RAFFAELE FAMELI
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(IV) IL BUIO E LA LUCE NEL RICORDO – LA PORTA DEL RICORDO RITROVATO
Immobile… Ecco com’ero! Dentro di me, sentivo una forza strana… una forza che non avevo mai percepito prima. Quando si chiudono gli occhi, si entra in contatto con l’io più profondo e con i ricordi eliminati. Tutti i psicologi dicono che alcuni ricordi ledono, e possono turbare, e così il cervello provvede a rimuoverli… ma il mio scopo non era quello di rimuovere, ma, al contrario, di farli riaffiorare.
Ero in perfetta sintonia con me stesso! Come quando si ricerca un canale radio, e per ascoltare meglio, si gira proprio la manopola ‘ TUNING ‘. Io stavo facendo dentro di me proprio così… Gli occhi chiusi e l’assenza di suoni esterni, permettono di vedere oltre quel buio ed al silenzio naturale, che piano piano potrebbe portare al sonno, ma io non volevo dormire! In primis, vedevo figure strane ed allungate, punteggiate di tanto in tanto da puntini luminosi, poi, come un tunnel che sembrava una porta, che solo dopo, scoprii poteva portare in due condizioni molto diverse… Altre dimensioni, oppure dentro se stessi! Io, dovevo entrare in me, e recuperare ciò che non conoscevo, ma che probabilmente il mio corpo sperimentava abitualmente, ma la vita quotidiana impediva di far capire… insomma, ricordare! Non sono cose normali! Non sono cose che possono capire tutti… Solo chi è puro può!
Vedevo, dunque, non solo buio… però volevo andare oltre quel limite imposto dal mio cervello… Così, ripensai al libro sull’auto-ipnosi e ne seguii le linee guida.
Ecco! Ora potevo cominciare… Contai a ritroso da cinquanta fino a zero, intervallando ogni numero con la mia precisa richiesta! Naturalmente respirando profondamente! Ritrovare me stesso ed i miei ricordi! Volevo rivedere tutto… Ecco quello che chiesi al mio inconscio!
Nel mezzo del mio bravo conteggio, mi trovai come sospeso in aria! Stavo lentamente progredendo! Stavo imparando! Come avevo letto da qualche parte, stavo recuperando la mia innocenza… L’AXIA… ma, non per attraversare i miei confini… no! Semplicemente per ricordare cos’ero! Avevo in parte capito, ma ancora rifiutavo questa verità! Razionalmente, non si può credere! E’ la ragione stessa che blocca tutto!
Quando arrivai fino a venti, cominciai a vedere qualcosa… Vedevo luci indistinte… Sentivo che qualcuno o qualcosa, toccava con tenerezza il mio corpo, come se m’accarezzasse, ma avvertivo che non si trattava di una mano… Era uno strofinio caldo e bagnato… Prima di questo, mi sentii la testa, e dopo il corpo, compresso e spinto fuori da un qualcosa di morbido e tenero… poi… poi la luce! Non mi faceva male! Avevo solo paura! Era la nascita d’un qualcosa! Quella luce… era la luce che m’avrebbe accompagnato per tutta la mia vita! All’improvviso mi tornarono alla mente le immagini che avevo già visto… Quel verde d’erba, quel sentire il terreno bagnato mentre si cammina… ed infine quei colori! Il rosso ed il bianco sporco… ed infine il nero! Era una sensazione d’infinita tenerezza ma anche di mistero! Cercai di guardarmi, ma m’accorsi di non essere più un essere umano… Ero qualcos’altro! A quel punto credetti di perdere il respiro… vedevo una sagoma squadrata e lunga ed in più altre due figure! Riaprii gli occhi sulla realtà piangendo!
Mi accolse la cameretta buia! Mi ero svegliato dall’auto-ipnosi di soprassalto e con un immenso terrore! Era possibile che il mio cervello ne avesse avuto abbastanza, tanto da farmi risvegliare? Era possibile, che quello che avevo visto fosse stato solo un sogno? No! Io ero convinto del contrario! Quello che avevo visto era la mia vita! I miei ricordi!
Mi misi seduto sul letto ed osservai il mio corpo! Mi spogliai di fretta, togliendomi proprio tutto! Ero come sempre, ma sapevo di non esserlo sempre stato! Avevo avuto molte prove, anche se, le avevo sempre rifiutate… ma ora… ora pensavo di sapere! Mi rivestii di fretta provando per il mio corpo grande rispetto e tenerezza! Il mio esperimento era durato molto tempo! Sembrava che per me, fossero passati solo alcuni minuti, ed invece trascorsero almeno due ore… Era già sera! Mi riproposi di ripetere quell’esperienza di nuovo, ma questa volta di notte! Progettai di dormire in quella camera… Pensai che avrei scoperto molto altro! All’improvviso mi ricordai di quei peli ed accesi la luce, cercandoli nella tasca dei pantaloni! Volevo vederli meglio, ma non li trovai! Io, ero sicuro d’averli messi in tasca! Ero sicuro d’averli trovati in soffitta! Non ero pazzo o visionario! Ma… non c’erano più! Li avevo persi… Già… persi! Quante cose avevo perso nella mia vita? Molte… Mi ritornavano in mente… ma nel ricordare vedevo nella mia mente quelle tre sagome… nel ricordare ebbi paura! Nemmeno quelle erano cose normali! Forse ancor di più delle altre! Fui preso da un tremore improvviso… Avevo bisogno della luce! Ripiombai nel terrore di quando ero bambino!
Senza allacciarmi la cintura, e senza tirarmi su la cerniera, corsi al piano inferiore accendendo tutte le luci! Arrivai in cucina! Il luogo che pensavo fosse più al sicuro! Il cuore mi batteva all’impazzata!