LA RADIO DEL MISTERO

RAFFAELE FAMELI

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Capitolo 18

 

(=LA CASA DEGLI ZII, I QUADRI MALEDETTI, LA NUOVA TELECAMERA E LA REGIA INFERNALE, LA GUARDIANA DELLA PIRAMIDE TRIDIMENSIONALE, L’AMARA DELUSIONE, L’ENNESIMA RICEZIONE=)

 

Così, uscimmo da casa e presi le chiavi dell’auto. Montammo su, e mi feci guidare fino a dove s’ergeva la casa di Nino ed Idia. “Parcheggiamo… Forse era meglio venir di sera… Potrebbe vederci qualcuno scassinare la porta ed entrar dentro… E’ REATO!! E’ EFFRAZIONE!” Dissi a Samantha, la quale mi indicò un posto dove fermarmi, e disse: “Vorresti venir qui di notte, scoiattolino mio? Nella casa dove l’ho VISTA? Credimi… è meglio di giorno! Di mattina! Se qualcuno dovesse chiederci qualcosa… beh… gli diremo che siamo parenti… Infondo questo non è lontano dalla verità? Ma… come faremo ad aprire? La porta sarà chiusa… sigillata!”. Parcheggiando, le dissi: “Lo so! Per fortuna, in tasca ho il mio coltellino… Spero che tu abbia il PROFUMO! Con il coltello potrò aprire! Ci stai?” La mia coniglietta, sorridendo, disse: “Certo!! Siamo qui per questo! Cosa aspettiamo? Dai scendiamo dalla macchina…”. Le accarezzai il viso, e aprimmo gli sportelli. La casa era a due passi dal posto dov’era l’auto.

La gente ci guardò! C’erano molte persone, e tutte sembravano curiose di vedere cosa facevamo… ma, avevano lo sguardo assente… VUOTO. Si limitavano a guardare e basta! Non ci fermò NESSUNO! C’erano anche dei Carabinieri, ma, anche loro, nel vederci avvicinare alla casa, andarono via! Anche il loro sguardo era perso nel vuoto! Sembravano tutti drogati! Una situazione molto strana! Samantha, nel veder lo strano comportamento di tutti, disse: “Ma cos’hanno tutti? Sembrano zombie! Che sappiano quello che vogliamo fare?” Io, non le riposi, ma tremavo. Avevo come l’impressione di star per entrare nell’inferno. Presi coraggio, e ci avvicinammo al portone, e con nostro grande stupore, bastò solo una leggera pressione perché quella s’aprisse. Entrammo.

 

Era davvero come aveva descritto Samantha! Quel posto era proprio così… “Come mai la porta era aperta? Non è che ci sia già entrato qualcuno, amore mio? Da quant’è che i tuoi zii sono morti?” Samantha, mi rispose: “Son passati parecchi anni! Pensavo che l’avessero già venduta questa dannata casa… invece… è tutto così com’era! E strano… Anzi… STRANISSIMO!! Comunque, le ragnatele ed i ragnetti sul telaio della porta, dimostrano che non c’è mai entrato NESSUNO!” Aveva ragione! Guardai quei ragni e provai disgusto. Erano terribili… Sembravano guardarci! Sulla mia faccia ragnatele. Mi pulii al meglio, ed avanzai per quel corridoio. Nonostante il tempo trascorso, sembrava regnare una pulizia strana! Ancora si sentiva l’odore di chiuso misto ai prodotti per il legno. Notai che stavamo camminando su un tappeto rosso. Chiusi la porta dietro di noi, e provai se si apriva di nuovo… Si aprì! Così la chiusi di nuovo, e provai a cercare un interruttore per accendere la luce! Non c’era corrente, ma si vedeva ugualmente.

Avanzammo, e notai strani quadri appesi alle pareti! Erano inquietanti! Molte erano nature morte, e poi c’erano delle statue molto strane. Samantha, guardava tutto e poi disse: “Ma che razza di quadri sono? Mio Dio! Fanno venir la pelle d’oca! E’ strano… Quando son venuta da piccola, non li avevo affatto notati…” Io, ridendo, dissi: “Si vede, amore mio, che non hai guardato bene… Comunque, andiamo!” “Aspetta!!!” Urlò Samantha. “Guarda là…”.

 

Mi girai dalla parte del muro, dove cominciava la scala, e notammo una cosa che ci fece rabbrividire… Era un quadro raffigurante la GIOCONDA, ma, a guadarlo meglio, si notava una cosa terribile. Il suo volto non era quello della MONNA LISA… NO!! Era un volto a noi molto famigliare… Capelli squadrati… viso bianco… bocca malefica… ERA MAMI! Era LUI messo in posa come il quadro di Leonardo! Samantha, m’abbracciò e cominciò a tremare forte. Non ci potevo credere! Era tutto così assurdo che quasi pensai d’avere le allucinazioni, se non fosse che anche la mia coniglietta aveva visto la stessa cosa! Presi dalla tasca il mio smartphone e gli scattai subito una foto… Volevo averla! Non era possibile una cosa simile. Samantha, mi disse: “Gli hai scattato una foto? Per caso vuoi anche fare un SELFIE con MAMI?” “Ma che dici, amore… No!! E’ solo per documentar tutto! Comunque, la presenza di questo maledetto quadro, dimostra che i tuoi zii erano in combutta con LORO… Mi ricorda molto Ric con Telma nella casa ad OBLO’… Magari, sono stati anche loro vittime di questi mostri… Però, ora non ci possiamo fermare! Dobbiamo andar a cercare il TAPPO!” Così, cominciammo a salir le scale, che scricchiolavano di brutto! Nonostante la pulizia, sembrava che potesse cadere tutto a pezzi da un momento all’altro. Quando fummo arrivati nell’anticamera, udimmo una cosa… una musichetta d’un BUMPER… il BUMPER DELLA NOCE. Non poteva esserci… Tutto era spento, ma, notammo avanzando per il salone, una luce… Era il televisore, che, nonostante l’assenza di corrente era accesa. Lo schermo era nero, ma poi apparve LEI… LA SCACCHIERA! Presi Samantha e la girai per non farla guardare, ma il televisore scoppiò. Tutto piombò nell’oscurità! Si sentiva solo puzza di bruciato. “Cos’è stato? Com’è possibile? Quella… quella era…” “Si amor mio! LA SCACCHIERA! Era TELE PIANURA… Mi sa che era un avvertimento… proprio come il quadro…” Dissi, ma lei continuò: “COME I QUADRI VORRAI DIRE…” Mi girai dalla parte del muro, ed effettivamente, vidi altri DUE quadri! Erano orribili! Uno raffigurava LA DAMA CON L’ERMELLINO, ma il suo VOLTO non era normale… Era quello della CINESINA… L’altro, non meno spaventoso, raffigurava un ritratto ma, il VOLTO raffigurato sembrava uscir fuori dal quadro stesso! Sembrava a rilievo! Era la STREGA! Dente scheggiato, e legnosa… ERA LEI! Mi colse un fremito, ed ebbi un conato che ho trattenuto a stento. “Mio Dio!! Sono orribili! Ma, i miei zii come diavolo hanno fatto ad avere delle simili oscenità? Quindi, avevi ragione tu, amore? Erano in combutta da sempre con LORO?” Non le riposi… ma, giravo il capo per paura di veder ALTRO… Avevo paura di vedere LUI… “Usciamo da qui… Andiamo in soffitta…” Dissi ansimando. Samantha, però mi fermò e mi disse di guardar in cucina. Il salone, infatti era diviso in due parti… uno quello dove ci trovavamo noi dove c’erano i QUADRI ed il divano sgualcito, e la cucina alla quale s’accedeva da una porta vicino al televisore esploso. “C’è qualcuno! C’è qualcuno là dentro… Chi mai potrà essere?” Sospirai, e le dissi: “Non lo so! Comunque, chiunque si trova là, di certo non è tua zia Idia!” Ad un tratto, una voce proveniente da quella cucina, disse: “E’ pronto! Venite ragazzi! Avrete fame… Prima di continuare LA VOSTRA RICERCA, dovete mangiare e SAPERE CHI ERANO NINO ED IDIA… Venite! Ho preparato per voi delle cose buone! Patatine fritte… e… ma poi vedrete!” Era come la voce di una donna. Si sparse per la stanza profumo di patatine fritte. Samantha, disse: “Ho paura, Alberto!! Andiamo via!!” Ma, io sospettavo qualcosa… Infatti, dissi: “No coniglietta! Dobbiamo saperne di più! Forse… forse so chi c’è in cucina! Andiamo…” Samantha, fece resistenza, ma alla fine riuscii a smuoverla, ed entrammo. Abbiamo visto di spalle una donna, col grembiule, intenta a cucinare su dei fornelli accesi. Ci avvicinammo. Già, seduti al tavolo apparecchiato, c’erano i TRE MANICHINI! Samantha urlò, ma io la rassicurai: “Amore… non vogliono farci nulla! Sono i NOSTRI ALLEATI…” Lei, disse: “Ed allora, perché mi fanno tanta paura? Come mai si muovono? E chi è quella signora di spalle?” Un gatto sulla mensola, vicino ad una pianta con una rosa appassita, disse con voce nasale: “E’ LUI!!” Quella, si girò e non aveva il volto! Stranamente sorrisi… Era il PEN! Samantha, urlò di nuovo, ed io le dissi: “Il gatto è Mario… di sicuro c’è anche una volpe che è Ric! Son venuti con il PEN ed i TRE MANICHINI per aiutarci…” Effettivamente, su un’altra sedia, una volpe ci guardava. Anzi… ce ne erano due… Samantha, si strinse ancor di più. Il Pen, prese dal forno un piatto molto fondo coperto. Mario, disse: “Ecco!! Ecco le patatine! Prendete… Avrete bisogno d’energie! Ma, vi consiglio di stare attenti al CONTORNO! Potrebbe risultare INDIGESTO… AHAHAHAHAH!!” Il PEN, intanto ci invitava a sollevare il piatto che copriva le “PATATINE”… Lo faceva spingendo il piatto vicino a noi… Lo feci senza pensare! Mi fidavo di Mario, di Ric, di Daniele e del PEN senza dimenticare i TRE MANICHINI. Purtroppo, nel piatto, non c’erano solo patatine…

 

Samantha si mise a vomitare, e così anch’io, mentre Mario rideva, e tutti gli altri scomparvero! Su un letto di patatine fritte, una scena raccapricciante. Erano DUE TESTE in evidente stato di DECOMPOSIZIONE, che dalle orbite ormai consumate, dei vermi facevano capolino! Erano le TESTE di NINO e di IDIA! “Oh… Ve lo avevo detto che il CONTORNO sarebbe stato INDIGESTO!! Mi dispiace… Non vi preoccupate, puliremo noi il VOSTRO VOMITINO… Comunque, vi devo delle spiegazioni…” Il gatto, dicendo così, scomparve. Sul tavolo solo quel piatto nauseabondo che poi scomparve. “Vedete… Questa è la fine di chi è LORO complice!! AHAHAHA!! I due poveretti, non hanno avuto il coraggio di DIRE DI NO alle LORO malvagità! Questa era UNA DELLE LORO CASE!! LORO NON CI SONO PIU’ ma hanno lasciato MOLTO!! Credetemi… In questa città di persone simili ce ne sono moltissime!! A… A proposito… Se andate in bagno, E DOVETE ANDARE IN BAGNO… NON TOCCATE NULLA! Non spostate LA PARRUCCA, perché di sotto c’è ALTRO… Non c’è più LEI… AHAHAHAHA!! Poi, state attenti agli ARMADI! Sapete ci potrebbe essere qualche SCHELETRO… AHAHAHA!! Ah… Dimenticavo di dirvi che QUESTI SONO GLI EXPERIMENTES di oggi… AHAHAHA!!”. Così, la luce si spense. Ansimando, ritornammo nel salone, ed abbiamo cominciato a riprendere fiato, senza guardare i DUE quadri MALEDETTI. “Va bene… Adesso calmiamoci! Infondo, già sapevamo che i tuoi zii erano in combutta con LORO! Quindi, a parte le TESTE, non abbiamo visto altro…” Dissi a Samantha, la quale, riprese a sorridere, dicendo: “E’ vero… ma, che schifo!! Mario, certe volte esagera… Diciamo che esagera sempre!! AHAHA!!” “Comunque, non abbiamo ancora trovato quello che vogliamo! Quindi, è meglio sbrigarci! Andiamo di sopra…” Dicendo così, con una sicurezza che non avevo, presi la mano della mia coniglietta, ed andammo verso la scala che doveva condurci al piano superiore… IN SOFFITTA!

 

Non avevamo fatto ancora due passi, che notammo qualcosa proprio in bagno. La porta era aperta, e s’intravedeva un lavandino, una lavatrice ed una PARRUCCA che sembrava esser lì da molto tempo. Infatti era piena di ragnatele. Udimmo qualcosa muoversi lì dentro! Confesso che non abbiamo avuto il coraggio sul momento di muoverci, ma poi, presi dalla curiosità, ci affacciammo da quella porta! “Saranno sicuramente TOPI…” Disse Samantha con disgusto… Io ripresi: “Magari! Almeno sono cose NATURALI… NORMALI!! Ma, come il resto di questa casa, dubito che ci sia qualcosa di NATURALE!! Siamo in ballo, e dobbiamo ballare… Dobbiamo prendere quel TAPPO, prima che scompaia! Quindi, andiamo! Mario, il gatto, ci ha ordinato d’andare! Quindi, cosa aspettiamo?” Samantha, mi guardò come si può guardare un matto, ma poi mi disse: “Ok! Di te mi fido, amore! Però, l’unica a ballare per la PAURA sono io…”. Così, avanzammo, e ci trovammo in quel lurido bagno. C’era il rubinetto che perdeva… il lavabo era nero di sporcizia ed i pavimenti impastati di non so cosa. Ci guardammo un po’ in giro, ed udimmo qualcosa dalla piccola finestra lurida posta alla nostra sinistra: “UUUUH UUUUH”. “Cos’è questo verso?” Dissi tremante. La mia coniglietta, guardando bene fuori, disse: “E’ IL CUCCO!!”. Il cucco, non era altro che una civetta. Nel nostro dialetto la chiamiamo così quella creatura. Ci avvicinammo e quella volò via, ma poi mi prese un presentimento… La civetta, è parente stretta del GUFO! “E’ un avvertimento…” Disse Samantha: “… Forse dobbiamo andar via da qui…” Io, le risposi di no, e continuammo la nostra brava esplorazione.

Eccoci davanti alla famosa PARRUCCA! Era schifosa… era tutta incrostata dalla parte della riga che divideva i finti capelli! Pensai che mai e mai l’avrei mai indossata! Mi faceva troppo schifo! Dopo un po’, m’accorsi che quella si muoveva! Stava sopra qualcosa, ma non capivo bene a cosa! Intanto, dalla porta, abbiamo visto passare come qualcuno. Gridammo! Ci affacciammo, ma non era NESSUNO! All’improvviso, Samantha urlò! Sotto quella parrucca, notò il costume di quello SCOIATTOLO che aveva tentato di farle del male! Sembrava muovere gli occhi! Scappammo via, e nello scappare, ci ritrovammo in CAMERA DA LETTO dei consorti morti!

 

Tutto li dentro sembrava senza tempo! Notammo sul copriletto ricamato un “?”. Era orribile e tetro. Intanto, un televisore in bianco e nero, s’accese per un microsecondo… Era di nuovo la SCACCHIERA! Poi, si spense. Provammo paura. Intanto, una radio, trasmise la solita musichetta continua, ed un gong! Poi, tutto tacque. Sentimmo cigolare qualcosa… Era l’anta dell’armadio che si era leggermente aperta! Con il fiato sospeso, ci avvicinammo, e dallo specchio, ci siamo specchiati, ma dietro di noi vedemmo la figura di quello scoiattolo in piedi! Ci girammo presi da grande spavento… ma nulla! Non c’era! Ci guardammo, e dissi alla mia coniglietta: “Forse… forse, amore mio, dobbiamo aprire l’armadio! Magari… chissà, troveremo qualcosa d’importante! Bene! Prendi la mia mano, ed apriamolo insieme… UNO… DUE… TRE…”

Aprimmo l’armadio, e subito urlammo dal terrore! Addirittura, mi stavo facendo la pipì addosso… e credo anche lei! Aprendo l’anta, notammo la figura completa del GUFO!! Era proprio come lo ricordavo! Provai un senso di terrore, ma, alla fine, osservando meglio, mi calmai, ed appoggiai la mano sul GUFO che aveva anche il libro tra le mani! Sembrava leggermente spostato in avanti! Mi rasserenai e risi, mentre Samantha, con gli occhi chiusi, sentendomi ridere, disse: “Ma cosa ti ridi? Alberto!! Sei impazzito? LUI… LUI E’ QUI’!! Dobbiamo scappare!!” Presi il mio smartphone, e scattai una foto al GUFO… o dovrei dire PRESUNTO GUFO! Infatti, dissi alla mia coniglietta di aprire gli occhi e di vedere anche lei! Spalancai l’armadio! “Samantha!! Non c’è nulla di cui aver paura!! LUI NON C’E’!! E’ solo un POSTER ENORME!! Già!! E’ solo l’immagine che appariva prima che cominciasse il CARTONE ANIMATO… MA NON E’ LUI!! E’ solo una FOTO!! AHAHA!! E’ come i quadri che abbiamo visto!! Aveva ragione Mario a dirci che LORO NON CI SONO!! AHAHAH!!” Samantha, nel sentirmi dir così, aprì gli occhi, toccò anche lei l’immagine, ma quella, si disintegrò sotto le sue mani, con un’enorme nuvola di polvere! Tossimmo! Era una cosa nauseabonda! Anche perché, quella polvere PUZZAVA… PUZZAVA DI MARCIO! Per poco, non vomitammo ancora! Sembrava che nella nostra storia, le uniche costanti fossero l’attacco ai genitali ed il vomito! “Andiamo di sopra!! Adesso ho la certezza della LORO assenza!! E, sono sicuro che anche quei maledetti quadri, se li toccassimo, farebbero la stessa fine della foto del GUFO… Dobbiamo trovare quello che siamo venuti a cercare! Non possiamo perder tempo!” Dissi, e la mia coniglietta, m’abbracciò e disse: “Ok! Andiamo! Tanto, su questo piano, credo, che abbiamo visto TUTTO!”. Così, lasciammo quella camera da letto, ed andammo per la scaletta di metallo che scricchiolava pericolosamente. Stranamente, vidi nel bagnetto di sfuggita, che c’era un’altra scala! Mi ricordai! Anche quella portava al piano superiore… nella SOFFITTA DI VETRO… Era da lì che era salita LEI… LA CINESINA…

 

Arrivammo di sopra con il fiatone! Era vero! Quel posto era molto particolare… Camminavamo sopra la moquette verde, e notai le grandi vetrate! Regnava la luce… la luce del sole, ma sembrava soffusa! Si vedevano anche i suoi raggi per via della polvere… una polvere asfissiante! A terra moltissimi giocattoli! Regnava il caos. Chiesi a Samantha, dove avesse visto per l’ultima volta la PIRAMIDE TRIDIMENSIONALE e quella, mi indicò sopra un settimino posizionato vicino al muro. Non vidi nulla! Non c’era nulla! “Alberto! Sono sicura d’aver visto quella BAMBOLA A PERA… proprio lì… Teneva lei il PROFUMO CON IL TAPPO! Ne sono sicura al mille per mille!! Ma ora…” “Ma ora non c’è!” Dissi io. “Comunque, deve trovarsi per forza di cose in questa soffitta! Magari, tuo zio Nino con Idia, l’avranno spostata! Dai… cerchiamo tra queste schifezze…”. Così, cominciammo la nostra ricerca in quella dannata SOFFITTA DI VETRO…

C’era davvero di tutto! Bambole senza testa, letterine magnetiche, lavagnette, anche macchinine e trenini… insomma, tutto l’occorrente per far “DIVERTIRE” dei bambini d’ogni genere… Mi venne un altro sospetto… Che quella fosse una delle stanze in cui venivano portati i bambini prima d’esser massacrati? Naturalmente, questo non lo dissi alla mia coniglietta, ma, sono sicuro che anche lei aveva avuto il mio stesso sospetto…

Non mi ero ancora accorto di due cose pazzesche! Infatti, guardando verso l’alto, notai una cosa che mi fece rabbrividire, poiché l’avevo gia visto e LETTO… Vidi su di noi, l’ARLECCHINO SNODABILE, solo che era immobile… Mi venne un altro sospetto… forse ancor più oscuro del primo… M’alzai da terra, andai verso il muro spiovente dalla parte opposta alle vetrate, e vidi uno specchio! Sotto lo sguardo della mia coniglietta lo tolsi dal muro… “Mio Dio!! Avevo ragione io!! NOOOO!! Maledetti da Dio!! Sia LORO che i TUOI MALEDETTISSIMI ZII!!” Samantha, nel sentirmi urlare in quel modo, s’alzò anche lei da terra, e venendo da me, mi disse: “Perché dici così? Cos’hai visto? Perché parli male dei miei zii?” “Perché erano ASSASSINI proprio come NUZZO e quelle maledettissime MONACHE di cui parlava Ric… Guarda… Guarda qui! Dietro quello specchio, c’è un buco… e dentro quel buco… UNA TELECAMERA!! Già!! UNA MALEDETTA TELECAMERA!! Questo era LO STUDIO dove s’UCCIDEVANO DEI BAMBINI RAPITI!! AH! Dovrebbe esserci una porta… Dovrebbe trovarsi una porta per raggiungere la stanza dove c’è la TELECAMERA… IL LORO OCCHIO!!” Samantha, incredula, mi prese per mano, ed io cominciai ad esplorare tutto il muro… Alla fine, come un pomello di legno… ERA UNA PORTA!

 

Aprii la porta fatta anch’essa di moquette, e ci ritrovammo in una stanzetta molto piccola, dove regnava LEI… LA TELECAMERA DELL’INFERNO! Notai che era spenta… non l’accesi! Dietro, proprio come nel racconto di Ric, uno sgabello e davanti un monitor in bianco e nero… SCHIFOSO! “Dobbiamo seguire il cavo… dobbiamo vedere dove CONDUCE!! Seguimi Samantha…” Dissi, e con lei, cominciammo a seguire un cavo lurido. Quello portava ad un’altra scala di ferro che scendeva in giù! Scendemmo, ed alla fine ci ritrovammo in una stanza buia! C’era un’automobile parcheggiata, ma, aveva i finestrini oscurati! Intanto, girandomi notai anche molti monitor spenti… Solo uno era acceso, e mostrava la SCACCHIERA, dietro uno strano congegno. Forse era quello a dare quel segnale? E poi, dov’era l’antenna trasmittente? Notai anche che in fondo, c’era un apparato molto grosso! Aveva le luci accese! Era il TRASMETTITORE… Comunque, i cavi andavano verso quella macchina! Seguimmo anche quelli, e…

 

Aprendo gli sportelli, abbiamo visto una cosa pazzesca! Tutta la macchina, era come attrezzata da REGIA VIDEO ED AUDIO! Era da lì che QUALCUNO comandava le TRASMISSIONI di quella SEDE di TELE PIANURA!! Forse era Nino oppure Iidia ad essere i REGISTI, oppure erano LORO o LUI? Insomma, una cosa raccapricciante! “Ecco chi erano i tuoi zii, Samantha!! Mi congratulo con loro, per il bellissimo lavoro che compivano qui, in casa loro… o dovrei dire LORO…” Samantha, si ricordò d’un particolare… Infatti, Nino, lavorava come maestro in una scuola elementare, da dove erano scomparsi parecchi bambini! Rimasi atterrito e schifato allo stesso tempo! Chiusi lo sportello, e con Samantha ci recammo di nuovo in soffitta, ma prima mandai in corto il trasmettitore!

 

Continuammo a cercare la PIRAMIDE TRIDIMENSIONALE, quando Samantha, s’accorse che dove c’era la scala che scendeva nel bagno, c’era LEI… LA BAMBOLA A PERA… FALDA!! Ci avvicinammo, e quella, si mise a muoversi da sola, venendoci incontro! Era davvero terribile! Il suo volto a PERA faceva davvero spavento, e poi emanava puzza. Aveva anche dei dentini che aguzzi, le spuntavano dalla boccuccia semiaperta! Uno spettacolo raccapricciante. Indietreggiammo e ci trovammo con le spalle al muro. Quella, ci saltò addosso e potemmo notare che era fatta di CARNE… CARNE PUTREFATTA. Avevamo paura che ci mordesse, e per cui, guardammo in fretta se aveva addosso la PIRAMIDE TRIDIMENSIONALE, ma non c’era! Una voce, che proveniva proprio da FALDA, disse in modo quasi meccanico: “NON LA TROVERETE MAI!! L’HANNO PORTATA VIA!! E VOI RIMARRETE QUI A GIOCARE CON ME PER L’ETERNITA’!!”. Quanto schifo e quanta violenza in quella casa… Non ci potevo credere! “Chi sei tu?” Le chiese Samantha, e quella, facendo l’occhiolino, cioè facendo scomparire un suo occhio le disse, buttando fuori dalla sua bocca un liquido verde: “Io sono LA GUARDIANA DELLA PIRAMIDE… LA LORO GUARDIANA! NON POTRETE NULLA CONTRO IL MALE ASSOLUTO!! VI UCCIDERANNO!! E IN MAREEEEE IN MAREEEEE…”. A sentir questo, la mia coniglietta, spinse la bambola, che cadendo in terra si ruppe in tanti pezzettini, che emanavano puzza e liquido! Ci alzammo, ed andammo a vedere quello che rimaneva di LEI… Solo putredine e nulla più! Ammetto che ancora speravo di trovare il TAPPO, ma purtroppo non trovai nulla!

 

Sconsolati, scendemmo nell’anticamera e poi nelle scale che dovevano portarci al piano inferiore. Il quadro con la GIOCONDA non c’era più. Al suo posto una cornice che dentro c’era una specie di telo putrefatto che si volatilizzò con nostro enorme schifo, facendo apparire solo milioni di minuscoli ragnetti che cominciarono a divorar tutta la casa… Sentimmo tutto scricchiolare e cadere, e di corsa, uscimmo appena in tempo, per vedere quello sfracello. La casa cadde in poco più di un minuto! In strada non c’era anima viva… Era molto strano! Guardammo l’orologio, ed erano già le tre del pomeriggio… Com’era possibile una simile cosa?

Salimmo di corsa in macchina, e poi via… Si seppe poi, che la casa degli zii di Samantha era stata demolita proprio quel giorno da una fantomatica ditta di demolizioni… Solo io e la mia coniglietta conoscevamo la verità!

 

Sconfitti e delusi, arrivammo a casa mia. Aprii subito tutte le finestre, poiché avevamo bisogno d’aria, e poi, senza pensarci su, ci spogliammo nudi, andammo in bagno e ci siamo fatti insieme la doccia! Piansi sotto l’acqua! Pensai d’aver fallito, ma la mia dolce Samantha, baciandomi, mi disse che forse quella prova era necessaria… ERANO GLI EXPERIMENTES! Poi, mi disse: “… Però, qualcosa l’abbiamo ottenuta, Alberto… La BAMBOLA ci ha detto che la PIRAMIDE si trova in fondo al MARE… Chissà cosa voleva dire…” “Forse ho capito!!” Dissi esultando! “Vedi, Samantha, forse la PIRAMIDE TRIDIMENSIONALE si trova nella BASE che si trova sotto il MARE… Adesso è tutto chiaro!! Ma… come faremo ad arrivare a quella base? Forse lo so… però non me la sento, amore mio, questa volta di portarti con me… Dovrò andare nella BASE DELLA GIUDECCA… Ecco dove… Forse troverò la RISPOSTA, oppure LORO o LUI, in ogni caso è un tentativo che devo fare per il bene di tutti noi, e di quelle povere CREATURE PURE che hanno barbaramente ucciso! Adesso conosco la MIA MISSIONE!” “No Alberto!! E’ anche la MIA missione… Ti prego!! Portami con te!! Anch’io voglio VENDETTA!! Hanno ucciso mia sorella ed ora vogliono anche me e te!! Non voglio perder più nessuno!!” A quelle parole della mia coniglietta, sorrisi ed abbiamo fatto l’amore, anche se il mio intento era quello d’andar da solo.

 

Intanto, si era fatta quasi sera… Non eravamo usciti! Eravamo stesi sul divano a coccolarci, quando il telefono ci fece riprendere contatto con la triste realtà! Infatti, risposi ed era Mario: “Alby… Non dirmi che oggi hai dimenticato di RICEVERE? Anche se sei in dolce compagnia, devi far il tuo LAVORO!! Poi stanotte… poi si vedrà, intanto RICEVI… Molte rivelazioni aspettano sia te che il Bianconiglio… AHAHAHA!! Ci vedremo stanotte… nei tuoi INCUB… cioè SOGNI… CIAOOO!! HAHAHAH!!” E chiuse. Guardai Samantha, e le dissi: “Amore mio… Te la senti di venir a vedere la RADIO DEL MISTERO? Io… io devo RICEVERE ancora!” Quella, con un dolce sorriso, s’alzò e disse: “Sono pronta! Quando vuoi tu…”

 

 

 

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