LA RADIO DEL MISTERO

RAFFAELE FAMELI

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Capitolo 26

 

(=LO SCONTRO CON LA CINESINA E LA STREGA E LA LORO FINE?, LA SCUOLA DELLA PIRAMIDE DORATA=)

 

Non potemmo far altro che aprire gli occhi. Così, ci trovammo di fronte proprio LE DUE… anche se a dir il vero di femminile non avevano proprio nulla! Erano solo mostri… nulla di più! Ci sentimmo venir meno, in quanto, ora, in quel posto faceva un caldo torrido! Ci divincolammo da quell’abbraccio mortale, e riuscimmo a scappare in fondo alla stanza di FERRO! Ma le pareti sembravano roventi! Sembrava esserci il fuoco vivo dietro! La CINESINA ci venne incontro scattando come se fosse finta, e ci colpì alle parti basse. Siamo caduti a terra, e QUELLA, prese a dar calci in pancia alla mia coniglietta che sputò sangue! Non potevo permetterlo! Avevo paura per i miei e suoi figli, così, con un coraggio che non so nemmeno da dove mi sia venuto, le saltai addosso e LA presi per i capelli tirandoli a più non posso, e quella, urlò in modo molto strano, tanto da stordirmi! Però continuai, e Samantha, s’alzò da terra, e vide che la CINESINA non aveva corpo… ma era come una testa sospesa con dei bastoncini che puzzavano! Decise di FARLE perdere l’equilibrio, e staccò da terra quelle che sembravano esser le sue gambe! Cadde a terra, ma non finì in quanto la STREGA la bloccò e gli mise qualcosa in bocca, forse delle dita, fin a soffocarla con il suo stesso vomito! Era chiaro! Ci volevano morti! Non persi tempo, e mi lanciai anche su QUELLA, ma il suo corpo sembrava di legno e non riuscii a smuoverla! Intanto, sentii la CINESINA avvicinarsi, e stringermi ai fianchi con delle manine bianche che mi fecero schifo! Da alcuni altoparlanti, una musica cacofonica… le loro SIGLETTE!! Urlai… QUELLA MALEDETTA mi stava facendo molto male, mentre la STREGA mi tirò giù i pantaloni e cominciò a colpirmi con come delle verghe alle gambe ed ai testicoli. La mia coniglietta, libera, corse gridando da me, e tirò fuori la PIRAMIDE che ci aveva dato Ric. LE DUE, al veder l’oggetto, sembrarono spaventarsi e così io approfittai, anche se attanagliato da molti dolori, ad unirmi con la mia coniglietta, stringendo a mia volta la PIRAMIDE e mettendogliela davanti! Si vide una luce argentea… Gridammo: “PER IL POTERE DELLA KALIMBA LUNARE!! TORNATE DA DOVE SIETE VENUTE!!”.

 

Le due, si sgretolarono in una fanghiglia! Sparirono! SI BRUCIARONO, gridando disperatamente… Attorno, puzzava di marcio… di MORTE! Però, ancor c’era quella luce… Quella luce che ci aveva salvati! Si vedevano addirittura, anche se questo non era possibile, i famosi puntini delle serrande…

Ci siamo messi a correre, verso quella che sembrava essere una porta… Siamo caduti ferendoci a ginocchia e mani! Tutto sembrava esser fatto con cocci di bottiglia rotti… ma, non potevamo di certo stare lì, anche perché pensavamo che LE DUE in realtà non erano affatto state sconfitte! Sanguinammo… eravamo spaventatissimi… Ancora non avevamo visto IL VERO MALE… Comunque, aprimmo quella dannata porta, e ci ritrovammo di nuovo al buio. Quella stanza era talmente buia da non veder nulla!

A tentoni, arrivammo a quello che sembrava esser il centro! C’era eco dovunque! Dissi a Samantha: “Forse è qui che incontreremo MAMI… IL PEGGIORE… Amore, però non credo che QUELLE DUE siano morte! Probabilmente s’uniranno con LUI, proprio come hanno fatto con Ric. Stiamo attenti! Cerca di non lasciare mai la PIRAMIDE!!” Quella, mi rispose: “Mai, amore!! Non la lascerò mai!!”. Intanto, cercammo d’avanzare, ed abbiamo visto nell’oscurità, come una porta socchiusa, dalla quale si vedeva una luce bianca… Pensammo fosse l’uscita, e così andammo verso quella direzione… ma, NON ERA L’USCITA… Dietro quella porta, una porta identica a quella che abbiamo aperta… poi un’altra, ed un’altra ancora. Ne aprimmo circa una dozzina! Ripensai al LABIRINTO DELL’OSPEDALE! Era una cosa simile, così, fermando la mia coniglietta, dissi: “Credo che sia un LABIRINTO… La cosa più saggia da fare è quella di star fermi per vedere cosa accadrà! Se non accade nulla, allora… Ma và bene… TROVERO’ UN'ALTRA SOLUZIONE…”. Così ci fermammo davanti l’ennesima porta ed aspettammo gli eventi. Infatti, dopo un altro po’, la porta che avevamo di fronte scomparve.

 

Ci trovavamo su un palco scenico! Tende rosse… e moquette polverosa! Anche quello era qualcosa di già vissuto da Ric. Sul soffitto, si vedevano come delle lampadine coperte sempre dal telo rosso! Qualcuna scoppiò con un brutto rumore, e qualcuna che riuscivamo a vedere, piena di ragnatele, sembrava deformarsi e cambiar luminosità fino ad esplodere! Samantha urlò. Anch’io lo feci! Dove ci trovavamo? Chi era il pubblico di quell’insana COMMEDIA? Cercai di raggiungere, con la mia coniglietta mano nella mano, il centro di quel palco, e ci parve di veder, davanti a noi, oltre il sipario, delle immagini su un muro… IL GUFO e LA STREGA DEL MARE! Ma sembravano solo essere disegnati… Andammo ancora un po’ di più in avanti, e siamo caduti su un pavimento freddo! Eravamo caduti dal palco! Vedemmo una cosa impressionante! Come pubblico, su delle sedie ROSSE, tanti cadaveri in decomposizione! Erano tutti di bambini! Samantha, vomitò con furia. Volli portarla via da lì… Non potevo permetterle di veder oltre quelle povere creature sfortunate, ed uscimmo da una porta laterale, ma prima diedi un altro sguardo verso il muro dove c’era sembrato di vedere il GUFO E LA STREGA DEL MARE… Non c’erano più… Al loro posto solo ragnatele e ragni. Uno schifo! Mi trattenni a stento per non vomitar anch’io… Uno di quei bimbi in decomposizione… girò verso di noi la sua testa piena di vermi e di sangue rappreso, e ci disse con una voce che sembrava giungere dall’oltre tomba: “Avete SOLO DUE ARMI e poi UN ARMA PIU’ GRANDE… RICHIAMATELA CONTRO DI LUI E LORO… IL DUCA E’ LUI… ANCHE LE ALTRE… ED E’ POTENTE!! LUI E LORO HANNO PAURA DELLA LUNA SULLA TESTA… Trovate LA VOSTRA CLASSE E SEGUITE LA LEZIONE… LA LEZIONE DEI MAESTRI BUONI…  HANNO PROVATO A DIFENDERCI, MA LORO CI HANNO PORTATO A VEDER LO SPETTACOLO…”. E poi, si dissolse così come gli altri che erano seduti, in una nuvola di polvere maleodorante e scricchiolio d’ossa. Scappammo verso quello che sembrava davvero essere un corridoio di una scuola elementare, ed appena fuori, cercammo di respirar lentamente per non star male di nuovo. Ci incamminammo dopo esserci alla meglio ripresi, e provammo tristezza per quei poveri innocenti… Abbiamo pianto.

 

Dopo qualche giro, notammo molte porte aperte… Erano tutte aule! Ma di MAMI o del GUFO con LA STREGA VERDE nessuna traccia, né traccia delle LORO vittime che dovevamo liberare. Alcune di quelle aule erano al buio, altre avevano le luci a neon accese… una visione spettrale! Le scuole vuote mi hanno sempre fatto questo effetto… Effetto di solitudine e di tristezza! Quelle aule, di mattina, così piene di vita, la sera, si trasformano, diventando luoghi di silenzio… di PIANTO! Anche quella era così! Andammo avanti, e potevamo sol sentire solo il rumore dei nostri passi.

 

Ad un certo punto, in lontananza, un’altra aula, ma, questa volta non era vuota! Un cartello fuori dalla porta semichiusa, diceva: “CLASSE I A MISTA”. Mi ricordai. Quella era la mia vecchia aula di quando frequentavo la scuola elementare. Aprimmo quella porta, ed abbiamo visto il PEN che era seduto in cattedra. Accanto a lui, SEMINARIO e tutti i nostri ALLEATI, tra cui LO STREGONE, LO ZINGARO PIRATA, I TRE MANICHINI, IL DOTTORE SULLA SEDIA A ROTELLE, 14 BAMBINI e per finir Sara…” Non osammo entrare, ma, il Dottore, ci invitò ad entrare, e ci disse: “Entrate! Non abbiate paura! Qui, LORO NON CI SONO, E NON CI SONO MAI STATI! In quest’aula ESISTE SOLO LA KALIMBA LUNARE!” Sara, prese la parola, e sorridendoci disse: “Venite… sedete qui con me… La lezione comincerà ora!” Samantha, corse da sua sorella e s’abbracciarono: “Samantha… Vedi… io mi trovo molto bene qui! Qui, in questa aula non c’è dolore! Come già ti dissi, giocheremo ancora insieme… Non pianger più! Ah! Vorrei essere viva per vedere i vostri figli! Vorrei tanto che la bambina la chiamassi come me…” Samantha, piangendo, disse: “Lo farò sorellina!!” “Ok! Ma adesso SHHHH!! Sta per iniziare la lezione…”. A prendere la parola, non fu il PEN, ma EUGENIO che era apparso sulla cattedra, proprio davanti a noi… “GIP… Allora… Vedo che ci siamo tutti! Possiamo iniziare!! GIP… Cari Alberto e Samantha, avete sconfitto, anche se NON DEL TUTTO, LA STREGA E LA CINESINA… GIP… Avete fatto solo un piccolo passo… MA LA STRADA E’ LUNGA, ed ancora dovete VEDER I TRE al COMPLETO e con la LORO VERA FORMA!! GIP… Quest’aula, è stata in NOSTRO QUARTIER GENERALE fin da quando CI SIAMO RIBELLATI al LORO volere! In realtà, noi SIAMO ESATTAMENTE COME LORO, ma SIAMO DIVERSI… GIP… Siamo creature del LORO UNIVERSO che si sono stancate DEL MALE ASSOLUTO! GIP… Non dovete aver paura di noi! Se avete trovato quest’aula, è perché l’abbiamo voluto NOI! GIP… Forse non l’avete notato il disegno della PIRAMIDE e del PI GRECO sulla porta IL MIO SIMBOLO? AHAHAH! GIP… Comunque, quando uscirete da qui… GIP… vi troverete a combattere con LUI… MAMI… GIP… e poi dovete andar nella VERA BASE DELLA DIVISIONE PER ZERO… GIP… La, incontrerete LUI E LEI… GIP… L GUFO E LA STREGA VERDE… GIP… Per sconfiggere DEFINITIVAMENTE MAMI… GIP… Dovete TROVAR LA VERA PIRAMIDE… LA PIRAMIDE MAXIMA… GIP… che si trova proprio qui… GIP… Quella, nel momento della DISPERAZIONE… GIP… caricherà le VOSTRE PIRAMIDI… GIP… E’ ESSENZIALE!! GIP… Adesso, uscite fuor di qui… GIP… Andate… GIP… La vostra missione è APPENA INIZIATA!! GIP… Considerate tutto quello che avete visto qui come un LUNGO EXPERIMENTES… GIP… A presto… GIP…”.

  

  

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