Le ho sognate!! Ma… ma ora non c’è più tempo!! Devo terminarle a breve!! Oh potente Jogi… Ho visto dai Ching sciagure!! Dimmi che non è vero… Dimmi che è tutto un sogno!!” Rimasi colpito da quelle parole! Dunque, Fire aveva previsto tutto? Si!! Ma, ancora una volta negai. “Mia nobile creatura!! Stai calmo!! Non sta per accadere nulla!! E’ vero… Le armature andavano create… anche io lo sapevo, solo che non pensavo che l’avresti fatto tu!! Ma… non t’affannare!! All’orizzonte non c’è l’oscurità!!” La mia volpe, guaiolò tristemente, uscendo dalla calda grotta. “Perché Earth piange?” Disse Fire vedendo lo strano comportamento della volpe. “Nulla!! E’ perché, nel venir fin qui, si è fatta male ad una zampa… ma ora è tutto passato!!” Fire nel sentir questo, mi guardò in modo strano. Volai via. Dovevo ritornare nella mia grotta, ma, guardando in giù vidi la mia volpe piangere. Atterrai da lei e la coprii con la mia ala. Aveva bisogno di Speranza… ma, anch’io ne avevo bisogno, solo che non potevo chiederla a nessuno!

 

Swate con i puledri, arrivarono nella grotta ed incontrarono Soprannatural. Gli raccontarono tutto quello che era accaduto, e così, corse via per trovar suo figlio.

 

Per fortuna, Asher non incontrò Josh. L’unicornino alato aveva intenzione di battersi con lui… Aveva intenzione d’ucciderlo. Volando, con lo sguardo rivolto verso il basso, egli pensava a sua figlia ed in lui crebbe la voglia di protezione. Dopo un po’ di virate, decise di scendere a terra per mangiar qualcosa. Atterrò su un verde prato e si mise a mangiare la tenerissima erba che era cresciuta rigogliosa. Soprannatural arrivò dietro di lui. “Figlio mio… Cosa hai intenzione di fare?” Gli domandò. Asher, rispose: “Papà… Ieri è accaduta una cosa molto brutta!! Sai quel Josh… Avrebbe potuto far del male a mia figlia Bianca!! Ah!! Devo fargliela pagare cara ed amara!! Nessuno… nessuno deve permettersi di toccare Bianca!! Lo troverò e gli conficcherò il corno nel cuore!! Non avrà scampo alcuno!! Ma tu come hai saputo?” Soprannatural, scosse la testa, e disse: “Figlio… Capisco e comprendo! Però devi star calmo!! Se son qui, è perché è venuta Swate ad avvertirmi! Non voglio spargimento di sangue!! Anch’io, proprio come te, devo difendere qualcuno… e quel qualcuno sei tu!! Oh… tu non sai cosa significa per noi unicorni battersi!! Non dovrebbe mai accadere!! Siamo animali pacifici… però possiamo far del male!! Ricordi la tragedia di Xenia? Adesso vieni con me… e soprattutto cerca di calmarti!! Ricordati che tu sei un principe… Sei mio figlio!! Non t’abbassare al livello di quell’unicorno che, come prevedo, porterà guerra prima o poi… Và dalla tua famiglia che è in pensiero per te!!” Asher, s’avvicinò al padre e lo leccò teneramente, dicendo: “Papà… Va bene! Non farò nulla!! Te lo prometto!!” Soprannatural, leccò suo figlio a sua volta, dicendo: “Vieni, figlio mio… Ritorniamo a casa…”.

 

Passarono così diversi giorni. Key, andava a trovare Bianca ogni giorno. Ormai era parte della famiglia! Cominciò a chiamare papà Asher, e quello si dimostrava burbero davanti a lui, ma si vedeva che ormai aveva accettato l’asinello, cominciando anche a volergli bene. Ma, un giorno accadde qualcosa di inaspettato… Mentre tutta la famiglia era riunita nella grotta, Swate, uscì correndo. Tutti la seguirono e la videro vomitare in modo violento. Alla fine, la zebra s’accasciò e fu sostenuta da Asher, mentre Key con le due puledrine si preoccuparono. Swate, dopo essersi ripresa, disse: “Va tutto bene… Ho già provato questo malessere… Amore… amore mio… Ho come il presentimento che presto succederà qualcosa di bello… Qualcosa che è stato predetto da Key…” Asher, sul momento non capì.

 

Intanto, le armature forgiate da Fire erano state completate. Erano bellissime e potevano essere indossate sia da umani, come avevo visto in sogno, e sia da animali. Ogni corazza aveva lo scopo specifico d’esser sacre e di essere punto di riferimento.  Furono messe in una grotta, e sigillate con un’enorme pietra. Il drago, incise con il fuoco su quel masso le parole: ‘ SPES ‘ e disegnò il simbolo dell’AFTAES. Dopo averlo fatto, ci chiamò tutti. Ci disse che quello sarebbe diventato un luogo sacro. Poi, si voltò con me… lo vidi piangere di nascosto. Mi disse: “Grande Jogi… Tu nascondi un terribile segreto… ma sappi che tutti noi non ti lasceremo da solo!!” Quelle parole mi colpirono… Avrei voluto dir tutto, ma non potevo farlo. Negai un’altra volta, sia a me stesso che agli altri. Dissi: “Di cosa vi preoccupate, oh mie nobili creature? Non c’è nulla!! Nulla degno di nota!! State tranquilli e vivete la vostra vita!! Io, veglierò su di voi!!” La mia volpe, mi guardò tristemente, e poi corse via. Intanto, su nel cielo, un’altra fenice sfrecciò, lasciando una lunga scia nera.

 

 

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