RAFFAELE FAMELI
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Capitolo 16
(=LA NUOVA TRASMISSIONE, LA TELECAMERA DELL’ORRORE ANCORA ACCESA, LA CATTIVERIA DI NUZZO, LA LUCE DELLA LUNA, IL MESSAGGIO DI MORTE, I NUOVI EXPERIMENTES ED I RICORDI DEL CARTONE ANIMATO=)
Andammo verso casa. Ormai era chiaro che molti volevano la nostra dipartita! Non c’erano solo LORO, ma anche altri! Mi chiedevo se davvero volevo RICEVERE ancora! Avevo paura di quella RADIO! Avevo paura della SCACCHIERA e del MONOSCOPIO IN BIANCO E NERO! Avevo bisogno, proprio come Ric, di colori… I COLORI DI VITA… insomma, della LUCE.
Parcheggiai davanti al portone di casa, e Samantha, mi disse che sarebbe andata dal castoro hacker per dargli il libro, mentre io RICEVEVO. La baciai, e le dissi che ci saremo visti tra qualche ora, per andare da Mario per gli EXPERIMENTES. Quella, con un rapido gesto, mi toccò i testicoli dolcemente, e disse: “Mi raccomando! Ho capito perché picchiano sempre lì… ORA HO CAPITO! Non vogliono che nascano altri esseri PURI come noi! IO NE VOGLIO… e ne voglio avere con te! Ti ricordi quando ti dicevo che volevo un maschietto ed una femminuccia? Quando tutto sarà finito, li avremo! Anzi… penso che già qualcosa sia nell’aria… Ricordi quando ci siamo amati? Beh… diciamo che non sei stato molto attento…”. Guardai il mio amore con gioia, e dissi: “Speriamo che sia così! Si! Anch’io voglio la VITA! Proprio come ti dissi quando eravamo piccoli! Starò attento!! TI AMO!!” E ci baciammo di nuovo. Poi, scese dalla macchina, ed andò verso casa per prendere il libro di Ric, ma qualcuno, dietro ad un’imposta mezza chiusa, guardò il tutto, e poi, con rabbia, scomparì, chiudendola con forza.
Entrai in casa, e per prima cosa scrissi sul computer gli appunti di quanto era successo. Poi, prendendo in mano un libro che avevo nella piccola libreria, lo strinsi a me. “CAMBIAR VITA”! Guardai la copertina e vidi l’immagine di Ciop! Giurai a me stesso d’esser uguale a lui e di, una volta finito tutto, di CAMBIAR VITA! Lo giurai sul bene che volevo alla mia coniglietta.
Posai il libro piangendo, e con molta paura, andai verso la STANZA DELLA RADIO! Cosa avrei scoperto? Quale altro messaggio avrebbero trasmesso? Avevo avuto da Alex il suo numero di telefono… Era inutile metterlo in pericolo con la mia presenza, quindi, decisi, dopo aver RICEVUTO, di telefonargli e di dettargli i NUMERI MALEDETTI! Chiamai Samantha che già si trovava lì, e l’avvertii.
Feci come al solito. Entrai nella stanza, accesi sia la RADIO e sia la TV, e mi misi in ascolto. Per precauzione m’ero portato anche un piccolo coltello a scatto nel caso d’un attacco! Ecco! Ero pronto… Ancora nulla da TELE RADIO PIANURA… ma poi… tutto si fece buio. Solo lo schermo ed il display della MALEDETTA RADIO, illuminavano la stanza che era divenuta fredda… molto fredda, mentre il solito odor di braciere si diffondeva.
Ecco… Dalla radio la solita musichetta continua ed i soliti segnali in CW. Dal televisore la solita SCACCHIERA, ma, questa volta molto ingrandita. La solita voce metallica, dopo qualche gong, prese a dare dei numeri, che segnai sul ormai inseparabile taccuino… ma, non finì lì… Infatti, vidi apparire sullo schermo, dopo che era diventato tutto nero con disturbi, un cerchio allungato… Era come un ovale. Faceva molta paura… Ricordai d’aver letto su quella immagine. Fui colto da conati! Probabilmente, l’ORFANOTROFIO, aveva riaperto! Infatti, dalla radio, sentii, scandite le parole: “…LINK ORPHAN, TUNE TV…”. Non volevo vedere, ma mi sforzai a non chiudere gli occhi ed a non rigettare. Presi anche una busta, nel caso l’avessi fatto. Capivo… Ad un tratto, una musichetta dalla TV che non avevo mai sentito… Subito vidi apparire un BUMPER di tanti anni prima… anzi… TRE! C’era la NOCE… il MELOGRANO ed i PESCIOLINI con le loro DANNATE MUSICHE! Dopo, nero! Ad un tratto, l’immagine divenne grigia, e piano piano l’immagine s’illuminò. Vidi una stanza come quella d’un asilo… Vidi l’ARLECCHINO SNODABILE… vidi dei bambini… ed alla fine, vidi una suora che puliva l’obiettivo, mentre entrarono in scena LORO! La monaca s’allontano dall’inquadratura, ed i TRE, cominciarono a svestire ed a picchiare quelle creature innocenti. Urlavano… Chiamavano mamma e papà… Intanto i TRE non smettevano di percuoterli, specialmente lì… Mi sentii male! Presi la busta e vomitai! Intanto, dalla RADIO ancora quei NUMERI. Ora, sovrimpressione dalla TV sempre gli stessi numeri con il solito rullo, ma questa volta, sembravano esser generati da una titolatrice diversa! Capii che la trasmissione non proveniva dal solito posto! Volli spegnere la televisione, ma presi una scossa tremenda… Non potevo spegnere nulla! Vidi dallo schermo l’uccisione di quei bambini, anche trasformati in animale, e poi, vidi anche che LORO, tagliavano con delle seghe molto arrugginite gli arti, mentre ancora urlavano dal dolore… Intanto, l’ARLECCHINO DANZAVA, e mi parve anche di vedere sullo sfondo dei poster con i pagliacci… ma erano orribili! Dalle vetrate al di dietro dell’orribile scena, come delle monache andare avanti ed indietro… Urlai e vomitai molto! Era spaventoso e crudele quello spettacolo! Capii che le prime volte che avevo RICEVUTO erano solo dei TEST! Ma quello… quelli erano i VERI PROGRAMMI DI QUEL DANNATO CANALE! Le uccisioni di massa ERANO INIZIATE!! Dovevo far qualcosa… Questo pensai nel veder quello scempio. Vomitai, ma questa volta mi sentii così male da pensare di morire! Mi sentii anche stringere gli organi genitali ed urlai, quando vidi, in primo piano, MAMI mangiare dei testicoli davanti l’obiettivo! Li masticava a bocca aperta! Erano di un bambino!! Dopo questa orribile scena, dalla RADIO MALEDETTA, la musichetta continua, dal televisore nero, ed apparve di nuovo la SCACCHIERA con i numeri in sovrimpressione! Dopo più nulla! QRM!! Avevo assistito impotente ad un MASSACRO! Mi girai dietro, e vidi i TRE MANICHINI, ma questa volta, prima di scomparire, sembravano piangere… Non so come ho fatto a vedere…
Tornò la luce… mi ricomposi per quanto potevo, e telefonai ad Alex dettandogli i NUMERI, dicendogli che quando li avesse decodificati di chiamarmi immediatamente per darmi il risultato.
Non potevo presentarmi così da Samantha… Presi la busta e la gettai nella spazzatura ed andai a sciacquarmi il viso, ma vomitai di nuovo nel lavandino. Questa volta bile. Piansi per la sorte d quegli innocenti. Tutto sembrava ripetersi! Decisi di non raccontare alla mia coniglietta di quello che avevo visto! Per lei poteva esser troppo.
Uscii di corsa da casa, e mi recai dal mio amore. Quella, m’aspettava a casa fremendo. “Oh Alberto! Come stai? Cos’hai RICEVUTO?”. Sorridendo, le dissi: “Nulla, amore mio… nulla!” Ma nel dir così corsi di nuovo in bagno. Lei mi seguì e mi trovò davanti al water a vomitare. Mi perseguitavano quelle dannate immagini di morte. Mi facevano davvero stare male. “Non è vero che non hai visto nulla… Se non vuoi, non raccontare, ma prova a tirarti su!! Dai Alberto! Dobbiamo andare da Mario!” Fu lei a darmi la forza di continuare a vivere quel giorno! Fu lei a convincermi a non arrendermi. Con molti omissis, le raccontai di ciò che avevo visto, appoggiato al suo seno, seduto davanti al water. Pianse! Capì. M’abbracciò e mi disse che non m’avrebbe lasciato solo e che saremmo andati avanti insieme.
Quando mi calmai, uscimmo da casa, ma c’era qualcuno ad aspettarci! Nuzzo! “V’avevo detto di NON FARVI PIU’ VEDERE… D’ANDARE VIA!! Ma voi non l’avete fatto! Ora… ora dovrò UCCIDERVI per chiudere definitivamente questa storia!! O VOI O ME… Non voglio morir a causa VOSTRA!!” E s’apprestò a colpirci con una barra di ferro. Ci spostammo, ma quello, riuscì a dare un colpo di striscio a Samantha che cominciò ad urlare ed a piangere. Io non sono UN VIOLENTO! Lo giuro! Non volevo fare quello che ho fatto, ma in quel frangente, mi venne una forza che pensavo non avessi! Con le lacrime agli occhi, mi gettai su Nuzzo, dandogli calci e pugni! Aveva fatto del male a Samantha, ed io non ci vidi più! “Ahh!! Maledetto!!” Mi diceva, ed io continuavo! Volevo distruggerlo! In lui vedevo LORO! “NO!! IO TI DISTRUGGO!! SEI UN LORO COMPLICE!!” Ed estrassi il coltellino che avevo in tasca, provando a trafiggerlo… A PUGNALARLO! Volevo ucciderlo! Intanto, quello si scansò, e mi diede un calcio nello stomaco, e colpì anche Samantha al torace, che cadde a terra tossendo sangue. Nel vedere la scena, provai a trafiggerlo di nuovo, e ci stavo per riuscire, quando una voce mi fermò: “NO ALBERTO! NO! Non diventare come LORO, poiché TU NON LO SEI!! Sei uno SCOIATTOLINO!! UN ESSERE DI LUCE, proprio come la tua amata SAMANTHA!! FERMATI, PER CARITA’, E LASCIA FAR A ME!!”. In lontananza, vidi una figura arrivare coprendo il sole quasi al tramonto.
Non avevo mai conosciuto Mirmo… ma, era lui! “Lascialo a me questo maledetto! LUI SAPEVA E NON HA FATTO NULLA PER FERMARLI!! E’ DAVVERO LORO COMPLICE!! Non ha solo paura di LORO… ma LI ha molto spesso aiutati, ed ora voleva COMPLETARE L’OPERA!!” “Mirmo!! Maledetto!! Sempre tu!! Sempre tu!! Ma cosa vuoi? Non sai che questi due ci faranno uccidere? Dimmi Mirmo… VUOI MORIRE?” Quello, dando una pedata a Nuzzo che ancora sbraitava, disse: “Se devo morire, preferisco morire UCCIDENDOTI!! SEI TU CHE DEVI MORIRE PER NON FAR MORIRE DEGLI INNOCENTI!! Spostati da loro!! Non sei degno neppure di baciargli i piedi!! IO NON HO PIU’ NULLA DA PERDERE!! Quindi, sta attento NUZZO!! Dimmi… A casa conservi ancora i LORO TROFEI? CONSERVI ANCORA L’OSSO E LE CARICATURE? Ti darò fuoco!! Ecco quel che meriti…” Disse Mirmo urlando. Nuzzo, s’alzò da terra e ci colpì con calci violenti alle parti basse, facendoci sanguinare. Samantha, stette male e rigettò. “NOOOOO!!! MALEDETTO!!” Urlò Mirmo. “Cosa hai fatto? SEI COME LORO… ANZI!! LORO TI POSSEGGONO!! Lascia stare queste CREATURE DI DIO… TE LO ORDINO PER LA KALIMBA LUNARE!!”. Quel che ho visto ha dell’incredibile! Dalle mani di Mirmo, scaturì una luce bianca molto forte che colpì Nuzzo, il quale si squagliò come una medusa al sole! Lo vedemmo tirar fuori tutti gli organi interni che presero fuoco all’istante! Era un demone! Una puzza orrenda ci travolse. Di sicuro svenni! Svenne anche Samantha!
Ci ritrovammo in una macchina in movimento. A guidare era Mirmo! “Ah! Vi siete svegliati? Bene! Siete forti! Stiamo andando dal vostro amico Mario… C’è anche Riccardo con lui! Siete stati bravi e coraggiosi! Ma, me lo aspettavo…” Disse sorridendoci, facendoci facce buffe. Samantha s’era anche lei vegliata. “Mirmo… SEI DAVVERO TU? Grazie per quello che hai fatto!! Se non fosse stato per te… Ma dimmi… Nuzzo è morto?” Quello, sorridendo ci disse: “Quello era già MORTO! Lo era da parecchio! NON ERA VIVO! Non potrà più farvi nulla! Non vi dovete preoccupare! Sapete… è stata la signora Mary ad avvertirmi del pericolo… LE VOLPI SENTONO IL PERICOLO…”. Mi parve di veder una coda spuntare dal sedile! Una coda da volpe. Samantha, gli disse: “E tu? Come stai? Stai bene Mirmo?” Quello, essendo arrivati, tirò il freno a mano, e disse: “Io sto bene! Sapete… tornerò a casa! Piuttosto, come state voi?” Gli rispondemmo in coro che stavamo bene grazie a lui. “Alberto! So cosa hai visto in TV… Questo non lo devi mai dimenticare! Ti darà la forza per lottare contro di LUI! Ah! Mi dispiace… a te, è capitato IL MALE! Ma so che LO FARAI SPARIRE PER SEMPRE! Sei un eroe, come lo è la tua coniglietta! Adesso andate… Non vorrete far aspettare la VOLPE ED IL GATTO? AHAHAHA!!”. Mirmo, facendo mille facce buffe, ci fece scendere dall’auto, salutandoci con la mano! Notammo che aveva un magnifico pelo rosso e gli artigli. Se ne andò, e lo vedemmo sorseggiare una bottiglia d’amaro! Probabilmente, quello, era il suo modo per DIMENTICARE.
Mirmo, ci fece scendere proprio davanti alla casa di Mario. Lui era che ci aspettava insieme a Ric. Non abbiamo fatto in tempo ad entrare, che il mio telefono squillò. Era Alex, il quale mi dettò il messaggio che aveva DECODIFICATO. Sospirai, e chiusi gli occhi. Riagganciai senza salutare! Ero sconvolto… DISTRUTTO.
Mario, ci fece subito entrare. “Dalla tua faccia, Alby, devi aver sentito qualcosa di molto brutto! Cosa t’ha detto il castorino? Cosa è riuscito a tirar fuori dal suo computer stavolta?” Cercai di contenermi, e dissi: “Cose incredibili, quasi come quelle che ho visto… Il nuovo messaggio… oh Dio mio… dice che LORO hanno di già iniziato le nuove TRASMISSIONI! Vogliono addirittura aumentare il ritmo delle UCCISIONI, fino a far scomparire tutti quelli che hanno RAPITO! Se parla di più di MILLE BAMBINI! Ma, l’ORFANOTROFIO non era stato distrutto? Comunque, il messaggio non termina qui… Dice anche che NE RAPIRANNO ALTRI a cominciare dal momento che hanno dato il messaggio! Poi, c’è una cosa che non ho capito! Secondo il messaggio, la LORO vera base si trova infondo al mare! Come faremo ad andare laggiù? Sono spacciati quegli innocenti!” Ric, facendosi pensieroso, disse: “So io chi ci può aiutare… Grazie Alberto per l’informazione! Naturalmente, dovrai ancora RICEVERE per saperne di più! E’ evidente che LORO sono convinti che noi non siamo in grado di CAPIRE… Non sanno del computer di Alex! Comunque, ora è l’ora degli EXPERIMENTES… ma questa volta, dovrete ricordare… ricordare la vostra infanzia! Seguitemi! Sarai tu Mario a portarli nel BUIOS! Io devo andar a casa! Devo parlare con Meni di una questione molto importante!” “Ric. La signora Mary ti saluta…” Ric sorrise e disse, andando via: “La saluto anch’io! E’ lei che m’ha visto nascere e soffrire! A lei, come al DOTTORE, devo tutto! A proposito… Ho saputo che sei stato da Lio… AHAHAHAHA!!” Ci siamo messi a ridere, e poi, andò via sbattendo la porta! Ora, eravamo soli con Mario, e mi parve di vedere il Pen sulla ringhiera della scala che portava al piano di sopra.
Come al solito, il salotto era completamente al buio. Mario ci fece sedere sul divano, e lui si mise sull’altro a distanza. Ci disse di chiudere gli occhi e d’aspettare… Per quanto durò quel silenzio ovattato non m’è dato sapere… comunque, stringevo Samantha e lei stringeva me. Ad un tratto urlammo! Di sicuro Mario ci aveva coperti con il plaid, ma sentivamo la sua voce ancora infondo alla stanza! Non mi sono chiesto perché. Tutto faceva parte degli EXPERIMENTES. Forse era stato il Pen? Comunque, ci sembrò di soffocare… Ci sentimmo sballottare a destra ed a sinistra sul divano, quando sentimmo Mario venirci addosso, e farci toccare la sua bocca tutta piena di denti. “Volete vedere i CARTONI ANIMATI? Vero?” Fui preso dalle convulsioni! Rividi un flash d’un qualcosa di dimenticato, ma tanto, tanto attuale. Rividi il GUFO. “Lo so!! Li volete vedere, SCOIATTOLINO E CONIGLIETTA!! A proposito… AUGURI!! So che presto avrete 2 COME VOI… AHAHA!! Comunque, adesso BUIOS…”.
Mi trovavo da solo a casa mia. Ero piccolo… troppo piccolo! Quando, sentii suonare alla porta! Mio padre andò ad aprire, ed ecco arrivare un uomo molto strano… sembrava uno ZINGARO! “Ecco.. ecco il televisore! E’ da ieri che non funziona signor tecnico… Di solito da noi viene per le riparazioni un altro! Comunque, si accomodi.” Quello, entrò in casa, e mi fece uno stranissimo sorriso. Era orrendo. Si mise ad armeggiare dietro la TV con foga! Aprii il coperchio. “Ah! Questo è un GUASTO SERIO! Comunque, non si preoccupi signore… l’accomodo io! Le farò prendere un nuovo CANALE diverso da tutti gli altri…” Mio padre, forse accorgendosi di qualcosa, tentò di farlo uscir da casa, ma quello disse: “VEDRETE… VEDRETE… VEDRETE I CARTONI ANIMATI…”. Dopo un po’ di lotta, il mio genitore, con l’aiuto di mia madre, riuscì a mandar fuori da casa quell’uomo. Mi sentii male! Sentii ancora stringermi i testicoli! Sapevo che con me c’era anche Samantha ma non riuscivo a vederla… Ero piccolo… molto piccolo.
A questo punto, sentii la voce nasale di Mario, dire: “… Ecco… guarda Alby!! Guarda i CARTONI ANIMATI INFERNALI…”.
Mi sembrò d’esser coricato sul divano. Quando, dal televisore, vidi apparire i bumper, e poi schermo nero… Dopo un po’, apparve LUI con la sua sigla! Avevo paura! Volevo scappare. Vedevo il GUFO in compagnia d’altri animali, ma non era più una marionetta! No! Sembravano essere persone travestite d’animale… IL BOSCO DEI PERCHE’… IL LIBRO DEI PERCHE’… Questo era quello che andavano dicendo all’infinito! Vedevo qualcuno di quegli attori fare cose orribili! No! Non era normale! Vedevo una volpe far a pezzi un coniglio, e buttarsi con la testa fatta di cartone sulle sue viscere che altro non erano che pezzi di filo, come quelli che si usano per far la maglia. Urlai, ma Mario, con una voce distante mi disse: “Ecco… Ecco quello che vedevi da piccolo!! Non cose innocenti… NON TI RICORDA NULLA TUTTO QUESTO?” Urlai di nuovo, e così sentii anche Samantha. Sentivo stringermi i testicoli di nuovo, ed una mano che mi bloccava il respiro, mentre ricevevo sul capo colpi molto violenti. Intanto la visione continuava. Il GUFO, diceva di AVERE TUTTE LE RISPOSTE DEL MONDO, e roteava i suoi occhi. Vedevo come dei PINGUINI prendere alcuni personaggi, ma si vedeva che non si trattava d’adulti ma di bambini travestiti, e portarli dal GUFO il quale diceva, facendo roteare gli occhi come al suo solito: “Vieni avanti DUCA…”. Vidi sullo schermo apparire una specie di CORVO con un cilindro, ma non so perché, per un secondo, sotto il becco, vidi un viso bianco come la morte! Era MAMI ne sono sicuro! Quello, prese un piccolo personaggio dal braccio, ed il GUFO gli andò vicino, leccandolo con una schifosissima lingua, mentre l’immagine staccò sull’immagine in movimento fatta da un computer molto vecchio d’un ARLECCHINO che si muoveva come un ragno… Urlai di nuovo. Sentivo puzza! Poi, l’immagine ritornò ai personaggi del “CARTONE ANIMATO” e vidi che il GUFO mangiava per davvero qualcosa… ma non si trattava di fili o di cartone, si trattava d’uno scoiattolo striato vero! Vomitai! Avevo paura! Sembrava di rivedere in forma di show quello che avevo visto a TELE PIANURA… Capii e piansi! “Ecco Alby!! Adesso che avete visto i CARTONI, dovete SVEGLIARVI, per poi, stanotte, ricordare altro!” Subii di nuovo la stretta ai testicoli, e mi svegliai. Samantha, si svegliò insieme a me, anche lei dolorante. Poi, seppi che aveva vissuto tutto quello che avevo vissuto io. Era strano! Nei miei ricordi quel “CARTONE ANIMATO”, non mi sembrava così violento, e lo dissi a Mario, mentre eravamo ancora al BUIO. Mario, con una voce nasale molto brutta, disse: “I ricordi, caro il mio Alby, tendono a mitigare la realtà, facendola diventare innocua! Ma non è così… LA REALTA’ E’ MOLTO DIVERSA DAI RICORDI!”. S’accese la luce, ed abbiamo visto, al centro della stanza come la figura intera del GUFO! Presi dal panico, uscimmo dalla stanza, mentre Mario rideva, dicendo: “AHAHAHAHA!! LA REALTA’ E’ MOLTO PEGGIORE DEL RICORDO… Per questo esistono GLI EXPERIMENTES! Per rendere a Cesare quel che è di Cesare… AHAHAHAHAHA!! Ritornerete… Ritornerete ancora… AHAHA!! Adesso avete visto UN PUPAZZO… NON ERA LUI… Ma, cos’è IL PUPAZZO? Forse un altro ricordo rimosso? AHAHAHAHA!!”
Mentre scappavamo via da quella casa, ripensavo alla parola PUPAZZO e tremai! Già avevo sentito quella parola… Si! Ma dove?
Samantha, mentre eravamo per strada, mi disse quello che aveva visto. In modo straordinario, coincideva con quello che avevo visto io! Dunque, eravamo davvero uniti, sia nell’amore che nei ricordi? Certamente si! Le proposi quella notte di dormire da me, ma quella rifiutò, anche se non le andava di stare da sola. Mi disse: “Amore mio!! Non te la prendere… ma, stanotte voglio rimanere sola per ricordare, come del resto farai anche tu!! Credo che questo è quello che ci ha voluto dire Mario con questi orribili EXPERIMENTES! Il vero terrore, non si trovava in quella stanza! Ricordalo!” La baciai, e ci dirigemmo verso casa. Era già sera. Era vero che Samantha aspettava due bambini? Sperai di si! Volevo aver figli, nati in modo PURO.