RAFFAELE FAMELI
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(VI) IL PRIMO VOLTO – MAMI
Il primo volto che volevo cercare, era sempre stato in casa mia! Si trovava in un libro che non avevo più visto da parecchio tempo! Mio padre, lo aveva sempre tenuto nel suo studio! Si trattava d’un piccolo volume, o di poesie, o di prosa forse scritto in vernacolo… In questo libro c’erano delle figure… Si trattava di caricature! Io, ricordavo solo due nomi di due personaggi ritratti… Seminario e Mami! Però, il volto che m’aveva sempre fatto paura di questo libro, del quale non ricordavo né l’autore, e né il titolo, era proprio MAMI!
A molte persone fanno paura le caricature… ma per me, Mami era qualcosa di diverso! Ricordavo com’era fatto a grandi linee! Il volto era squadrato e lungo, con dei capelli neri e lunghi che coprivano i contorni del volto! Il volto era fatto come un rettangolo, e quei capelli, squadrati anch’essi, seguivano impietosamente, come ho già detto, i lineamenti! La bocca… ricordavo… aveva l’espressione malvagia!
Quando ricordavo Mami, sentivo odore di carne arrostita… quasi bruciata! Come l’odore di braciere… M’aveva sempre fatto impressione… Era come se lo avessi visto davvero! Dovevo, quella sera, rivedere Mami! Non l’avevo più cercato quel libro… L’avevo dimenticato… perso! Ma ora… volevo recuperarlo! Era un piccolo passo… ma per me, significava molto! Nel rivedere Mami… forse, avrei recuperato un pezzettino di me, oppure, non avrei dormito quella notte… che già prevedevo essere una sera molto movimentata!
Ci volle un po’, perché mi decidessi ad alzarmi dal divano ed andare nello studio… Potevo sentire, anche se non c’era nulla che stava arrostendo in cucina, l’odore citato prima… il suo odore! Avevo paura ed ansia! Però ero una volpe! Dovevo riscoprire me stesso! M’alzai di scatto, e sgattaiolai nel corridoio verso lo studio… Mi sentivo strano… mi sentivo il cuore in gola… Accesi la luce, e andai verso la piccola libreria dove ricordavo d’aver visto quel libro… Pensavo di ricordare la posizione ed anche la copertina! Era di colore giallo… oppure bianco… Cercai tra quei volumi… ma nulla! Quel libro non c’era più! Ricordai che mio padre, molto tempo prima, aveva fatto pulizia… I libri che c’erano lì, erano stati spostati in un altro luogo, per fare posto a nuovi libri… Proprio come avevano fatto con i miei ricordi… Il mio pensiero fu, allora, di cercarlo tra i vecchi libri… proprio in un baule nel seminterrato! Così, senza pensarci due volte, scesi le scale, ed andai verso quel vecchio baule, messo in un angolo di un’altra stanza della cantina! Quel volto mi ritornava alla mente… ma non riuscivo a ricordarlo bene!
Ah! Quanta polvere sul legno di quello scrigno! Quanto passato! Si trovava lì, in quella stanza che fungeva da deposito da chissà quanto tempo! Aprendolo, comunque, avevo molta ansia, proprio come quando si cerca qualcosa o qualcuno che non si è visto da molto tempo! Però questa ansia era anche paura! Non ne conoscevo il motivo, ma nel cercare me stesso, dovevo riscoprire non solo il passato, ma anche le mie antiche paure! Forse quei volti m’avrebbero portato a delle risposte che, finalmente, avrebbero fatto luce sulla mia esistenza!
Aprii la cassa e vi trovai molti libri… Cercai come un dannato, e nel cercare, mi parve di ricordare il disegno della copertina… due sopracciglia folte! Mi parve anche di ricordare il titolo… ‘ Gente di quartiere ‘ … o roba simile, però per quanti sforzi potessi fare, arrivato all’ultimo libro in fondo al baule, quello che cercavo non c’era! Mami non era lì!
Ero sconfortato e mi sentii solo… Pensai ad essere uno stupido a cercare quel libro e quel Mami… ma, mi rendevo conto che la memoria di quel volto, era per me molto importante! Decisi di mangiare qualcosa e di rintanarmi di nuovo nella mia stanzetta… Volevo ricercare ancora… Quella prima sconfitta mi fece dimenticare anche la paura che avevo provato poco prima.
Cucinai poco e niente! Erano già le nove di sera… Il tempo fugace era volato in un lampo. Mangiai velocemente e poi salii in camera per mettermi il pigiama. Nel mettermelo, ripensai a quei peli ed a quello che avevo visto e provato! Mi domandai se non fosse tutta una mia invenzione, ma così non era! Pensavo davvero d’essere nato da volpe? Com’era possibile? Si! Ne ero sicuro, ma ancora non riuscivo a comprendere a pieno, anche perché… chi è tanto pazzo da credere d’essere venuto al mondo non da umano ma da animale? Ripensai anche a quando, una volta, nell’addormentarmi, giù nel seminterrato, sul mio divano, ebbi la visione, proprio sulla cappa del forno a legna, d’una volpe che mi guardava e rideva… poi… molto tempo prima di questo, aprendo gli occhi, dopo aver dormito, una grande “ T “! Mi vennero di nuovo i brividi e provai freddo! E Non solo… vidi anche sulle scale, riflesso in un vecchio televisore, qualcosa che pareva un cane o qualcosa di simile scendere velocemente senza fare rumore! Mi venne di nuovo in mente quel Mami… mi vennero anche le lacrime di paura agli occhi! Cos’ero davvero? Perché tante paure? Qualcuno voleva davvero impedirmi di ricordare la mia vita vera e quella dei miei genitori, che stavano continuando imperterriti a negarmi tutto con i loro atteggiamenti? Forse… quei volti, ed il primo Mami, erano i guardiani del mio passato? Forse lo erano… ma, come ho già detto, avevo perso molto… e chi perde, per recuperare, deve combattere contro l’ignoto ed i ricordi! Io ero arrivato ad un buon punto… tuttavia, ero stato battuto in quel primo round non trovando quel libro… non trovando Mami! Mi venne un’altra idea… All’indomani, avrei chiesto a mio padre di quel libro… Di sicuro se ne ricordava!
Così pensando, corsi nella mia cameretta con determinazione, e spensi di nuovo la luce! Questa volta avevo intenzione di dormire su quel letto, ma anche così di ricercare… e così, mi misi sotto le coperte! Fuori cominciava a piovere ed a tuonare piano.
Il rumore della pioggia in quel silenzio, risvegliò in me la paura! Era proprio come quando, da piccolo, avevo, appunto, provato quel sentimento! Ma adesso ero grande! Dovevo per forza guardare al mio passato, e probabilmente, combattere con i demoni che vi si erano sempre celati! Ma… non ebbi subito la forza di rimanere al buio… Con la mano, cercai l’interruttore dell’abatjour e l’accesi! Quella luce soffusa, però, non mi tranquillizzò! Ricordavo ancora Mami e sentivo il suo odore… quell’odore che era pressoché uguale anche a quello degli altri volti! Facendomi molto coraggio, ed udendo i tuoni lontani e lo scrosciare della pioggia sulle tegole, volli ritentare a spegnere la luce! Lo feci! Tutto ripiombò nell’oscurità più totale! Quella sensazione delle coperte calde, (era un piumone), e quel silenzio naturale interrotto solo dalla pioggia, mi piacque! Anche se avevo paura, sotto quella morbidezza mi sentivo al mio agio! Come una volpe si nasconde, anch’io ero nascosto e protetto, ma non del tutto! Volevo trovare in me delle risposte… molte di più, e la notte… la notte mi era alleata!
Non avevo sonno, e così presi a ricordare eventi della mia vita trascorsa! Chiusi gli occhi, e proprio come in un televisore, vedevo davanti ai miei occhi la vita di quand’ero bambino… Ecco! Ora vedevo…