RAFFAELE FAMELI
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Capitolo 20
(=I TERRIBILI RICORDI, LA PREPARAZIONE ALL’INCUBO E LA PROFEZIA, LA STANZA BUIA, GLI EXPERIMENTES DELLA RIVELAZIONE, LA STRADA CON I MATTONI GIALLI E LA PORTA DEGLI INFERI=)
Andammo a letto. Dovevamo ricordare… si ma cosa oltre a quello che stavamo vivendo? Ci sistemammo alla meglio nel mio letto. Era così bello e dolce stare lì insieme, nonostante il pericolo costante della nostra condizione! Ci coccolammo, ed alla fine ci addormentammo.
Cominciarono i RICORDI… Questa volta, eravamo insieme a RICORDARE… Era, evidentemente una cosa che serviva a tutti e due.
Ci sembrò d’essere nella mia vecchia casa! Fuori pioveva a dirotto… potevamo veder la pioggia dalla finestra. Tutto era grigio. La luce del lampadario era accesa, e dava a tutto un colore particolare. Non so, se è capitato anche a voi, comunque, certe volte, quando si ritorna a casa dopo un lungo viaggio, tutto sembra nuovo… particolare, come se il mondo circostante accoglie in modo benevolo e nuovo, nonostante che si conosca tutto! Era la sensazione che provai in quel sogno/ricordo. La TV era accesa, e vedemmo me stesso, da piccolo, dormire sul divano davanti alla televisione. Samantha, nel guardarmi disse: “Eri così tenero, amore! Eri così da bambino?” Io le risposi di si. Sorrisi, ma durò poco… Infatti, in quella stanza vidi arrivare mio padre e mia madre. Si misero a parlar tra di loro. “Cara! Ormai è tutto incominciato, proprio come allora! E’ RITORNATO! Dobbiamo cambiar casa, per essere sicuri che non ci segua! Alberto non merita di stare male come è successo a noi tanti anni fa! Come faremo a proteggerlo?” Mia madre rispose: “Lo so! Cosa credi? Purtroppo, siamo SCOIATTOLI… LORO ci seguiranno sempre! E’ inutile scappare! Potremmo anche andare dall’altra parte del mondo… tanto sarà lo stesso! Non siamo gli unici a sapere e ad essere stati visitati da LORO, e la cosa sta continuando con nostro figlio! Speriamo che l’esperienza col PUPAZZO non se la ricordi… Speriamo che tutto finisca! Adesso, dobbiamo andare in cucina! Devi preparare i documenti per il trasferimento! Ah! Non ho voluto fare come altre coppie che hanno finto un’ADOZIONE per non far trovare i loro figli a quei MALEDETTI! Ed ecco cosa abbiamo ricavato… TERRORE! Adesso andiamo… parleremo in cucina…”. Se ne andarono. Samantha mi guardò e disse: “Dunque… i tuoi ed i miei SAPEVANO? Ma mio Dio… Perché non ci hanno mai detto nulla? Perché tante bugie?” Le risposi: “Per protezione!! Solo per protezione! I genitori proteggono sempre i figli! Comunque, non sono le bugie dei nostri genitori a far disgusto… ma sono le bugie DEGLI ALTRI… Tutti SANNO ma NESSUNO PARLA!! Già… NESSUNO! All’epoca, probabilmente, non sapevano del GUFO… Sapevano solo dei VOLTI… Il fatto, deve essere accaduto dopo che Ric li ha sconfitti in quella soffitta… Deve essere così… Ma mi chiedo… Chi è stato a far una cosa così SCELLERATA? Perché EVOCARE LUI, e CON LUI gli altri TRE? CHI E’ STATO? Ecco perché i miei hanno deciso di trasferirci nella nuova casa… Ma perché hanno invitato proprio BASIL? Perché portarlo nella nuova casa?”.
Tutto ad un tratto, andò via la luce. Ci trovammo in quella stanza, solo illuminata dai lampi e frastornata di tuoni. Tutto si fece freddo. Capii che stava per accadere qualcosa di molto brutto. Infatti, vidi apparire dalla porta come dei ciuffetti di capelli, come se qualcuno si nascondesse! Il piccolo Alberto, si svegliò, e girò la testa da quella parte. Poi la luce si accese di nuovo. Tutto tornò alla normalità.
Il sogno cambiò! Ci trovavamo a casa mia, quella nuova, e vedemmo mio padre accogliere qualcuno. Era LUI… Si tolse il cappello. Entrò in casa spingendo mio padre, e gli disse con la SUA solita voce e cadenza: “Salve… Lei non mi conosce… IO SONO BASIL il TAPPEZZIERE! Conosco i suoi problemi!” Mio padre, disse: “Io… io non ho chiamato nessun TAPPEZZIERE… Vada via! Non ho nessun problema… Esca subito fuori dalla mia casa!” Ma quello, aprì la porta ed entrarono altri TRE incappucciati. “No signore! Questo è il mio lavoro! Ho saputo del SUO PROBLEMA! Sa… io, oltre a far le TENDE, mi occupo di FAMIGLIE come la sua… con tanti problemi… PROBLEMI SERI! No… Non m’aspetto che mi creda sul momento… ma devo veder la casa… M’ha mandato la SIGNORA MARY… Lei mi ha spiegato tutto! Suo figlio… Quell’angioletto dov’è?” Mio padre, con rabbia, cercò di spingere ancora l’intruso fuori, ma i TRE immobilizzarono il mio genitore, e quello continuò: “Non faccia lo sciocco! Ci permetta di mettere LE TENDE, e poi possiamo parlar del suo problema! Ci faccia entrare…” Così, entrarono in casa, cercando evidentemente me… ma, ero a scuola… Mia madre, sentendo rumore, s’avvicinò, e LUI, girando gli occhi, disse: “Ah! Questa deve essere la sua consorte… Bene… E quello deve essere il salone che ha bisogno di TENDE? Benissimo…” Mia madre, capendo qualcosa, disse: “Non abbiamo bisogno di nulla…” Ma quello, s’avvicinò a lei, la guardò, e togliendo la lingua, che pareva biforcuta, disse, toccandole il seno e spremendolo fino a farla urlare dal dolore: “Vedo che lei è una brava madre…” Poi, ne tirò uno fuori dal reggiseno, e ne toccò il capezzolo, mentre mio padre era tenuto stretto dai TRE. Mia madre urlava, ma quello continuò a parlare: “… E’ proprio una brava madre! Ha dei seni che hanno allattato! Si vede! Si vede dalla sua areola molto grande!! I miei complimenti!! Comunque, ha pensato di SFUGGIRE a quei MOSTRI trasferendosi qui… ma, purtroppo, vede… IO AVVERTO LA LORO PRESENZA!! L’avverto anche qui… Come ho detto a suo marito, m’ha contattato Mary… Faccio da anni questo lavoro! Non sono solo un umile TAPPEZZIERE… sono anche una specie d’ESORCISTA! Mi faccia entrar in casa per tre giorni, la prego… ed io oltre a metterle le tende gratis, farò il mio lavoro… Ma prima, devo veder il bambino! E’ lui la causa di tutti i vostri problemi! Dovrò ESORCIZZARLO! E’ LUI IL MALE!! E’ LUI CHE VI FARA’ MORIRE!!” Mia madre, tolse la SUA mano dal seno, si ricoprì, e gridò: “Come si permette!! Come si permette di TOCCARMI… E poi, mio figlio è PURO!! E’ NATO PURO!! Come fa la signora Mary a fidarsi di lei? Mi lasci stare, e lasci stare la mia famiglia e la mia casa!!” “NO!!! Io non lascio stare… IO VI HO AVVERTITI!! Comunque… s’è fatto tardi! Io ed i miei COLLEGHI, torneremo domani per montar le TENDE… Mi creda… E’ meglio per tutti voi se mi fate svolgere il MIO LAVORO!!” Poi , ricomponendosi, si rimise il cappello, e con un sorriso deforme se ne andò. I TRE, lasciarono mio padre, spingendolo e facendolo cadere. Il portone si richiuse.
I miei, rimasero muti. Presero il telefono per chiamare la signora Mary, ma non c’era linea! Stringendosi, decisero di far entrare i casa nostra BASIL, anche se non si fidavano di LUI. Avvertivano in lui, un TIMORE REVERENZIALE! Era evidente! I miei pensavano solo ai VOLTI… I poveretti, non si resero conto d’aver fatto entrar in casa LUI! IL MALE che volevano sfuggire.
Mio padre venne a prendermi a scuola quel giorno… Era serio… Ancora ricordo che nel guardarlo, non ne capivo il motivo.
Anche Samantha vide il mio ricordo, e di sicuro anche lei ricordò qualcosa del suo passato, ma non ne parlammo, anche perché la vidi con gli occhi lucidi.
Ci svegliammo che era già mattina. Ci siamo abbracciati, e poi abbiamo fatto l’amore. Non parlammo del sogno/ricordo. Poi, decise d’andar a casa sua a cambiarsi, e se ne andò lasciandomi da solo, dicendomi che ci saremmo visti più tardi.
Chiamai Ric, e gli raccontai tutto. Quello, disse: “E’ accaduto quello che temevo! Doroty m’ha raccontato della PROFEZIA… Ora è tutto molto più chiaro! Alberto… E’ ora di cominciare la TUA MISSIONE! Ma, dovrai portar con te anche Samantha… Lei è parte INTEGRANTE! Stasera, ti recherai alla LORO BASE… Speriamo Iddio di trovare la PIRAMIDE MULTIDIMENSIONALE! Non so se L’INCONTRERAI… ma so di certo che non sarà facile! Ora, tutto dipende da te! Ti ho fatto un regalo… USALO!!” Chiusi la comunicazione, e mi sedetti sul letto. Mi sentivo male… anzi malissimo! Andai in bagno e vomitai! Poi, scrissi al computer tutto. Ma, chi poteva esser stato tanto pazzo da EVOCARE quei DEMONI? CHI? Questo dubbio mi tormentava! Era qualcuno che conoscevo?
Con questo dubbio in mente, mi vestii ed aspettai che si facesse un’ora decente per recarmi dalla mia coniglietta. Dovevamo prepararci per far irruzione quella notte nella BASE DIV/0. Tremavo all’idea, ma era un qualcosa che dovevo fare. Sulla mia scrivania, trovai la PIRAMIDE di Ric. Me la misi in tasca sorridendo. Era il suo regalo!
Mentre attendevo, udivo dalla radio nell’altra stanza, la solita musichetta continua! Andai, ma quella smise. Forse era stata un’allucinazione… o forse no… Sentivo anche odor di braciere acceso. Mi toccai i genitali e giurai a me stesso di difendere Samantha ed i miei futuri figli. Pensai anche a tutte le LORO VITTIME, sia morte che trasformate! Piansi… piansi come un bambino! M’asciugai gli occhi, e decisi d’uscire per andare dalla mia coniglietta.
Appena fuori, vidi lo scempio dell’incendio, ma i cadaveri non c’erano più! Camminai per il sentiero fatto nero dal fumo. Era irrespirabile quell’aria. Per non dar di nuovo di stomaco, corsi verso il cancello e lo aprii. Bussai alla porta del mio amore, e quella aprì ma anche lei aveva pianto. L’abbracciai e chiusi la porta. Dovevamo prepararci per la sera… Le feci vedere la PIRAMIDE ed in due la stringemmo tra le mani, facendoci anche male con le punte! Quel dolore ci unì ancor di più.
Cominciammo a prepararci psicologicamente per l’ingresso in quella maledetta BASE, ma non potemmo far nessun programma in specifico, in quanto era tutto un’incognita. Adesso capivo il PUNTO INTERROGATIVO… Capivamo che non si può capire tutto. Dovevamo percorrere solamente la STRADA DI MATTONI GIALLI indicatoci da Doroty. Dovevamo perciò prepararci al peggio… Si! Ma come fare. Nel pensare questo, mi vennero in aiuto i TRE MANICHINI! Se ne stavano davanti alla porta della STANZA BUIA… LA STANZA DI SARA… “Amore… Forse ho trovato il modo per prepararci al meglio! Sarà DOLOROSO e forse anche TERRIBILE, ma lo dobbiamo fare!! Faremo da soli gli EXPERIMENTES… e li faremo lì… nella STANZA DI TUA SORELLA! Dimmi… da quant’è che non entri lì dentro?” Samantha, guardò la stanza, e poi si girò verso di me, dicendo: “Non sono più entrata da quando… da quando lei non c’è più!! Credo che tutto sia rimasto così da quel giorno maledetto! Nemmeno i miei ci sono più stati! Per loro era molto doloroso, ed hanno impedito anche a me d’andarci… Ti ricordi? Noi ci siamo stati quando eravamo piccoli… ma, allora non capivamo… NON SAPEVAMO! Non abbiamo visto nulla! Ed adesso vuoi che ci andiamo? Beh… Anche per ricordare Sara, credo di volerlo anch’io!” Era evidente! Com’era successo a Ric, anche noi dovevamo compiere il passo di diventare ESPERTI IN EXPERIMENTES! Capivo che era l’unica cosa da fare in quel momento… Così, presi la mia coniglietta per mano e ci avvicinammo a quell’oscurità. I MANICHINI erano scomparsi.
La porta di quella stanza era sempre stata aperta! Nessuno l’aveva mai chiusa, probabilmente perché i genitori di Samantha speravano di poter rivedere un giorno, attraversare quell’uscio loro figlia… INUTILMENTE. Hanno sperato fino all’ultimo…
Ecco… Eravamo arrivati proprio all’entrata della STANZA BUIA! Potevamo vedere sotto i nostri piedi la striscia in granito che separava il corridoio da quel luogo. Ci volle un po’ di tempo per entrare, ma, alla fine entrammo. Tutto era immerso in una oscurità tale da non poter vedere quasi nulla, ma poi, i nostri occhi si abituarono e cominciammo a percepire tutto. Nonostante il buio, in quella stanza si respirava tranquillità! Una tranquillità quasi rassicurante… Samantha, notò sopra ad un armadio mezzo aperto la figura che pensava di sognare da quando era di nuovo ritornata in quella casa… IL CAVALLINO ALATO… Si staccò da me, e prese quel peluche. “Ah! Ero convinta che fosse più grande vedendolo dalla mia camera! Sembrava vivo… Sai Alberto! E’ Phegeus… Io e mia sorella abbiamo letto la sua storia! Ti dispiace se durante gli EXPERIMENTES lo tengo con me?” Le sorrisi! Era tenera… sembrava quasi una bambina impaurita… Le dissi di si.
Mi girai, e notai un piccolo divano con il panno rosa, e sopra tanti peluche, tra cui Cip & Ciop, Tamburino e Bambi, ed in un altro angolo Fiore…la puzzolina. Tutti pezzi d’un infanzia negata! Tolta! Samantha, con il peluche sul seno, si sedette sul letto, e prendendo il morbido cuscino, ne sentì l’odore e si mise a piangere. Sono subito corso da lei, mi sedetti su quel letto, e l’abbracciai piangendo anch’io. “Mia sorella… La mia sorellina è MORTA!! E’ MORTA A CAUSA SUA!! Perché? Perché tanto male ad una bimba che giocava ancora con Cip & Ciop e l’amico coniglietto di Bambi? Una bimba che credeva in Phegeus, tanto da trasportarmi con lei in quel magico mondo? Come si può esser tanto crudeli e cattivi? Doveva CAPITARE A ME E NON A LEI che era tanto buona… Mi manca… DOVEVA SUCCEDERE A ME…” Non fece in tempo a terminare il pensiero, che il cavallino che teneva sul seno, le fu strappato via! Udimmo una voce dire: “BUIOS…”.
Ci sentimmo mancare il fiato! Tutto ad un tratto, quella tranquillità che avevamo provato svanì in un attimo! I peluche sul piccolo divano assunsero uno sguardo orribile… TERRIBILE! Cip & Ciop non erano più benevoli amici… Nemmeno Tamburino il coniglietto! Avevano gli occhi allungati, e la bocca aperta! Ci vennero addosso! Uno di quelli, Tamburino, prese con le sue zampette a spogliare Samantha che rimase praticamente nuda, mentre a me, quello che mi sembrava essere il peluche di Ciop, mi calò i pantaloni, e cominciò a darmi botte sui testicoli, mentre gridavo dal dolore! Cercammo di scappare da quel letto, ma qualcosa ci trattenne… Era il peluche diventato a grandezza umana di Cip! Vedemmo anche gli altri DUE trasformarsi in quel modo! Samantha urlò: “SONO LORO!! SONO I VOLTI!! SONO VENUTI PER UCCIDERCI!!” Il PUPAZZO di CIP, con la bocca larga e schifosa, intanto si mise un CILINDRO sulla testa… Urlai! Era LUI… MAMI!! Prese anche LUI a darmi pugni sulla pancia, ed a Samantha, Tamburino, prese a sbavarle addosso! Notai il DENTE SCHEGGIATO! Era la STREGA… L’altro… Ciop, che altri non era che la CINESINA, tentò di soffocarci con un lenzuolo lurido! Non riuscivamo a respirare! Stavamo quasi per cedere, quando…
Quando tutto ritornò alla normalità! I peluche erano ancora al loro posto, teneri e benevoli! Era stato tutto un sogno… od un EXPERIMENTES! Guardai Samantha, e le dissi che NON ERANO LORO! Quella, sospirando, disse: “Amore… Cosa ci capiterà adesso?” Non fu io a rispondere… Udimmo battere qualcosa a terra! Era come una pallina rimbalzante… PAZZO MONDO! “Guarda! Sembra indicarci qualcosa…” Dissi. Ci alzammo, ed andammo dove vedevamo quella pallina battere! Batteva su una SCACCHIERA… Sulla scacchiera il SIMBOLO DEL PUNTO E DEL MEZZO… Dell’APERITIVO! Capimmo che ci voleva dir qualcosa, ma cosa? Ad un certo punto, PAZZO MONDO, si lanciò verso la finestra chiusa, e ruppe un vetro! Per non tagliarci indietreggiammo senza guardare, urtammo qualcosa! Era un PUPAZZO… ma non uno qualsiasi… ERA IL GUFO! A quel punto scappammo, ma la porta si chiuse e restammo nel buio più assoluto. Ci spaventammo e pensammo d’esser in trappola, quando ho visto una figura nel buio… quasi come un fantasma! Era il NEGOZIANTE che m’aveva venduto LA RADIO DEL MISTERO. Poi scomparve! Samantha non lo vide… ma io SI! Al suo posto apparve la pubblicità di quel aperitivo. Questo lo vide anche la mia coniglietta. Il PUNTO ED IL MEZZO!! Compresi qualcosa, ma non del tutto.
Tutto ritornò alla normalità. Dissi a Samantha, che dovevo andar a casa perché dovevo controllare una cosa… una cosa che avevo trascritto sul mio computer! Lei, mi disse che avrebbe mangiato qualcosa, e che sarebbe venuta lei a chiamarmi a casa per andare quella sera alla BASE. Ci abbracciammo, e guardai l’orologio! Era incredibile! Erano già le cinque del pomeriggio! La salutai, ed andai casa di corsa.
Quegli EXPERIMENTES m’avevano aperto gli occhi! Tutto era cominciato in quel NEGOZIO, ed adesso tutto TORNAVA ALL’ORIGINE… DA LI’!!
Aprii la porta di casa, e sospirai! Mi ricordai della PROFEZIA ed anche DEL PUNTO E DEL MEZZO! Tutto sembrò combaciare… Corsi in camera mia, accesi il computer e lessi le prime cose che avevo scritto quando tutto era iniziato! Fui colto da brividi e da cattivi pensieri! Capii chi era stato l’artefice di tutto… Proprio TUTTO! Almeno nella mia epoca… Ricordai pure quando vidi per la prima volta la pubblicità di quel maledetto APERITIVO…
Io ed i miei, andammo proprio in quella città dove mi era stata venduta LA RADIO DEL MISTERO. Ero piccolo… piccolissimo. Andammo in treno. Appena arrivati in città, mio padre e mia madre, insieme a me, entrammo in un BAR. Dentro, c’era un uomo… Doveva esser già molto vecchio, di certo più dei miei genitori. Beveva proprio in un bicchiere lurido, proprio quell’aperitivo. Nel veder quel simbolo, stetti male di stomaco. Vomitai. L’uomo, nel vederci, si girò, e notai che un suo occhio era fisso… “Oh… Che bel bambino, signora!” Disse, rivolgendosi a mia madre: “Ho visto che ha vomitato… Beh… sono cose che capitano! Specialmente quando si vede il SUO SIMBOLO… Mi presento… Io sono un NEGOZIANTE… vendo un po’ di tutto, specialmente cose che NESSUNO compra mai… AHAHAHAHAH!! Il mio negozio sta proprio in quella strada!” Mia madre, non voleva dargli confidenza, e lo scansò, ma quello, m’accarezzò sulla testa, dicendo: “E’ PROPRIO LUI!! Già!! Quello che DEVE RIPARARE AL MIO TORTO… Perché lo avrò fatto? Era da più di cento anni che ERANO SPARITI… Ed adesso… ADESSO SON RITORNATI A CAUSA MIA!! Ecco come m’hanno RIDOTTO!! Pensavo di poter gestire meglio le cose… ma si sa… NON TUTTO PUO’ ESSERE CONTROLLATO… VISTO… CAPITO!! Son MORTI e MORIRANNO molti per la MIA PAZZIA!! Ho trovato un LIBRO, e l’ho aperto! Al suo interno… L’INFERNO IN TERRA… Sa, ho seguito tutto quello che c’era da seguire, ed alla fine… SONO QUI CHE BEVO IL PUNTO ED IL MEZZO PER DIMENTICARE!! PER DIMENTICARLI, ma è IMPOSSIBILE DIMENTICARE I DEMONI… Ah… Quanto mi dispiace… Se potecci tornare indietro…” Dicendo così, m’avvicinò quel bicchiere alla bocca, e mi diede quell’aperitivo da bere… Cominciai a vomitare di nuovo in modo molto violento ed a sentirmi male. Mia madre e mio padre, senza salutare nessuno, mi portarono via da quel BAR ed andammo in ospedale. I medici dissero che la colpa del mio malessere era dovuto proprio a quell’aperitivo che avevo assaggiato. Secondo loro ero troppo piccolo… Non avevano capito che ero stato male prima di berlo… Sono stato male solamente a guardare il SIMBOLO…
Da quella volta, quando vedevo quel LOGO stavo puntualmente male, anche senza ricordare il perché. Ma ora capivo… TUTTO TORNAVA! Era il punto DI DIVISIONE! Ecco cos’era! DIV/0!!
Presi subito lo smartphone, e chiamai Ric. Gli spiegai tutto! Si congratulò e giurò di venir con me, una volta finito tutto, per distruggere quel LIBRO. Però, prima avrebbe dovuto contattar due persone… la signora Mary e Dino, il padre di Doroty.
Chiusi la comunicazione. Subito sentii suonare alla porta… Andai ad aprire ed era la mia coniglietta. Siamo stati per un altro po’ insieme, e quando di fecero le otto di sera, uscimmo per andar alla BASE… ALLA LORO BASE! Quello che avevo visto e ricordato m’aveva dato nuova speranza. Dissi tutto a Samantha, la quale sorrise.
Eccoci vicino alla strada che portava alla MALEDETTA BASE… Parcheggiai ed aiutai la mia coniglietta a scendere.
Appena giungemmo verso la discesa che portava a quella PORTA, notammo che in terra c’era una specie di brillantina gialla a far da strada! Tutti i mattoni ne erano pieni! Sorridendo, abbiamo percorso insieme LA STRADA DEI MATTONI GIALLI, e siamo giunti alla porta della BASE… LA PORTA verso quello che poteva essere L’INFERNO IN TERRA!