DONKEY L'ASINELLO TRISTE

RAFFAELE FAMELI

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Questa è la storia di Donkey, può sembrare una storia come tante altre ma non lo è. Donkey era un asinello molto triste. Era nato in una sera di settembre in una piccola stalla in casa di contadini. Sua madre, quando avvertì le prime doglie cominciò a pensare che la sua vita stava per cambiare.

Non era mai stata mamma prima d'allora e quindi aveva una gran paura. I contadini la aiutarono al meglio durante  il parto e così  partorì il piccolo. Non potè comunque nemmeno vederlo e allattarlo in quanto una brutta infezione la portò in paradiso.

Donkey, così avevano chiamato il piccolo, crebbe senza mamma. I suoi primi giorni di vita furono difficili. Cercava disperatamente la mamma che non c'era. Ma i buoni contadini lo accudirono e lui crebbe sano e forte.

I problemi incominciarono quando uscì per la prima volta dalla stalla che lo aveva visto nascere. I contadini non avevano altri asinelli; avevano solo cavalli e mucche.

Mise il musetto fuori dalla stalla e cominciò a girovagare per la fattoria. Era la gioia dei figli del contadino che lo trattavano come un re, portandolo in giro con grandi feste. Quando era solo, Donkey, aveva l'abitudine di andare nella scuderia dove c'erano i cavalli, e quelli, sapendo la sua storia cercavano di essere gentili con lui e di non dirgli che sua madre era morta (Donkey sapeva che sua madre era in un'altra fattoria.) I cavallini nati da poco giocavano con lui e lo consideravano uno di loro. Donkey non sapeva dunque di essere un asino. Non capiva nemmeno il perchè dormiva in un'altra stalla. Continuava a vivere da cavallo, e questo durò per circa un anno.

Un giorno, i cavallini si resero conto delle differenze che c'erano tra loro e Donkey. Uno di loro Ash, domandò a suo padre: "Papà! Perchè Donkey è di un colore diverso da noi? Perchè è più basso di me?" Lo stallone, che a mala voglia sopportava l'amicizia di suo figlio con un asino decise di spiegare il motivo: "Vedi Ash, lui non è un cavallo!" Ash non capì e disse: "Come? E allora cos'è?" Il padre riprese: "E' un asino! E' una creatura diversa da noi! Lui è buono solo per portare la frutta al mercato, mentre noi cavalli portiamo a spasso gli uomini! Noi siamo animali nobili, mentre lui... lui è solo un asino! Sua madre è morta dopo della sua nascita! A me non piace che tu stai con lui e ci giochi! Capito! Noi siamo cavalli!" Ash, non aveva capito bene, ma sentiva che era una questione di specie e quindi disse al padre che non avrebbe più giocato con Donkey. Ma l'amicizia che legava Donkey ad Ash era molto forte e il piccolo cavallo non voleva rompere le relazioni con l'asinello per nessuna ragione al mondo. Alla  conversazione era presente un'altro fratellino di Ash. Josh sentì tutto, e siccome non aveva mai avuto simaptia per Donkey, decise di andare dall'asinello per raccontargli di quanto aveva sentito. Lo trovò che stava bevendo. Senza pietà gli raccontò la verità così: "Tu sei un asino!" Quello rispose : "Cosa? Non capisco! Cosa significa?" E Josh: "Sei buono solo per portare la frutta al mercato! Non sai fare altro!" Quello continuava a non comprendere e disse: "Io sono un cavallo! Sono un cavallino proprio come te! Non so proprio cosa significa asino!" Josh, ridendogli in faccia gli disse: "Ma quale cavallo! Me lo ha detto mio padre! Guardati bene ! Non somigli a noi! E poi... tua madre è morta dopo che sei nato! SEI STATO TU A FARLA MORIRE!"  Donkey, restò malissimo per questo, si mise a piangere e corse via. Non sapeva cosa fare. Non ci credeva. Provò a specchiarsi in un laghetto vicino. Era vero! Il suo corpo non somigliava a quello di un cavallo, non ci aveva mai fatto caso. Corse allora da Ash e gli disse: "Amico! E' vero che non sono un cavallino? Dimmi la verità!" Quello disse: "E' vero! Ma chi te l'ha detto? Chi è stato?" Donkey rispose che era stato Josh, e quello disse che gliela avrebbe fatta pagare.

I giorni passarono ma Donkey era sempre più triste. Non aveva neppure la mamma per confidarsi e per farsi consolare; decise di affrontare il suo destino e di dire addio alla fattoria che lo aveva visto nascere.

Andò a cercare i suoi simili. Aveva bisogno di ritrovare le sue radici. Trovò degli asini che pascolavano e quelli appena lo videro, e dopo che spiegò quello che era successo, si guardarono in faccia e uno di loro, avendolo riconosciuto dall'odore disse: "Figlio mio! Resta insieme a noi! Il mondo è crudele con chi è diverso! E' successa la stessa cosa a me. Ma ho capito che basta solamente ritrovare se stessi per capire! Devi essere orgoglioso di essere un asinello! I cavalli non capiranno mai che noi, come loro, siamo necessari all’l'uomo! Senza di noi non potrebbero vendere la loro mercanzia e di conseguenza morirebbero di fame! Certe volte essere diversi è dura! Non sei stato di certo tu a far morire la mamma! Vivi la vita con gioia e vedrai che sarai ripagato da tutto il male che ti è stato fatto! TU NON SEI DIVERSO!  Sei come noi! Sono gli altri ad essere diversi da te! Perdona Josh e chiunque altro ti dirà parole cattive! SOLO TU SAI LA VERITA'! SOLO TU SAI QUANTO E' BELLO VIVERE CONOSCENDO I PROPRI LIMITI E LE COSE BELLE CHE TI HA RISERVATO LA NATURA! Insegnalo anche ai tuoi piccoli quando li avrai. Tu sei un asinello ma hai nel cuore la forza e la bellezza degli unicorni da cui  discendiamo! I cavalli tutto questo se lo possono sognare! Orgogliosi come sono, non hanno capito che la vita è diversità! NON SI PUO' ESSERE TUTTI UGUALI!"

Donkey da quel giorno, visse felicemente insieme a suo padre e ai suoi simili, e ogni tanto andava a trovare Ash, l'unico che malgrado la differenza di specie gli volle davvero bene.

 

 

 

 

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