LA RADIO DEL MISTERO

RAFFAELE FAMELI

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Capitolo 23

 

(=CHI E’ L’INSOSPETTABILE? LA VOCE EUGENIA, IL VIAGGIO IN TRENO, IL NEGOZIO VUOTO, LA RIVELAZIONE DEL VENDITORE LIQUEFATTO, IL “GIP” E LA CARROZZA NEL BUIO. I LIBRI RITROVATI=)

 

Rientrammo a casa! Era stata una giornata molto particolare e dura… ma ancora m’aspettava molto altro!

Samantha, si ritirò a casa sua, mentre io decisi di rimanere nella mia per scrivere e riflettere… Non riuscivo a focalizzare il CHI avesse avuto quel maledetto LIBRO… e DOVE… Pensai al VENDITORE, e se m’avesse dato di sua volontà quello che cercavo, oppure avrebbe fatto resistenza… Questo non lo sapevo.

Dunque, in camera mia, m’apprestai a scrivere quanto avevo visto insieme a Samantha… M’emozionai pensando al Dottore ed a Sara… Era vero! Avevo provato tenerezza come quando avevo accarezzato Daniele sul divano a casa di Mario. Piansi mentre descrivevo il tutto. Ma, era l’ora di mettersi a letto. Mi spogliai… di sicuro mi TRASFORMAI in scoiattolo striato! Ero in pace con me stesso, ma, la mia mente vagava… Forse, durante quella notte avrei avuto delle RISPOSTE… QUALCUNO CHE AVEVA A CHE FARE CON IL MOVIMENTO… Cosa mai poteva significare! Intanto, avevo affidato le DUE PIRAMIDI alla mia coniglietta… Con lei sarebbero state al SICURO…

 

M’addormentai. Ho rivissuto tutto dall’inizio di quella maledetta STORIA… Tuttavia, non riuscivo a ricordare quel LIBRO e chi l’aveva! Rividi la RADIO, IL NEGOZIO, LA SCACCHIERA, LORO QUATTRO, IL TRENO, SAMANTHA, e tutti coloro che avevo incontrato! Ma del LIBRO nulla!! Così, sconsolato, caddi nel riposo.

 

Era già mattina! Mi svegliai di soprassalto, come se fossi stato su un treno… Mi sentivo proprio così! Non riuscivo a capire quel mio stato… Sentivo anche l’odore di treno… una cosa che mi fece molta impressione. Corsi in bagno… Pensai di dover rigettare, ed infatti lo feci! Ma perché tutto quel vomito? Mi sentivo come se avessi viaggiato in un vagone… come se avessi avuto il mal di treno… Però, dopo aver vomitato stetti meglio. Così, di corsa, andai a vestirmi ed a lavarmi! Avevo bisogno d’aria. Mentre mi vestivo, ancora ripensavo ma non riuscivo a ricordare nulla. Intanto, accesi il computer e la stampante di nuovo e prenotai i biglietti per andare nella città dove avevo comprato LA RADIO DEL MISTERO. Ne stampai due… uno per me, e l’altro per la mia piccola coniglietta. Così, di corsa, presi le chiavi della mia auto, ed uscii per andar da lei!

 

Nemmeno Samantha aveva dormito bene! Per ricordare sua sorella Sara, dormì nella sua stanza. Pensò tutta la notte all’incontro che aveva avuto, ed anche lei provò tristezza e malinconia. Ecco perché i defunti non vogliono apparirci… Per evitar questo! Non vogliono che si stia male dopo averli visti!

Comunque, corsi da lei, e la trovai in quella stanza. Aveva aperto la finestra! Era stupenda e triste. In quella stanza ora regnava il sole. C’erano anche i famosi puntini sul muro. Ci siamo seduti su quel letto, ed abbiamo fatto l’amore. E’ stato bellissimo e PURO… come sempre! Addirittura ci trasformammo, e cominciammo a giocare… io uno scoiattolino striato e lei una bellissima coniglietta. ESSERI PURI. Ma, il tempo dei giochi giunse al termine. Abbiamo deciso di far colazione, e poi partire per quella DANNATA CITTA’ della RADIO e del NEGOZIO. Il TRENO non aspettava… Così andammo in cucina.

Ci siamo seduti al tavolo, e cominciammo a mangiare ed a bere. Lei accese il televisore. Cartoni animati… e precisamente Braccio di Ferro. Ma era una puntata molto strana, che non ricordavo d’aver mai visto! Samantha, durante una sequenza, s’alzò di colpo e spense il televisore! Aveva visto qualcosa… Io, pensavo alla scacchiera, e mi voltai a vedere… Si vedeva una figura terribile LA STREGA DEL MARE… tutta verde con un sorriso maligno! Mi fece paura. Poi, il televisore si spense definitivamente. Samantha disse: “Oh mio Dio! L’avevo DIMENTICATA… Avevo dimenticato QUELLA STREGA!! Lo so, amore, che è assurdo, e che non centra nulla con noi… ma io… io l’HO VISTA, forse l’HO VISTA IN SOGNO… Ma non mi trovavo in casa… ma in MARE…” “Samantha… Forse ti sei, quando eri piccola, fatta suggestionare da quel DISEGNO… NON ESISTE MICA!! NON E’ NESSUNO!! E’ solo FANTASIA…” Le dissi, ma anch’io provavo le stesse cose… “Forse… ma, ragiona Alberto! Anche quel MAMI è un DISEGNO… UNA CARICATURA!! Non puoi dir che NON ESISTE perché l’abbiamo VISTO!! Anche il GUFO è una specie di CARTONE ANIMATO… Quindi…” “Quindi NULLA!!” Dissi negando, proprio come TUTTI… “… Quindi ora usciamo!! Dobbiamo andar a prendere il TRENO!!” Samantha, mi sorrise e prese la sua borsetta. Ci mise dentro le PIRAMIDI.

 

Uscimmo di casa! Ci avvicinammo alla macchina, e montammo su! Ci siamo diretti in stazione, visto che il TRENO era per l’UNA E MEZZA… Infatti, dovevamo sbrigarci poiché avevamo fatto un po’ tardi.

Per strada, tutto era normale. Parcheggiai e siamo scesi. Arrivammo in stazione con il fiato corto, quasi correndo. Ma ancora mancava MEZZ’ORA… Si siamo seduti su una panchina controllando l’orario sul tabellone elettronico. Vicino a noi, un signore con il cappello e la barba lunga! Era quello visto nel BAR. Prese la parola e disse: “Vedo che non ha seguito il mio CONSIGLIO… signor Alberto… Anzi, sta mettendo in pericolo anche la sua compagna… Siete solo DUE SCIOCCHI! Cosa pensate d’ottenere, anche se avete trovato LA LUCE DELLA PIRAMIDE NELLA KALIMBA LUNARE? Con LUI e gli ALTRI TRE non SERVIRA’”. “Ma chi diavolo è lei? Come fa a sapere tutto?” Dissi alzandomi, e prendendolo dal colletto. Lui, senza scomporsi, disse: “Sono la VOCE EUGENIA… Ancora non potete sapere chi SONO… Ah… Voi pensate che siano SOLO IN QUATTRO… ma SON DISPARI!! I LIBRI che volete distruggere, CON LEI non serviranno!! Dovete trovar ALTRO… LEI E’ PARTE DEL… ma che ve lo dico a fare? Dovete sol credere a QUESTO CAGNOLINO MAGICO… Io lo so… NON E’ TUTTA FANTASIA… SERVE IL FERRO… GIA’… UN BRACCIO MOLTO FORTE… Sarete MORTI!! VOI ED I VOSTRI DUE FIGLI…” Detto questo, SCOMPARVE NEL NULLA. Nessuno sembrava fosse mai stato lì. “Chi diavolo era, Alberto?” Mi chiese la mia coniglietta. “Non lo so, e credimi… NON LO VOGLIO SAPERE… Adesso calmiamoci! Aspettiamo il TRENO.” Così, mi sedetti di nuovo.

 

Intanto, un fischio! Era già l’ora! Era arrivato il TRENO che doveva condurci in quella città, anche se erano già successe parecchie cose quel giorno. Ancora mi ronzava in testa la domanda su chi mai poteva aver l’altro LIBRO.

Saltammo sul treno. Ci accomodammo in un scompartimento vuoto, ed aspettammo che partisse. Un altro fischio! La locomotiva si mise in movimento, e ci siamo stretti la mano. Andavamo a compier un’altra missione.

Per circa un secondo, ci fu un lampo VERDE, ma poi, tutto normale! Arrivò il controllore dopo un po’, chiedendoci i biglietti! Era lo stesso del mio primo viaggio. “Ancora lei? Ah! Adesso vedo che non è solo… Comunque, BIGLIETTI…”. Io e la mia coniglietta, abbiamo dato i fogli con i biglietti stampati, e quello, con preoccupazione, disse: “Ma che… Andate di nuovo in CITTA’? Beh… Non sono affari miei!” Io, gli risposi: “Già! E’ tutto?” Quello rispose di si, ma ci guardò in modo molto strano, timbrandoli. Poi, se ne andò.

 

Il treno continuava ad andar avanti! Era un piacere vedere tutto scorrere velocemente dal finestrino, ed in più, non era come la prima volta! Ora, ero in compagnia. Abbiamo chiuso la porta dello scompartimento, ed abbiamo fatto ancora l’amore. Notai che nonostante il poco tempo, a Samantha le era cresciuto molto il seno. Era grosso grosso! Lo strinsi, e toccai i capezzoli! Inebriato le dissi se ne era a conoscenza, e lei, toccando le mammelle, constatò che era vero. “Amore… E’ vero che sono incinta… ma… questo è IMPOSSIBILE! Sembra che… Oh mio DIO!! Sembra che ci sia già il latte!!” Si spremette le areole, ed effettivamente uscì un goccio del meraviglioso liquido. Lo leccai. Era proprio latte! Com’era possibile una simile magia? I nostri figli, evidentemente, non volevano aspettare i fatidici nove mesi… Forse, farlo da animale aveva accelerato il tempo di gestazione?

 

Dopo esserci rivestiti, aprimmo di nuovo la porta dello scompartimento. Era già passata qualche ora da quando eravamo partiti. Eravamo quasi arrivati.

Uscimmo fuori dallo scompartimento. Ci stavamo avvicinando alla meta! Ci tenemmo per mano sospirando forte. La mia coniglietta, mi chiese se avevo ricordato qualcosa durante il tragitto, ma le risposi di no! Purtroppo non avevo avuto nessun flash. Nonostante questo, tremai a ricordare sia il cartone animato che avevo visto a casa sua, e sia le parole di quel signore incontrato in stazione… Perché ci faceva tanto paura? Comunque, non potevo perdermi d’animo… La soluzione era oramai prossima, ed avevo tanta voglia che tutto fosse finito. Accarezzai di nuovo Samantha, e le sorrisi.

 

Il treno con uno stridio sui binari si fermò. Eravamo arrivati! Come avevo fatto quella volta, siamo scesi, e velocemente andammo nella strada dove c’era quel negozio. Ancora non avevo deciso cosa fare una volta incontrato il VENDITORE… Ero disposto a tutto pur d’ottenere il LIBRO. La strada era deserta! Notai che avevano tolto il cartellone con il PUNTO ed il MEZZO… al suo posto, qualcosa di strano… Un’immagine, come d’un cane disegnato ma molto particolare e sotto scritto: EUGENIO… Ricordai d’averlo visto in un cartone animato, mi intenerii, così come fece questa impressione alla mia coniglietta, ma, nello stesso tempo m’inquietò! Pensai al signore con la barba visto nel bar ed in stazione… Subito dopo un’altra immagine! LA STREGA DEL MARE… Tremai. Tremò pure la mia coniglietta.

 

Comunque, eravamo davanti al negozio! La serranda era chiusa, bloccata, ma lo stesso riuscii a sollevarla! Dentro, non c’era più nulla! Tutto era abbandonato… DESERTO! “Amore… Qui non c’è anima viva! Sei sicuro che è qui che hai comperato la RADIO? Non è che ti stai sbagliando?” Risposi risolutamente: “No Samantha!! Non mi sono affatto sbagliato!! Era qui!! Non mi sono mica rimbecillito… Il VENDITORE ha chiuso bottega dopo avermi venduto… anzi, SVENDUTO quella dannata RADIO! E’ evidente che il LIBRO ce l’ha lui… Chissa dove sarà ora… Sarà scappato… Non sarà andato molto lontano… Non aveva che un occhio… Comunque, dobbiamo cercarlo, se non è qui, proveremo al BAR all’angolo! Di sicuro sapranno dirci dov’è finito…”. La mia coniglietta mi guardò e notò nel mio sguardo determinazione. Continuammo a camminare tra fogli di giornale e scatoloni, sollevando molta polvere. Notammo, dove c’era il bancone, un quadro appeso! C’era raffigurata la GRANDE PIRAMIDE D’EGITTO con una LUNA CRESCENTE! Evidentemente era il posto dove Gianni Giocondo aveva trovato i TRE LIBRI. Andammo vicino a quel quadro, ed abbiamo visto una porta semichiusa con una luce di lampadina accesa. Aprimmo, e trovammo il VENDITORE steso su un letto lurido. Pareva non muoversi! “Sarà morto?” Disse Samantha, ed io m’avvicinai e quello mi bloccò il braccio all’improvviso, e mi disse: “Dunque è LEI? AH!! La PROFEZIA dunque s’è AVVERATA!! So perché è venuto ancora, signor Alberto!! So tutto, e vedo che con lei è venuta anche la sua compagna!! Ah! Prima di venir qui avrà sofferto! Io, comunque, l’avevo avvertita… NON ACCENDERE LA RADIO DI SERA… ma, ERA DESTINO!! Un destino infausto! Cosa volete da questo povero vecchio che ha EVOCATO LUI e GLI ALTRI TRE? Cosa volete? Volete la mia MORTE? Ah! Ve l’ha detto COLUI CHE CUSTODIVA… Gia!! Era tutto SCRITTO!! IL GIOCONDO, ALLA FINE LI HA TRADITI COM’E’ GIUSTO!!” “Voglio il LIBRO!! VOGLIAMO IL LIBRO PER POTERLO DARE ALLE FIAMME CON L’USO DEL PROFUMO DELLA PIRAMIDE MULTIDIMENSIONALE!!” Dissi con rabbia. Quello, mi guardò, e poi, sollevandosi, prese da sotto il letto il LIBRO, dicendo: “Eccolo! Ve lo cedo volentieri! Però, signor Alberto, mi deve dire quanti lati ha LA PIRAMIDE che le è stata DATA… Sa… E’ MOLTO IMPORTANTE!!” Presi velocemente il LIBRO, lo diedi alla mia coniglietta che lo mise in borsa, e poi, pensandoci su, dissi… “QUATTRO!! SONO QUATTRO I LATI DELLA PIRAMIDE!! QUATTRO COME SONO LORO!! Crede forse che sia stupido?” Quello, aprì la bocca sdentata come per ridere, e disse, togliendo dal muso molta saliva schifosa: “EEHHH… Ha molto da IMPARARE E DA VEDERE ANCORA, signor Alberto… AH!! Mi dica… LA BASE DOVE L’HA LASCIATA?” Io, rimasi ammutolito, e guardai la mia coniglietta, anche lei sconvolta e schifata. “Non lo sa… è VERO?” “Si che lo so!! L’abbiamo espugnata e poi espugneremo anche l’ALTRA!! Cosa crede?” Dissi iracondo, ma quello, mandò puzza di cadavere da tutto il corpo, e con l’ultimo fiato prima di decomporsi in un fango schifoso e putrido, disse: “Io… Io non parlo delle BASI… Parlo della BASE DELLA PIRAMIDE… Quella che è sempre stata nascosta!! QUELLA CHE IN TEORIA NON ESISTE!! LA BASE CHE RENDE CINQUE I LATI!! AHAHAHAHA!! Chi può ESSERE il QUINTO LATO? Ragionate… Se fossi in voi, DOPO AVER PRESO IL LIBRO DEL VIAGGIO DA UN GATTO, io CERCHEREI PRIMA DI CAPIRE, E POI DI AGIRE!! Voi… Anzi TUTTI coloro che hanno visto LUI, hanno visto LEI!! IL SUO VERDE!!! AHAHAHAHAH!! SONO MORTI PRIMA DI POTERLO RACCONTARE!! AHAHAHA!!” Detto questo, si dissolse schifosamente! Su quello che rimaneva del suo corpo, cioè putredine, mosche e vermi! Ci piegammo su noi stessi e vomitammo come non avevamo mai fatto in vita nostra! Fummo costretti ad andar via da quella stanza di corsa, mentre una scossa di terremoto scosse tutto!

Uscimmo, dal negozio vuoto e ci trovammo di nuovo in strada! La SERRANDA ERA VERDE! Non l’avevamo notato prima…

 

Con il libro nella borsetta di Samantha, andammo di corsa verso la stazione, senza aver trovato, almeno così pensavo, risposta a dove potesse essere l’altro LIBRO… Sconsolato, abbracciai Samantha. Stranamente, dove prima avevamo visto il cartellone con quello strano CANE, regnava solo il colore VERDE. Perché tutto quel VERDE quel giorno? Cosa poteva significare?

Arrivammo alla stazione, mentre il treno stava per partire! L’abbiamo preso al volo! Ci rintanammo in un altro scompartimento, e subito il treno partì. Il fischio della locomotiva ci arrivò dritto al cervello.

 

Durante la marcia, pensavo alle ultime parole del VENDITORE LIQUEFATTO… I lati erano dunque 5 della PIRAMIDE? Feci i calcoli e m’agitai! ERA VERO! Effettivamente LA BASE conta come LATO! Già… Ma, la cosa che più mi turbava, oltre al ancora non ricordare nulla dell’ultimo LIBRO, era che il VENDITORE disse che TUTTI COLORO CHE HANNO VISTO LUI, HANNO VISTO LEI!! Ma chi era questa LEI? E perché il colore VERDE? Non capivo… Ancora non potevo capire… Strinsi a me Samantha che tremava come una foglia. Ancora stava male!

 

Ecco arrivare, come al solito il CONTROLLORE… Diedi i biglietti, e quello disse: “Avete trovato quello che cercavate, oppure avete sol avuto un PUGNO DI MOSCHE E VERMI? Ah… E’ vero! Non sono affari miei… oppure si? Dipende dai punti di vista!” Lo guardai negli occhi, e notai che assomigliavano a quelli d’un gatto… Alla fine realizzai: “AH!! Ecco chi è la persona INSOSPETTABILE!! Adesso ricordo tutto!! SOLO ORA!! Samantha!! E’ lui… IL CONTROLLORE ad avere l’ultimo LIBRO!!” E, gridando in questo modo, lo spinsi fuori dallo scompartimento, mentre la mia coniglietta tirò il FRENO D’EMERGENZA! “L’ULTIMO LIBRO? L’ULTIMO LIBRO DICE? AHAHAHAHA!! S’è ricordato finalmente… E’ stato un mio TRAGICO ERRORE!! Non dovevo farlo cadere… Ma è SUCCESSO, come TUTTO SUCCEDERA’… Adesso, se permettete, devo prendere il blocchetto per farvi la multa!! Avete tirato il FRENO!!” E scappò via! Samantha ed io lo inseguimmo per tutto il treno, che intanto s’era messo di nuovo in moto! Lo cercammo dappertutto senza poterlo trovare! Il treno era deserto… NON C’ERA NESSUNO!! “Ma dove cazzo è andato?” dissi al colmo della rabbia: “Non è che per caso è sceso?” Samantha, rispose, mentre ansimavamo: “Non credo!! Il treno s’era mosso quando ancora lo vedevamo!! Sarà nascosto in qualche scompartimento! Lo so!! Ha addosso il LIBRO!!”.

 

Lo cercammo dovunque! Rischiammo anche di cadere e farci seriamente male! Avevamo ancora tempo per trovarlo! Aprimmo moltissimi scompartimenti, ma solo sporcizia e giornali! Una puzza di escrementi usciva dai bagni con la porta fracassata! Anche alcuni finestrini erano rotti, e mandavano vento… un vento gelido! Tutto sembrava inutile, ma sapevamo che lui era da qualche parte!

Dopo circa cinque minuti, notammo una cosa che ci fece, da prima raggelare e poi intenerire! Il cane disegnato, con la sua coda, senza parlare solamente con un verso GIP… Ci indicò l’ultima carrozza! Lo guardammo stupiti, e quello corse dentro uno scompartimento, scomparendo all’improvviso. Non abbiamo avuto tempo per ragionare su questo! Ci serviva il LIBRO, e così andammo all’ultima carrozza!

Trovammo solo BUIO! Tutte le lampadine erano spente! Si sentiva solo il rumore del treno sulle rotaie.

 

Cercammo come meglio potevamo in quel buio, ed alla fine, notammo come uno scompartimento particolare! Era molto più largo! Entrammo, e poi sentimmo chiudere la porta e girare con la chiave a “T” la serratura! Il CONTROLLORE ci aveva teso una trappola: “Volete questo?” Disse con voce metallica e nasale: “VOLETE IL LIBRO? NON VE LO DO!! Anzi… MI DOVETE CONSEGNARE ANCHE QUELLO CHE AVETE RECUPERATO!! Sapevo che il VECCHIO era un DEBOLE!! Adesso DATEMELO!!”. Cercammo di fuggire, ma fu inutile! Il CONTROLLORE MALEFICO, aveva le mani con sulle dita artigli di gatto! Cercò di graffiarci. Alla fine, riuscii a colpirmi. Gridai, ma Samantha, staccò un sedile e glielo diede in testa, ma quello si rialzò e colpì me con un calcio ai testicoli ed a Samantha la colpì, per fortuna di striscio, con gli artigli in pancia. Non ci vidi più! Urlai a più non posso: “ORA BASTA!! Hai colpito me, ma non dovevi colpire lei!! Non me ne frega nulla!! IO TI UCCIDERO’ E PRENDERO IL LIBRO, che tu lo voglia o no!! TU NON SEI LORO!! SEI SOLO UN MISERABILE!!” E mi scagliai con violenza su di lui, il quale cercò di difendersi, ma cadde su uno SPECCHIO LUNGO. I vetri gli si conficcarono dappertutto. Non contento, gli chiusi la testa in uno sportello mezzo aperto, tanto tanto sangue… Poi, vedendo che era inerme, gli frugai la giacca e trovai l’altro LIBRO. Lo presi, e lo diedi a Samantha. “Pensate davvero d’aver vinto? Forse avete vinto una battaglia… MA LA GUERRA LA PERDERETE!! Voi… Voi non SAPETE… NON C’E’ SOLO LUI ED I TRE… IL MARE E’ VERDE… E’ TORBIDO…” Dicendo così, spirò.

 

S’accesero tutte le luci. Scappammo via! Ma, come al solito, il corpo del Controllore si dissolse! Per non vedere, andammo fino al centro del treno, dove aspettammo la nostra fermata con ansia! Adesso avevamo tutti e tre i LIBRI! Potevamo, una volta arrivati a casa di Mario, darli fuoco con l’uso del PROFUMO DI MIMOSA. Era FATTA… almeno in parte… Dopo, avremmo dovuto COMBATTERE CONTRO DI LORO E LUI ed andar a liberare gli innocenti nella BASE MARITTIMA… Già… il MARE… Mi ritornò il TERRORE a pensare a quella parola! Poi, rividi nella mia mente MAMI, LA CINESINA, LA STREGA e poi… e poi… IL GUFO BASIL… Tremai, ma, per non preoccupar di più la mia coniglietta, continuai a sorridere!

  

 

 

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